Vai al contenuto

Agape

Membri
  • Numero di messaggi

    1
  • Registrato dal

  • Ultima visita

Agape's Achievements

Newbie

Newbie (1/14)

0

Reputazione comunità

  1. 'Sera a tutti, è la prima volta che scrivo qui...ma non è la prima che uso la scrittura come valvola di sfogo...cerco sempre di riflettere su me stessa, sulle mie scelte e sui miei comportamenti...a volte mi sembra di fare qualche passo in avanti, ma poi mi ritrovo impantanata negli stessi meccanismi senza via di uscita...pubblico qui una "pagina di diario" nella speranza di ricevere qualche parere esterno, magari da chi ha vissuto le stesse sensazioni... Non riesco a capacitarmi di quanto io sia stata cieca e stupida. Come ho potuto sopportare tanto? Per amore. Perché lo giustificavo sempre, sciogliendomi ad ogni sillaba pronunciata da quelle labbra velenose, preoccupandomi per lui, non volendo esser l’ennesimo peso, non volendo farlo sentire in colpa per cose che ero convinta facesse involontariamente, ma che comunque mi facevano star male? Perché sei talmente stupida da mettere sempre gli altri al primo posto, sai bene cosa significhi sentirsi in colpa, umiliati, feriti, soli, incompresi, insignificanti, quindi cerchi sempre di non far mai sentire gli altri così. Perché per me è così difficile ammettere ad alta voce che qualcuno non mi tratta come vorrei? Perché non so esprimere quello che voglio e non voglio, quello che sento? Perché se ferita, delusa, respinta, reagisco subito come una bambina, che non sa usare le parole e allora usa le lacrime o mette il broncio o fa ripicche/dispetti? Perché farlo significherebbe ammettere di tenere a qualcuno, e ti spaventa. Ti tieni tutto dentro, non l’hai mai fatto prima, è una cosa nuova che stai imparando, per tanti anni nessuno ti ha mai chiesto cosa provassi, cosa pensassi, come ti sentissi, la tua opinione valeva sempre meno di zero; ma non è più così. Ti serve solo tempo e pratica. Come ho potuto pensare che quando diceva di non aver mai provato prima quello che provava per me, fosse sincero, e che da ciò come per magia sarebbe scaturita quella sensibilità, quella comprensione e quell’empatia, quell’affetto che ricerco disperatamente e che non trovo mai? La verità è che ha ragione lui, sono troppo impegnativa, troppo complessata, troppo timida, troppo insicura, troppo immatura per il resto del mondo…non vale la pena perder tempo con me…nessuno capirà mai gli sforzi che ho fatto per arrivare fin qui, ciò che ho dovuto affrontare con me stessa, quanto ogni cosa per me sia una sfida, anche molte attività, normali per tutti, per me siano estremamente emotivamente stressanti e quindi faticose…nessuno apprezzerà mai tutto questo, nessuno si prenderà mai cura di me, nessuno farà mai lo sforzo di capirmi e di prendermi per mano, nemmeno chi a parole dice di amarmi. Del resto non posso pretendere tanto. Eppure il suo allontanamento è stato progressivo, erano mesi che viveva solo per se stesso, come potevo pensare che ci tenesse davvero, che fosse solo un periodo…sono un’illusa e un’ingenua. A volte mi sento un leone, pronta a spaccare il mondo…ma l’oscurità, per quanto cerchi di relegarla in un angolo, resta sempre lì, minacciosa di prendere il sopravvento…e ogni tanto glielo lascio ancora fare. Dopo la luce accecante, gli ho mostrato il buio, e lui è scappato.
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.