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Lisa.amy

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messaggi di Lisa.amy

  1. 2 ore fa, alis-p ha scritto:

    Grazie mille per la risposta accetterò il tuo consiglio, cercheremo di darle spazio anche se è difficile e le staremo vicino il più possibile da lontano senza assillarla.

    Bene, comunque lei è già fortunata ad avere due amiche che si preoccupano così tanto per lei! In bucca al lupo! 

  2. É una situazione piuttosto complicata perché in realtà non c'è un vero e proprio modo per approcciarsi a lei visto che dipende da persona a persona. Io avrei detto di aspettare e di non assillarla, lasciar passare un po' di tempo per farle digerire la situazione e poi magari di intervenire; mi verrebbe da dare questo consiglio perché é quello che vorrei che facessero con me se mi capitasse una cosa del genere, però non è detto che anche lei sia così quindi può darsi che non abbia bisogno di tempo ma piuttosto di qualcuno fin da subito. Il mio consiglio è comunque di non assillarla perché questo non porta benefici, magari cercate comunque di non abbandonarla, coinvolgetela in quello che fate, datele supporto e aiutatela a capire quello che lei si sente di fare con il suo attuale marito (nel caso in cui non ne fosse ancora certa), se si dovesse sentire di divorziare è giusto che lo faccia indipendentemente da ciò che dicono gli altri, inoltre non hanno figli in comune quindi non ci sarebbero ulteriori complicazioni. Se invece preferisce cercare di salvare il suo matrimonio le conviene agire con cautela, parlandone con suo marito può riuscire a vedere se c'è qualche possibilità di costruire un futuro (basato sulla lealtà, ovviamente). 

  3. Ciao a tutti, sono una ragazza di 17 anni. Scrivo qui perché ho bisogno di sfogarmi, ho appena litigato con mia madre per l'ennesima volta; il motivo è una stupidaggine ma comunque mi ha fatta innervosire. In breve: é Halloween e sarei voluta uscire con delle mie amiche (che sono tante però nessuna é molto stretta o troppo affidabile se non forse una), con alcune sono stata in ballo fino alla fine mentre altre erano tutte già organizzate. Non c'entra niente però anche questa cosa mi dispiace perché sento di star buttando via la mia adolescenza in questo modo, l'unica sera che avevo provato a bere un po' con delle mie amiche ho avuto una crisi e mi sono ritrovata in ospedale (di questo magari ne parlerò in un altro momento).      Comunque tornando a noi, anche mia madre poteva fare delle cose ma per sua decisione ha voluto aspettare per capire cosa volessi fare io (perché se avessi fatto qualcosa mi avrebbe dovuta portare e venire a prendere, però voglio dire c'è anche mio padre quindi...). Quando me l'ha detto io ho detto "ma no vai pure" e lei non ha comunque voluto. Alla fine non ho fatto niente e nemmeno lei perché ha aspettato troppo e ieri sera mi ha proposto di andare in una città, la domenica pomeriggio, che è vicino a dove abito, in più la sera non uscendo con i miei amici dovevo uscire con lei e mia nonna. Oggi mi ero già vestita per andare in questa città e ho iniziato a cercare dei pantaloni di mia madre (che però di solito uso io) perché dovevo mettermeli stasera e non li trovavo quindi sia io che lei ci siamo messe a cercarli anche se le avevo detto che ci conveniva andare prima che venisse tardi e se poi non li trovavamo andavano fuori loro due ed io stavo a casa (so che sembra un capriccio e forse lo è anche ma sinceramente mi sono stancata che le cose vadano sempre in un altro modo e io poi mi devo adeguare, adesso basta o le cose si adeguano a me oppure non faccio più niente), tanto comunque non cambiava nulla visto che in teoria dovevano uscire solo loro due, io mi sono aggiunta dopo perché alla fine non facevo niente. Lei si è arrabbiata e ha detto che era stanca e che non andavamo neanche fuori il pomeriggio. C'è io ero già pronta, mi ero anche lavata i capelli al mattino apposta, mi sono molto innervosita, anche perché dopo lei ha iniziato a darmi le colpe del fatto che lei non facesse niente questo weekend quando è stata proprio lei a decidere di non prendere impegni, cioè io non le ho chiesto niente perché dice così, questa cosa mi ha fatto andare in bestia, giuro, ho iniziato ad urlarle contro perché mi è salito il nervoso. Sono scappata in camera per non tirarle qualcosa in testa veramente perché stavo andando veramente fuori di me. Ho sbattuto la porta e ho iniziato a buttare per terra tutto quello che vedevo. Ho pianto dalla rabbia e mi son chiesta come ho fatto a non urlare più forte, a non prenderla a male parole o anche a lanciarle qualcosa addosso (niente di pericoloso, intendo tipo cuscini o cose morbide). Non sono violenta e neanche irascibile, anzi sono una persona che riesce abbastanza a contenersi, quando sono arrabbiata al massimo offendo pesantemente ma non metto mai le mani addosso, non urlo nemmeno, posso arrivare ad alzare un pochino la voce ma oggi veramente sono uscita dal mio range di voce. Mia madre è l'unica persona che riesce a farmi arrabbiare così tanto, giuro nessun altro potrebbe farmi innervosire così, neanche mio padre. Non riuscivo a smettere di piangere, non so neanche se continuavo a piangere per il nervoso o per altro ma continuavo. Per sfogarmi ho iniziato anche a pistrarmi i capelli senza sosta, oltretutto la piastra è uno strumento che cerco di evitare perché rovina molto i capelli solo che il mio intento era proprio quello in quel momento, non tanto rovinarmi i capelli ma farmi in generale del male. Mi sono anche puntata la torcia del telefono negli occhi, so che non ha senso però sentivo il bisogno di farmi del male, non so perché. Non è la prima volta che quando provo un sentimento negativo reagisco in questo modo. Questa cosa devo dire che l'avevo un po' anche da piccola, mi ricordo che quando non riuscivo a fare qualcosa per esempio nei compiti iniziavo a darmi dei pugni in testa il più forte possibile come sorta di punizione e ineffetti mi aiutava a stare meglio (nonostante il dolore fisico che mi procuravo). Dopo sono riuscita a calmarmi, adesso infatti sto meglio, comunque non voglio più parlarle per almeno una settimana, ma non scherzo cioè non vorrei neanche vederla ma vivendoci insieme non posso farne a meno. Non voglio essere cattiva, voglio molto bene a mia madre e so che lei ne vuole a me, però a volte non so cosa darei perché lei fosse molto diversa da come è in realtà.                                                    Vabe arrivati a questo punto ringrazio chi ha letto tutto e l'unica cosa che mi viene da chiedere è: avete qualche consiglio? 

  4. 8 ore fa, L.E.D. ha scritto:

    Ciao Lisa.amy, la tua amica è poi arrivata o ti ha dato ancora buca?

    Alla fine non è arrivata perché alle sette doveva andare via e fino alle sei era in centro con sua mamma e mi scriveva "non è colpa mia se ci stiamo mettendo tanto è che mia mamma doveva fare un giro veloce invece ci sta mettendo tanto". 

  5. Ciao a tutti, sono una ragazza di 17 anni. Sono qui per parlare nuovamente del rapporto che ho con la mia migliore amica. Come avevo già raccontato siamo state molto amiche per tanti anni e lei non è mai stata troppo affidabile però ci vedevamo spesso ed era la persona più importante per me. Purtroppo alle superiori pur andando nella stessa scuola siamo state messe in due classi diverse per cui dopo un po' il rapporto è diventato complicato perché io ero molto possessiva nei suoi confronti e non volevo che avesse amicizie più forti della nostra. Abbiamo avuto dei periodi no e dei periodi abbastanza belli, ma era evidente che lei si stesse distaccando. Finché non siamo arrivate ad un punto in cui lei non faceva altro che darmi buca e a rispondermi male ed io, stanca di tutto, ho deciso di troncare la nostra amicizia. Non ci siamo parlate per cinque mesi e lei mi è mancata tantissimo (la sognavo anche). Il giorno del mio compleanno mi ha fatto gli auguri, io ovviamente sono scoppiata a piangere perché non me l'aspettavo, da lì abbiamo parlato e abbiamo ripreso i rapporti (non da migliori amiche ma da semplici amiche). Per me è stato difficile perché io non riesco a considerarla come una semplice amica visto che è l'unica persona che può farmi stare meglio in situazioni difficili, però ho dovuto farlo per non perderla. In realtà quando ho chiuso i rapporti ero sicura di non volerli ma più riprendere a meno che non vedessi un cambiamento (cosa molto difficile conoscendola). Li ho poi ripresi non perché ho visto un cambiamento, che sapevo di non poter ottenere, ma perché il fatto che abbia messo da parte l'orgoglio facendomi gli auguri dopo le cose pesanti (ma vere) che le avevo detto e dopo non esserci parlate più per cinque mesi mi ha fatto capire che tiene a me. Le cose sono andate meglio, ci vedevamo poco però mi bastava perché mi sembrava che fosse diventata più affidabile. Purtroppo però in questi ultimi tempi ogni volta che dobbiamo vederci lei all'ultimo o si ammala o ha un impegno e siamo costrette a rimandare. Oggi pomeriggio per esempio dobbiamo vederci (dopo la terza volta che abbiamo rimandato), sono già le cinque e non è ancora arrivata, inoltre la sera sia io che lei abbiamo altri impegni quindi dopo un certo orario non possiamo neanche più vederci. Sinceramente non so cosa fare perché io ho bisogno di lei e pensare di chiudere nuovamente l'amicizia mi distrugge, però anche illudermi ogni volta di poterla vedere ricevendo l'ennesima buca mi fa sentire presa in giro, oltre che dispiaciuta. 

  6. 6 ore fa, nissav ha scritto:

    Ciao,
    Quando ero una ragazzina, anch'io sentivo un forte bisogno di ricevere supporto da alcune donne adulte e non ne capivo il perchè.
    Poi uno psicologo mi ha dato una spiegazione plausibile: ero alla ricerca di una figura materna di riferimento dato che mia madre (alla quale peraltro sono sempre stata MOLTO legata) non rappresentava un modello per me.
    Ci tengo a precisare che a mia madre sono sempre stata legatissima e le ho sempre voluto tantissimo bene (e gliene voglio tuttora) ma alcuni aspetti del suo carattere non mi davano sicurezza nè ne traevo il sostegno cercato.
    Può essere lo stesso anche per te?

    Si può essere perché sono nella tua stessa situazione, sono molto legata a mia madre lei mi vuole molto bene, però siamo anche molto diverse e, anzi, più cresco e più cerco di assomigliare ad altre donne che sono l'esatto opposto di mia madre in tutto e per tutto. Mi avevano già detto che era probabile che cercassi una figura materna, ma non avevo mai capito perché dato il fatto che mia madre mi è sempre stata vicina e mi ha sempre voluto bene, e nelle parole che hai scritto tu adesso mi ci sono molto ritrovata, grazie mille❤️

  7. Ciao a tutti, sono una ragazza di 17 anni. In realtà non ho tanto bisogno di aiuto quanto ne avevo le volte scorse che ho scritto, però ho comunque bisogno di esporre i miei problemi a qualcuno.      Con quella mia amica con cui avevo dei problemi perché non mi considerava adesso vado piuttosto d'accordo, il problema é vederci perché lei è sempre molto impegnata con altre amicizie che ha e a cui penso dia priorità, poi via messaggio quando dobbiamo metterci d'accordo per vederci è sempre un'impresa perché io non rispondo quasi mai prontamente e anche lei risponde dopo giorni quindi a volte mi faccio delle paranoie e penso che magari le sia una palla al piede anche se lei mi ha rassicurata che a volte ci mette un po' a rispondere perché avendo tanti gruppi e tante chat non lette non vede subito il messaggio (anche a me volte succede quindi non so perché mi vengano questi pensieri). Di questo rapporto che ho con questa mia amica avrei bisogno di parlarne con qualcuno, non so forse per avere consigli o per avere un'opinione, non intendo qui perché su questa piattaforma ne ho già parlato e ho già ricevuti dei buoni consigli, io intendo di persona, cioè avrei proprio bisogno di una persona che mi sia vicina, che mi guardi e che mi ascolti, e magari poterle parlare un po' di tutto non solo di questa cosa. Di amiche ne ho tante, il problema è che non ho bisogno di parlare con una mia coetanea ma con una persona più grande (oltretutto alle mie amiche non espongo i miei problemi perché preferisco mantenere l'impressione che ho sempre dato a loro ovvero di una persona autoritaria, gentile ma allo stesso tempo distaccata e che non sta mai male per nessuno). Sento che mi servirebbe parlare con una persona più grande, in particolare con una mia insegnante molto più grande di me (credo che abbia circa 50 anni se non di più) di cui avevo parlato in un precedente messaggio, é una persona a cui sento di voler bene e con cui sento di essere legata anche se in realtà é solamente una mia insegnante (oltretutto molto autoritaria e che sembra molto distaccata da noi), quindi tutto ciò non potrà mai accadere. Perciò la sera quando sono da sola e ascolto la musica provo ad immaginarmi di raccontarle i miei problemi, i miei dubbi o in generale la mia vita e provo a pensare cosa mi direbbe lei, i consigli che lei potrebbe darmi, e viceversa mi immagino anche lei che mi parla della sua vita e io la aiuta e le faccio da supporto. Anche se é tutto nella mia testa un po' mi aiuta, certo non ho gli abbracci, il contatto fisico e la vicinanza di cui sento di aver bisogno di persona, però meglio che niente. 

    Sinceramente, come ho detto anche inizialmente non ho un vero e proprio motivo per cui ho scritto qui, forse l'unica cosa che mi verrebbe da chiedere è se qualcuno ha una spiegazione del perché ho bisogno di parlare proprio con lei, in ogni caso se qualcuno ha letto fino a qui e volesse scrivere la sua opinione mi farebbe piacere, grazie ❤️

  8. Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 17 anni, ho deciso di riscrivere qui perché sto avendo un crollo e ho davvero bisogno di qualcuno che mi ascolti. Precedentemente avevo parlato di un mio problema in cui pensavo di essere omosessuale perché sento più feeling con le donne che con gli uomini (soprattutto con delle donne adulte come con alcune mie professoresse), feeling nel senso che sento spesso il bisogno di star loro vicina, abbracciarle, essere abbracciata da loro, essere ascoltata; avevo anche detto che effettivamente penso anche a rapporti sessuali (e non vorrei pensarci perché oltre ad essere donne molto adulte e quindi già questo non è normale in più io cerco di astenermi dal sesso perché mi è spesso stato detto che pensarci a quest'età è da persone un po' maniche ed è meglio pensarci dopo i vent'anni) però è molto difficile non pensarci e ho provato a paragonare come vedo il sesso con gli uomini e come lo vedo con le donne (anche se non ho mai avuto esperienze con nessuno dei due) : con gli uomini lo vedo più come una cosa "eccitante", cioè lo penso molto di più a livello fisico che a livello mentale, mentre con le donne (solo con le donne con cui però provo questo sentimento strano che non so come chiamare) lo penso molto più a livello mentale, affettivo, perché sento il bisogno di unirmi con loro. (ah vorrei aggiungere che un altro motivo per cui penso di essere omosessuale è che mi è capitato di baciarmi con un uomo, della mia età ovviamente, e non mi è piaciuto per niente, tanto più che adesso non voglio più baciare nessuno se non solo a stampo). Mi è stato detto che il motivo potrebbe essere legato al fatto che sento la necessità di avere una donna matura che mi dia delle regole e dei limiti, e può essere vero perché con la maggior parte di loro sento come sarebbe bello avercela come madre, ma allo stesso tempo penso che io una madre la ho già (oltretutto fantastica perché mi vuole molto bene) quindi non riesci a capire perché dovrei sentirne il bisogno, poi con loro non vorrei il rapporto che ho con mia madre perché comunque con loro vorrei poter parlare di quello che sento e averci anche gesti affettivi come abbracci o baci, cose che con mia madre proprio non ho: i miei problemi e le mie debolezze non gliele faccio mai vedere, dei miei problemi proprio non ne parlo, gesti affettivi proprio no, in pratica cerco di tenerla fuori dalle mie cose private. Ma non è che mi dispiaccia, è che proprio non c'è la farei ad avere un rapporto con lei come se fosse "la mia migliore amica", cosa che invece alcune mie amiche con le loro madri hanno. Però non capisco perché sento più il bisogno di stare vicina alle donne, e ribadisco ADULTE perché invece con le ragazzine della mia età ho un rapporto di amicizia normalissimo a volte anche di gelosia perché ho paura di essere abbandonata da loro ma nulla di che, e invece con gli uomini non sento nessun tipo di sentimento, mi è capitato di provare magari qualcosa per alcuni di loro ma non é mai stato amore, e non è mai stato forte come con queste donne. Ovviamente non mi capita con tutte le donne ma solo con alcune di loro, di solito o sono donne molto rigide che sanno farsi rispettare, o sono state molto carine con me nel parlare, o mi hanno aiutata quando magari una volta avevo bisogno e io mi ci sono subito legata. Poi a parte questo argomento ho anche un problema che non riesco proprio a risolvere e che mi fa star male, faccio un esempio perché non so come spiegarlo, allora oggi a scuola eravamo solo in sette e ho scoperto proprio mentre ci stavo andando che la maggior parte delle mie amiche mancava, quasi tutti quelli che c'erano erano dei miei compagni con cui io non parlo quasi mai e proprio per questo mi sono sentita molto esclusa. Io comunque sono molto aperta, chiacchiero spesso, solo che dico sempre quello che penso e facendo così le persone che non la pensano come me si allontanano. In più il fatto che la maggior parte della classe, che è proprio quella con cui io vado più d'accordo, abbia fatto questa cosa senza dirmi niente mi ha fatta stare molto male, non penso si siano messi tutti d'accordo perché quando hanno saputo che eravamo in così pochi sono rimasti sorpresi però mi sono sentita molto esclusa anche da loro, e ci sono stata molto male, a scuola mi veniva quasi da piangere ma cercavo di trattenermi. Io da quando sono alle superiori ho sempre fatto di tutto per non essere mai esclusa visto che alle medie lo sono sempre stata, e questo è il risultato....ci sono dei momenti in cui ho voglia di crollare e piangere e durante questi momenti sento un fortissimo bisogno di qualcuno che mi consoli, andrebbe bene chiunque, anche se una donna penso che riesca a capirmi meglio, eppure finisce sempre che cerco di tirarmi su il morale da sola senza che nessuno si accorga di niente. Mi piacerebbe poter essere importante almeno per una persona, e invece mi sento inutile come se tutti potessero fare a meno di me. Poi mi sento anche un fallimento perché non ho nessun tipo di talento, nessuna qualità che mi differenzi, frequento anche lezioni di canto da circa una settimana e nonostante non abbia una gran voce pensavo di poter non essere terribile, invece vedo che la mia insegnante di canto (che è molto carina con me) mi fa ripetere gli esercizi un sacco di volte perché ci metto molto ad azzeccar le note e ho paura di esserle di peso, ho paura di scocciarla a dover ripetere sempre le stesse cose, temo che lei possa pensare che sia solo una perdita di tempo perché tanto non potrò mai migliorare, sento che non posso rendere nessuno fiero di me, posso solo deludere o essere un peso. Non so più come reagire, qualsiasi cosa faccia è sbagliata... 

  9. Ciao a tutti, volevo chiedervi un'informazione, sapete per caso come si può fare per diventare apatica? Per chi non lo sapesse, significa essere senza sentimenti. Perché voglio arrivare a non provare tristezza, ansia, agitazione e ridurre anche un po' la rabbia, voglio non affezionarmi più alle persone così in caso ci allontanassimo non soffrirei, voglio sembrare una persona molto equilibrata, cosa che ora non sono perché diciamo che normalmente ho molti sbalzi di emozioni e sentimenti. Per ora l'unico sentimento che riesco a non provare è l'amore, voglio arrivare a non provare anche tutti gli altri. Qualcuno sa come si fa? Grazie a tutti quelli che risponderanno❤️

  10. Il 19/3/2020 alle 10:18 , celeste222 ha scritto:

    Salve a tutti, vorrei sapere cosa ne pensate della mia situazione. Ho 21 anni e per tutte le superiori, ho dovuto sopportare un'amicizia che mi toglieva il respiro. Questa amica, voleva stare sempre con me, in ogni momento della giornata. Quando stavo con lei, parlava sempre di se stessa ed io ero sempre lì ad ascoltarla. Io ero una persona poco sicura di sé stessa e vedevo in lei una personalità "dominante" ( mi aiutava se dovevo andare da qualche parte, mi sentivo protetta con lei, quasi mi comandava). Ma tutto questo lo pagavo a caro prezzo. Dovevo essere sempre a sua disposizione e se non potevo uscire dicendo che dovevo fare altro per esempio andare da mio padre ecc.. si arrabbiava e mi chiamava con i peggio epiteti. Per più di cinque anni consecutivi ero sempre tacciata di essere egoista, irriconoscente dopo tutto quello che faceva per me, e che mi comportavo male con lei. Ero sempre io a fare il primo passo e tornare da lei scusandomi, anche se dentro di me sentivo che non era colpa mia. Lei non si scusava mai e mi faceva sentire male fornendomi il trattamento del silenzio finché io non tornavo da lei. Mi faceva pagare poi le mie "mancanze", non fidandosi per un po' come se io dovessi riacquistare la sua fiducia e si comportava all'inizio con un po' di ritrosia, facendomi sentire come in debito con lei cosicché facessi di tutto per ritornare nelle sue grazie. Aveva questo comportamento solo con me e molto spesso mi sentivo io in difetto, perché sfogandomi con gli altri mi dicevano che forse stessi esagerando, perché con loro non lo faceva. Era come un circolo: ritornavo da lei, sembrava fosse cambiata, ma poi tornava il suo comportamento ossessivo come sempre: dovevo sempre rispondere subito ai suoi messaggi, se non lo facevo me lo faceva pesare (mentre lei poteva farlo). Ogni tanto spariava per giorni e non rispondeva al telefono, ma se l'avessi fatto io succedeva il finimondo. Le rare volte in cui parlavo dei miei problemi mi faceva capire che non erano così importanti e mi raccontava che lei veramente aveva sofferto parlando per l'ennesima volta delle sue esperienze. Tutte le volte che litigavamo lei mi ritirava fuori tutte le mie "mancanze" anche di anni prima con la memoria di un elefante. Con la fine della scuola tutto questo peggiorò. Mi trattava come una bambina ed io per mancanza di autostima mi lasciavo trascinare. Mi faceva battutine, frecciatine e piccole umiliazioni anche davanti agli altri e se io me la prendevo mi dice va che ero permalosa e che stava scherzando. Dopo l'ennesimo sopruso (avevo trovato un lavoretto di babysitteraggio e appena la mamma del bambino mi chiamava io dovevo andare, lei si incazzava perché diceva che non avevo un contratto e che potevo dirle di no per stare con lei e si arrabbiava. Addirittura una volta mi disse se poteva venire al lavoro con me.). Ho deciso di chiudere per la mia salute mentale. Lei non mi ha mai riscritto. Dopo alcuni mesi uscì in comitiva e c'era anche lei. Si comportò come se nulla fosse e venne da me tutta sorridente. Io non la calcolai più di tanto anche se lei provava a parlarmi e per la prima volta non le sono più andata sotto. Una nostra amica in comune mi diceva che lei parlava bene di me e che non aveva niente contro di me. Dopo quasi un anno questa amica in comune decide di chiudere con me dicendo che uno dei motivi era perché questa persona le aveva raccontato una cosa su di me. Menomale che non aveva nulla nei miei confronti! Io la contattai raccontando una confidenza che mi era stata fatta su di lei e dicendo che aveva detto una cavolata su di me. Lei ha visualizzato e non ha risposto. Mi sento come se tutto quello che mi ha fatto passare non sia servito a niente, come se lei avesse vinto. Ha avuto l'ultima parola. Secondo voi perché si è comportata così (parlando bene di me prima e poi farmi questa stoccata, tra l'altro si è anche trasferita.) Secondo voi può essere ricondotto tutto ad una personalità narcisistica?

    Allora hai fatto bene a chiudere l'amicizia, anche a me è successa più meno la stessa cosa, avevo un'amica molto importante che però mi trattava male negli ultimi tempi, io decisi di chiudere l'amicizia e avevamo un'amica in comune che ha deciso di stare dalla sua parte e che mi ha anche offesa per messaggio. Dopo cinque mesi con la mia migliore amica abbiamo risolto, con l'altra ora non ci parlo (per fortuna). Tutto ciò per dirti che se la tua amica narcisista ti vuole davvero bene si rimette in contatto con te, altrimenti se non gliene importa niente non lo farà e sarà meglio così, l'amica che avevate in comune sarà sicuramente stata un po' influenzata da quello che le può aver raccontato su di te, e ha deciso di crederle, perché, si, può essere stata anche un po' manipolata ma ricordati che tutti pensiamo con la nostra testa e facciamo le nostre scelte, quindi per quanto può essere stata influenzata da quello che le ha raccontato è stata lei a scegliere di crederle e, quindi, di stare dalla sua parte. Perciò non preoccuparti perché hai perso solo una persona falsa. 

  11. 7 ore fa, Cordelia ha scritto:

    Ma tu pensi di non riuscire completamente a  parlare di questi fatti a uno psicologo? Perche pemso che sarebbe molto piu proficua una discussione con un esperto per te.

    Comunque a parte questa parentesi..anziche uscirne secondo me potresti provare ad addentrarti piu in profondità. 

    E potresti provare a rispondere a  domande come. . . :

    - in che modo te la immagini questa donna come mamma? Come si comporta? Cosa fa? Cosa non farebbe? Sarebbe una mamma presente? Sarebbe autoritaria anche con la figlia?

    - come ti immaggini che sarebbe vivere come figlia di questa donna? Immaginati proprio una giornata con te che ti alzi dal letto.

    - se la figlia fosse stato un figlio, un maschio, sarebbe stato diverso perche...tu saresti potuta essere ancora nella tua fantasia, la figlia che lei non aveva e avresti cosi potuato stabilire con lei un legame unico e speciale? (Potrebbe essere cosi?) 

    - immagina una giornata tipo con tua mamma a partire da quando ti alzi dal letto, come sarebbe?

    - come mai da un anno o piu ti sei ritrovata a stare da sola in casa per molto tempo? Cosa è cambiato in questi ultimi anni? Prima com era? Come ti sentivi quando i tuoi genitori passavano piu tempo in insieme a te?

     

    Ma il problema é che per andare da uno psicologo dovrebbero venire anche i miei genitori e non posso andar da loro a dire "portatemi da uno psicologo" senza dare spiegazioni. Poi come madre lei me la immagino autoritaria, ma anche dolce, spero, presente si molto, mi sembra una di quelle madri che dicono alle loro figlie che sono le migliori e che devono essere sempre le migliori in tutto e per tutto, però e solo una mia impressione, può essere che mi stia sbagliando. Vivere con lei penso possa essere difficile, infatti credo che litigherenmo spesso visto che abbiamo due caratteri forti. Ma pensandoci a fondo non so se quello che vorrei di più è che lei fosse la mia mamma biologica, non vorrei avere con lei il rapporto che ho con mia mamma ora, vorrei avere un legame più forte, che forse è il legame che ha lei con sua figlia (immagino, ma non lo so perché non essendo madre non so come sia). Comunque per la storia del figlio maschio si, è esattamente come dici tu, solo che non riuscivo ad usare le parole giuste per dirlo. Allora io alle elementari ovviamente avevo sempre o mia mamma o mia nonna che mi venivano a prendere a scuola e andavo o a casa mia con mia mamma o dalle mie nonne (però erano di più le volte dalle mie nonne visto che mia mamma lavorava), alle medie veniva sempre mia nonna a prendermi a scuola e andavo sempre a casa delle mie nonne perché mia mamma era più impegnata con il lavoro, in prima superiore venivano sempre mia nonna a prendermi e andavo a casa loro però non ero sempre felice di andarci come prima, cioè da mia nonna paterna si perché non mi faceva tante domande, anzi non me ne faceva per fortuna, e quindi non dovevo raccontare nulla (perché non mi piace parlare di quello che mi succedeva a loro, non é che mi capitassero cose molto brutte però in generale non mi andava), l'altra invece mi riempiva di domande, se rispondevo in modo un po' schietto mi diceva che si vedeva che ero cambiata, che era successo qualcosa di strano da quando avevo iniziato quella scuola, poi ho avuto anche dei problemi con l'alimentazione quell'anno perché in estate sono arrivata a non mangiare più, ero diminuita di otto chili ma non ero grave, ero solo un po' più magra ma non troppo, (non era anoressia, sempre lo stesso anno ho avuto problemi di stomaco con varie nausee, infatti ho dovuto cambiare un po' alimentazione perché molti cibi che prima adoravo ora mi danno il vomito) e mia nonna si preoccupava molto per questo. Per fortuna in settembre sono riuscita a tornare a mangiare e a riprendere peso e, dopo scuola, ho deciso di farmi portare direttamente a casa mia e stare da sola, prendevo solo un tram e quando scendevo lì a casa di mia nonna mi prendeva su con la macchina e mi portava a casa mia, non tornavo a casa solo con i mezzi di trasporto perché dovrei prenderne due e arriverei dopo le tre, ultimamente però sto comunque iniziando a prenderli entrambi (con delle mie amiche anche) perché mi sento troppo di peso. L'idea di rimanere a casa da sola mi rendeva felice, ma dopo un po' che ero sempre da sola un pochino mi dispiaceva, però ci ho fatto l'abitudine e mi sono resa conto che è meglio e che ero molto più felice (me ne sono resa conto soprattutto dopo il lock down che ero sempre a casa con i miei e non riuscivo mai a stare sola). Quando ero piccola ero felice di stare con i miei genitori, soprattutto con i miei nonni, però ho pochi ricordi con loro insieme, forse quasi nessuno, ho soprattutto ricordi divisi: o con mio padre o con mia madre, perché appunto loro non stanno insieme. Faccio fatica a paragonare una giornata con lei con una giornata con mia madre, penso che non sarebbe molto diversa dalle mie normali perché io mi isolerei comunque in camera mia, l'unica differenza è che sarebbe molto più invasiva, cioè mi direbbe cosa fare, se stessi ascoltando la musica mi direbbe di fare i compiti, sarebbe abbastanza presente in casa, però non mi darebbe quello di cui ho bisogno, cioè l'affetto, perché essendo già mia madre sarei abituata a vederla e a vivere con lei quindi probabilmente non lo cercherei nemmeno, e forse non riuscirei ad aprirmi nemmeno con lei, vedendola nella figura della madre, come con i miei genitori, forse un po' di più ma è difficile da dire. Il problema però penso stia nella concezione che ho io dei genitori e della madre in generale, non per lei, perché potrei pensare a chiunque nel ruolo di madre, ma il mio atteggiamento non sarebbe molto diverso. Invece facendola tornare nella sua posizione attuale, cioè da professoressa e non madre biologica, l'affetto lo cercherei molto, come ora, e probabilmente, se avessi un legame con lei, riuscirei anche ad aprirmi. Quando mi immagino un rapporto con lei mi viene da pensare a degli abbracci, starle vicino, carezze, ma non abitando insieme, al massimo vedendoci qualche volta, dove non lo so, o nel suo ufficio della scuola, o a casa sua, o anche per strada. Una volta avevo litigato con delle mie amiche in centro, mi ero allontanata ed ero andata in una via buia a piangere, e avrei tanto desiderato che lei arrivasse a consolarmi e ad aiutarmi, anche se sapevo che non sarebbe mai successo. 

  12. 17 minuti fa, Cordelia ha scritto:

    Ciao lisa 🙂 ben tornata...ogni volta che leggo i toui messaggi penso " si è fatta un'autoanalisi perfetta". Cioe tu: 1) riconosci le tue emozioni e le sai distunguere ( quindi sai  che sei triste e non arrabbiata per esempio); 2) riconosci la causa delle tue emozioni (sai che sei triste per il pensiero che per lei sua figlia sarà la persona più importante della sua vita); 3) sei consapevole anche che non è ragionevole sentirsi triste per questo.Tutte queste cose non sono scontate e quindi direi perfetto.

     Hai provato anche a darti delle interpretazioni di questo fatto: hai detto che forse è perché vorresti essere al posto di sua figlia, pero poi sembri scartare questa idea dicendo che è una "cosa che non capisco visto che ho una madre fantastica".

    (Non capisci o non accetti?)

    Apri il tuo messaggio dicendo che il distaccamento dai tuoi genitori è iniziato da poco piu di un anno, inizialmente subito e successivamente voluto, cercato. Ora preferisci stare sola e questo distacco è aumentato da quando è successo questo fatto che hai saputo che questa insegnante ha una figlia.

    Quindi per lei, sua figlia è  ovviamente la cosa piu importante della sua vita, e  quindi le concede tutto il suo affetto come è giusto che sia e allora forse l atteggiamento da "viziata" della figlia, dipende dal fatto di essere una figlia tanto amata.

    (Potrebbe essere proprio questo cio che cosi tanto ti  infastidisce?)

     

    Quindi da quando dentro di te è nata questa consapevolezza che  qualcuno che tu reputavi inespugnabile/irraggiungibile (l insegante autoritaria rigida come il ferro) ha invece una figlia (quindi ha con lei un legame unico e indissolubile), tu ti sei sentita invadere dalla tristezza e non ti senti di voler stare con i tuoi genitori.

    (Cosa ti fa pensare questo? Che legame ci trovi? ) 

     

    Ps: "da quando ho saputo che ha una figlia (oltretutto femmina, se fosse stato maschio forse no)"  perché?

    Se fosse stato un maschio cosa sarebbe cambiato? 

    Buona riflessione 🙂

     

     

    Io penso che mi infastidisca il fatto che lei solo con sua figlia non sia rigida quando probabilmente avrei voluto essere io (so che questo dovrei volerlo con mia madre e non con lei ma non so il perché sia così, davvero). Poi se fosse stato maschio non mi avrebbe dato fastidio, o almeno mi avrebbe dato molto meno fastidio, forse perché é del sesso opposto...non so il perché ma sicuramente c'entra il sesso. Poi ho detto che ho una madre fantastica perché comunque lei si preoccupa per me, però adesso come adesso non cerco affetto da lei ma, come si può vedere, da altri. Il fatto del legame tra le due situazioni sinceramente non lo so, è soprattutto questo che non capisco, so solo che dentro di me mi sento sempre più legata a lei (o almeno vorrei legarmi di più a lei) e sempre meno a loro. Comunque si, l'auto analisi me la sono riuscita a fare, il problema è che non so come saltarci fuori... 

  13. Ciao a tutti, vorrei parlarvi di alcuni problemi che, soprattutto in questi giorni, sono sorti. Allora inizio dicendo che non sono problemi gravi, sono solo pensieri mentali miei, i miei genitori non sanno nulla. Vabe sta di fatto che ultimamente mi sto abbastanza staccando dalla mia famiglia, so che durante l'adolescenza (di cui ormai io sono al termine perché ho 17 anni) ci si stacca di più dalla famiglia, e mi è già capitato, ma ultimamente un po' troppo: quell'affetto che di solito si vorrebbe dalla madre io non ne sento il bisogno, o almeno non da lei ma a questo ci arriverò poi. Come ho detto in un messaggio scorso in cui parlavo dei problemi all'interno della mia famiglia, io sono quasi sempre a casa da sola, ormai é così da qualche anno e sinceramente all'inizio un po' avrei voluto che ci fossero anche i miei genitori a casa, e questo a mia madre e mio padre dispiaceva, ma ora come ora invece quando ci sono i miei tendo a distanziarmi, preferisco stare da sola. E questo distaccamento sta aumentando dopo che è successa una vicenda (che oltretutto non c'entra niente e che infatti non mi spiego). Allora, avevo già accennato nella discussione precedente che sentivo dei sentimenti abbastanza strani verso una mia professoressa (che come avevo detto non è molto simpatica, è abbastanza autoritaria), lei non ha molta pazienza e per questo motivo pensavo non avesse figli, anzi ne ero quasi convinta, come tutti del resto. Oggi una mia compagna mi ha detto che invece una volta ha visto una ragazza a scuola, vestita molto bene e che avrà qualche anno più di me, che quando le è stato chiesto da una segretaria "chi sei" lei ha risposto in modo arrogante "ma come chi sono, guarda che io sono la figlia della vicepreside". Allora lasciando perdere la risposta insopportabile che ha dato, da quando ho saputo che ha una figlia (oltretutto femmina, se fosse stato maschio forse no), non so, mi sono rattristata, e non so proprio il motivo c'è mi chiedo cosa me ne possa fregare, alle mie compagne ad esempio non frega niente giustamente, eppure è tutto il giorno che ci penso. Inoltre sto provando un gran senso di antipatia verso sua figlia che non mi spiego, cioè non mi ha fatto niente, non la conosco neanche, però mi sento che sia viziata. Mi sono accorta che ciò che mi da più fastidio è pensare che questa mia professoressa veda tutte le persone come dei plebei mentre veda sua figlia come la migliore e la più bella (cosa anche abbastanza normale visto che i genitori amano i propri figli). Ma non è una sensazione per dire tipo "che nervoso che mi fanno quelle persone lì" è proprio una sensazione di tristezza che mi viene pensando che per lei sua figlia sarà la persona più importante della sua vita (cosa ovvia ma non so perché mi pongo il problema). Non so cosa mi prenda, non so se sia invidia perché vorrei essere al posto di sua figlia (cosa che non capisco visto che ho una madre fantastica), non lo so, so solamente che è da quando l'ho saputo che sono in vena di piangere e che non ho voglia di parlare con i miei genitori o di fare altro. Avrei solo voglia di vedere questa mia prof e di abbracciarla, non so davvero il perché ma sento di avere un forte bisogno di affetto da parte sua e questa cosa mi uccide dentro perché so che non c'è l'avrò mai. Vabe detto ciò se pensate che sia pazza avete ragione, infatti non sapevo nemmeno se dire queste cose, perché nonostante sia in anonimo scrivere questi pensieri stranissimi mi fa imbarazzare, comunque ringrazio tutti quelli che hanno letto fino a qui e quelli che vorranno rispondermi ❤️

  14. 1 ora fa, Cordelia ha scritto:

    Certo quello del "prendere il posto di tuo padre" va intesa come una metafora. Non intendo dire che potresti avere lo stesso tipo di tapporto che un marito ha con la moglie, perché tu rimani sempre figlia e lei tua mamma. Quello che dico é che potresti stare svolgendo una funzione compensatoria e che non ti permette di viverti le cure genitoriali di cui hai bisogno. Quando parlo di cure mi riferisco nel tuo caso, alle attenzioni affettive ed emotive piu che a quelle materiali, dato che, come hai detto tu, i tuoi non ti fanno mancare nulla da questo punto di vista. 

    Quella di dormire con la mamma, é un aspetto che mi ha fatto pensare a un legame forte tra te e lei, che potrebbe indicare anche la tua voglia di proteggere ed essere protetta, ma non é l unico elemento che mi ha fatto pensare a questo. 

    Poi penso che la tua confusione a questa età sia normale, perché stai cercando di capire chi sei, dove vai, cosa vuoi. Ti interroghi su cio che senti e provi e quindi é normale che ora questo interessse nei confronti di queste figure, lo possa vivere con una maggiore riflessione. Il fatto di immaginare abbracci o gesti che possana avere una valenza erotica non indica la presenza in te di un orientamento omosessuale. Anzi potrebbe essere perfettamente spiegabile con il bisogno di instaurare un legame emotivo forte e intenso di tipo genitoriale con la figura materna. Quindi non preoccuparti molto sul chiederti se sei etero o omo...interrogati piuttosto sui tuoi bisogni di essere accudita e sulla necessita che senti di accudire e proteggere l altro. Ciao!

     

    Hai ragione, grazie mille delle tue parole ❤️

  15. 3 ore fa, Cordelia ha scritto:

    Ciao Lisa! A me colpiva quando tu dici "dormo con mia mamma nel letto matrimoniale e mio padre dorme in camera mia perché non ho mai imparato a dormire da sola, un po' perché ho paura del buio, un po' perché ormai credo che mio padre non voglia più dormire con lei".

    Forse quello che succede si potrebbe capire meglio così: è come se tu avessi preso il posto di tuo papà. Nel lettone hai preso posto perchè, tra le altre cose, quel posto resterebbe vuoto, perchè papà non dorme piu con mamma. E questo "prendere il posto" diventa anche una metafora di quello che è successo nella tua storia familiare. Dici che quando avevi 8 anni hai saputo che tuo papà tradiva mamma. Da quando eri così piccolina, ti sei trovata a sostenere un segreto così grande e ti sei trovata a fare tu da spalla a tua mamma.

    Molto probabilmente, ti sei sentita in dovere di proteggerla e questo ti ha tolto quelle attenzioni di cura di cui avresti avuto bisogno. Sicuramente tua madre è una buona mamma, ma forse questa situazione che si è creata tanto tempo fa,' ti ha portato a non voler pesare su di lei, affinchè lei non avesse un altro peso di cui preoccuparsi. io non posso saperlo e sto solo facendo delle ipotesi, quindi prendile con le pinze appunto. 

    quindi tornando al tuo dubbio che è anche la tua domanda..se ci fai caso tu non hai parlato di provare questo interesse per delle donne e basta, cioè delle donne in generale, ma tu hai specificato appunto che si tratta sempre di donne (e cito) " adulte, educatrici, professoresse, maestre" .

    il termine adulto, nell'immaginario comune, ci fa pensare a una persona che ha una certa esperienza di come vanno le cose, a una persona matura e che in grado di farsi carico delle proprie responsabilità. è anche una persona quindi che per la sua esperienza può fare da guida e può proteggere. 

    e ancora educatrici e professoresse insomma sono tutte figure che rivestono un ruolo oltre che educativo, ma anche materno. 

    quindi la mia ipotesi è che ciò che tu cerchi e ciò di cui tu hai così forte bisogno è di ricevere cure e attenzioni, che forse ti sono mancate  o che non sei riuscita a gustarti appieno. 

    il mio consiglio comunque è che tu possa parlarne con degli esperti. puoi rivolgerti a dei consultori familiari o al C.I.C se è un servizio attivo nella tua scuola. Ciao

     

    Oddio sai che non ci avevo mai pensato. Allora i miei genitori comunque sono bravi entrambi, non mi é mai mancato niente, quando chiedo cose materiali me le hanno sempre prese. Ovviamente mi é mancato il legame di tutta la famiglia insieme. Però comunque anche se mio padre tradisce mia madre mi vuole molto bene e si preoccupa per me, come anche mia madre. Poi non so se potrei essere stata la spalla di mia madre o se ho preso il posto di mio padre perché non ho mai fatto quello che dovrebbe fare un uomo con la propria moglie o compagna (anche perché sono la figlia). Però dicono in tanti che il fatto di non dormire da soli sia una cosa importante e che dica molto della persona anche se io ho sempre pensato che invece non contasse molto. Inoltre, Effettivamente, ho sempre visto queste figure più come "madri" che altro (solo ultimamente sono un po' confusa) infatti penso molto a come sarebbe bello avere degli abbracci da loro o cose così. Comunque grazie per il consiglio e per avermi detto il tuo pensiero, mi hai aperto un po' la mente😊

  16. 15 ore fa, L.E.D. ha scritto:

    Ok! E con le tue amiche (a parte la tua migliore amica che però potrebbe sempre migliorare sotto certi aspetti riguardo l'affidabilità), le tue compagne di classe, ti confidi? Non rispondere subito ma pensaci un po' su... Ciao

    Si, con le mie amiche più strette direi che mi confido su tutto, tranne su questi sentimenti.  

  17. 15 ore fa, L.E.D. ha scritto:

    Ciao Lisa.amy, in questi casi l'unica credo sia partire dall'inizio: a genitori come andiamo? Le relazioni affettive avute con loro (positive o negative) ci influenzano parecchio su quelle che cerchiamo dopo...

    Allora intanto ti ringrazio molto per aver letto tutto. Comunque loro mi sono sempre stati vicini, se ho bisogno mi aiutano però non mi confido molto con loro sulla mia vita. Ad esempio sulla vita amorosa, quando mi sento con dei ragazzi o quando magari me ne piace qualcuno (senza amore solo cotte al massimo) non ho mai raccontano niente. Poi viviamo insieme però loro non vanno d'accordo, anzi io e mia mamma sappiamo che mio padre la tradisce con un'altra da tanti anni (ormai nove penso) e mio padre sa che mia mamma ne é a conoscenza ma non sa che anche io lo sono e, inizialmente, quando avevo otto anni, é stato difficile accettarlo e cercar di non far vedere a mio padre che lo sapevo, poi ci ho fatto l'abitudine. Poi una cosa che mi dispiace é che ormai le feste non le passiamo insieme, le passo prima con la famiglia di uno e poi con la famiglia dell'altro. Stessa cosa le vacanze prima le faccio con uno poi con l'altro. Ovviamente ci sono abituata visto che sono nove anni che é così, però mi dispiace. Poi durante il giorno loro sono al lavoro quindi io sono in casa da sola fino a sera, questa cosa non so se dire che sia negativa o positiva perché da dire così sembrerebbe negativa però io a casa da sola sto bene e, anzi, ne sono talmente abituata che quando ci sono loro mi da fastidio. La sera quando tornano a casa ceniamo insieme, dopo di che mi chiudo in camera mia e, quando mio padre viene a dormire, vado a letto con mia mamma (si, dormo con mia mamma nel letto matrimoniale e mio padre dorme in camera mia perché non ho mai imparato a dormire da sola, un po' perché ho paura del buio, un po' perché ormai credo che mio padre non voglia più dormire con lei). L'unico momento in cui sono in casa, oltre alla sera, é il week-end, però in questo caso sono io ad essere sempre fuori. Sento spesso delle mie amiche dire "mia mamma é come se fosse la mia migliore amica" e io davvero non so come facciano, per me non lo é assolutamente, cioè le voglio molto bene ma non le direi mai certe cose, non mi confiderei mai con lei. 

  18. 13 ore fa, Lena ha scritto:

    Per il momento si sta facendo sentire ci siamo chiariti, mi ha detto che sta bene quando mi sente ,aveva bisogno di questo. Ci divertiamo, ridiamo stiamo bene. Un passo alla volta, vediamo come va. È bene non forzare nulla, se sarà si vedrà. Grazie mille per i tuoi consigli! Un bacio 

    Esatto, ricordati che il tempo può risolvere e aggiustare tutto. Buona fortuna ❤️

  19. Il 9/2/2021 alle 22:31 , Bigmax67 ha scritto:

    Io sono un povero non posso pagare.... 

    Allora dovresti provare a uscirne da solo, vedi in base anche ai tuoi esami. Ciò di cui avresti più bisogno in questo momento, oltre ad una donna al tuo fianco che é già una gran fortuna, é avere anche degli amici che ti sostengano e che ti aiutino, sono molto importanti. 

  20. Il 9/2/2021 alle 18:54 , Lena ha scritto:

    Hai proprio ragione lui da un lato cerca qualcuno con cui sfogarsi però poi ad atto pratico se gli chiedi di vedersi nn si cala. Io gli ho chiesto espressamente sei innamorato ancora di lei?  Mi ha detto no, tornerei a casa solo per i bambini. Io a questo non ho creduto molto xké come fai a stare a casa con una che ti ha detto nn ti amo ne ti voglio. Innamorato quanto mai non è fattibile. Questa cosa mi ha un po' destabilizzata perché penso che se lei lo riaccettasse mi manderebbe a cacare, e io nn voglio stare di nuovo male. Però non ti nascondo che è un chiodo fisso. Mannaggia a me 

     

    É una cosa un po' complicata, allora io ti sconsiglio di chiudere i rapporti con lui perché comunque ti farebbe stare solo male. In caso lui tornasse con lei comunque cerca di stargli vicino anche come amica nel caso, se stare con lui ti fa stare bene...però capisco che non debba essere il massimo. Non so vedi tu in base ai tuoi sentimenti. 

  21. Allora, come avevo anche già raccontato in altri discorsi, ho ancora lo stesso problema, non capisco i miei sentimenti. In un primo discorso avevo parlato dei sentimenti che provavo verso una mia professoressa che quest'anno non ho più e mio preoccupava il fatto che fosse amore, perché io sono donna (oltretutto penso etero, penso) e ho 17 mentre lei ne aveva 60. Adesso ho lo stesso problema verso un'altra mia professoressa (che ha comunque circa tra i 50 e i 60 anni penso). Fin da piccola mi sono sempre affezionata alle donne adulte, educatrici, professoresse, maestre, é più forte di me! Però adesso pensandoci temo che sia qualcosa di più... Per fare un esempio adesso ho questa fissa con una mia professoressa, dunque io la detesto perché é una donna molto autoritaria, si arrabbia molto facilmente, non ha pazienza, risponde malissimo e se sbagli anche solo una cosa fa un'espressione di disapprovazione. Però, non so come spiegare, tutto ciò mi attira. Penso sempre a lei, ascolto una canzone e penso a lei, vado in centro per incontrarla e se non la vedo mi demoralizzo, ogni persona che vedo inizialmente mi sembra lei, quando qualcuno mi si avvicina penso sempre a come sarebbe se fosse lei, quando sorride mi sciolgo (amo il suo sorriso...). Però il punto é che se fosse gentile capirei anche, ma cos'ho da vederla così bene che nessuno la sopporta, ha un carattere pessimo (almeno a scuola, fuori sarà anche simpatica non lo so) e infatti ogni volta che la vedo mi viene il nervoso perché so già che mi farà arrabbiare, ma allo stesso tempo provo una sensazione difficile da spiegare, cioè provo una specie di bene, non so come dire, poi quando sorride ancora di più. Poi tutti la vedono brutta mentre io la vedo bellissima, ma davvero, sono innamorata del suo modo di vestire, si veste molto bene, ha stile, e questo lo dicono anche gli altri, ma anche in viso per me é bellissima. Non lo so mi incuriosisce tantissimo, penso sempre a come sarebbe se la conoscessi anche fuori dalla scuola, ho pensato anche a come sarebbe dormire con lei sotto le stelle (che cosa imbarazzante da dire), inoltre faccio anche pensieri "erotici" diciamo anche se però sul momento magari mi piacciono ma dopo mi fanno un po' senso perché non é una cosa normale. Solo che non so se sia amore oppure no perché non mi sono mai innamorata, o per lo meno non lo so perché non so come si faccia a capirlo, e se lo fosse mi spaventerebbe davvero tanto perché come ho già detto lei ha almeno 50 anni mentre io 17, poi é una donna e se non sono etero é un problema per me perché io ho sempre desiderato una famiglia con dei figli e un uomo... Queste cose io non le ho dette a nessuno, intanto perché é stra imbarazzante mi vergognerei tantissimo a dirlo a delle persone che conosco, poi mi prenderebbero per pazza e mi manderebbe in un ospedale psichiatrico. Lo dico qui perché sono in anonimo quindi non c'è problema. Comunque se qualcuno ha una spiegazione per favore mi dica qualcosa, non so davvero cosa fare. 

  22. Il 5/2/2021 alle 23:37 , L.E.D. ha scritto:

    Mi chiedevo se la tua amica è sempre stata "inaffidabile" (la principale causa di litigi se ho capito bene) o lo è diventata da un giorno all'altro in seguito ad un evento particolare... (In bocca al lupo per domenica!)

    No allora fin da piccola non é mai stata molto affidabile, diciamo che ha sempre fatto un po' quello che le conveniva. Ad esempio avere anche certe amicizie con gente che in realtà non sopporta, perché le fa comodo. Poi col tempo lo é diventata sempre di più. 

  23. Il 6/2/2021 alle 18:28 , Lena ha scritto:

    Ciao Lisa, 

    Ti aggiorno sulla situazione! Allora inizialmente era carinissimo, poi non appena ha iniziato a capire il mio interesse si è tirato un po' indietro nel senso che tende a non rispondere o evita di scrivermi come prima. Prima parlavamo tantissimo, ora molto meno e solo se lo cerco io. Ieri ad esempio dopo un po' di assenza da parte mia ,mi ha detto neanche buongiorno mi hai detto. Quando glielo dico però ,o gli scrivo perché ho voglia di sentirlo mi evita. Io penso che lui sia ancora innamorato di lei , aveva visto in me solo una spalla per confessarsi. Ad atto pratico nn vuole vedermi , dice di vergognarsi , però dice pure che lo eccito da impazzire! Non so che fare ne cosa credere. Sono combattuta 

    Allora conoscendo un minimo gli uomini secondo me vorrebbe una persona con cui andare a letto e con cui sfogarsi. Sul fatto che lui é ancora innamorato di lei può essere. Dipende da te, se a te va bene essere solamente una specie di "scopamica" o se vuoi essere qualcosa di più, nel secondo caso però ti consiglio di andarci piano perché come vedi lui si tira un po' indietro. 

  24. Il 2/2/2021 alle 18:09 , Bigmax67 ha scritto:

    Da, poco ho scoperto un disturbo tramite ps senza andare nel specifico sto attendendo di arrivare ai giorni dove farò gli esami per capire cosa dovrò affrontare, in tutto questo nonostante al, mio, fianco una compagna fantastica ho crisi dove immagino scenari sempre negativi, mi spiace anche affossare la mia lei che ce la mette tutta x tirarmi su dopotutto il problema è perché fasciarsi la testa prima di rompersela... Ma non, ci riesco.... Ho crisi veramente dove non so dove girarmi e con chi parlare anche perché il problema che sono afono per questo problema è quindi devo parlare vicino alla persona con cui discuto... Scrivo agli amici ma non ho trovato ancora nessuno in grado di tenermi a galla.... 

    Allora io non so il tuo disturbo quale sia però ti consiglio intanto di scrivere il più possibile su questo forum perché ti può aiutare almeno un minimo a sfogarti. Poi sei molto fortunato ad avere una persona di fianco a te che ti aiuta. Qui io non ti posso aiutare molto perché sono soprattutto i consigli degli psicologi che ti possono aiutare se é un problema psicologico. Comunque da quel che ho capito sono tipo crisi d'ansia dove vedi tutto negativo, il mio unico consiglio può essere di provare a fare dello yoga o del pilates, da quel che mi hanno detto aiuta molto con l'ansia, lo stress e la negatività, in teoria dovrebbe rilassare. Comunque a parte tutto ovviamente devi sentire dagli psicologi. Ti auguro di uscirne 😊

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