*Mi scuso preventivamente se mancano gli accenti ma utilizzo una tastiera in lingua straniera* Sono una ragazza di 24 anni, a dicembre ho incontrato un ragazzo di 25 anni con cui ho iniziato una relazione e con il quale ho convissuto per un mese. Lui fa un lavoro che lo porta in giro per il mondo, le cose si stavano facendo serie ed io ho avuto paura che al termine del suo anno in Italia ci saremmo dovuti separare. Ho quindi preso la decisione di lasciarlo ma la mia decisione era dettata dal senso di insicurezza e di paura. Il giorno dopo sono quindi tornata da lui che mi ha detto di aver bisogno di tempo. Ho lasciato passare 10 giorno dopodiché ho ricominciato a cercarlo, lui mi ha detto che non gli manco, che si e sentito oppresso nel mese in cui abbiamo convissuto e che quando sono con gli altri sono diversa: frasi ambigue ma non ha voluto spiegarmi di più. Ho comunque continuato a pregarlo di vederci, ho creato un gioco con lui come protagonista, ma lui mi ha detto che non era il momento e che aveva bisogno di tempo. Sono andata sotto casa sua ma lui non mi ha neanche aperto il cancello. Sono due settimane che non lo sento, lui adesso non si trova in Italia ma tornerà a breve. Sono venuta a sapere oggi da un mio amico che per lui il mio averci ripensato non era un buon segno, che quando sono ritornata, cioè il giorno dopo, era già troppo tardi. Io ho cercato di fargli capire che avere dei dubbi, prendere delle decisioni in modo non lucido, e possibile e che tutto può essere risolto. Da quando il mio amico mi ha detto questa cosa io non faccio altro che pensare a lui, mi sento di aver sbagliato e di averlo perso per sempre. Allo stesso tempo mi dico che se lui ci avesse tenuto a me avrebbe compreso le mie insicurezze, avrebbe cercato un modo per risolvere, mi avrebbe aperto il cancello di casa. Non so cosa fare, io voglio stare con lui autenticamente, non e un capriccio, non e il senso di colpa. Tutto può essere superato se c'e realmente amore tra due persone ma lui non mi scrive, non mi cerca. Forse dovrei aspettare ancora ma allo stesso tempo sento di dovermi mettere l'anima in pace.