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Mary27

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  1. è vero che l'essere umano ricalcherà le orme del proprio genitore quando lo diventerà a sua volta? può succedere anche se odiava quel genitore?
  2. come avete fatto ad andare via così giovani? avevate già un lavoro su cui contare? o vi siete appoggiate ad amici o fidanzati? o sono stati proprio i genitori ad aiutarvi? o siete andate in mezzo a una strada?
  3. Io personalmente non sono religiosa, credo nell'esistenza di Dio con molti interrogativi un pò come tutti e dopo quello che ho vissuto provo un certo fastidio nel dover dedicare tempo a pregare, così non lo faccio se non occasionalmente e solo fra me e me. Tanto per essere precisi non so fino a che punto mia madre sia religiosa visto che quando andavo al catechismo neanche mi portava a messa e tutt'ora non ci va e in casa di solito non prega. Miei fratelli (18 e 21 anni) sono nella mia stessa situazione, soprattutto il più grande sta in depressione come lo ero io. Mio padre è andato via di casa perchè mia madre si comportava con lui come fa adesso con noi, passava delle ore a parlargli e se ne fregava dei suoi doveri di madre così mio padre doveva portarci a scuola e guardarci e perse anche il lavoro oltre ai parenti e gli amici. Io non avevo mai capito il vero motivo delle loro discussioni, solo oggi trovando il coraggio di parlare a mio padre dei miei problemi, lui mi ha raccontato nei dettagli come andavano le cose fra loro. Mio padre capisce perfettamente la situazione, lui si illudeva che con noi figli lei fosse diversa, e noi d'altra parte non ci lamentavamo perchè lei ci inneretiva, anzi la difendevamo sempre perciò lui non avrebbe potuto metterci gli uni contro l'altra. Comunque lampa, perchè dovre raccontare cavolate?Secondo te nn ho niente di meglio di cui parlare? Se ti dico che mia madre non mi permette di uscire dopo le 20:00 stai certo che è così. Al massimo posso andare accompagnata da lei che però non esce mai e semmai esce poi ti rinfaccia che non l'hai fatta dormire. E non mi permette di farlo neanche per lavoro e lo stesso vale per miei fratelli maschi. E che non fosse amore con quel ragazzo io non lo saprò mai, resterà una delle tante cose non vissute della mia vita.
  4. Ciao e grazie delle risposte, cmq lei non pensa di avere sintomi, anzi si sente perfetta, talvolta fa delle citazioni evangeliche quando si rivolge a noi figli per rimproverarci, con le quali si mette nella posizione di Gesù. Ultimamente mi ha detto che sono una traditrice e l'ho venduta per 30 denari, perchè ho confidato a mio padre questa situazione. Lei non si mette mai in discussione nei confronti di nessuno e in nessun contesto, piuttosto litiga. Lei non si pone mai in una posizione debole o bisognosa di cure. E' una persona molto dura che però al momento giusto sa far uso della lacrimuccia e delle grida per far sentire in colpa noi figli nei suoi confronti. Se ho fatto questa domanda è perchè davvero sento il bisogno di capire, di razionalizzare la situazione determinata da lei che subdolamente sta risucchiando tutta la mia esistenza e quella dei miei fratelli, senza l'aiuto di nessuno perchè ns. madre si è isolata da tutti, anche i parenti più stretti. Per rispondere alla domanda di AujourdhuiTina, io ho passato una fase dai 15 ai 18 anni di grande ribellione, ho lottato da sola con tutte le forze per far ragionare mia madre, parlando, gridando, etc. ma non c'è stato nulla da fare. A quell'età mi sarei accontentata di avere un'amichetta o di uscire la domenica in piazza o fare sport ma lei all'epoca voleva che noi figli vivessimo diversamente dagli altri, ci faceva pregare per molte ore e mixava queste meditazioni con i suoi rimproveri. Mettiamo che un giorno si rompeva la lavatrice o la batteria dell'auto era scarica lei ci accusava che avevamo pregato poco. Poi mi impediva di chiedere aiuti a mio padre cosicchè diceva che non c'erano soldi o altre scuse per non farci vivere come gli altri. Dopo i 18 anni, io ho attraversato una fase di depressione, mi ero arresa. Lei non mi permetteva di far niente nonostante la maggiore età. Non voleva che prendessi la patente prima di aver trovato un posto fisso e ricordo un giorno che decisi di provare a trovarmi un lavoretto estivo come cameriera perchè lei non mi dava soldi neanche per un paio di scarpe, lei mi accusò che volevo fare la prostituta e me lo impedì. Nella mia fase di depressione totale non avevo più voglia di far niente e fingevo che tutto andasse bene. Recitavo giorno dopo giorno, fino a perdere completamente la mia identità, i miei sogni, me stessa. Ero innamorata di un cantante e passavo le giornate in casa ad ascoltare musica o davanti al computer dopo aver pulito tutto e fatta contenta mia madre che però era sempre cmq insoddisfatta e mi rimproverava di quel mio atteggiamento. Mi sono ripresa da quello stato con uno shock emotivo, quando quel canta nte si sposò mi resi conto che vivevo nell'irrealtà, avevo trovato una compensazione alla mia vita vuota, come una droga. All'inizio piangevo continuamente e odiavo il mondo, poi un giorno decisi che dovevo uscirne completamente, mi feci forza e contro la volontà di mia madre mi trovai un lavoretto estivo e lì conobbi un ragazzo. Ero arrivata ormai all'età di 26 anni, era la scorsa estate. Proprio questo ragazzo mi ha dato la forza di continuare a costruire qualcosa dal punto di vista lavorativo, mi telefonava tutti i giorni ed era molto dolce con me ma dopo un anno anche lui si è reso conto che qualcosa non andava e ha trovato un'altra. E' normale, a 27 anni non puoi vivere un rapporto senza vederti quasi mai, e poi perchè? Perchè mamma non vuole, anzi mamma vuole che stai in casa e non esci assolutamente dopo le 20:00. E' questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, mi sono resa conto che vicino a lei non potrò mai costruirmi una vita normale perchè è troppo strana e irremovibile sulle sue posizioni. Non basta darle affetto e compiacerla come ho provato a fare per anni (le preparavo delle torte, la trattavo con dolcezza), lei non cambia. Quel che devo fare è pensare a me, essere più che mai egoista se voglio recuperare qualcosa della mia vita. Vorrei capire di cosa soffre solo per razionalizzare, forse preferirei che fosse malata, almeno avrei un motivo per non odiarla.
  5. Spero qualcuno possa aiutarmi a capire di cosa soffre mia madre, proverò a descrivere il suo modo di agire, per me sintomatico di un malessere psicologico o psichiatrico: - ansia morbosa verso tutte le persone con cui si trova a contatto - incapacità di relazionarsi alla pari e senza discussioni e litigi con tutti - incapacità e totale abbandono di contatti con persone - pomeriggi passati a letto (es. dalle 15:00 alle 18:00 o oltre) - lamentare dolori non specificati che giustificano il suo far niente - non voler assolutamente andare da medici per convinzioni personali anche solo per degli accertamenti - eccessiva insistenza sulle proprie opinioni nelle conversazioni - tono di voce sempre o quasi alto pur di imporsi - minacce che succederanno cose terribili se non faccio quel che lei vuole o insisto sulle mie opinioni - parlare male di tutte le persone con cui viene in contatto suo malgrado - odio nei confronti di persone specifiche (madre,marito,figli) che a periodi diventa amore-odio - capacità di parlare per ore ed ore senza avvertire stanchezza in apparenza - si sveglia al mattino e inizia a parlare anche per 5 o 6 ore e litigare se necessario - bisogno di tenere i figli legati a se e volontà che essi siano a sua immagine e somiglianza - pensiero che il sesso sia conunque tabù - pensiero che il sesso non è un'atto che provoca piacere nelle donne, lei dice di non averlo mai provato - incapacità e negligenza di portare avanti attività lavorativa o pulire la casa, rispettare orari per preparare i pasti, prendersi dei compiti anche solo cucinare tutti i giorni o rifare il letto - volontà che i figli vivano come lei ad esempio non possono uscire la sera con amici perchè lei non esce - accusa sempre gli altri per le cose che mancano nella sua vita, se la sua vita è vuota, se lei sta male, se lei non si è separata, se lei non ha soldi in quantità, se qualcosa in casa si rompe... spero che qualcuno capisca di cosa potrebbe trattarsi. Vi ringrazio.
  6. Nel contesto sociale e culturale in cui viviamo siamo abituati a dei genitori sempre più permissivi nei confronti dei propri figli, per questo quando un ragazzo si lamenta siamo portati a sdrammatizzare e a pensare che sia uno che vuole averle tutte vinte. Ma in condizioni di disagio psicologico o psichico, può accadere che un genitore sia eccessivamente severo e abusi costantemente del proprio potere limitando gravemente la vita sociale e individuale dei figli. Se questo genitore si venisse a trovare, proprio per il suo modo malato di condurre la vita, lontano dagli occhi e dal cuore di amici e parenti e riuscisse a convincere i figli che i suoi sono i giusti modi di prendere le cose, quale sarebbe la via d'uscita per questi ragazzi? A chi dovrebbero rivolgersi questi giovani se un giorno la loro mente si illuminasse e capissero che così si stanno rovinando la vita? Grazie per le risposte.
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