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KassandraK

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messaggi di KassandraK

  1. Tex, fare il simpatico in un forum di psicologia dove le persone cercano aiuto perchè stanno male, magari per cose che tu non puoi capire, mi sembra davvero indelicato.

    Ciao Maria. Io ti capisco perfettamente. Sto vivendo la tua stessa situazione, ma non è legata prettamente alla masturbazione. La masturbazione è una cosa naturale e fisiologica e non c'è niente di male. Mi avvicino a te perchè per me il trauma più brutto è stato scoprire che utilizza foto di altre. La cosa mi ha distrutto e sta mandando la mia relazione in frantumi. Ho giusto parlato dettagliatamente del mio problema proprio qui in questa sezione del forum oggi pomeriggio. Il mio disagio però viene da lontano, da degli abusi sessuali che ho subito quando ero piccola e che mi hanno sempre fatto provare disgusto per l'istinto sessuale, soprattutto quello maschile, e scoprire che anche il mio ragazzo, che io avevo scelto fra le molte cose anche perchè mi pareva una persona molto casta e rispettosa, è stata una delle più grandi delusioni che potessi avere. So che è perfettamente normale, ormai sono un'esperta della masturbazione maschile... da due mesi a questa parte (da quando mentre ero in sua compagnia ho trovato foto erotiche sul suo pc che gli si erano scaricate per sbaglio quando le aveva utilizzate) ho cercato qualunque risposta razionale al problema. Dopamina, Testosterone ed altre cose di questo genere ormai son entrate a far parte del mio vocabolario.
    Ciò non toglie che, seppur abbia provato a razionalizzare, io stia di me**a, e nonostante sappia che il problema non è solo legato a lui in primis ma anche al mio antico trauma risvegliato, seppur conosca la causa, non riesco a farmene una ragione ed ho dovuto chiedergli di allontanarci dopo aver passato due mesi di inferno in cui tentavo di tornare alla normalità ma ogni tanto avevo attacchi di rabbia e lo trattavo male. Ho preferito staccarmi per darmi una calmata e per riuscire a salvare il salvabile se riuscirò a ricominciare con lui.
    Detto ciò, posso solo dirti che comprendo benissimo il tuo dolore, al contrario di alcuni qui. Devi ricercare dove nasce questo problema, cosa ti scaturisce questa sensazione e perchè ti senti così insicura di te (perchè quello è il problema fondamentale che ti fa crescere questo disagio). Quando avrai capito la causa dovrai lavorarci con uno psicoterapeuta, come sto tentando di fare io, sperando di riuscire a salvare una storia che fino a due mesi fa mi sembrava la perfezione.

    Un abbraccio.

  2. Sì è una reazione normalissima..l'odio verso gli uomini è giustificato, il volerli dominare anche è una specie di sfogo alla rabbia repressa che hai, poi ogni tanto esce fuori la tua vera natura che si oppone alle tue vicende subite, e li vai in tilt,perché non sai come comportarti, se aprirti a lui o stare sul piede di guardia, come prima cosa è evidente che hai bisogno di sfogare, ma non sai con chi, prendertela col l'uomo in generale non ti sta portando a nessun risultato, tranne quello di far del male a te stessa, hai bisogno di aprirti, perché ora sei chiusa, ma questa apertura dipende solo da te..io personalmente no so come poterti aiutare questi sono argomenti delicati, dove ognuno reagisce in maniera diversa, chi si in colpa per essere stata in grado di reagire, chi in colpa solo il cattivo della situazione e chi incolla la categoria in generale, tu sembra stia incolpato te stessa per non essere stata in grado di reagire, ma è una colpa che non hai, devi accettare di essere stata una vittima è basta, che il poter fare qualcosa non era nelle tue capacità e che tentar di farlo ora è troppo tardi..perdona te stessa...

    Attualmente il mio problema principale è di non riuscire a perdonare l'uomo che amo per avermi sostituita con delle perfettissime donne quando io per motivi di salute non ero disponibile...

  3. Hope, queste cose non si dimenticano, o se ci si riesce è sempre in parte... bisognerebbe piuttosto "fare pace" con l'accaduto...

    Pio, io ho vissuto il tuo stesso orrore e so che cosa si prova, so cosa vuol dire tremare e piangere quando si tocca l'argomento sesso. Io ho sempre "tremato dentro", fingendo che l'argomento non mi facesse del male, e questo mi ha portata anche ad avere dei rapporti, freddi e pieni di dolore, per auto-punirmi, come se fosse stata mia la colpa dell'abuso che ho subito... col tempo ho incontrato persone a cui ho potuto confessare quello che era successo e che sono riuscite ad amarmi davvero e ad aspettare i miei tempi. Ho cominciato a non piangere più di nascosto come facevo prima alla fine di ogni rapporto... insomma ho provato a mettermi in gioco e una parte del mio orrore l'ho superata, ma ogni tanto torna e fa male, malissimo... proprio ora sto avendo dei problemi legati a questo brutto episodio che ho vissuto...

    Sappi che non sei l'unico e io ti sarò accanto se vorrai il mio supporto. Un abbraccio.

  4. Mi dispiace tantissimo sentire problemi di questo tipo... innanzitutto non devi fartene una malattia... purtroppo hai una figura materna molto ingombrante nella tua vita che ti soffoca e non ti fa "maturare" (l'età è indifferente). Capisco che lei voglia la tua compagnia, soprattutto ora che è vedova, ma deve capire che anche tu hai bisogno di spazi, e soprattutto devi essere tu a PRETENDERLI... non so cosa ti sia successo da piccino, ma senza dubbio soffri di una sorta di autocolpevolezza e quindi ti metti i bastoni fra le ruote da solo... l'autolesionismo è una cosa da curare, ma devi capire da cosa nasce... ti consiglio con tutto il cuore di iniziare ad uscire, intanto per andare da una psicoterapeuta e capire il perchè tu stia così, quando starai meglio dovrai affrontare la cosa con tua madre e farlo capire anche a lei... e appena ti sentirai pronto... comincia ad uscire! Frequenta posti, incontri di lettura, palestre... insomma, vai in posti pieni di persone (magari che condividono i tuoi hobby) e conosci gente! Quella è la soluzione a tutto... la verginità è una cosa che perderai a tempo debito... prima impara a socializzare!:)

  5. Sarei tentata di appoggiare Hope, ma cerco di respirare con calma e risponderti con logica ed evitando di alterarmi...
    Fossi in te prenderei mia suocera da parte e le chiederei di smetterla, perchè il suo atteggiamento mi infastidisce (anche se non è vero) e vedere lei come reagisce. Dalla sua reazione capirai se davvero ti sta facendo delle avanche o se è solo la tua testa che lo pensa.

    Comunque.... Io per correttezza avrei già pensato ad un divorzio da mia moglie o avrei comunque cercato di milgliorare il mio rapporto con lei concentrandomi su DI LEI non SU SUA MADRE, dato che, suocera o meno, volere un'altra donna può significare che la tua storia è in un bel punto di rottura.
    Passa più tempo con tua moglie e riscopri cosa ti piaceva di lei, se vuoi davvero stare ancora con lei. Magari scoprirai che tua suocera di piace tanto perchè ti ricorda tua moglie! :icon_mrgreen:

  6. Ciao kassandra, ciò che hai subito da piccola mi fa vergognare di essere uomo..capisco benissimo il disagio che ti ha creato nel futuro e lo dimostra la reazione che hai avuto, sull'isola del porno, non c'è bisogno che te lo dica io che ha fatto una cosa normalissima che fanno tutti gli uomini, ma vedo che sei intelligente e questo sei riuscita a capirlo, c'è una cosa che però non capisco bene, tu hai subito una violenza sessuale, questo solitamente porta ad avere un blocco, mentre tu dici che a 16 anni lo facevi con altri, questo è un po strano, strano nel senso che non riesco a capire bene la tua reazione alla violenza subita, se ti fosse venuto un blocco lo capirei molto di più, poi dici anche che lo facevi con loro per accontentarli anche se tu non provavi niente,come se volessi accontentare ciò che ti ha ferito (l'uomo), questi due passaggi non li riesco a connettere con la violenza subita, l'unica cosa che mi vien da pensare e che tu ormai nell'accontetare l'uomo ne vedi un modo per placare la sua ira, la sua animalaggine. .la scena del porno non ti ha dato fastidio in sé, ma hai scoperto che non basta accontentare l'uomo con ogni suo desiderio per placarne la sua natura..tu vuoi domare la natura dell'uomo per evitare l'immagine che na hai di lui..il sesso meglio che sia una tua scelta anzichè la sua..quindi la tendenza ad accontentare dovrebbe nascere proprio dal fatto che vuoi che sia una tua scelta e non una sua..naturalmente io non sono uno psicologo quindi prendila come una chiacchierata tra amici..

    Ciao Angelo, grazie per la tua risposta...

    Dopo quello che è successo (ed in più dopo aver sopportato un padre come il mio che è davvero terribile) io mi sono sempre "opposta" agli uomini, diventando una sorta di amazzone odiatrice di uomini e dominatrice di uomini, o almeno così volevo apparire, forse per tenerli lontani da me... ma poi quando mi innamoravo perdevo tutto questo e diventavo la ragazzina che ero nel periodo degli abusi, facendomi dominare totalmente per paura di essere sbagliata se mi fossi opposta... non so se riesco a spiegarmi... dentro di me ero vittima del mio essere vittima e in maniera malata avevo bisogno di riprodurre il mio vissuto, forse per autolesionismo, perchè credevo di meritarmelo... non lo so... non so spiegare tante cose di me, purtroppo in testa ho tanti nodi stretti che non riesco a districare e che continuano a farmi star male...

  7. Buonasera a tutti...

    Volevo portare alla vostra attenzione il mio problema, con la speranza di trovare dei validi consigli o qualche aiuto.

    Parto parlando del problema principale, ovvero il fatto che da bambina ho aimè subito ripetuti abusi sessuali dall'età di 8 anni fino ai 10 da mio nonno (ora ne parlo con disinvoltura ma non è così facile affrontare la cosa).

    Come potrete immaginare questo fatto è stato devastante per me, soprattutto il non riuscire a parlarne con nessuno, il sentirmi sporca, colpevole e non compresa. Anche a distanza di anni, quando ho tentato di parlarne con dei parenti (mia sorella in particolare), sono stata trattata come fossi io la carnefice e lui la vittima, perchè "era fatto così, un pò pervertito" (premetto che non ho mai raccontato i particolari). Purtroppo la mia famiglia non è stata d'aiuto a priori, perchè sono cresciuta in un contesto in cui il sesso era un tabù, un "peccato". Inoltre mio padre è sempre stato molto maschilista ed ha sempre chiamato le donne "cagne in calore" (comprese noi figlie) ed attribuendo altri aggettivi sempre inerenti alla "facilità ormonale" delle donne (es. "le donne ragionano con l'utero", "le donne sono tutte pu***ne" etc.).

    Questo mio passato disastroso ha portato le sue conseguenze sgradevoli nella mia vita. Oltre ad aver avuto periodi intensi di bulimia e/o di depressione (di cui tuttora soffro), naturalmente anche le relazioni con gli uomini sono state molto complicate. Ho sempre creduto che l'unico interesse per gli uomini con cui stavo fosse il mio corpo (seppur io lo trovi orribile) ed ho sempre cercato di "accontentarli" facendo sesso con loro, pur non provando io stessa quasi niente nel rapporto (il primo orgasmo l'ho avuto all'età di 20 anni, dopo anni di ripetuti rapporti sessuali, dai 16 anni in poi, ed anche dopo quello non sono stati mai molto frequenti) ed ogni volta, al termine di un rapporto sessuale, piangevo di nascosto. Solo negli ultimi anni (ora ne ho 28) ho cominciato a provare piacere e a non piangere, trovando compagni in grado di farmi capire che di me apprezzavano qualità che andavano oltre il corpo.

    Ultimamente però il trauma si è risvegliato tutto insieme per un brutto episodio (che per tutti voi sembrerà probabilmente banale o "normale") scaturito dal mio attuale compagno.

    Faccio una breve descrizione del mio ragazzo; io sono la sua prima donna (è più piccolo di me, ha 22 anni attualmente e stiamo insieme da un anno e mezzo) e con me ha fatto tutte le sue prime esperienze. Questa cosa naturalmente mi ha attirata verso di lui, sicuramente perchè in questa sua inesperienza ci rivedevo la "purezza" che io purtroppo avevo perso troppo presto. Inoltre a detta di tutti i nostri amici comuni, lui non si era mai interessato alle donne e anzi diceva di poterne fare a meno (infatti mi chiedono come io abbia fatto a fargli cambiare idea), ed in effetti questa cosa l'avevo notata da me, soprattutto perchè a differenza di molti "maschi" che conosco, quando una bella ragazza passava lui non si voltava a guardare, anzi, a volte distoglieva anche lo sguardo (è molto timido, soprattutto con le donne).

    Quando poi ci siamo messi insieme, il suo ammettere di non aver mai avuto una donna perchè "non ne aveva avuto occasione" (quindi non per scelta) e lo scoprire che anche lui aveva guardato film pornografici o simili, non dico distrusse l'immagine santa che io avevo di lui, ma mi ci fece restare molto male. Sapevo e so che la pornografia per un uomo è una cosa normale, ma mi disgusta, soprattutto quando si parla di pornografia violenta o volgare.

    Parlandone con lui questa cosa uscì fuori (ovvero il fatto che la trovo una cosa piuttosto ripugnante), quindi in sua difesa mentì, dicendomi che da quando stava con me non faceva più uso di queste cose (copione che poi ho visto essere piuttosto comune in queste situazioni) ed io come un'ingenua, non so nemmeno io come in verità, ci credetti. Volevo che restasse più puro che mai ai miei occhi. Fu un errore madornale.

    Dopo un anno e tre mesi di relazione è successo il patatrac. Ero a casa sua per aiutarlo a studiare e lui, come suo solito, mi stava lasciando utilizzare il suo computer per scaricare delle slide sull'argomento (un'altra cosa che mi ha sempre fatto fidare di lui è proprio il fatto che mi facesse tranquillamente vedere tutto se volevo, cellulare, messaggi, computer... cosa che io non facevo perchè non ne sentivo il bisogno fidandomi ciecamente. Per la prima volta nella mia vita fidandomi così tanto, tralaltro...). Scaricate le slide sono andata a guardare nella cartella "download" per prelevarle (nel frattempo lui era li presente con me) e lì ho visto ciò che non avrei mai voluto vedere; due foto erotiche. Specifico l'aspetto "erotiche", che lo ha salvato da una parte, perchè come poi mi ha confermato anche lui, mi ha fatto comprendere che la violenza dei porno e la volgarità non lo attiravano, ma preferiva una foto che fosse bella anche a livello di fotografia stessa, e questo sicuramente non lo ha reso un santo ma sicuramente più accettabile ai miei occhi di persona che ha subito una violenza sessuale e che trova schifosa la violenza di quel genere.

    All'inizio non mi sono nemmeno resa conto, nel senso che era una cosa talmente inaspettata per me che nemmeno la concepivo come quello che era in realtà. Solo dopo qualche minuto ho capito che erano foto che lui aveva utilizzato per masturbarsi.

    Il mondo mi è totalmente crollato addosso. E' stato come vedere di fronte a me un angelo trasformarsi in un mostro deforme. Lui ovviamente ha cominciato a tartagliare scuse, del tipo "sono quelle cose che si scaricano da sole" (che effettivamente era anche vero perchè lui non si era reso conto si fossero scaricate, altrimenti il pc non me lo avrebbe nemmeno fatto usare) e altre cose del genere, ma si vedeva benissimo che stava mentendo. Il suo volto bianco non poteva mentire più di tanto. Non sto a raccontare tutto quello che è successo in quella serata terribile, ma la delusione ed il dolore per me sono stati fortissimi al punto che inizialmente mi faceva ribrezzo anche che mi sfiorasse. Mi disse che da quando stava con me era veramente accaduto di rado, e che era accaduto in momenti in cui io stavo male o ero troppo stanca per avere rapporti (li abbiamo quasi tutti i giorni perchè praticamente conviviamo), ma la cosa non mi fece comunque cambiare atteggiamento. Il fatto che avesse usato altre donne, tralaltro così lontane in canoni di bellezza da come sono fatta io (che poi, come ho già detto, mi reputo bruttissima, anche se comunque sembro piacere abbastanza dato che ho sempre avuto dei "pretendenti"), mi faceva (e mi fa) sentire malissimo.

    Ho comunque continuato ad andare avanti con lui come nulla fosse successo, fra momenti di crisi, attacchi di rabbia, momenti di autolesionismo, nausea e vomito ed altre cose, e questa "sopportazione" è durata fino a qualche giorno fa, in cui ho deciso, non facendocela più, di prendermi una pausa con lui.

    Io amo moltissimo questo ragazzo e non voglio perderlo per un problema che è fondamentalmente mio. Si, lui ha sbagliato a mentirmi e sbaglia nel suo modo di nascondersi al mondo, ed anche a me, facendo credere a chiunque che lui sia esente da impulsi sessuali comuni, ma io so benissimo che la mia reazione, il dolore forte che ancora provo nonostante siano passati più di due mesi da questo avvenimento, sono legati soprattutto alle brutte esperienze del mio passato e alla mia poca autostima, scaturita in parte anche da quelle esperienze.

    Gli ho chiesto questa pausa perchè ho bisogno di affrontare FINALMENTE (dopo anni in cui sono fuggita dal problema) questo mio disagio e di tornare da lui più consapevole di me stessa e in uno stato in cui io possa accettare quello che ha fatto (e che sicuramente rifarà essendo uomo, anche se lui mi ha promesso il contrario, ma ormai non mi fido più e in ogni caso NON VOGLIO che trattenga qualcosa che gli serve per stare bene e che è naturale per lui come per tutti).

    Il problema ora è che non so da dove partire. Vado già da una psicologa con cui da poco ho tirato fuori questo mio trauma, ma io ho bisogno di una vera e propria terapia, non solo di parlare. Qualsiasi consiglio in questo momento è prezioso per me. La lontananza da lui mi fa stare molto male (come so per certo anche a lui), ma allo stesso tempo credo sia necessaria. I momenti in cui lo aggredivo erano diminuiti molto rispetto al primo mese, ma continuavano ad esserci. Non c'è un giorno in cui non ho una crisi di pianto per quanto è successo. Non voglio tornare precocemente a vederlo senza aver risolto questo problema perchè so che questo mio male manderebbe tutto in frantumi come già aveva cominciato a fare.

    Spero possiate aiutarmi, grazie.

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