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my_psiconline

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  1. Ciao a tutti, un anno e tre mesi fa circa ho conosciuto una ragazza ed ho cominciato a frequentarla. Data la distanza tra le nostre città (300Km ca.) ci si è visti solo i week end i primi tre mesi e poi siamo stati in vacanza insieme 7gg. Ad un mese dal rientro dalla vacanza abbiamo scoperto una gravidanza inaspettata. Subito abbiamo affrontato il discorso tranquillamente ed insieme poi passati 1-2 giorni le discussioni si sono accese e come io ho dopo poco espresso la mia preferenza: interrompere la gravidanza, lei dopo qualche tempo in più ed essere stata ad alcune visite (esludendomi totalmente)ha espresso la sua di preferenza: portare avanti la gravidanza. La mia scelta vedeva preferire detta opzione per pochi semplici motivazioni. All'età di 23 anni avevo appena raggiunto un'importante qualifica professionale e stavo anche per laurearmi a pieni voti: oltre ad aver gradito un "attimo di respiro", non ero spaventato per la gravidanza stessa quanto più lo ero molto per il fatto che la mia compagna la conoscevo da si e no 3 mesi. Ci siamo separati per qualche tempo per calmarci e successivamente lei è venuta a trovarmi per riprendere in mano il discorso. Ho così voluto far partecipare ad una discussione anche i miei genitori. Questi, sentite le "mie intenzioni", si sono schierati ciecamente dalla mia e, nel sostenermi e "difendermi", ci sono andati un po' pesanti con le parole nei confronti della mia compagna. Così come loro...io. Una volta riappacificati ed aver espresso la mia volonta a provare a continuare la relazione e di farmi carico delle responsabilità di "papà", abbiamo praticamente convissuto e tutt'ora lo facciamo. La bimba è il mio più grande amore, è una cosa bellissima ed ha ormai quasi 4 mesi. Il problema è che in questo periodo, nonostante alcune discussioni, la mia ragazza e i miei hanno provato a "sistemare" le cose. La mia impressione è che i miei siano incantati dalla nipotina e pentiti del comportamento tenuto in passato che li aveva portati a "schierarsi alla cieca" ma la mia ragazza ha sempre qualcosa che non le va giù. Tante volte dice di no, fa finte di nulla ma poi le da fastidio lasciare la bimba in braccio ai miei genitori, lascia intravedere una sorta di rancore soffocato che però sotto sotto arde ancora un po'. Questa situazione viene letta da mia mamma e papà con immensa tristezza e rammarico ma nonostante tutto non si lamentano e sperano che la mia ragazza digerisca il tutto... Diciamo che mio padre non si lamenta ma mia madre si rattrista e con toni vittimistici viene a raccontare le cose a me. La situazione è molto pesante come potrete immaginare, per tutti ma qua alla fine sembra che quello che se la passi peggio sono io... Ho parlato più e più volte con tutti e sono praticamente il parafulmine della sitazione. Situazione che ho cercato di gestire in maniera calma, neutra e trasparente per ristabilire il quieto vivere ma ad oggi ancora nulla. Proprio pochi giorni fa c'è stata una litigata "pesante" tra me mia mamma e la mia ragazza. Alla fine sembra sempre che le cose siano risolte ma non lo sono...ongi volta dicono che faranno di tutto per il mio bene entrambe ma alla fine ciò non accade, o meglio, con me sono meravigliose entrambe ma tra di loro c'è sempre attrito e per me questa situazione è invivibile, stò male da mesi ed è logorante! Penso solo più a scomparire sono esasperato... Una cosa che ritengo brutta è che in qualche modo la bimba sia quasi diventata un'arma, l'arma con la quale lei possa in qulche modo "vendicarsi" sui miei genitori. Qualcuno ha qualche pensiero riguardo la mia situazione? Ciao e grazie a tutti anticipatamente
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