Ciao Martina, mi chiamo Grazia, ti ho letto ogni parola, ogni sensazione. Le persone non possono comprendere davvero il senso di inadeguatezza che si prova, quando ci si è dentro. Al contrario di te ho avuto un passato turbolento, troppe delusioni e troppi conflitti in famiglia. Quando mi hanno diagnosticato il DBP ho passato l'inferno. Accettare che ci fosse qualcosa di sbagliato in me, non è stato semplice. Sono passati tre anni e per qualche assurdo motivo ho sentito l'esigenza di cercare qualcuno che capisse. Proprio come hai fatto tu.