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Elisabeth

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  1. Grazie. Grazie. Questo è un punto di vista interessante. Non sono una sciocca moralista ingenuotta che rimane scandalizzata per il possesso di materiale pornografico. Quello che mi ha sinceramente colpita è la quotidianità dell'azione e il tempo di vita sprecato, l'alternanza tra siti porno e profili di ragazzine e il progressivo distacco intimo da me che non capisco se causa o conseguenza. Il senso di tradimento l'avrei provato nello stesso identico modo se avessi scoperto un comportamento "anomalo" per alcool o droga o gioco, ecc. anche se ammetto il porno, le webcam erotiche sono molto più difficili da accettare, mi sento offesa nella dignità, come donna. Posto che un porno, per me, equivale a guardare un filmato sulla catena di montaggio di Ford, perchè è qualcosa di meccanico, plastico, finto, statico, asettico... (ma la mia opinione conta poco in questa discussione) non credo ci sia in lui la volontà di trovare eccitamento. Prendendo per vero quel che dice, non è usato come strumento per masturbarsi (a quanto pare avviene raramente), quanto più per rifugiarsi, per staccare (da cosa? Mah! Vorrei saperlo), per rilassarsi. La maggior parte della gente prende una tisana di melissa e camomilla, lui guarda un porno. E' ovvio che questo sia l'ennesimo comportamento di una persona immatura, ciò che mi chiedo è se io ho un ruolo e in che misura... e decidere che fare della mia vita.
  2. Ho bisogno di aiuto. Questa è la mia storia. Ecco già sono in difficoltà, usare il presente o l'imperfetto? Va beh, inizio. Avevo una storia d'amore fino a 4 giorni fa di cui andavo fiera. Era iniziata in modo altalenante, venivo da una storia che aveva abbassato le mie già basse considerazioni sugli uomini, non mi fidavo di nessuno. Lui con pazienza infinita mi era stato accanto per tutto il tempo necessario. Così ho ceduto. Andava discretamente bene, lui nonostante l'età aveva deciso, col mio incoraggiamento, di riprendere gli studi e avere un diploma che gli permettesse di poter trovare un lavoro gratificante. Perché racconto questo? Perché dopo più di un anno ho scoperto che poco dopo l'iscrizione aveva abbandonato tutto, e che aveva costruito una vita parallela di menzogne, fatte di pagelle finte, compiti, racconti di lezioni mai avvenute. Ci lasciamo. Lui decide di andare da uno psicologo, mi spiega che le sue bugie più che essere rivolte a me e alle persone care, erano rivolte a se stesso. Aveva deciso di creare una vita che non gli apparteneva solo per compiacere gli altri. Considerata la volontà di affrontare il suo problema, avevo deciso di dare una seconda possibilità. Riprende la nostra storia e sembra essere più bella, rafforzata, nonostante il dolore e la delusione iniziale, ero quasi contenta di quell'accaduto, ci aveva messo davanti a molti problemi della nostra storia, ed eravamo decisi a superarli insieme. Il tempo trascorre, lui riprende nuovamente gli studi (questa volta senza che io abbia partecipato alla decisione) e parlando con la madre, decide di comprare un appartamento dove andare a vivere insieme a me. E ora arrivo al punto. Per poter accedere alla quinta, avendo scelto una scuola privata, è necessario un esame di idoneità alla classe superiore. Parte per Roma e sta via una settimana. Torna, e io inizio a intuire che qualcosa non va, lui è freddo, pensa solo ad andare a divertirsi anziché condividere con me momenti di intimità che mancavano da alcune settimane o semplicemente starmi vicino (abito in un comune colpito dal sisma, e per parecchi giorni ho dormito in macchina o in tenda). Gliene parlo, lui mi tranquillizza, mi da quasi della paranoica perché espongo il mio disappunto sulle nuove amicizie scolastiche che aveva fatto e che sembrava intenzionato a coltivare, ragazzi poco più che maggiorenni o addirittura minorenni (non capivo cosa potesse trovare un uomo di 30 anni nella loro compagnia). Ritorna la calma (apparente). Ancora scossa dal terremoto, ho come unico obiettivo tenermi occupata e il più possibile fuori di casa, è estate, lui è libero, iniziamo ad arredare casa. Mi sembrava fossimo felici, ci divertivamo a progettare, andare per negozi, montare mobili era la cosa che più adoravamo fare. Riprende la normalità in tutti i sensi. Trovata la serenità e con un bellissimo progetto di vita, mi metto sui libri (sono una studentessa universitaria a 4 esami dalla laurea), pensavo prima finisco prima potrò entrare a tutti gli effetti nella nuova casa. Lui si iscrive al quinto anno, questa volta nella scuola pubblica (ovviamente più impegnativa di una privata dove praticamente compri il diploma). Ritorna in me quella strana sensazione, sento che qualcosa non va, la nostra intimità sembra piano piano sfumare, chiedo spiegazioni e lui racconta scuse. E arriviamo a 4 giorni fa. Lui commette l'imprudenza di lasciare il suo pc acceso a casa mia. Subito non penso a nulla di particolare, decido di usare il suo, il mio è spento. Appena mi avvicino alla tastiera la mia testa pensa "cronologia". Senza fare nulla di ciò che dovevo, entro nella cronologia di google chrome e lì la mia scoperta. Pornodipendenza. Almeno credo. Quasi ogni giorno 1 2 3 ore di filmati porno, webcam erotiche e altre schifezze. Ma la cosa che più mi ha disgustata è che nella lista delle sue azioni ricorre spessissimo l'alternanza di video porno e profili di 4 ragazzine, sue ex compagne di classe (due delle quali, io credo minorenni). Ora chiedo che cosa spinge un uomo a questo, esiste una relazione tra alternanza di porno e i profili di queste 4 ragazzine (e vorrei specificare essere le uniche cose viste su facebook, solo e sempre foto di queste quattro ragazzine, salvo qualche altra foto sempre di ragazze, null'altro). Cosa devo fare? Mi è crollato il mondo addosso. Tutto quello a cui ho lavorato non esiste più. Sono arrabbiata, vorrei distruggere tutto e voglio che lui soffra come io sto soffrendo. (nb: ovviamente l'ho affrontato. Dice di vergognarsi, di non essere riuscito a parlarne, e che su facebook ci va solo per curiosare o leggere commenti, ma che delle 4 ragazzine a lui non interessa nulla, che lui ama me e che con me vuole la sua vita. Io non credo. Penso sia un modo di evadere da una relazione che non vuole più. Una fuga da un rapporto che cominciava ad essere troppo impegnativo. Sbaglio? Ci sono altre spiegazioni?) Vorrei tanto sapere perché. Grazie.
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