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imperfetta82

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  1. imperfetta82

    disordine interiore

    Salve a tutti, mi trovo qui a scrivere forse per sfogarmi...perché sento un gran dolore dentro e non so come alleviarlo, come riuscire a sorridere di nuovo. Sono in crisi da quasi un anno ormai, credo di aver accumulato situazioni che mi trascino dietro da anni, rapporti in famiglia che mi hanno appesantita, mi hanno sempre fatta sentire come in una bolla, diversa dal resto del mondo, incapace di migliorare e di evolvermi, spettatrice mentre gli altri vanno avanti, vivono, sorridono, soffrono, cambiano, costruiscono e distruggono. Mi sono sempre sentita come stufa di me ma allo stesso tempo incapace di fare qualcosa come se non lo meritassi, come se una vocina dentro di me mi dicesse sempre "fai ridere, smettila, sei squallida, sei imbarazzante"... Ho conosciuto pace solo quando ho incontrato il mio attuale compagno, il primo della mia vita, perché a causa di questo mio modo di essere non permettevo a nessuno di avvicinarsi, mi faceva sentire male la sola idea che qualcuno potesse "volermi", mi faceva sentire sporca, inadatta, inadeguata e la vocina si amplificava, mi giudicava. Con lui è stato tutto bello, mi sentivo più forte, sentivo che finalmente anche io ero normale, potevo avere qualcosa di bello, come le persone intorno a me, mi stavo evolvendo, non ero più ferma, sempre uguale. I fantasmi però non spariscono, ritornano e ti massacrano se non li affronti. In questi sette anni di storia non ho mai avuto un rapporto sessuale completo, se penso alla penetrazione mi viene da piangere, mi sembra di impazzire, perché la avverto come una cosa non naturale, come un qualcosa che a me non può succedere, non deve. E mi sento male per questo, perché questo pensiero mi porta a sentirmi diversa e di qui ricomincia il trip solito: sono diversa, non sono come le altre, resterò sempre così, ma perché sono cosi?merito di stare sola, non sono normale, mi vergogno. Tornando a un anno fa quindi la crisi scoppia: mi sono laureata e dopo qualche settimana inizio a sentirmi strana, insoddisfatta. Il lavoro non c'è e il rapporto di coppia cambia (di questo me ne renderò conto meglio solo molto tempo dopo). Vado in crisi perché non so quale strada prendere nella vita, mi sento sconfitta, soffro di episodi di depersonalizzazione, vado giu di testa e inizio a vedere anche lui diverso. Entro in crisi anche con lui e lo sono tuttora. Non ho un obiettivo nella vita, non mi piace nulla, mi alzo la mattina per dovere e non provo più sentimenti per il mio compagno. SOno prigioniera di me, dei miei pensieri e delle mie brutte sensazioni che sono le stesse da 20 anni. Non riesco più ad andare avanti, mi lascio vivere, vivo per inerzia ma vorrei resettarmi,cancellare tutto e ricominciare...solo per non sentirmi più cosi, sabotata da me stessa. E mentre scrivo queste cose, che sono la concretizzazione dei miei pensieri, sono nauseata da me...mi dico che sono tutte scuse, in realtà non lo amo più e ho una fottuta paura di rimanere sola. La verità è che ho paura di rimanere prigioniera di me. HO bisogno di liberarmi e non so come fare... Avevo bisogno di sfogarmi, grazie a chi mi leggerà
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