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I blog di Psiconline

Parliamo di Psicologia insieme ai nostri amici online...

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Gli ormoni e il comportamento uomo-donna

comportamento uomo donnaLe  emozioni ci spingono ad  agire, e non a caso la parola EMOZIONE deriva dal latino MOVEO (muovere) con l’aggiunta di “e-“ (movimento da).
Questo perché, qualsiasi l’emozione, agiamo in reazione ad essa.

Le emozioni sono definite come istinti consapevoli, sono cioè degli istinti, radicati nel nostro cervello, che si differenziano dagli altri per il fatto che sappiamo bene di provarle.
In pochi si rendono conto di schivare un vaso che cade, lo fanno e basta.
Mentre è facile sapere di essere arrabbiati o felici, quantomeno una volta che l’emozione è passata.

È invece molto più difficile capire quando l’emozione origina, ciò in conformità al fatto che sono istinti.

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Quale psicologia a scuola? Lavorare nella scuola o per la scuola? (3)

psicologia scolasticaLa scorsa settimana ho approfondito il discorso della richiesta che la scuola pone alla psicologia, concludo in questa sede il discorso delle risposte della psicologia alle richieste della scuola.

Sulla scia della stessa ricerca di Foderà e Pighetti utilizzata la scorsa settimana, vedremo quindi ora come gli psicologi intendono il proprio intervento a scuola. In primis analizzeremo quindi gli strumenti utilizzati, tra i quali emerge soprattutto il colloquio, strumento cardine per stabilire una relazione, ma certamente non l’unico.

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Conservazione/Trasformazione - dal Rapporto CENSIS 2015

censis annualreport 2015Il rapporto Censis 2015 scatta una fotografia dentro la quale è possibile cogliere la trasformazione sociale, economica e psicosociale. Il presidente del Censis Giuseppe De Rita usa due metafore per rappresentare l'attuale condizione; la prima è quella di un “ letargo esistenziale collettivo” , la seconda, recuperando Filippo Turati, di un "limbo italico...fatto di mezze tinte, mezze classi, mezzi partiti, mezze idee e mezze persone": tracciano un profilo esistente della società italiana   e rappresentano l'idea di una società moderna industrializzata con al centro la funzione della politica che non c'è.

Oggi, la società è multistratificata, destrutturata in sistemi che si distribuiscono e costruiscono isole e molecolarità che si sviluppano autonomamente senza il bisogno di essere sorrette da una visione politica e collettiva. E' una società pulviscolare che disegna un mappa complessa e plruridimensionale.

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La psicologia del bugiardo

bugiardiGli studi caratterizzati da questa attenzione rivolta al solo contenuto verbale hanno messo in luce che il bugiardo utilizza un linguaggio con un ridotto numero di asserzione ai fatti, inoltre le dichiarazioni false risultano più brevi di quelle vere e con minor riferimento alle esperienze personali: le menzogne fanno pochi riferimenti a persone, luoghi o eventi, mentre si servono moltissimo di termini generici come tutti, ogni volta, nessuno, mai, ecc.

In particolare il verbale di chi mente è conciso, sintetico, incompleto, con enunciati brevi, privi di soggetto e con predicati sottintesi.

Un’altra strategia psicologica del bugiardo consiste nel non assumersi la responsabilità delle proprie affermazioni, spostando l’attenzione su un contesto di riferimento esterno.

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La canzone di un rifugiato

la canzone di un rifugiatoNon ho padre
Non ho madre
Non ho famiglia
Non ho casa
Non ho lavoro
Non ho documenti
Non ho vita
Sono morto due anni fa
Questo è solo il mio corpo
Non c’è più l’anima
Non c’è più vita.

Sono le parole di un rifugiato, che  ho raccolto e trascritto, perché mi sembra esprimano meglio di quanto possa farlo io quello che è lo stato d’animo di un rifugiato.

Che egli arrivi dall’Afghanistan, piuttosto che dal Mali, dal Gambia, dalla Siria o dall’Eritrea, queste sono le emozioni che ognuno di loro, a modo suo, ci trasmette.

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Lo psicologo scolastico nell’immaginario collettivo degli insegnanti. Lavorare nella scuola o per la scuola? (2)

psicologia scolasticaLa scorsa settimana avevo concluso la mia riflessione sulle relazioni che spesso intercorrono tra scuola e psicologo. Ora vorrei approfondire il discorso della domanda di psicologia che pone la scuola, in quanto è molto importante per definire la risposta della psicologia.

La scuola è comunemente ritenuta il trampolino di lancio per ogni operazione di rinnovamento formativo e culturale. Essa si pone come il luogo privilegiato in cui si verificano e si anticipano modelli socio-culturali più vasti, volti a ricercare i modelli più congrui e produttivi per la formazione delle giovani generazioni.  In questa prospettiva l'intervento dello psicologo a scuola sarebbe non solo auspicabile ma addirittura indispensabile se guardiamo alle nuove esigenze di benessere integrale dell'individuo, che scaturisce dall’interazione di diverse competenze specifiche.  Ma cosa maggiormente gli insegnanti richiedono quando si rivolgono ad uno psicologo scolastico?

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Suicidio e Terrore

suicidio e terroreIl secolo ventunesimo è iniziato all'insegna di due nuovi fenomeni; quello della globalizzazione economica, informatica, mediatica e quello del terrore-globale caratterizzato da guerre regionali in quasi tutti i continenti e da uccisioni molecolari di massa.

Sin da subito le governance mondiali sono state incapaci di leggere le nuove contraddizioni e di produrre mappe cognitive in grado di rispondere a questi eventi. La risposta da una parte e dall'altra è sempre stata simmetrica: forza contro aggressione, aggressione contro forza, generando un processo permanente di scontro.

Le prime reazioni di fronte a quello che è accaduto a Parigi sono state di paura, stupore, incredulità, terrore, follia. Sono tutte espressioni che caratterizzano lo stato emozionale dell'individuo e del collettivo; anche la modalità suicidaria dell'aggressore si colloca all'interno di questo mondo emozionale.

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Come abbassare la nostra emotività

emotivitàAllo psicologo capita spesso di trovarsi a contatto con persone che hanno un disagio, o un particolare problema che non permetta loro una facile e rapida soluzione.

L’ascolto empatico permette al paziente di sentirsi compreso, finalmente trova una persona che lo capisce e finisce naturalmente, con il chiedere più delle vere e proprie soluzioni, che dei consigli.

In questi momenti è importante non farsi trascinare dall’entusiasmo e, frenare la lingua, perché l’obiettivo dell’ascolto non è dar risposte o soluzioni, ma aiutare l’interlocutore a trovarle da solo.

Una volta che si parla di un problema e delle situazioni particolari che si sono create, nonché delle persone che ne sono coinvolte, prima o poi si parlerà anche delle possibili soluzioni.

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Errare è umano?

errare è umanoParliamo ancora di Ibrahim, il ragazzo che qualche settimana fa , il 25 ottobre, è stato portato con l’ennesimo ricovero coatto nel reparto di psichiatria di Niguarda, a Milano.

Ne parliamo perchè la sua breve permanenza in Italia gli è costata molto cara. Quello del 25 ottobre era il suo quinto ricovero, in un mese.
Ibrahim era sbarcato in Sicilia il 1 settembre. Diceva di essere somalo, ma se qualcuno gli parlava in quella lingua, non capiva. Mentre parlava e capiva molto bene l’arabo. Questo perché era nato in Somalia ma era cresciuto in Libia.

Si è presentato all’Hub un po’ alterato, aveva trascorso alcuni giorni in strada e dal mio punto di vista era logico che non stesse tanto bene. Comunque era difficile parlare con lui.

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Psicologia scolastica: questa sconosciuta. Lavorare nella scuola o per la scuola? (1)

psicologia scolasticaCominciamo questa settimana una riflessione legata al ruolo della psicologia a scuola. Quello che sembra un bisticcio di parole o un’inutile distinzione tra due preposizioni – nella o per la – in realtà sottende impostazioni teoriche e modelli d’intervento differenti, per distinguere i quali è necessario soffermarsi.

La psicologia è da sempre interessata alla scuola e, analogamente da sempre la scuola guarda con interesse la psicologia. Non a caso nel nord America e nella maggior parte dei paesi europei lo psicologo è parte integrante della struttura scolastica. Nel nostro paese invece, la psicologia mantiene una posizione marginale che solo una piccola parte degli psicologi riesce a occuparsi a tempo pieno di psicologia scolastica, mentre la maggior parte lavora in tale ambito in maniera non sistematica. Il problema, tuttavia, non è solo quanta psicologia, ma soprattutto quale psicologia trova oggi spazio in ambito scolastico.

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L'akinetopsia o achinetopsia è un deficit selettivo della percezione visiva del movimento. I pazienti con questo deficit riferiscono di vedere gli oggetti in...

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