Vai al contenuto

Il mio rapporto con i genitori...


Messaggi consigliati

Un ciao a tutti! Sono nuovo di qui, ma ho già dato dei consigli ad alcuni di voi, perchè da figlio mi sento di dire ciò che provo con i miei genitori e rifletterlo nelle situazioni altrui...

Vi ho dato molti consigli...sembra un paradosso, ma il mio non riesco a risolverlo! Conosco a menadito la psiche umana (credo per esperienza diretta)...ma ciò nonstante non ho il coraggio di parlare ai miei dei problemi che ho.

Sono sempre stato magro, e per questo (ma anche per colpa degli altri) ho sempre sentito un senso di inadeguatezza (per la mia magrezza) e di solitudine, visto che i miei genitori non hanno mai fatto nulla per risolvere questo problema o per chiarire insieme, nonostante i fossi triste e depresso 5 giorni su sette.

Quando ho notato la loro indifferenza (o inconsapevolezza per cosa mi stava succedendo) mi sono chiuso in me stesso, e da allora ho sempre risolto i miei problemi da solo.

Adesso, come sempre, non riesco a studiare e sono indietro con gli studi universitari...ma non è una causa, come credono i miei, ma una conseguenza del mio senso di tristezza e di vita irrisoluta.

La cosa che mi fa arrabbiare di più e che loro non capiscono e che non hanno mai capito cosa avessi dentro, e per questo non riesco nè a guardarli in faccia, nè a dirgli veramente cosa sento e che è colpa loro se mi sento così...anche perchè se loro si sentissero poi in colpa, la mia empatia mi porterebbe ad assorbire pure la loro tristezza e preoccupazione.

Cosa devo fare secondo voi? cosa avrebbero dovuto e devono fare i miei genitori?

Fino a qualche giorno fa credevo che fossi io ad esagerare e che il mio non potesse essere un vero problema...ma poi mi sono ricordato che fino a 14-15 anni ho fatto la pipì a letto, e di certo era indice di un mio problema psicologico...che i miei nn hanno mai capito e di cui mi hanno sempre dato la colpa, quasi lo facessi apposta. Questo mi ha reso triste per moltissimi anni, e nn mi ha permesso di fare ciò che volevo, perdendo gran parte della mia vita e della mia adolescenza...cosa che nessuno mi restituirà.

Grazie

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Pubblicità


ciao wyattt, leggendoti la prima cosa che si denota è il tuo profondo rancore nei confronti dei tuoi, e come biasimarti, visto quello che racconti, io ho una storia simile...

Però credo che sia arrivato il momento di reagire, di staccarti da questo tuo bisogno di approvazione e di "coccole" leggittimo ma ormai non più utile a risolvere i tuoi problemi.

Non conosco la tua età precisa ma dal fatto che vai all'università ne deduco che sei almeno maggiorenne, quindi non più un ragazzino, e allora invece di colpevolizzare i tuoi impara a fare i passi con le tue gambe, impara a vederti staccato da loro e migliore probabilmente, perchè tanta sofferenza qualche cosa insegna per fortuna.

Ti dico questo per esperienza diretta, restare attaccato ai ricordi, portare rancore profondo (non li guardavo nemmeno io in faccia!) non serve a star meglio ma solo a logorarti nel tuo dolore...

Adesso riparti da te, dimostra loro e soprattutto a te stesso che nonostante i disagi sei cresciuto e hai imparato dal dolore.

Non ti dico di perdonare la loro superficialità ma di accettarla perchè loro sono così e tu non puoi farci niente, però impara anche a far accettare TE STESSO ai loro occhi al loro giudizio....perchè tu sei TU e basta!!!!

quando avrai capito questo, sarai libero dal dolore, non ti doco che non ci saranno altri momenti in cui ti sentirai come il bambino che faceva la pipì addosso, ma forse con una maggiore consapevolezza di sè si affrontano meglio quei momenti e si impara ad andare avanti per la propria strada....con affetto

Giusy

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Ciao Giusy....per la seconda parte sono pienamente d'accordo con te...devo vivere la mia vita, ed essere me stesso (cosa che tra l'altro non sono mai stato...ho portato sempre come una maschera).

Ma per il fatto di staccarmi, sono già staccato da loro da un bel pò...colpevole il mio accaparrarmi di tutti i miei problemi e il risolverli da solo.

Il fatto è che sono arrivato a un certo punto in cui ho capito (per come sono fatto io, perchè altri se ne fregherebbero e andrebbero avanti...) che devo dire tutto a qualcuno (visto che ormai accumulo da troppo tempo e non mi fa certo bene), sia per andare avanti sereno, sia per far capire ai miei cosa è successo in me!

Mi dico che devo dire tutto, ma mi frenano 2 cose:

1) che non ho abbassato mai le mie "difese", e se i miei sentissero tutto ciò che ho da dire, gli sembrerebbe che io sia un caso psicologico grave da curare e gli farei pena....mentre così non è, perchè anzi sono cresciuto + in fretta di molti altri e ho preso consapevolezza della vita!

2) non ho il coraggio (ed è per questo che mi sono tenuto sempre tutto dentro) di dire ai miei che hanno sbagliato un bel pò di cose nel crescermi (cose che probabilmente ad altri non avrebbero fatto effetto...ma io sono molto sensibile e recettivo) e che è per queste cose che fin da bambino io ero triste...e che per la mia tristezza e senso di inadeguatezza, ho perso gran parte della mia vita (giochi, amicizie, mare, uscite, sogni...), che non potrà mai + essere recuperata.

Quello che voglio è che loro si rendano consapevoli di ciò che mi turbava e che mi tuba ancora oggi...e che imparino a non fare questi sbagli ancora in futuro; manon so come farlo senza complicare troppo le cose.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

sai wyattt più ti leggo e più ti sento simile a me ed è per questo che mi permetto di insistere su questo punto.

Il termine "staccarti" non era riferito a una dipendenza di tipo pratico o economico, al contrario, è chiaro checon dei genitori superficiali uno alla fine si arrangia da solo, ma "staccarti dal punto di vista emotivo", hai bisogno di essere indifferente a questiloro comportamenti, dirgli in faccia i loro errori di una vita servirebbe solo a fargli credere che sei un ingrato, serve solo a rafforzare la loro idea di essere stati "troppo buoni" con te e poi a che servirebbe ancora? Dici per evitare che in futuro facciano gli stessi errori, perchè tu pensi di avere ancora bisogno di loro in futuro? Sai i miei sbagliano ancora adesso come allora, tutti i santi giorni (io ho fatto l'imperdonabile errore di andare a vivere sopra casa loro) ma adesso io non ho più bisogno (come da bambina) della loro sensibilità, del loro conforto, del loro parere, adesso io gli dico quello che penso o che ho deciso se non va bene, va bene a me, quindi pazienza!!!!

Sai anch'io credevo che la soluzione fosse quella di dire tutto quello che si pensava, ma tu devi partire dal presupposto che loro credono i aver fatto tutto il meglio che c'era!!!!Come fai adesso a spiegargli che invece a te non bastava che non era ciò che tu volevi? Penseranno solo che sei un ingrato e si offeneranno, credimi....

Ti racconto un episodio (dei tanti) anche se mi dilungo un pò, quando mio figlio era ancora piccolo (7-8 mesi) chiesi ai miei di lasciarlo a loro qualche ora perchè avevo delle cose da sbrigare, mio padre mi disse che anche loro avevano da fare e che per quello che dovevo fare non era il caso che glielo lasciassi (ti faccio presente che mio marito lavorava fuori e non c'era mai, ho cresciuto il bimbo da sola e per due anni la notte era fatta solo per passeggiarlo su e giù, idem il giorno, ero stremata), così in un momento di stanchezza e rabbia gli dissi (con tutta la calma che avevo) che i genitori delle mie amiche facevano a gara per stare con i nipotini che io invece dovevo ogni volta supplicare, mio padre (mia madre era presente e consensiente) mi rispose che stavo esagerando e che "proprio io "dovevo star zitta perchè mi aiutavano già troppo!!!!! Capisci? Già troppo!!!!! Quello che per me era poco per loro era troppo come dialogare in questo modo, come???? per terminare la mia storia ti posso dire che poi sono caduta in una forte depressione e loro non si sono accorti di nulla e quando ebbi il coraggio di dirgli che ero in terapia da una psicologa mi dissero " e perchè? Che problemi hai"? Gli spiegai che dovuto al bambino e al postpartum che in parte era vero ma la verità è che gran parte dei miei problemi me li avevano creati loro ma come spiegarglielo?

Tu sei libero di fare ciò che senti e spero che parlarne con loro sarà una liberazione e un modo di cominciare da capo con loro, ma se rileggi queste ultime righe per bene ti rendi conto che il tuo desiderio è alquanto utopistico caro wayttt, l'unica strada è quella di ripartire da TE!!!

buona fortuna di cuore....

Link al commento
Condividi su altri siti

 

...ho letto con attenzione le tue parole, e sono dispiaciuto per te...mi fanno rabbia queste cose: i genitori credono che sia facile avere un figlio/a. Lo fanno nascere, lo crescono fino a quando cammina, e appena spiccica qualche parola e va un pò per la sua strada, credono che il loro compito sia finito...mentre non sanno che se anche un figlio diventa indipendente e va via di casa, hanno bisogno ogni tanto di sentirsi amati...e ascoltati!!!

Vivo per necessita con mia sorella, e neanche lei mi capisce...crede che io non studi perchè sono svogliato, perchè faccio altro e riferisce ai miei che non studio. In realtà in tutta la mia vita non ho mai studiato seriamente, perchè sono sempre stato triste e depresso.

Loro non sanno quante volte ho pianto da solo in camera...e tutta questa insensibilità, e arroganza (quando credono di sapere e mi rimproverano...) mi fa nauseare!

Gli ho detto l'1% di quello che sento...ora credono che sia tutto apposto e vogliono che riprendi a studiare! Ma per me lo studio adesso non è la cosa + importante. Devo prima ritrovare me stesso, recuperare il tempo perduto...ma questo comporterebbe spese inutili per i miei che pagano l'università.

che devo fare?..lo chiedo anche agli altri del forum, e ai moderatori!

Link al commento
Condividi su altri siti

 

credo seriamente che un percorso psicologico ti aiuterebbe, bè in questo devi essere sincero, la tua salute viene prima di tutto, vedrai che è così anche per loro, se le spese sono tante giustamente come dici, perchè non provi a chiedere all'ASL del tuo paese, io mi ci sono trovata mooolto bene, meglio che da altre parti, magari i tempi d'attesa saranno lunghi ma se cominci subito a chedere vedrai che ti sentirai già meglio, magari un esperto conoscendoti meglio e conoscendo bene la tua storia ti dirà con maggiore competenza se è il caso di parlare con i tuoi...facci sapere...

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Unisciti alla conversazione

Adesso puoi postare e registrarti più tardi. Se hai un account, registrati adesso per inserire messaggi con il tuo account.

Ospite
Rispondi

×   Incolla come testo formattato.   Incolla invece come testo normale

  Sono permesse un massimo di 75 faccine.

×   Il tuo link è stato inserito automaticamente.   Visualizza invece come link

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Editor trasparente

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.


×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.