Masha

Ciao a tutti, mi domandavo quanti di voi leggono o vedono film in inglese oppure hanno una vpn per seguire lo sport in streaming. Io mi scontro spesso con i limiti geografici (la cosiddetta geolocalizzazione, se volete un chiarimento potete leggere questo articolo https://how-to.watch/it/cosa-e-il-geoblocking/), perchè non trovo mai materiale aggiornato sui miei interessi. La situazione è migliorata rispetto al passato, ricordo che quando ero più giovane i film stranieri arrivavano in Italia in media dopo un anno, per non parlare dei libri, tradotti a volte dopo decenni dalla pubblicazione SE mai tradotti. Comunque continuo a considerare assurdo non poter acquistare sui marketplace anche da aziende che spediscono in Italia per motivi di marketing oppure (mi è capitato) non poter vedere film dai cataloghi in altre lingue perchè geolocalizzata e "indirizzata" verso il catalogo in italiano. Capisco la questione dei diritti di riproduzione, ma a volte bisogna dipendere da quello che viene considerato commerciabile nel nostro Paese. Forse la penso così perchè mi sono abituata a pensare ad internet come ad un mezzo di democratizzazione della cultura e dell'informazione, così come era stato pensato in origine.

La depressione è una delle maggiori cause di disabilità. E' talmente diffusa che si può tranquillamente parlare di epidemia, in un caleidoscopio di forme diverse che vanno dalla catatonia alla grave agitazione. E se fosse una malattia somatica con manifestazioni psicologiche? Ci si muove su diverse teorie, la più accreditata delle quali sembrerebbe quella infiammatoria. L'effetto anti infiammatorio di molti antidepressivi è ben noto. Potrebbe avere un senso affiancare alla terapia psicologica azioni sul corpo basate sulla modifica della dieta e dello stile di vita, così come si farebbe per una malattia somatica (ammesso che esista una divisione corpo mente). Che ne pensate?

Ciao Steve, ti ha mai visto qualcuno? I disturbi di personalità di solito sono pervasivi e difficilmente passano inosservati in una terapia.

Ciao! No, non cambiare analista. Diglielo, invece. Digli: caro, sono l'ennesima che si è innamorata di te. Oppure prova a fare questo esercizio e osservalo. Cerca di capire se, se non fosse il tuo psicanalista, lo avresti mai degnato di uno sguardo. E soprattutto ricordati che a casa sua, quando non è tenuto ad essere carino e coccoloso, è un uomo proprio come tutti gli altri. Come tuo marito, magari!