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I blog di Psiconline

Parliamo di Psicologia insieme ai nostri amici online...

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Spree Killer

Roseburg, Oregon: uccise  10 persone, ferite altre 13 all'Umpqua Community

roseburgPer il Federal Bureau of Investigation (FBI) l'assassino che uccide più persone in un'unica azione esecutiva e in un unico luogo rientra nella tipologia dell'omicidio/suicidio di massa. Lo spree killer o omicida compulsivo è colui che compie un'azione omicidaria in  uno spazio breve e nello stesso luogo. Dopo la strage solitamente lo spree killer si suicida oppure si fa uccidere non deponendo l'arma nel conflitto. L'omicida desidera essere ucciso.

Il mass killer,  che compie questa azione violenta e distruttiva per gli Altri e per Sé, resta nell'ombra fino all'ultimo momento, si mimetizza nella quotidianità, evita di esprimersi pubblicamente, mantiene un  tono basso, si comporta come un solitario, evita di farsi notare fino all'ultimo e nell'ambito familiare si colloca in una posizione marginale. E' tendenzialmente un solitario.

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Perché un blog su Psicologia e Lavoro

psicologia e lavoroIl lavoro è una componente importante della vita di ciascuno di noi. La necessità di sostentamento è solo una delle tante dinamiche che si intrecciano su questo tema fortemente legato all’identità della persona, al suo progetto di vita, alla continuazione della storia della sua famiglia.

Passiamo buona parte della nostra vita lavorando, cercando di stringere relazioni favorevoli per guadagnare consenso e migliorare le nostre opportunità di carriera, ma spesso sottovalutiamo tutti i processi che ci conducono a realizzare i nostri obiettivi, oppure a mortificarli.

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Il linguaggio del corpo è il riflesso del nostro stato emotivo

riflesso di uno stato emotivoPensiamo per un attimo di trovarci in una sala d’attesa; improvvisamente davanti a noi si siede una persona che ci risulta particolarmente antipatica.

Non vogliamo esser tanto scortesi da dirgli: “mi sei antipatico, non voglio vederti, vai a sederti da un’altra parte”, però possiamo aprire il giornale e mettercelo davanti facendo anche finta di leggere, non diremo niente, non emetteremo alcuna parola, ma la frase “mi sei antipatico” trasparirà con egual forza e di certo sarà recepita dal nostro sgradito ospite.

Quindi non è assolutamente necessario il verbale per comunicare, il nostro para-verbale e non verbale ricoprono una percentuale talmente grande nella torta della comunicazione che potrebbero, da soli, influenzare tutto un comportamento.

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Psicologia ed emergenza profughi

Essendo una psicologa con precedente laurea , ed esperienza di lavoro, in medicina, sono molto facilitata nelle situazioni di emergenza.

Infatti sia sulle navi che sul Mediterraneo cercano di salvari i profughi dai naufragi, sia nell'accoglienza che si svolge al loro sbarco, non è mai presente "uno psicologo", ma un medico sì.

In questo mio primo intervento vorrei presentare la situazione di Milano, tappa fondamentale per i profughi che sbarcano nell'Italia del sud e poi cercano di raggiungere i vari paesi europei. Sono quelli che chiamiamo "profughi transitanti". Siriani, Eritrei, Sudanesi, Etiopi.

Dopo molte peripezie, a Milano è nato l'HUB, un centro di accoglienza e smistamento profughi di eccellenza. Negli ultimi due anni ne sono transitati circa 70.000, e accoglierli non è stato facile, finche non siamo arrivati all'HUB.

Attualmente si va dai 50 ai 500 al giorno, dipende dagli sbarchi. Naturalmente non tutti hanno bisogno del medico, ma molti di loro sì, soprattutto perché portano sul corpo le ferite esiti delle torture che hanno subito in Libia. E da lì si parte, perché se è facile, ma non sempre, medicare una ferita del corpo, non lo è altrettanto medicare quella dell'anima. Sono pochi quelli che sono riusciti a sfuggire alle torture. E con loro essere psicologi è una grande opportunità.

Si ha il desiderio di ascoltarli, anche nei giorni successivi, di valutare la gravità del loro malessere psichico, di dare consigli per il futuro, che loro stessi richiedono. E poi si seguono a distanza, attraverso facebook, che quasi tutti hanno.

Si parte quindi dall'emergenza per costruire un rapporto terapeutico "modernizzato". Una domanda di sostegno che arriva dalla Norvegia, dalla Germania, da Calais, da Londra.

Medicina, psicologia ed internet. Questo è il mondo in cui viviamo.


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Diversità: attacco-fuga

diversityLa diversità è una striscia infinita con colori e suoni altri dalla melodia, dall'armonia, dal numero primo, dalla bella storia romanzata e raccontata che si legge sulla pagina di un romanzo, di una commedia, di una soap opera, di una favola.

La diversità reale è quella che si incontra per strada, nei reparti chiusi di psichiatria, nelle case di riposo, negli ospizi; è quella che  sollecita una reazione del nervo vago, del simpatico; è quella che fa restringere la pupilla al nervo ottico; è quella che fa vasocostringere le arterie, che fa accelerare l'heart, che scarica del cortisolo nelle urine; è quella che mette in moto l'amigdala e la reazione di attacco o di fuga.

Attacco e fuga sono due processi comportamentali primitivi sottocorticali che servono per mettere in allarme il soggetto per difendersi da un pericolo reale, immaginario o precostituito.

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La #buonascuola (2)

labuonascuola1Continuando il discorso intrapreso la scorsa settimana è chiaro che le difficoltà che la scuola incontra quotidianamente sono molteplici e spesso la scuola non riesce ad essere sempre al passo con le esigenze del mondo contemporaneo, ma non basta una legge a trasformare un’istituzione e dei docenti anacronistici in  insegnanti aggiornati e al passo coi tempi.

La buona scuola la fanno gli insegnanti “appassionati” che, come Robin Williams, riescono a cogliere “l’attimo fuggente” per rendere straordinaria la propria vita e quella dei loro studenti,   che riescono a loro volta ad appassionarli e a coinvolgerli facendoli innamorare della scuola e della vita.

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Un pò di chiarezza sul linguaggio del corpo

linguaggio del corpoIl linguaggio del corpo è una materia affascinante, permette di scoprire i lati più nascosti della personalità dell’interlocutore che abbiamo davanti ed è utile per fornisci feedback in tempo reale per migliorare le nostre relazioni interpersonali,ma sopratutto ci permette di scoprire quando, una persona ci sta dicendo una bugia o una verità.

Di recente, l’interesse verso questo affascinante mondo della comunicazione non verbale è andato via via crescendo, grazie sopratutto ad alcune serie televisive sull’argomento, ma cosi come è cresciuto interesse, è cresciuta anche molta ignoranza.
Alcuni si sono improvvisati esperti, e cavalcando l’onda di questo successo hanno iniziato a fare corsi di formazione su questo tema, creando ancora più confusione sull’argomento.

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La #buonascuola (1)

labuonascuola1La legge 107 del 2015 denominata “la buona scuola” è balzata agli onori della cronaca negli ultimi mesi.

Le semplici parole con cui è stata designata la legge sono state scelte con cura, in quanto sono di facile comprensione per tutti ma racchiudono una realtà molto articolata.

La scuola, infatti, non è un’istituzione astratta ma è un sistema complesso  e, “come tutti i sistemi complessi, … è costituita da un grande numero di elementi semplici, interconnessi fra loro, in molteplici modi e con dinamiche non lineari; il comportamento dei singoli elementi risulta generalmente ben definito, prevedibile, ma dalla loro interazione può emergere un comportamento globale diverso, difficile da interpretare. Un sistema complesso opera in modo che non si può spiegare come somma delle sue parti, e quindi neanche scomponendo le parti per un’analisi delle varie componenti, ma richiede un approccio sintetico globale. L’esperienza di tutti gli operatori, personale Ata, docenti e di tutti i dirigenti ci dice che la scuola è una somma di variabili fortemente dipendenti ed interconnesse, che interagiscono fra loro, cambiando il peso, l’influenza effettiva dei vari fattori” (Ferretti, L., Chiappa, I., 2013).

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Il quotidiano e il sacro

quotidiano e sacroL'economia oggi, quella consacrata sugli altari dei network, dei guru, composta da una schiera di chierici, come se fosse tolta da un congelatore all'azoto, elenca una serie di comandamenti, regole, norme indispensabili per definire quello che dovrebbe fare l'homo oeconomicus, l'homo finantiàrius, l'homo ipermoderno per governare lo sviluppo sociale e la quotidianità.

L' economia, prima ancora della biologia, della fisica e della matematica, è il nuovo sacro fondante per sapere come comportarsi di fronte alla tumultuosità del caso e dell'incertezza.
La voce sacrale non subisce il fascino indiscreto e seduttivo dell'incertezza, del caos: coloro che si lasceranno sedurre dalla diversità cadranno nel baratro della miseria e della povertà.  
La povertà, la miseria sono il sintomo di una 'conversione isterica' per non avere ascoltato la voce del sacro e investito in modo appropriato le energie: questo è quello che sostiene il pensiero dominante che abita il  sacro.

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Il contatto fisico nella seduzione

Nella seduzione è di estrema importanza il contatto fisico ed esistono numerose indagini sperimentali in proposito. Ne citiamo una che lo illustra in modo evidente: uno studio condotto dallo psicologo francese Nicolas Guéguen.

contatto fisico nella seduzioneGuéguen è partito da alcuni sperimentazioni che hanno comprovato il potere del contatto fisico come strumento di persuasione: i suoi esperimenti hanno messo in evidenza, che uno sfioramento o anche un breve contatto, possono rendere chi riceve queste attenzioni più disponibile e accondiscendente.

Guéguen ha condotto alcune indagini dove è emerso che: in una sala da ballo il 65% delle donne toccate avevano accettato il ballo contro il 43% di quelle nemmeno sfiorate.

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