Vai al contenuto

SirPsycho

Membri
  • Numero di messaggi

    6
  • Registrato dal

  • Ultima visita

SirPsycho's Achievements

Newbie

Newbie (1/14)

0

Reputazione comunità

  1. Quindi secondo te si tratta solo di una questione di insicurezza... Beh,ok.. In questo caso che fare? C'è bisogno dello psicologo? È brutto quando la tua mente è contro di te. In pratica è come se, quando provo a dire qualcosa, la mia mente mi va incontro.. È come se mi dicesse: ok, quando dirai questa parola, sbaglierai.
  2. Ho già scritto un altro post a riguardo ma, non avendo raggiunto i risultati sperati, sono costretto a chiedervi di nuovo aiuto visto che, da solo, non riesco a venire a capo al problema. In pratica quando penso a quello che voglio dire, improvvisamente è come se mi mancasse l'aria necessaria per emettere il suono, quindi la parola. Non riesco a capire se si tratta di un problema emotivo o respiratorio. Perchè una cosa così semplice come parlare, che dovrebbe venire spontanea, a me viene così difficile? Dov'è che sbaglio? Voi quando parlate su cosa vi concentrate, cioè, cosa fate? Il fatto di non riuscirci potrebbe collegarsi al fatto che magari mi faccio mille pippe mentali sul come fare per riuscirci.. Insomma datemi qualche dritta! E' fastidioso, sapere di non riuscirci è come avere mille porte aperte davanti a te, che si chiudono nel momento in cui apri bocca. Inoltre la mia mente non fa che pensare al problema, portandomi lieve ansia e distraendomi dalle normali attività quotidiane...
  3. Siete illuminanti come sempre raga.. Devo dire che concentrandomi solo sulle parole riesco a parlare bene senza incepparmi! Adesso passiamo all'altra mia sega mentale (ahimè...) come fare per evitare di avere questi pensieri di blocco? Voi come fate per esempio, come vivete la vostra "attività mentale"? Vi lasciate andare oppure pensate a qualcosa di concreto durante tutta la giornata? Attendo risposte! :)
  4. Grazie Angelo per la risposta ma dirmi di pensare ad altro non mi aiuta molto. È come se questo meccanismo mentale (il blocco) fosse entrato dentro la mia testa e si sia automatizzato. Il solo pensare a cosa dire è una tecnica che ho già provato ma senza risultati... questo mi fa pensare che il problema sia legato all'ansia, quella sensazione di paura che mi assale durante la giornata e che di conseguenza mi fa sbagliare. Penso sia tutta una questione di sicurezza in se stessi. Come svilupparla? Oggi ho semplicemente cercato di sentirmi più sicuro di me stesso e devo dire che ha funzionato. Adesso sono rientrato nel forum, ti sto rispondendo e ce c'è una piccola e spiacevole sensazione dentro di me.. Forse è vero, più si ci pensa peggio è, ma allora.. A cosa pensare?
  5. Grazie mille per la risposta. In risposta alla tua domanda: per lo più i blocchi avvengono con estranei. Detto questo, cercherò di mettere in pratica i tuoi consigli! Sono consapevole che il mio non è proprio un disturbo, non saprei nemmeno come definirlo, questo mi da forza per agire in positivo! Grazie ancora.
  6. Salve a tutti, sono un ragazzo di 22 anni, vi scrivo sperando che possiate in qualche modo aiutarmi. Mi alzo la mattina col pensiero di dover abilitare una specifica funzione congnitiva per stare bene (ascoltare il mondo che mi circonda, concentrarmi solo sulle parole, fare attenzione a tutto quello che mi succede intorno, concentrarmi, pensare positivo) e che mi permetta di non bloccarmi mentre parlo. Sì, è proprio questo il problema: la paura di incepparmi mentre parlo. Penso che questo processo mentale influisce molto sul risultato finale dell’atto del parlare. Da 2 anni circa a questa parte leggo molti articoli sull’ansia, sull’autostima, sulla crescita personale, sulla visualizzazione (ne avrò letti un centinaio!) con l’illusione che mi possano aiutare in qualche modo. Ci sono giorni in cui sto bene con me stesso, in queste giornate la mia mente non elabora mille pensieri sul cosa fare e cosa non fare, sto bene e basta. Ci sono invece dei giorni in cui mi sto male con me stesso e non parlo con nessuno, a pranzo con i miei cari sto in silenzio per paura che possa bloccarmi mentre parlo, a lavoro sto in silenzio e dentro di me sento una sensazione di disagio. Non so se sia ansia o paura, voglio solo che sparisca. Qualche anno fa non mi facevo tutti questi problemi, penso che questi problemi derivino da una madre iper-protettiva (i miei non mi hanno mai fatto mancare niente, né affetto, ne tutto ci che desideravo) e da qualche episodio negativo nella mia vita personale, ma niente di allarmante. Nell’infanzia sono sempre stato un bambino tranquillo, ogni tanto mi capitava di mangiarmi le parole, le altre persone mi definivano “saggio”. La mia domanda è: c’è qualcosa che posso fare per evitare di avere di avere questi pensieri che mi portano a sbagliare mentre parlo, che mi portano a sentirmi ansioso anche con le persone più care, che mi fanno vedere tutto grigio? Ho preso in considerazione l’idea di rivolgermi a uno psicologo, psichiatra, psicoterapeuta (anche qui l’ansia di non sapere cosa scegliere!) ma la considero come ultima spiaggia. Spero possiate aiutarmi, anche perché questo tratto della personalità sta venendo fuori da 2 anni a questa parte, prima non ero certo la persona più sicura di se stessa al mondo ma non mi facevo tutti questi problemi… Adesso mi trovo a fare un lavoro che non mi piace, vorrei fare l’università o scegliere un altro lavoro ma poi subentrano pensieri che mi frenano, del tipo: e se poi al colloquio con i professori mi inceppo e va tutto male? Se, parlando con un nuovo datore di lavoro, subentra l’ansia e mi blocco? Cosa posso fare per superare questo “blocco”? Grazie in anticipo per le vostre risposte.
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.