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Nare

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  1. Nare

    SENZA AMICIZIE

    Grazie 1000 per le vostre risposte... è vero, tutto quello che ha fatto (e continua a farmi) è perchè io glielo ho permesso! Purtroppo non ho mai avuto l'occasione per mandarla a quel paese, anche perchè lei fa battute talmente sottili che se le rispondessi con un conciso vai a quel paese, le altre persone, che non sempre sono attente del suo atteggiamento perchè non è diretto a loro, mi considerebbero un pò troppo irritabile e strana...suscettibile ad ogni commento...ma credetemi, è veramente pesante! Lei mette il naso su ogni cosa che faccio e mi osserva continuamente... forse per essere lì pronta a fare battute... Pensate che un'altra ragazza che stava al nostro gruppo, aveva sul comodino in camera ben 2 foto in cornice, una delle quali ingrandita, dove stavamo io e lei...altre nel portafogli, poi come sfondo al pc... ma dico io! All'inizio non ci ho dato peso, non ci pensavo proprio... poi invece ha cominciato a darmi fastido... Fortunatamente adesso con questa ho proprio chiuso tutti i rapporti (è stata mooolto assillante anche lei...mi chiamava varie volte al giorno, 4/5 volte, più gli attaccavo il tel in faccia e più insisteva), poi ci sono stati una serie di eventi grazie ai quali sono riuscita ad allontanarla...anche con qualche mia offesa... Fatto sta che lei, al contrario dell'altra, non mi faceva battutine ma invece si esaltava in modo allucinante, diceva continuamente quanto era bella e brava, quanto era intelligente... un giorno le ho domandato perchè lo faceva e alla fine del discorso sono arrivata a domandarle perchè mi ritrovavo a pensare che lei si mettesse in competizione con me...lei è scoppiata a piangere e non mi ha risposto, poi ha ricevuto una chiamata e non ne abbiamo più parlato. Guardate, io non ce la faccio più! Mi accorgo che sono stata sempre circondata da persone assurde, non so come per fortuna me ne sono accorta! Non lo so, sarà sfiga, boh? O forse sono io che sono diversa? In realtà tutto il mondo è cosi? Non lo so... io voglio essere ottimista... anzi lo sono, ne ho la prova già da come mi avete risposto e messa speranza... Comunque, riflettendoci, grazie a queste persone, adesso so riconoscere i tipi e starne ben lontana...
  2. Nare

    SENZA AMICIZIE

    Digi79: non è che ti costringe a non uscire con gli latri, semplicemente ti chiama per sapere se esci o no...allora perchè non oinvitare anche lei ad uscire con latre persone? Mi sembra un discorso da immaturi dividiere le amicizie, chiudersi in gruppi e cose del genere...si sta con chi capita, Digi concordo con te per quanto riguarda "si sta con chi capita", però il fatto è che non mi capita di incontrare altre persone...inoltre lei si offende se a me un giorno va di uscire con quell'altra amica e confidarmi con lei...ed io poi devo subire i suoi continui dispetti perchè non sono uscita con lei! E' già capitato, ed è grazie a me che questa "parassita" (continuo a chiamarla così perchè se lo merita!) ha conosciuto altre persone. Più volte l'ho invitata ad uscire con me e l'altra amica, è solo che lei ha sempre fatto di tutto, tramite piccole bugie ed atteggiamenti, per farmi vedere sotto una cattiva luce! Per lei è irrinunciabile mettersi in competizione con me verso la terza persona! Fa battute per farmi apparire goffa e stupida, e mi precede in ogni cosa comportandosi come mi comporterei io... poi quando sta con me sola tutto questo non lo fa... s' impazzisce quando ci sono di mezzo terze persone. Io vorrei tanto uscire con altre persone, avere MIE, NUOVE amicizie, invece lei continua a costringermi, a starle vicino...e poi perchè, se dovessi incontrare altre persone, dovrei portarla ad uscire con me e gli altri? Dopo tutto quello che mi ha fatto e quello che inoltre potrebbe farmi? Io so come si comporterebbe, perchè lo ha già fatto in passato e di certo non faccio l'eroina di guerra in tempo di pace... come le devo trovare io le amicizie, le deve trovare anche lei! Pensi che sia un discorso da immaturi chiudersi in gruppi...io penso invece che al contrario di altri che invece nell'adolescenza un gruppo l'hanno avuto e con il passare del tempo è ovvio che si siano sciolti ed abbiano un carattere più aperto nelle amicizie, io invece un gruppo non l'ho mai avuto e ci soffro per questo ed il discorso da immaturi è soggettivo, io non lo vedo così. S@ra: Quello che ti posso consigliare io, è di non ridurti ad avere una sola ed unica amica, fidati, so di cosa parlo... Non ridurti a dover uscire solo con la stessa persona, perchè in questo modo rimarresti sola al primo battibecco... Hai perfettamente ragione... io penso di aver "abituato" troppo bene questa persona, nel senso che lei di me sa tutto e se io casomai volessi confidarmi con un'altra persona, non potrei farlo... non posso perchè lei se ne accorge (poi io non so mentire) che non le dico tutto... anche perchè quando lei mi pone qualche domanda adesso io rispondo in modo vago, al contrario di prima invece che le descrivevo tutto per filo e per segno... la sua forza infatti proviene dal fatto che mi conosce bene! Adesso si trova spiazzata, non sa più come rigirarmi e si sente persa... Ha continuamente bisogno di sapere quello che faccio, come mi comporterei io in alcune situazioni e cose del genere... Inoltre io le ho detto chiaramente che volevo stare per conto mio e non volevo più sentire nessuno, invece lei continua a chiamarmi e anzi, quando non mi sente, va ad informarsi alle altre che stavano nel gruppo... Non so veramente come staccarmela di dosso!!
  3. Nare

    SENZA AMICIZIE

    Non so proprio a chi dare la colpa; se a me stessa, alle persone che mi sono state amiche, alle circostanze... sembro di essere colpita da una sfiga assurda per quanto riguarda le amicizie! Faccio un breve riassunto: prima di iniziare le superiori ho sempre avuto un'ottima compagnia di amici, ognuno poi, compresa me, ha preso la propria strada e quindi ci siamo divisi... quindi alle superiori ho fatto nuove amicizie, tra le quali una ragazza che oggi considero come la "parassita": in pratica lei ha avuto un sacco di problemi relativi all'amicizia, veniva sempre derisa, quindi io non ho fatto altro che farla sentire importante e sempre al centro dell'attenzione...il più grande errore della mia vita! Mi ha rovinato la vita! Ha iniziato con l'imitarmi e poi la gran pugnalata alle spalle, in pratica i ruoli si sono scambiati! Adesso sono io quella che ha problemi con il relazionarsi, sono sempre diffidente con le altre persone e non mi apro più di tanto, resto sempre distaccata ed è difficile per me trovare delle vere amicizie...anche perchè, non ne so il motivo, questa ragazza continua a starmi dietro (la confidenza che ha con me non l’ha con nessun altro...in pratica lei mi considera la sua vera unica amica...). Il problema non è solo lei...dalle superiori sono sempre stata in gruppi formati da sole ragazze (a parte qualche amicizia sporadica con qualche ragazzo...che però non stava nel gruppo) per molto tempo, nessuna di noi ha mai avuto un ragazzo...chiuse in noi stesse... .Ad un certo punto non ce l'ho fatta più! Le ho mollate tutte, anche perchè continuava ad esserci un'aria di competizione assurda, di falsità, d’ipocrisia... Mi hanno tolto l'entusiasmo! Sono sempre stata una persona allegra, espansiva, ed ogni volta che mi entusiasmavo loro mi smontavano con battutine velenose, ed altre cavolate simili...io poi non ho mai risposto direttamente perchè rimanevo a pensare per il loro comportamento. Inoltre, dopo averle mollate, continuavano a cercarmi insistentemente (non immaginate neanche!) dopo che io gli avevo detto chiaramente che avevo bisogno di stare da sola, per conto mio, che non mi andava più di uscire con loro... ancora lo fanno! Un'altra amica, che si è staccata da noi molto prima, continuava a dirmi che le altre mi avevano sempre presa come modello, che non facevano altro che mettersi al mio posto, ma io non gli ho dato retta... invece era tutto vero. Com’è andata a finire? Che adesso io mi trovo sola...con loro però non tornerò MAI! Ho sì un'altra sola amica con la quale esco raramente perchè lei ha cmq un altro gruppo e a quanto pare tiene distaccata me dagli altri (so il perchè, ma se ve lo dico non ci credereste mai...eppure è vero, è sempre un fatto di agonismo...), inoltre quella parassita sa che io posso uscire con quest'altra mia amica così mi chiama per assicurarsi che io non ci esca...(ho dimenticato di dire che se non esco io, la parassita non esce perchè non sa con chi uscire...), quindi il sabato sera sono costretta a rimanere chiusa in casa (ne soffro moltissimo!) ed a non uscire! Quando sto all'univ. non è un problema perchè la mattina vado in facoltà quindi esco, chiacchiero...invece quando torno qui a casa sotto il periodo degli esami (2 mesi) non so che fare... mi sono resa conto che non ho VERI amici! Non ho amici da poter chiamare, con cui chiacchierare, CONFIDARMI...e non so veramente se sono io la causa di tutto oppure di altri...e non so neanche come fare a rimediare!
  4. Nare

    Ma dove vado?!

    Non ero così timida tempo fa, anzi... man mano sono riuscita a scrollarmi di dosso questa timidezza che non faceva parte di me (lo sapevo benissimo perchè mi rivedevo come ero, pensavo continuamente a come ero) per un sacco di situazioni... tranne quelle legate "all'innamoramento, l'approccio con il ragazzo che mi piace, etc...". Immagino da dove possa venire questa timidezza, che ha radici diverse da quella generale che ho superato (credo), ricordo che ebbi un gran bel rifiuto da un ragazzetto che mi piaceva (perchè troppo alta...se ci ripenso ora mi viene da ridere...ma a lui piacevo comunque è solo che per quello che pensava non poteva stare con me...), può darsi che sia stato quello il motivo per cui se un ragazzo mi piace non glielo faccio capire, faccio di tutto per fargli credere che non mi piace...comunque stetti proprio male per quella storia, soprattutto perchè non me lo aspettavo proprio! Nel senso che, chi mi avrebbe mai rifiutata? Lui invece si...Ci misi poco per riprendermi, però si vede che la cosa in fondo ha smontato il mio carattere...
  5. Nare

    Ma dove vado?!

    Grazie per le risposte Ma il fatto è che io tutto quello che mi avete detto già lo so, è solo che non riesco proprio ad andarmi contro! Nel senso: so di essere così, perchè devo cambiare per "buttarmi"? Perchè devo fare cose che non ho voglia di fare? Rispondendo a farfallina...nel gruppo dove sono ci sono molte ragazze e pochi ragazzi, di solito faccio amicizia più con i ragazzi che con le ragazze, con loro mi ci sento di stare meglio per tanti svariati motivi. Il tipo di vita che faccio? Il mio di gruppo è molto chiuso, molto particolari, a nessuno, se non a due o tre ragazze, piace andare in disco a ballare...di solito andiamo al pub e ci stiamo per ore. Sono per natura molto socievole ma quando sto con loro è ovvio che nessuno si avvicina...ed io, visto che mi trovo tanto bene, non vado di certo a conoscere potenziali boys. Dovrei cominciare ad andare a ballare? A fare conoscenze nelle messaggerie? Ma lì che tipo di ragazzo potrò incontrare?
  6. Nare

    Ma dove vado?!

    Mi vergogno addirittura a dirlo...ma sono arrivata a 21 e non ho mai avuto una storia con un ragazzo, mai baciato, niente di niente. Perchè? Questo proprio non so spiegarmelo (infatti speravo che potevate aiutarmi a capire...). A livello fisico sono mooolto carina, ho sempre avuto attenzioni, forse troppe...ho un bel viso, bel fisico, mai niente fuori posto, alla moda, ho sempre curato al massimo il mio aspetto, chiunque mi vede mi fa i complimenti (li odio, soprattutto perchè non so mai che rispondere..."beh, si grazie a Dio sono uno schianto" non mi sembra il caso! Anche perchè mentre me li fanno non posso far a meno di notare l'invidia delle altre persone e per questo mi sento a disagio). Fatto sta che per quanto bella io possa essere sono arrivata a 21 anni senza aver mai baciato un ragazzo! So che ci sono problemi più grandi al mondo, ma questo per me è un vero disturbo...soprattutto quando tutte le mie amiche parlano dei loro ex, alcune di loro mi trattano addirittura da "bimba" perchè non ho mai avuto esperienze, mi da fastidio! Il problema è caratteriale? Di sicuro...ma che cosa c'è che non va? Non so...forse la timidezza, io sono sempre stata timida...se c'è un ragazzo a cui piaccio (ed anche lui a me) non gli faccio capire che sono interessata, è più forte di me, mi vergogno troppo...non ci riesco, non riesco proprio ad aprirmi, anzi mi chiudo a riccio (mi giro di spalle, faccio la gnorry)...alla faccia delle mie amiche che invece si dichiarerebbero a prima vista. So che non è normale un atteggiamento del genere, e quante opportunità mi sono fatta passare sotto il naso! Poi è ovvio che il ragazzo perde la speranza, no? Eh, lo so! Però tra i tanti, c'è chi è riuscito a dichiararsi lo stesso anche se non lo consideravo...è solo che a me loro proprio non interessavano. Cioè, forse sono pure troppo "difficile", nel senso che non riuscirei mai a stare con un ragazzo che magari è esteriormente stupendo però poi è stupido ed ignorante. Se il tipo però è in gamba, intelligente, spiritoso, non sempre mi faccio convincere se non c'è qualcosa di lui che esteriormente mi attira. Insomma, non riesco proprio a capire quale sia il problema...
  7. Digi79 hai capito alla perfezione la mia condizione...però come dice Eufrasia77 è molto difficile distanziarsi da una madre. Lei è sempre presente nella mia vita, a volte è anche invadente...quando qualcuno mi chiama, oppure quando mi arriva un semplice sms, lei mi chiede continuamente chi è, fino a quando non le rispondo...forse il fatto è che, a differenza di mio fratello, una persona molto indipendente, io ho sempre detto tutto a mia madre, tutto nel vero senso della parola, ho parlato con lei anche di cose di cui mi vergognavo... In pratica da me è stata sempre abituata in questo modo, a sapere tutto. Ma ultimamente le cose sono cambiate, da quando sono andata a vivere da sola, ho iniziato a pensare per conto mio, a fare le cose senza il suo aiuto, ed ho trovato un mio perfetto modo di organizzarmi. Alcune volte non mi andava di dirle le mie cose, perchè, non so, forse la trovavo estranea da tutto quello che mi circondava. So che lei si rende conto del fatto che non le parlo più come prima e questo la fa soffrire, però se inizio a parlarle allora lei trova sempre una scusa per dirmi: "torna a casa, non sei capace di stare sola!". Secondo me lei vorrebbe che io fossi indipendente ma allo stesso momento vorrebbe che fossi per sempre la sua bimba. Ha bisogno di sapere che io posso avere altri confidenti al di fuori di lei...il fatto è che con le mie "pseudo" amiche non posso proprio confidarmi, quindi ci ricasco ogni volta e alla fine vado sempre a parlare a mia madre che in realtà mi capisce meglio di chiunque altro...anche se a volte confidarmi con lei risulta controproducente e non concordo sui suoi consigli (come ad esempio quello di andare a lavorare ed abbandonare l'università...), ecco allora che mi fa sentire male. Forse dovrò trovare qualcuno con cui potermi confidare prima di poter riuscire a staccarmi da mia madre.
  8. E’ mai possibile che non riesca a lamentarmi con nessuno? In pratica non riesco a lamentarmi perché le persone che ho accanto non hanno la minima pazienza di ascoltarmi. A partire da mia madre che dovrebbe essere la prima ascoltatrice in assoluto. Ed invece no; quando provo a lamentarmi per una singola, stupida, cosa lei si fa venire un male…pensa che tutto sia rivolto verso di lei, che i miei lamenti siano per causa sua. Ma cosa c’entra lei se io mi lamento? Cosa c’entra lei nelle mie questioni? Ho capito che ha un senso di responsabilità assoluta verso di me, ma io non la incolpo di niente! Assolutamente! Poi con il carattere che ho, a maggior ragione, penso che tutto avvenga per una mia colpa. Mi porto dietro le colpe di tutto e di tutti. Lei pensa che se io mi stia lamentando, se stia “male” (poi non è detto che se io mi stia lamentando, allora stia per forza male…), sia per colpa sua. Io vorrei sapere perché si sente in debito con me? Perché? Crede di aver fallito in qualche modo? Poi questa sua delusione si riversa su di me…allora inizio a pensare che io abbia sbagliato in qualche cosa e che non le abbia mai regalato una soddisfazione, che io sia solo una delusione per lei, che io abbia sbagliato tutto nella mia vita. Mi fa sentire male! Se io mi lamento e non sto male, lei mi ci porta a far sentire. Mi fa sentire male porca miseria! E' mai possibile che non riesca ad ascoltarmi senza porsi delle responsabilità? Solo ascoltarmi… .Perchè deve addossarsi i miei “mali”, che poi in realtà per me non lo sono? E poi riversarli su di me come tali? Allora mi sento male! E’ lei che mi fa stare male, mi dispiace dirlo, ma è così. Se io non le dicessi niente, allora i fatti parlerebbero da soli e staremmo tutti molto meglio. Se a casa portassi un esame brillante, lei allora sarebbe soddisfatta e contenta…se io invece prima dell’esame le parlassi delle mie paure, angosce sullo svolgimento di quest’ultimo, allora sarebbe categorico che l’esame mi andasse male. Perché lei mi scoraggia, non fa altro che dirmi di tornare a casa, che se per me stare a Roma, da sola, a studiare sia un peso enorme, sarebbe meglio se tornassi a casa. Perché mi deve dire così? Perché deve dirmi che per me sia un peso? Non è assolutamente vero che se io mi stia lamentando per una qualche cosa, allora quella sia un peso per me! Se è un peso, te lo dico esplicitamente! Io non sono una di quelle persone che tramite i lamenti vogliono far capire qualcosa, che non parlano chiaramente (com’è mia madre che alcune volte pretende che noi, la famiglia, capissimo le sue cose, quando invece una persona in generale di noi non ci va proprio a pensare…ma se tu non le rendi note le tue problematiche, come faccio io a capire quali sono?), io piuttosto parlo chiaramente, sono sempre stata una persona schietta e le mie cose le rendo esplicite. Non faccio i rigiri. Se mi pesa te lo dico, che mi costa? Ma se io mi lamento è perché sento questo bisogno, voglio che tu mi rassicurassi, no che mi dicessi che sia meglio che io tornassi a casa perché non sia in grado di stare sola, perché non sia capace di fare niente, perché abbia lo stesso carattere dei miei zii... ma chi te lo dice? Perché mi fai sentire nullafacente, stupida, incapace! Perché mi butti tutta quest’insicurezza addosso! Allora forse mi fai capire che in realtà è una tua insicurezza; quella di lasciarmi in una città da sola, il fatto che di non poter avere il controllo su di me. La tua paura la rovesci su di me e la tua insicurezza diventa una mia insicurezza. La domanda principale sta quindi nel fatto del, perché mi faccio condizionare in questo modo? Purtroppo non ho ancora trovato la risposta: sono solo certa che non sia per il fatto che consideri mia madre importante, quindi la sua opinione se buona o negativa possa influenzarmi, perché questo condizionamento mi capita anche con le altre persone con cui sono a contatto. In pratica divento una spugna di negatività. Le persone si liberano, ed io assorbo. E guarda caso vicino a me ho solo persone di questo tipo…sono una specie di calamita per loro. Conosco solamente poche persone, e si possono contare sulle dita di una mano, che non m’iniettano nessuna negatività, ma che al contrario mi coinvolgono nella loro positività. Non riesco a capire il perché di tutto questo, ancora non riesco a capirlo.
  9. Ciao, benvenuto nei forum di Psiconline®, ti auguro un sereno e costruttivo confronto con tutti gli altri. Un saluto, Alessandro Martinelli

  10. Nare

    Insicurezza

    Due anni fa avevo deciso di iscrivermi alla facoltà di Architettura, ho fatto il test d’ammissione e purtroppo non sono passata. Architettura è stato un ripiego perché in realtà volevo scegliere per Astronomia, è solo che questa facoltà era troppo lontana da dove abitavo e, non essendo mai stata lontana dai miei genitori, non riuscivo ad immaginare la mia vita distante da loro per rivederli solamente una volta al mese. Comunque, mentre piangevo per il fallimento del test, non avevo pensato a ciò che avrei potuto fare se non avessi passato il test, passai davanti al dipartimento di Fisica, vidi la foto di una nebulosa e lì mi fu tutto più chiaro: vado a studiare Astrofisica. Ho iniziato questo percorso. Le cose non sono affatto andate bene, ancora non mi rendevo conto di come funzionasse l’università, inoltre avevo affrettato il tutto e non mi ero informata bene. Per non parlare poi delle amicizie…non ho mai avuto nessun problema a riguardo perché sono una persona abbastanza estroversa e faccio amicizia con tutti, è solo che tutte quelle persone con le quali avevo fatto amicizia, e fatto il gruppetto, hanno iniziato ad abbandonare il corso pian piano ed io mi sono trovata sola ed in difficoltà a fare amicizia perché oramai si erano già formati i gruppi e non riuscivo/volevo, o meglio non me lo permettevano, di entrare in questi. In fondo non volevo neanche avere delle amicizie, però poi è diventato un problema, ho iniziato a soffrire di solitudine e più ne soffrivo più restavo sola perché pensavo che gli altri non si meritavano la mia amicizia. In pratica quel primo anno ad Astrofisica è stata una catastrofe, ho fatto solo un esame. Però mi è servito a formarmi caratterialmente. Nel frattempo iniziavo già a dubitare della mia scelta di studiare Astrofisica…però mia madre ha cominciato a dire: “ma dai, è stato un anno difficile, ti sei dovuta ambientare, riprovaci l’anno prossimo, non fa niente”…mi sono fatta forza e sono andata avanti, la forza di andare avanti mi era stata data da quel esame non proprio semplice che ero riuscita a passare senza aver studiato il propedeutico precedente. Quest’anno ho iniziato alla grande, ho fatto subito amicizia ed ero felice di tutto…fino a quando per l’ennesima volta le amicizie mi hanno pugnalato alle spalle: ero antipatica ad una ragazza (è sempre stato così sin da piccola, penso che sia per il fatto che sono una bella ragazza, intelligente, con molti hobby, attiro molte attenzioni e purtroppo questo nelle persone o provoca invidia, come nella maggior parte dei casi, oppure ammirazione) che faceva di tutto per farmi andare via dal gruppo, mi trattava da stupida, ed io in quei momenti mi sentivo veramente così! Fatto sta che al primo trimestre sono riuscita a dare solo un esame. Poi capirai…lei parlava male di me al gruppo ed io che non sono capace a fare lo stesso, non riuscivo a far sentire la mia, a smascherarla. Poi durante le vacanze di Natale, riflettendo su tutto quello che era accaduto, ho pensato che non era giusto che una persona poteva rovinarmi, perché perdevo ancora tempo a stare con quel gruppo? Con tutto quello che mi faceva?... Perché speravo sempre di farle cambiare idea, che non ero come pensava che io fossi…però ho imparato che alcune persone sono limitate ed una volta che hanno un’idea non se la scrollano di dosso. Ho continuato facendo nuove amicizie, ho legato molto con una ragazza e siamo diventate amiche. Adesso avevo il tempo di concentrarmi per l’università. Ho fatto un altro esame, e così via…poi però alcuni esami un po’ troppo difficili non li ho passati, e questo mi ha buttato giù, ho cominciato a pensare che stavo perdendo un altro anno e questa volta le amicizie non c’entravano, ero io. Ho scoperto che in fondo le materie che stavo studiando non mi piacevano, perché non so…non stimolavano la mia creatività, il mio bisogno di esprimermi. Solo teoremi, esercizi e dimostrazioni. Certo che osservare e capire l’universo mi piace tanto, però forse è solo un hobby. Secondo me, quello che mi colpiva di più era il fatto che potevo fare la “scienziata” ed essere legata ancora al passato, a quando ero bambina e volevo fare “l’astronauta”. In pratica volevo realizzare un sogno che non mi apparteneva più e non so perché lo facessi. L’importante è che adesso ho detto basta. Basta con Astrofisica, basta, e non voglio più sentire mia madre che dice:”ma sei sicura davvero di lasciare? Ce l’avresti fatta…” certo, con 7 anni di studio, la gobba e gli occhialoni da portare come peso…no no, non è per me. Così proprio in questi giorni sto provando a vedere per la nuova facoltà…ero sicura per Scienze Politiche, ma ragionandoci non è per me…girando qua e la ho rivisto la facoltà di Architettura e sinceramente la figura di architetto non me la vedo addosso, inoltre 5 anni per prendere la laurea mi sembrano troppi, così spulciando ho trovato la facoltà di Disegno Industriale, laurea triennale. Molto più ampia rispetto ad Architettura: le attività professionali sono nel product design, interior design, visual design, fashion design e quanto altro! Già mi vedo come donna in carriera, desiderosa di creare, progettare, plasmare le mie idee! Questa facoltà mi ha colpita, le materie mi piacciono un sacco, è solo che il problema sta in una insicurezza di fondo…e se non riesco a passare il test d’ammissione? Faccio quello per Architettura di interni, e se non riesco a passare neanche quello? Che mi rimane da fare? Non voglio cercare un lavoro che non mi valorizzi, o che non vedo mio! Ma l’insicurezza maggiore sta nel fatto che non sono sicura di riuscire a fare questa facoltà, non che la vedo tanto difficile…insomma esco pure da Astrofisica…è solo che siccome sono una persona che si fa condizionare troppo dalle amicizie ho paura che se queste si comportassero male allora potrebbero occupare i miei pensieri e non mi farebbero concentrare su quello che sto facendo, come è già accaduto in passato. Inoltre non riesco a tranquillizzare i miei genitori che mi dicono che non mi vedono sicura nella scelta che sto facendo, ma loro non riescono a capire che la situazione è simile a quella di un gatto che si morde la coda! Come faccio ad avere più sicurezza in me stessa quando sono in primis i miei genitori che non me la danno, mi dicono che sono insicura, aggravando la mia insicurezza!?!? E se fosse solo una decisione momentanea quella di prendere Disegno Industriale? Come è accaduto per Scienze Politiche che poi ho cambiato idea? Ma come faccio ad essere sicura di una mia scelta se poi sono fondamentalmente insicura su tutto, anche sulla mia capacità di scelta?! Se qualcuno può aiutarmi lo ringrazio anticipatamente.
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