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I blog di Psiconline

Parliamo di Psicologia insieme ai nostri amici online...

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La comunicazione maschile

linguaggio maschileSono varie le ricerche effettuate sul linguaggio verbale, ma quando si parla di uomini i risultati che escono fuori da tali ricerche possono aiutare non poco il popolo femminile.

Come è possibile aiutare le donne a comunicare meglio con l’universo maschile? Facile, basta osservare qualche semplice regola e avere le seguenti nozioni: Mai accusare un uomo di qualcosa!

Questo metterà fine alla discussione in malo modo. Se anche è colpevole, è bene non riprenderlo con oscure minacce o, peggio, rivangando il passato per qualcos’altro che ha fatto. Il pensiero maschile monotematico si focalizzerà sul passato, scordando l’argomento iniziale, e si difenderà per l’attacco ricevuto, il più delle volte contrattaccando.

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Susanna vuole ritornare a casa

susanna vuole tornare a casaVuole che la chiami Susanna, ma il suo nome è un altro, è un nome somalo. E’ una donna bella, modernizzata, con il velo che le copre i capelli, ha 42 anni e da otto anni è in giro per l’Europa.

Casualmente arriva al nostro Hub e ringrazio sempre gli operatori dell’ accoglienza per l’attenzione che hanno nell’individuare i profughi  sofferenti di disturbi psichici che non sempre sono così evidenti al primo impatto.

Il viaggio di Susanna è un viaggio all’incontrario. Vuole lasciare l’Europa per ritornare in Somalia. Mi viene presentata da una delle operatrici, dell’Hub,  Ginevra, una ragazza dolce, gentile e determinata che è riuscita a conquistare la fiducia di Susanna. Cosa tutt’altro che semplice perché Susanna ha con sé una documentazione risalente a qualche giorno prima redatta dalla gendarmeria francese: è una ordinanza che stabilisce il suo  ricovero coatto nell’Ospedale Psichiatrico di Montpellier.

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I D.S.A.: Divertirsi Sapendo Apprendere

Divertirsi Sapendo ApprendereDopo la lunga riflessione sull’importanza di una corretta diagnosi, vorrei ora presentare un possibile intervento da svolgersi a completamento di quella riabilitativa ed educativa, che si focalizza sulle potenzialità da sviluppare nel bambino con D.S.A. per renderlo più consapevole degli strumenti che ha a disposizione ma anche della sua implicazione nell’approccio allo studio. Una prospettiva metacognitiva, dunque, ma anche emotiva, giacché rafforza il senso di identità e l’autostima, attraverso il raggiungimento del successo formativo.

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La comunicazione femminile

comunicazione uomo donnaCome si differenzia il modo di parlare femminile da quello maschile? Con questo articolo vogliamo dare qualche consiglio agli uomini.

Il modo di parlare femminile è troppo complesso per seguirlo, e non ha per forza un filo logico da seguire.

Limitatevi ad ascoltare – cosa molto apprezzata da una donna – e a verificare le EMOZIONI celate dalle parole.

Se ad esempio vi dice “non mi dici mai che sono bella” non intende dire che PER DAVVERO non lo dite mai, ma che le manca sentirselo dire.
Invece di avviare una discussione su questo, meglio darle ragione e confortarla.

Se si rende conto di parlare con un uomo, apprezzerà il vostro tentativo di discutere con lei.

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Non sono mai stata sotto Pantelleria

pantelleriaÈ la frase pronunciata da una collega psicoterapeuta il giorno in cui ho detto addio all'ambulatorio medico di Opera San Francesco, a Milano, in cui collaboravo da circa 18 mesi. Mesi faticosi, dico la verità, non tanto per i pazienti quanto per la diversa ottica che avevamo noi operatori nella cura dei pazienti stranieri.

A questo centro affluiscono infatti prevalentemente stranieri che non hanno la tessera sanitaria e quindi non possono accedere ai servizi pubblici.

Nell'ambulatorio di psicologia sono impegnati un numero consistente sia di psicologi-psicoterapeuti che di tirocinanti delle varie scuole di psicoterapia. Purtroppo non ho mai visto neanche uno dei tirocinanti che frequentano la mia ex scuola, quella di psicoterapia transculturale dove per qualche anno ho insegnato, applicare i test o i concetti che erano la base teorica della scuola. Ogni psicoterapeuta lavora a modo suo.

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Giovanni non sa leggere!?! Un problema politico?

essere diversiIn relazione a quanto discusso la scorsa settimana sul problema della diagnosi relativa ai D.S.A. mi piace soffermarmi su una polemica che ha attraversato il mondo scientifico, scaturita dall’allarme lanciato dal direttore dell’Istituto di Ortofonologia (IdO), Federico Bianchi di Castelbianco, “ troppi bambini sono considerati dislessici ma hanno solo disturbi comuni”[1] Ancora Bianchi di Castelbianco sottolinea come “segnalare come dislessici bambini che in realtà non lo sono comporta gravi rischi”:

  1. In primis “sono dirottati su percorsi alternativi come portatori di una disabilità che non hanno”;
  2. Inoltre “il loro problema non solo non verrà affrontato ma lascerà un vuoto di conoscenze che si ripercuoterà pesantemente sul loro curriculum studiorum”.
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Giulio Globalizzazione Claustrofilia

globalizzazioneLa morte del giovane intellettuale Giulio Regeni suscita un grande affetto e patos. Ma, pur desiderando mettere nel cassetto la disperazione, il dramma della sua morte, non è possibile rimuovere questo atroce delitto di civiltà. Il mito della globalizzazione si fonda su un principio che tende ad unificare entità in più ampie comunità al fine di favorirne lo scambio economico delle merci e della finanza.

Con la morte di questo giovane intellettuale, che rappresenta la generazione della post globalizzazione, del post glocal, si evidenzia la morte del glocal, della globalizzazione, infatti sono nati i limes della globalizzazione.

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Differenza di ruoli uomo-donna? Questione di testosterone

ruoli uomo donnaLa maggior parte delle specie sociali ha un’organizzazione così specifica da attribuire ruoli diversi tra maschi e femmine del branco – pensate ad esempio ai leoni e alle leonesse – e questo si nota in tutte le razze dei nostri parenti più prossimi: i primati.

Tra gorilla, scimpanzé e umani i maschi hanno sempre svolto funzioni di difesa dai pericoli e di guardiani contro gli invasori.
Sono per questo più grossi, muscolosi, forti delle rispettive compagne.

Questo è dovuto alla presenza massiccia di un ormone di nome TESTOSTERONE, presente in tutti i vertebrati e secreto dal cervello ma, in grandissima parte, dai testicoli.

L’effetto rende i maschi di tutte le specie di vertebrati più aggressivi, violenti, muscolosi – con rare eccezioni, come nei criceti – delle loro compagne.

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Disagi fisici e psichici dei senzatetto

immigrati senzatettoLavorare con i senza tetto non è cosa di  tutti i giorni, né di tutti gli psicologi. Eppure ce ne sono tanti in tutte le nostre città e il numero è andato via via aumentando  negli ultimi anni.

Non è vero, come si sente spesso dire, che lo stato pensa più agli stranieri che agli italiani. In realtà non riesce a pensare a nessuno in particolare, per cui i centri di accoglienza sono super saturi già dall’inizio di novembre e molta gente rimane sulla strada.

Milano ha messo a disposizione 2700 posti letto, in vari centri e, se guardo alle mie personali statistiche, gli stranieri sono in numero maggiore rispetto agli  italiani, ma solamente perché gli stranieri sulla strada sono molti di più.

Molti di loro sono qui da anni, altri solo da pochi mesi. Sì perché alla fine delle pratiche per la richiesta di asilo, solo il 20% di loro lo ottiene e porta avanti il percorso di integrazione.  Per tutti gli altri c’è solo la strada.

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Il sogno e il suo fascino notturno

sogni e fascinoUn rituale del mattino che mi consta ripetersi da sempre in molte famiglie, e non solo in quelle in cui c'è qualcuno in analisi, è quello di raccontare ciò che si è sognato la notte.

Un rito divertente, socializzante e molto intimo, in cui si mette l'altro a conoscenza di una parte profonda di sé, comunque protetti da quei meccanismi mimetici di censura che lo rendono inintelligibile, almeno nella maggioranza dei casi, a se stessi e all'altro.

La verità, pura e semplice, è che quell'affiorare di fantasie apparentemente scomposte, caotiche, a volte ironiche e altre paurose, ci affascina da sempre, con la sua implicita e tentatrice seduzione di rappresentarci a noi stessi in forma di enigma. Una conoscenza intrinsecamente negata, un "dire e non dire" in cui tutto e consentito, anche se talvolta giungiamo persino a vergognarcene.

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Il termine, che deriva dal greco, significa letteralmente “mancanza di conoscenza sulla malattia”. Per la precisione, “nosos” significa malattia, “gnosis” sta p...

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