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Francyyy

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  1. Mi capita questo. Quando ero piccola ero una bambina abbastanza malinconica. Mi capitava ogni volta che andavo a casa di mia cugina, o a casa di mia zia o da qualche mia amica stretta di provare un senso di malinconia enorme ogni volta che dovevo tornare a casa. Una malinconia dovuta al fatto di dovermi staccare da loro, cominciavo a pensare che "questa persona" mi mancava già, che volevo ritornare lì a casa sua, che non volevo piu' tornarmene a casa. Ma questa mancanza nei loro confronti non era dovuta al fatto che avessi un rapporto così stretto con loro, era proprio una sorta di pessimismo nel dover tornare alla normalità probabilmente, nel fatto di aver passato qualche ora bella con queste persone e dover ritornare alla mia vita mi faceva star male. Avevo circa 9-10 anni al massimo. Mi autoconvincevo che questa persona mi mancasse tantissimo, poi tempo 1 giorno e mi passava tutto. Ma mi faceva stare molto male la cosa, non riuscivo a spiegarmela proprio. Sono passati parecchi anni da allora, 15 per l'esattezza. Ora mi trovo in un momento un po' particolare della mia vita, in cui devo affrontare dei cambiamenti grossi che mi creano parecchia ansia. E proprio ora mi è ritornata questa malinconia quando devo lasciare qualcuno. E' una cosa stranissima. Mi è capitato questo weekend, con un'amica che si è sposata ed è venuta giu' dalla Liguria, dove vive ora. E' un'amica con cui ho passato tutta la mia adolescenza, medie, superiori e tutte le esperienze piu' belle della mia vita. Si è trasferita 5 anni fa, ma io tutto sommato ho preso bene la cosa... anche perchè il nostro rapporto è sempre stato un po' altalenante, e non ho sofferto particolarmente quando ci siamo staccate. Venerdì sono stata al suo matrimonio, poi la sera a ballare con lei e suo marito. Tutto tranquillo. Poi sono tornata a casa e lì è cominciata quella malinconia strana, quel senso di solitudine e di tristezza forti, come se lei mi mancasse tantissimo... come se avessi fatto un tuffo nel passato di colpo e sentissi che la rivorrei a tutti i costi qui. Ma razionalmente a me non manca così tanto.. la mia vita è molto meglio ora di quel periodo lì, per tutta una serie di motivi. però inconsciamente ho provato questa malinconia assurda, per 2 giorni di fila, questo senso di vuoto interiore immenso. Mi è capitato anche qualche settimana fa nei confronti di un'altra persona, con cui non ho piu' rapporti di alcun tipo. Cosa mi succede? Penso sia una cosa piuttosto strana e difficile da spiegarsi... io la ricollego al cambiamento che sto per affrontare ora, come se un qualcosa mi si fosse smosso dentro..
  2. Diciamo che posso contare su mia mamma, sul mio ragazzo e sullo psicologo che mi sta seguendo. Loro mi incoraggiano e mi supportano. Invece a mio padre non posso neanche accennare l'idea che lascerò il lavoro, lui non capisce, è fermo sulle sue idee rigide e non mi è mai stato di supporto in niente. La timidezza e l'eccessiva empatia sono sempre stati un mio grande problema... rappresentano proprio un blocco per me, soprattutto nei rapporti con gli altri. Nell'ambiente lavorativo ancora di piu'. Ho il terrore di ferire gli altri, anche se ho le ragioni dalla mia parte, anche se so che è un mio diritto e che loro tante volte non si sono comportati bene con me... ma ho paura di ferirli lo stesso. E' assurdo vero? E allora perchè non riesco a cambiare? Perchè non riesco a pensare che è la mia vita e che vengo prima io?!
  3. Capisco la tua situazione Mindaus. Non è semplice in questo periodo trovare lavoro. Io lo lascerò perchè cmq ho un progetto con il mio ragazzo.. l'azienda non è mia, ma di suo zio.. per ora va bene, speriamo che le cose non cambino. In futuro si vedrà. Ma ti dirò che qui da me è raro che chiedano le referenze.. cioè almeno a me non è mai capitato e neanche ai miei amici... poi non so, dipenderà dal lavoro che uno fa. Cmq io sono preoccupata della loro reazione, perchè loro non sono molto comprensivi. E' un'azienda familiare e temo che loro vedranno la cosa come una sorta di tradimento nei loro confronti... e questo mi spaventa da morire. Sono troppo insicura e timida.. ho tutte le ragioni dalla mia parte, ma temo di non riuscire a farle valere :/
  4. quella mattina mi sa che mi vestirò con la prima cosa che tiro fuori dall'armadio... non avrò neanche la forza di mangiare..
  5. In realtà ho già provato qualche volta con il mio psicologo.. è un santo quell'uomo! però so già che dover parlare davanti ai 6 soci sarà sicuramente diverso... il mio capo mi imbarazza, come sua figlia, suo figlio, il socio e l'altra socia. Invece il mio psicologo, il mio ragazzo, i miei amici no. E poi soprattutto non posso prevedere la loro reazione.. da un lato penso che troppa preparazione sia peggio d'improvvisare al momento.. non voglio impararmi un discorso a memoria, voglio semplicemente esporre le cose x come stanno senza troppi giri di parole. E poi che vada come vada.. solo che questi 3 mesi che ho davanti non fanno altro che aumentare le mie ansie..
  6. più i giorni passano e più sale l'ansia..... :(
  7. Ma infatti sì ... è lui che pensa che uno per imparare il suo lavoro ci debba mettere un anno..... secondo me al massimo impiega 1 mese! I giovani sono svegli... lui per scrivere un testo di 2 righe su word ci mette 3 ore.. quindi non è in grado di fare paragoni -.- INsomma è la mentalità che è sbagliata.. e tutti lo assecondano anche se sanno che sbaglia.. Per questo immagino che quando dovrò comunicargli la mia decisione lui si farà prendere dal panico totale.. ha una visione delle cose un po' distorta..
  8. Non lo cede volentieri, ma lo cede perchè lui ormai è vecchio e non è molto in salute. Comunque si tratta del lavoro di copy.. scrivere testi per etichette e altri lavori grafici, e poi occuparsi anche di altre cose, che qui sono parecchie. Ha detto che ci vorrà un anno per formare una persona a questo tipo di lavoro... per questo vuole iniziare a cercarla adesso.
  9. che ansia ragazzi... oggi ho sentito uno dei capi che parlava al telefono con una persona e diceva "adesso dovrei trovare qualcuno che mi possa sostituire in futuro, dato che ormai ho 73 anni e non ho piu' la testa.. solo che solo a pensare a tutti i costi per il tirocinio e l'assunzione mi passa la voglia" Pensate quando scoprirà che dovrà sostituire anche a me, pagarmi il tfr e pagare l'assunzione di una nuova dipendente!! Mi viene male e ho paurissima :(((
  10. Ahahah... si dai vediamola così! :))
  11. non sarà la regola, ma diciamo che i soldi fanno la loro parte. Purtroppo in questo società vige troppo spesso il motto "soldi uguale potere".. anche se moralmente non lo accettiamo nella pratica è spesso così. Io personalmente disprezzo queste persone... ho un padre che è sempre stato così.. il conto in banca pieno ma a noi figlie e a sua moglie neanche 1 €... e pensava di tenerci sotto il suo controllo proprio grazie a quelli. Nella vita i valori sono altri, ma tante persone non riescono proprio a capirlo.
  12. La gente spesso e volentieri è cattiva. Soprattutto se possiedono un'azienda, o delle proprietà o un ricco conto in banca. Non hanno sensibilità, non riescono a mettersi nei panni degli altri (o non vogliono) e pensano solo ai propri interessi. E' il mondo che va così. Nel mio caso io vorrei solo rafforzare il mio carattere per far sì che quel giorno, quando dovrò affrontare quelle 6 persone coalizzate contro di me, io sarò in grado farlo e di far valere le mie ragioni, perchè so di averle.
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