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tex-

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messaggi di tex-

  1. Salve a tutti, ho un disperato bisogno di un consiglio. Ho 22 anni e ho sempre sofferto di ansia. Ho avuto dei piccoli attacchi di panico, soffrivo di claustrofobia, non volevo viaggiare e ho avuto anche dei problemi a scuola fino a quando ho compiuto 17 anni. Ho avuto anche problemi con il cibo e con l'alcool, ho smesso di studiare e il giorno che ho compiuto 18 anni sono andata a lavorare perchè avevo problemi con mio padre che non voleva dare il mantenimento a mia madre di soli 300 euro, e non perchè non avesse soldi, anzi. Ho fatto la commessa per qualche mese e la barista per 2 anni, ho ripreso gli studi ma purtroppo mi hanno bocciata nonostante il mio impegno. Fino a li tutto apparentemente bene, fino a che non sono iniziati i primi attacchi di panico sul lavoro, poi ho iniziato a non andare più sull'autobus perchè mi metteva ansia, a non andare più in macchina, mi sono licenziata per continuare gli studi, mi sono rinchiusa in casa a studiare e mi sono isolata. Una sera ero sola a casa e stavo dormendo, mi sveglio di soprassalto che non respiravo più, chiamo subito mia mamma al telefono perchè mi sono spaventata. Da quella sera non sono più riuscita a dormire serenamente per due settimane, cioè ogni volta che mi addormentavo mi svegliavo di soprassalto e mi sembrava di non respirare, mi dissero che il mio corpo si era "convinto" che se mi sarei addormentata sarei morta. Quindi ho preso delle goccioline in erboristeria e ho ripreso a dormire. Da quella notte non sono più riuscita a stare sola in casa, ne di giorno ne di notte. Fortunatamente avevo il mio fidanzato che mi stava vicino. Insomma dopo un'estate passata così sono andata da uno psicologo dell'ASL, perchè non mi potevo permettere di andare da un privato. Ho iniziato una psicoterapia breve, che doveva durare al massimo 10 sedute, bene... siamo alla 36esima e ancora non riesco ad avere un'indipendenza e a vivere serenamente, cioè i risultati positivi sono pochissimi. Quindi il mio psicologo mi ha detto che la psicoterapia sarebbe terminata, perchè ormai abbiamo fallito, e mi ha detto che potremmo riprovare fra 6 mesi, ma non è sicuro del risultato. Nel frattempo tutti gli "amici" che avevo sono spariti, tranne una, anche se lei è diventata mamma da poco, quindi non ci parlo più di tanto, ha già i suoi problemi, e in più mi sono lasciata dal mio ragazzo da un mese. Non ho mai avuto un bel rapporto con la mia mamma, e lei non mi ha mai creduto, crede che questo problema potrei risolverlo da sola, è sempre stata fredda con me. Ho 3 fratelli, ma con uno solo ho un rapporto, vive con la sua compagna e anche lui prende sotto gamba il problema e ci "scherza" sempre. Mio padre non lo sento e vedo più da quando ho 18 anni.

    Insomma sono sola, piango tutti i giorni e non riesco a reagire. Mia mamma lavora il pomeriggio e spesso la mattina, quindi mi ritrovo in casa sola, sdraiata sul divano tutto il giorno. Mi arrabbio perchè amo la vita, mi piace lavorare, mi piace studiare, adoro ballare, ma ho dovuto smettere tutto. Sono sola e senza niente. Non so più cosa fare.

    Volevo chiedervi se qualcuno di voi ha mai intrapreso una psicologia tradizionale, a quanto ne so prescrivono delle medicine, io non l'ho mai prese e ho un pò paura.

    Grazie per la lettura, Silvia.

    Nn sono dottore ma ho sofferto come te.

    Sembra un' ansia che e' stata tralasciata e

    sta' diventando cronica radicandosi con altri sintomi.

    Ti consiglio di visitare un vero medico che ha studiato

    medicina.......poi lui sapra' cosa fare e dove indirizzarti.

    Buona fortuna.

  2. Puoi dirmi che differenza esiste tra lo scopare ed il fare l' amore.O meglio, se hai creato una figlia ti sei innamorato anche tu, credo.E tutto questo ti ha fatto cambiare.Coma ti poni adesso con la partner sessualmente? Cos' è la dolcezza , il sentirla dentro, il tuo sentimento che le fa raggiungere il piacere.se ti va.Ciao

    A parte il fatto che mi sono innamorato solo un'altra volta ,nn ho avuto occasione di fare l'amore

    completamente. Mi spiego, siccome l'amavo veramente paradossalmente avevo paura di farlo.

    Forse capivo che una volta andato oltre I sentimenti che provavo e volevo che restassero sarebbero spariti e di consequenza

    anche la relazione. Cmq, lasciai il mio paese per venire in America , c'era tanta corrispondenza e promesse

    fra di noi ma poi capii che nn sarebbe stato possibile continuare , troncai tutto senza darle spiegazione.

    Lei mi scriveva ma io nn avevo il coraggio di responderle. Col tempo cesso' anche la sua corrispondenza.

    So' che la colpa e' sempre stata mia , forse nn volevo nuocerla , forse nn avevo un controllo della situazione,

    forse e' stata la lontananza , forse avevo capito che nn sarei piu' ritornato ,pero' nn era una vendetta

    sull'altro sesso........potrebbe essere stato vigliaccheria dalla mia parte anche se nn sono stato un codardo.

    Mi sono sposato perche' mia moglie era incinta e nn volevo lasciarla e scappare.

    Decisi di prendermi tutte le responsabilta' e fare una famiglia tutto mia ponendo

    un fine alle irresponsabilita' (vendetta) ......avevo 21 anni e siamo ancora sposati

    felicemente. All' inizio nn c'era amore verso di lei percio' nn posso dirti con sincerita'

    la differenza (allora) fra una scopata e fare l' amore fisicamente parlando.

    Cmq, molti figli nascono per sbaglio ma per me e' stato UNO sbaglio

    che ripeterei sapendo cosa sarebbe successo. La nostra vita sessuale

    l abbiamo sempre vissuta con serenita' , ci soddisfiamo reciprocamente

    con parametri che nn vanno oltre il rispetto della persona.

  3. Dunque vediamo...mai rimandarla a domani...ma certo! la lettura della Divina Commedia :icon_mrgreen:

    Ti ci metti anche tu come Benigni che vuole educare l'elite Italo americana con Ia USA spiegazione sui canti Danteschi.

    Rai internazionale ha rotto con I suoi programmi poco vendibili ed ascoltati da lavoratori molto degni ma haime' con poca

    cultura.

    Cmq ,sei vicina e molto perspicace.

    Mettiamola cosi' , Dante voleva invanamente farlo con Beatrice e Paolo e Francesca molto probabilmente

    ci hanno rimessa la vita.ghghgh

  4. Quello che vorrei capire da un punto di vista psicologico, è come sia possibile trovarsi ad essere attratte e, talvolta, innamorate di uomini con cui a letto non riesci a raggiungere il tuo piacere.

    Credo che la frigidità femminile non esista, ma che tal problema sia prettamente di natura psicologica.

    Mi è capitato più volte, ma con uomini di cui ero molto innamorata, di non trovare l'abbandono.

    E capita di sentire altre donne nella stessa situazione.

    é

    E' il nostro inconscio che parla, facendoci capire forse che non sono uomini adatti a noi?

    Vi ringrazio caldamente, se saprete descrivermi le possibili cause. Distinti saluti

    Rispondo da maschietto......pardon.

    Ma I tuoi amorosi erano innamorati di te?

    Ti descrivo da ragazzo canaglia il perche'

    molte delle miei SOGGETTI femminili nn arrivavano

    all'orgasmo.

    Ero un ragazzino(11-12) anni e mi innamorai perdutamente

    e reciprocamente di una ragazza.

    Gli ultimi tempi che stavamo insieme la vedevo taciturna,

    evasiva e pronta alle lacrime .

    In poche parole un bel di' svani con tutta la famiglia

    per via di un nuovo lavoro trovato dal suo babbo

    in un'altra regione.......cosa che seppi subito dopo.

    Per me furono 6-7 mesi d'inferno ma giurai a me stesso

    che nn mi sarei piu' innamorato e vendicato sul

    sesso femminile. Infatti per tanti anni ho avuto tante ragazze,

    tutte innamorate di me e loro credevono che io lo fossi di loro.

    Usavo tutte le tattiche per portarle a letto e subito dopo

    le lasciavo dopo aver ricevuto cio' che cercavo.

    Il sesso era basato solo sul mio piacere e nn me ne fregavo una cicca

    di soddisfarle. Col tempo ho capito che avevo fatto male a tante ragazzr

    ma nella mia mente la parola(vendetta ) ribombeva giornalmente.

    Adesso ho una figlia e spero che nn abbia trovato un bastardo come me.

  5. tex a me non concedono nessuna aspettativa qui, ne periodo lungo di malattia... piuttosto c'è il licenziamento

    Le prospettive per il dopo sono molto buone, l'azienda dello zio del mio ragazzo va bene, per questo vuole ingrandirsi.. e ad Ancona il mio ragazzo ha un appartamento, quindi andremmo a convivere lì. Poi ovvio che nella vita non sa mai come possono andare le cose... ma se non si rischia a 25 anni...

    Alla tua eta' e' naturale e certe volte molto perspicace nel rischiare.

    Cmq, ti fai troppe seghe mentali , forse il tuo psi nn ha fatto il giro totale

    dei 360 gradi.......buona fortuna.

  6. Ci siamo allontanati dall'argomento del presente Forum.

    Io credo nella semplicità assoluta...

    Io dico tutto....subito....

    Quando mi succede qualcosa...subito lo dico...

    Chiamo al telefono i miei amici, e subito dico loro le problematiche.

    Ma nella vostra comunita' nn siete tutti felici e contenti?

  7. non sopporto la mia vita

    mia madre è quasi cieca e ha problemi psicologici

    mio padre se ne frega di me in tutto, la sua compagna peggio

    ho pochissimi amici, sono single

    e nella mia vita batoste ne ho ricevute tante da ex fidanzati e amici

    mi sono sempre rialzata ma adesso non c'è la faccio più

    vedo solo buio nella mia vita

    mia madre e mio padre m'insultano per qualsiasi cosa e mi sento sola al mondo

    ho avuto per 8 anni un migliore amico virtuale a cui raccontavo tutto ed era il mio punto di riferimento

    ma ad un certo punto dice che secondo lui, in un certo momento c'è bisogno di spiccare il volo e di avere altre esigenze

    ma che c'è di male a sfogarsi tutta la vita con una persona fissa

    sto malissimo

    vorrei suicidarmi ma non ne ho il coraggio

    Credi che la tua situazione cambiera' nel futuro con I tuoi?

    Cmq, prima di spiccare il volo assicurati di nn sporcare

    Il pavimento in caso di caduta libera. In poche parole,

    trovati un lavoro , un posto col tetto e nn fidarti di amici

    virtuali.

  8. Ma posso dirti che il mio psicologo mi ha fatto un'analisi completa a 360 gradi. Ho capito per filo e per segno da dove deriva questo mio malessere interiore.. mi ha aiutato tantissimo nei rapporti sociali e affettivi.. soprattutto nel rapporto con il mio ragazzo, ma anche ad acquisire maggiore fiducia in me stessa. Ho capito i miei punti di forza, so quello che valgo razionalmente. E' il mio inconscio che mi gioca brutti scherzi... probabilmente gli schemi mentali acquisiti fin da piccola sono difficili da sradicare... lui dice che ci vuole tempo e so che è così. Però io questo passo dovrò affrontarlo tra 3 mesi, quindi di tempo ne ho poco. E questo mi crea un'enorme disagio.

    Certo ma se ha fatto il suo lavoro a 360 gradi ,I tuoi disagi ,la mancanza di autostima da dove provengono.

    Ohhhhh capisco......I gradi nn son piu' 360 ma di piu'.......dipende dalla matematica.

  9. Beh, salve a tutti! Vorrei chiedervi un parere in merito a una questione delicata. Da poco ho iniziato una terapia con uno psicologo che secondo me ha un modo di fare alquanto discutibile. Già dalla prima seduta mi ha fatto molti complimenti e dalla seconda ha cominciato a darmi del 'tu' nonostante la mia reticenza e il mio aver continuato ad interfacciarmi con lui usando il 'lei'. Dalla seconda seduta ha iniziato a spostare l'attenzione dai miei racconti e dalla mia problematica per concentrarsi su altro. Ossia su cosa pensassi di lui, come lo immaginavo, cosa pensavo del nostro rapporto. Ovviamente io non ho mai risposto, anzi gli chiedevo perchè mi ponesse queste domande. Ultima seduta mi ha chiesto se a me potesse piacere un uomo come lui e cosa pensavo su noi, io ciccia nisba. Allora mi ha parlato di controtransfert e di come mi immaginava dicendo che non poteva dirlo..allusivo. Poi ha cercato più volte il contatto fisico con me sostenendo io dovessi entrare in contatto con le mie emozioni ma io ho detto di non avere proprio esigenza alcuna e che stava spostando continuamentebil problema..dopodichè me ne sono andata e ho scoperto che aveva chiuso la porta a chiave a mia insaputa in un momento che ero di spalle. Vi sembra normale? o interpreto io?

    Dalle mie parti costui avrebbe pensato 40000 mila volte prima di fare un'azione del genere.

  10. Come ho già anticipato in un'altro thread tra qualche mese dovrò lasciare il lavoro per un nuovo progetto di vita... trasferimento in un'altra città e nuovo progetto con il mio ragazzo, nell'azienda di famiglia che ha ad Ancona.

    Io sono parecchio in ansia per il fatto di doverlo comunicare ai miei 6 capi dopo 5 anni che lavoro qui.

    A voi è mai successo di dare le dimissioni? Come l'hanno presa i vostri capi? Avete esperienze da raccontarmi?

    Dimissioni ai miei tempi era una parola sconveniente.

    Pero' lasciai un lavoro per un'altro molto piu' conveniente

    e molto piu' pecunia.

    Se fossi in te me ne fregherei dei capi , degli amici

    e tenterei di prendermi una vacanza oppure

    In stato di malattia per trasferirmi ad Ancona.

    Nel frattempo studio la tua situatione e convenienza

    e se le aspettative sono di tuo gradimento,allora sara'

    il tempo di chiamare I tuoi ex datori di lavoro e dire adios.

    Mai fidarsi di nessuno e nemmeno in famiglia.

    Buena suerte.

  11. Mi chiedo 1. il perchè? 2. come si può evitare di farsi paranoie continue e vivere più serenamente... in fondo il lavoro dovrebbe essere subordinato alla nostra vita, si lavora per vivere, non si vive per lavorare... ma io la vivo come la seconda...

    1. Forse il tuo psicologo ha lavorato bene ma ha trascurato la tua autostima

    che is ottiene curando la radice e nn i rami.

    2. La serenita' interiore , la sicurezza ( nn credo nel tuo caso, si abbia a che fare con l' essere

    introversa od estroversa ) si ottiene alterando l' oggetto principale dei tuoi malanni.

    Dopo decenni di affanni , hai mai pensato di cambiare il tuo modo di curarti ?

    Sai tradurmi la parola ESTATE in English and French ?

    Buon di'

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