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Neldubbiochiedisempre

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  1. Ciao, cambiare aria forse vi farebbe bene, andare altrove in affitto anche solo per un periodo di tempo limitato potrebbe aiutare a ristabilire una sorta di equilibrio se l'aria in casa è così tesa. Hai tanta rabbia mista a dispiacere, è comprensibile che tu voglia condividere con tua madre questo momento importante della vita ma è da questo che dipende la tua felicità? Questo rifiuto, in qualche momento, ti ha destabilizzato tanto da mettere in dubbio la decisione di sposarti? Parlare con tua madre non significa comunicare, possiamo ascoltare lo stesso discorso, le stesse parole ma percepirle in modo diverso, ricordare cose diverse (quello che vogliamo ricordare o soffermarci su alcune parole piuttosto che su altre e iniziare a fantasticare solo su quelle) e soprattutto reagire in modo diverso, in base alle esperienze che abbiamo vissuto in passato (urlare oppure essere indifferenti oppure scegliere il silenzio), alla nostra infanzia (com'erano i nostri genitori, i nostri amici), alle paure che ci portiamo dietro (tradimento, abbandono)... Ti senti di averla compresa? Come pensi che lei ti percepisca? In base a quello che dici e al tuo linguaggio corporeo, cosa pensi di trasmetterle mentre parli? amore? odio? astio? rabbia? lei ti vede come un uomo maturo, responsabile in grado di prendere decisioni e avere una famiglia? Che tipo di rapporto avevi con lei prima di conoscere la tua futura moglie? C'è mai stato in passato e c'è tuttora un rapporto di fiducia tra voi? Quando tu o tua mamma eravate in difficoltà, cosa facevate? Aldilà del tuo rapporto amoroso, cosa pensa delle tue scelte di vita, scuola, lavoro? Hai fratelli o sorelle? Mettere da parte le emozioni negative e accettare di non pretendere di cambiare il pensiero dell'altro, farglielo percepire, potrebbe essere un importante passo in avanti, sono segnali di maturità e di apertura reale. E' importante imparare a vederti con i suoi occhi, come ti vedeva prima della tua compagna? durante gli anni con lei? come ti vede ora? l'idea che ha di te come persona determina anche le sue reazioni. Quando deciderete di parlare, non parlate del matrimonio o della tua compagna, ma parlate di voi due ... voi due e nient'altro, di ciò che sei tu, di ciò che provi, di ciò che è lei, di cosa prova. Spesso si cerca di risolvere i problemi partendo dalla fine, ma spesso la soluzione è all'inizio di tutto. Niente sfoghi di rabbia, probabilmente ti mancano ancora delle informazioni, ci sono cose che non hai ancora compreso o a cui non hai fatto caso durante i tuoi anni di crescita durante i quali i genitori rischiano di essere un po' "trasparenti" agli occhi dei figli, non ci si accorge che qualcosa sta cambiando... Sii sempre te stesso ma comportati come vorresti che tua madre ti percepisse, se desideri provarci fino in fondo per trovare qualche forma di dialogo vero. Non è mai troppo tardi per essere felici insieme. Sei un ragazzo caparbio, ce la farai senz'altro. Buona fortuna per tutto.
  2. Ciao! Per me le parole chiave sono: interesse, curiosità e fiducia verso l'altra persona. Io molto probabilmente avevo una base di empatia, ma crescendo mi sono interessata sempre più alla comunicazione.. mi affascinava il linguaggio paraverbale, non verbale, capire le cose dette e non dette. In realtà mi affascina l'idea che su questa terra ci siano tante storie, persone con gli stessi problemi, persone che possono suggerirti soluzioni o semplicemente una lettura diversa delle cose che interpreti nella tua testa sempre nello stesso modo... Si tratta però anche di fidarsi .. fidarti di qualcuno che non conosci e pensare che potrebbe insegnarti delle cose ... Così, per caso... "se non lo avessi salutato, non avrei capito che ..." Carpe Diem! (con serenità, parlando del più e del meno). Punto di partenza? I tuoi interessi, trova un contesto sociale in cui condividerli Sii paziente e sorridi sempre.
  3. Io sono cattolica ma io in questa storia non ho capito dov'è il problema? C'è un'etichetta negativa sociale sui Testimoni di Geova? È qualcosa di cui vergognarsi?
  4. Sarà una domanda banale... Ma ci hai parlato seriamente a quattr'occhi o si rifiuta categoricamente di parlarne? Com'era il vostro rapporto prima di questa notizia?
  5. Ciao community. Il mio ragazzo è molto legato alla sua famiglia, vive con me al nord Italia ma appena può torna a trovare i suoi al sud italia. Per lui dovrebbe andare da loro almeno una volta al mese e se ci fossero dei figli, la risposta è stata che porterebbe anche loro una volta al mese... Il linguaggio credo sia importante lui dice "tornare a casa" non "andare a fare visita ai miei" come se la sua casa fosse ancora quella dell'infanzia. Ha 38 anni. È normale?
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