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Saxina

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  1. Il mio ragazzo mi ha lasciata dopo 5 anni. Io ora sto sviluppando un'ossessione a dir poco morbosa nei suoi confronti, e lo sto controllando. Vorrei capire se la mia è pura sofferenza, o se si tratta di vera e propria dipendenza affettiva. Mangio sregolate, la notte dormo male...non sto bene. Ma partiamo dal principio. Abbiamo vissuto una storia serenissima, senza troppi litigi (sembravamo andare d'accordo su tutto), e quelle rare occasioni in cui capitava di discutere, partiva sempre tutto da lui. Io, caratterialmente, non amo gli scontri e la paura di perderlo prendeva sempre il sopravvento su quella che era la ragione (che fosse dell'uno o dell'altro). Quindi mi sono sempre "sottomessa" al suo volere, pur di non discutere..addossandomi le colpe il 90% delle volte. Di questo purtroppo me ne rendo conto solo oggi.. Lui è sempre stato un tipo un po' narcisista, al centro dell'attenzione, e spesso (anche se aveva una forte difficoltà ad ammetterlo) fortemente arrogante. Questa sua "sicurezza apparente" che mi aveva dimostrato di avere (e che, nonostante talvolta mi infastidisse.. mi dava forza) ha cominciato a vacillare l'estate scorsa, un anno fa. Dopo due settimane di vacanze insieme se ne esce con una pausa di riflessione. Dal nulla, senza un apparente motivo. Non era più sicuro, sentiva di dover fare altre esperienze, che ci eravamo conosciuti troppo presto.. (io ora ho 21 anni, e la storia è iniziata quando ne avevo 16 e lui 18). Insomma, fatto sta che se ne va, e io parto per 3 settimane (senza farmi minimamente sentire). Passati 20 giorni si fa sentire lui, dicendomi che aveva capito tante cose, che gli ero mancata.. etc etc. Ok, ricominciamo. Tutto torna apparentemente normale, fino a un paio di mesi fa. È dovuto partire per qualche giorno, ad informarsi per una specialistica che vorrebbe fare in un'altra città fra un anno. È andato con un amico e sono stati per qualche giorno a casa di alcuni conoscenti di sto qui. Una volta tornato, freddissimo, mi dice che sente che questa non è la sua vita...che non sa più quello che vuole...che in quella città ha scoperto un nuovo mondo, delle nuove persone. Io a seguito di tutti questi dubbi che sorgevano, incredibile...non sono MAI riuscita ad incazzarmi con lui. MAI, neanche una volta in tutti questi anni. E spesso mi maledico di non averlo fatto.. Un Venerdì, dopo una situazione di stallo, mi lascia. Il giorno dopo dovevamo partire con degli amici per un giorno, io sono voluta andare (non chiedetemi perchè l'ho fatto..forse perchè ancora non accettavo l'idea di staccarmi da lui) e lui non ha voluto frenarmi. Abbiamo passato una giornata in compagnia, ma come se non fossimo stati insieme.. io non ho osato riavvicinarlo, e quelle rare volte che c'ho provato lui mi ha fatto subito capire che non era il caso. La sera la passo a casa di lui, e restiamo abbracciati a piangere e a parlare fino alle 4 del mattino. Una serata che non credo dimenticherò mai. Era chiaro, ormai ci eravamo lasciati. Il giorno dopo dovevo tornare a casa ma....incredibilmente, lui entra in crisi. Non voleva mandarmi via, diceva che era stato un xxxxxxxx, che non sapeva perchè l'aveva fatto, continuava a ripetere di non sapere ciò che voleva. Io a quel punto invece me ne vado, distrutta e con le idee in totale confusione. I giorni successivi lui ha tentato in tutti i modi di riavvicinarmi, ma io ero sempre un po' distaccata....come se non riuscissi più a fidarmi di lui a pieno. Troppe crisi... troppe. Tempo neanche 4 giorni, e lui ritorna freddo e scostante. Gli chiedo una motivazione del suo comportamento e ciò che mi ha saputo dire era che se determinate cose le ha dette in passato, le pensava. Passiamo il weekend separati e all'incontro seguente mi conferma che "aveva capito tutto", che gli erano chiare un sacco di cose... e ritonfa! Mi ha addirittura detto che non provava un sentimento e che sentiva di non avermi mai amato in tutti questi anni (cosa che io, perdonatemi, non riesco a credere). Ma una delle cose che mi ha fatto star più male è, testuali parole: "Se tu vuoi, possiamo restare in contatto. Lo so che forse per te ora è difficile, ma più avanti vedrai che sentirai l'esigenza di risentirmi. A me sinceramente dispiacerebbe perdere i contatti, però decidi tu". Qui ci lasciamo. Io non ho la minima intenzione di ri contattarlo. L'unica cosa che ho notato è che essendo ancora "amici" su un social network.. è come se mi mandasse delle frecciatine. Frasi di "libertà" che sa che leggo, e che sa che potrebbero darmi noia... (questo ancora nonno capito se lo fa per colpire me, o per puro esibizionismo...che comunque lo caratterizzava) Ora che mi sta venendo addirittura il dubbio che abbia un'altra, lo controllo ossessivamente. Controllo ciò che scrive, dov'è, messaggi "equivoci".. È diventata una paranoia la mia e non so come uscirne. Soprattutto mi ossessiona l'idea che, nel caso ci fosse un'altra, perchè non l'ha detto? Ok, vigliaccheria...e me lo aspetterei anche. Però allora perchè tutti quei pianti e quella disperazione per riavvicinarsi, subito prima di prendere la decisione di lasciarmi? Non capisco...è un insicuro. Forse aveva solo paura di restare solo, e tant'è che ha ripiegato subito su un'altra (se esiste).. Voi che ne pensate? Vorrei dei pareri sul suo comportamento..consigli sul come comportarmi nei suoi confronti, ma soprattutto come fare a uscire da questa situazione...che mi sta uccidendo.. Grazie!
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