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betsabea

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messaggi di betsabea

  1. Per quello che vale la mia esperienza, ci sono uomini (svariati) per cui una donna è un "buco", scusate la volgarità.

    Per questi uomini è molto importante la prestazione e lo è in qualunque circostanza.

    Poi ci sono alcuni uomini per cui non solo, è importante la donna che hanno davanti, ma anche la sua testa, il suo modo di essere, etc.

    Ad un mio amico è capitato di avere un paio di rapporti con donne apparentemente bellissime, ma che in profondità, probabilmente non gli piacevano, e ha avuto il tuo stesso identico problema.

    Tra l'altro, essendo durato tanto il rapporto, queste donne erano rimaste ultra-soddisfatte (anche loro una bella sensibilità, vero?), e non hanno capito perché lui non le volesse più rivedere.

    Insomma, secondo lui il problema è stato che semplicemente, c'è qualcosa aldilà dell'aspetto fisico che "apparenta" o meno le persone e questo qualcosa è fondamentale per chi vive i rapporti in modo totale.

    Stai tranquillo, sono cose che capitano, molto più spesso di quanto si racconti.

  2. Ciao sanya, non so se ci hai pensato ma a me è successo un bel giorno di scoprire di che cosa ero già all'altezza, piuttosto che cercare affannosamente di diventarlo. E questo mi fa stare infinitamente meglio.

    Mi spiego. Secondo me quando si cerca di essere qualcosa di diverso e non si riesce, la causa non è la nostra incapacità ma bensì l'errata lettura dell'obbiettivo.

    Non sono uno psicologo, ma ti consiglio lo stesso di fare una prova : quando ti viene in mente una cosa che vorresti fare ma non riesci, prova a chiederti perché la vorresti, è veramente un desiderio tuo o è qualcosa che ha a che fare con quello che gli altri si aspettano da te? Oppure gli impedimenti a questa cosa dipendono da te oppure dalle persone che ai vicino?

    Lo so non è facile come dirlo, ma è possibile, te lo assicuro!

  3. Quando dico realtà è questo che intendo.

    Avere figli è stata per me sempre un'idea. Per un po' di tempo l'idea era che : un giorno sicuramente sarebbe accaduto, ma non sapevo con chi.

    Oggi so che l'unica persona con cui vorrei che questo succedesse, non vuole che succeda.

    Mi sto interrogando appunto su quali conseguenze questa cosa mi può portare, e stò cercando di essere molto onesta con me stessa, di non nascondermi dietro un dito.

    D'altra parte non voglio nemmeno che la mia vita sia la ricerca forsennata di un uomo che mi metta incinta. Perché questo per me non ha senso.

  4. Intanto ho capito che sono stata troppo sintetica, provo a spiegarmi meglio.

    Il riferimento alla gente è soltanto un spunto provocatorio per dire : ma davvero la pensano tutti così?

    Il mio compagno ha tre figli da una precedente unione e credo che sia più che legittimo non volerne altri.

    Quando dico i miei principi, in un certo senso intendo anche i miei sogni, ciò che ho sempre desiderato...

    La cosa più importante al mondo, più importante del lavoro, degli amici, della vita stessa, per me è sempre stata avere una persona accanto che mi sentisse, che mi conoscesse, e che mi desiderasse per quello che sono, e io lui ovviamente.

    Il fatto di avere figli con questa persona è poi una conseguenza.

    Il fatto che questi figli non ci possano essere non cambia però la realtà di quello che questa persona è nella mia vita.

  5. Non sono d'accordo.

    Quello che leggo nelle ultime risposte sono solo teorie, avrei voluto conoscere esperienze concrete, ma non importa.

    E comunque è come pensavo, siamo in poche, oppure poche sono disponibili a parlarne.

    Grazie a Sanya che ha riportato l'esperienza della sua amica.

  6. Non è questo il mio caso. Il mio compagno ed io ne abbiamo parlato a lungo e ne riparliamo ogni tanto. Lui mi ha detto che l'unica ragione per cui capirebbe se lo lasciassi è proprio questa, e se lui fosse in me probabilmente lo farebbe.

    Del resto io comprendo completamente le sue ragioni, e sicuramente anche io, al suo posto farei lo stesso.

    Quello su cui mi interrogo è se un giorno mi perntirò di questa scelta.

    Vorrei tanto sentire qualcuno, magari un po' più grande di me, come si è trovata...

    Anche se so di non avere scelta, non posso andare contro ai miei principi; solo vorrei sapere cosa mi aspetta, ecco.

  7. La ragione per cui non ho figli è molto semplice, ma è in questa la mia grande rabbia.

    Da ragazzina avevo un sogno : incontrare un uomo speciale, che mi "sentisse" davvero, ci saremmo abbracciati e ci saremmo detti che lo volevamo.

    In quest'ordine, sembra banale, ma secondo me DEVE accadere in quest'ordine. Diversamente per me non ha alcun senso, allora meglio senza figli appunto.

    Il fatto è che ho avuto proprio tutto dalla vita, tranne l'ultima cosa, ovvero lui esiste, sta con me, mi sente esattamente come io avevo sempre desiderato. Ma non vuole avere figli.

    E io non credo sia giusto rinunciare all'amore per aspettare che mi ricapiti un giorno, chissà quando, un altro uomo, forse mi piacerà tanto e forse vorrà un figlio e forse allora sarò troppo grande io...

  8. Grazie infinite, davvero...

    Anche io ho la stessa identica stretta al cuore, proprio come tu l'hai descritta e in altre infinite situazioni.

    Solo sono diverse le ragioni, ecco.

    Forse non dovrei dare importanza al resto del mondo, ma il fatto è che sono una persona che ama stare in mezzo alla gente, di qulunque tipo, non mi voglio isolare.

    Eppure in questo mio non essere "qualcosa", mi sento veramente isolata.

  9. Salve a tutti, è da molto tempo che conosco e a volte "frequento" questo forum, ma non mi sono mai presentata.

    Ora ritengo giusto farlo prima di esporre quello che stò cercando.

    Ho quasi quarant'anni, un lavoro che mi piace molto e mi permette di mantenermi e di vivere da sola un una città che io ho scelto.

    Quando qualcuno mi chiede : hai figli? Io rispondo : no. E puntualmente ribattono : perché?

    Ho fatto vari tentativi, su questo forum e fuori, ma non riesco a trovare nessuno che abbia voglia di parlare di questo argomento. Possibile che non interessi a nessuno?

    Siamo così dei fenomeni, non che per varie ragioni non abbiamo riempito tutte le "caselle" che la società normale si affretta a riempire prima degli 'anta?

    Chiedo scusa in anticipo se la mia presenza su questo forum non sarà troppo assidua, ma sono veramente molto interessata a parlare con qualcuno di questo tema.

    Grazie comunque.

  10. Di nulla!

    Per luna80:

    le orecchie le vorrei tirare a tutte le ragazze, anche non più giovani come voi, che continuano a cercare il Principe Azzurro, magari scartando persone meravigliose perché di "colori diversi", con cui potrebbero vivere un bellissimo sogno.

    Per non parlare poi di coloro che inseguono la sicurezza economica...non mi fate parlare, che è meglio.

  11. E' vero, non mi sembra che templare abbia scritto esattamente questo, e non so se lei accetterebbe, di fare un lavoro un pochino meno "socialmente riconosciuto", oppure se nel frattempo preferisce muffire sul divano. Questa è una mia lettura.

    E' da un po' che non cerco lavoro, ma l'ultima volta che l'ho fatto, almeno nella mia città, i lavori come 'data entry' o pari livello si trovavano in cinque minuti...

    Ripeto, ho alcuni amici che stanno facendo o hanno fatto questo.

    Perché mi interroghi su questi paroloni, cosa c'entra con il topic.

    Nel mio studio si fanno delle tabelle di marcia e degli incontri ogni due o tre giorni per verificare il programma. L'aspetto contabile non rientra nelle nostre competenze, ma ripeto, non vedo cosa c'entri.

    Forse non sono abbastanza intelligente per discutere con te, non mi offendo, conosco bene i miei limiti.

  12. Caro ste, non ho voglia di specificare la mia professione, anche se siamo milioni, sono una libera professionista, a collaborazione in uno studio che lavora nel campo dell'edilizia. Insomma mattoni, non soldi o beghe legali.

    Mi spieghi perché non leggi, come me, frasi del tipo "riempire i miei giorni vuoti" oppure "riconoscimento sociale"...

    O cosa ne pensi, perché davvero non l'ho capito. Se ne hai voglia, perché io personalmente sono in questo forum SOLO, per scambiare idee, che un giorno forse, potranno aiutare me o qualcun'altro a essere un pochino meno "intrecciati"

  13. Ecco proprio non capisco qual'è la miccia che innesca tutto questo tra voi due.

    Quello che ho pensato ieri sera, quando ho letto l'ultima risposta di ste è stato: è evidente che pensa che non ci siano più spunti per continuare la discussione, perché secondo me è vero il contrario (vedo un caco!), ovvero che Templare, e come lei molte altre persone, scrive nella sessione "chi mi aiuta" e parla espicitamente di depressione. Questo è quanto.

    Io trovo la discussione con set molto stimolante e non capisco, davvero non capisco i toni di Veramente. Senza rancore e buona giornata a tutti!

  14. Infatti, ma il "problema" sollevato dal topic, ma che ho visto succedere a miei amici, è il fenomeno di chi va in depressione aspettando di trovare il giusto ambiente, la giusta gratificazione professionale, e imprecando contro il sistema.

    Legittimo, ma forse un poco dissociato "bisogno" effettivo che alcuni hanno di lavorare, rispetto ad altri che, altrettanto legittimanente, posso scegliere.

  15. Care piccine, leggendovi, da una parte, mi viene voglia di abbracciarvi forte, e dall'altra, ma forse per questo sono ancora troppo giovane, di tirarvi le orecchie.

    E' naturale che l'uomo che incontriamo sia lontano dal modello, ma vi siete mai chieste su che basi era costruito il modello. Quello che avevo io alla vostra età era la fotocopia delle proiezioni di mia madre, così come la voglia dell'abito bianco, etc.

    Proprio l'altra sera, stavo parlando con una "piccola" amica di 23 anni, che mi diceva che aveva scoperto quanto fosse importante, l'intesa sessuale, tra un uomo e una donna, ed era molto arrabbiata di come fino a quel momento tutti, genitori in testa, le avevano insegnato che l'importante era trovare un ragazzo bravo, onesto, lavoratore, possibilmente di buona famiglia e istruito...

    E poi l'altra componente è la compensazione, ovvero, spesso si cerca nell'altro quello che noi non abbiamo...

    Ecco, con questo vi do la mia benedizione e mi raccomando cercate sempre di ascoltare il cuore e mai i buoni consigli!

  16. Intendevo dire situazioni in cui tutta la ragione è da una parte.

    Il fattore esistenziale è determinante infatti nel permettere di accettare una parte di questi compromessi.

    Se poi ci si rende conto che non si riesce a trovare un posto di lavoro, dove questi compromessi siano per noi accettabili, l'alternativa, che molti di noi hanno, è la libera professione.

    Non lo so, non ho mai provato, ma ho sempre pensato che se avessi preso la decisione di mettermi a fare concorsi per ottenere, ad esempio, un posto in un ente pubblico, da una parte avrei dovuto sottostare a molti compromessi, ma dall'altra avrei avuto tutta una serie di "incentivi" che vi posso garantire, lavorando in uno studio privato, manco mi posso sognare.

  17. Nella situazione che ho vissuto io invece era addirittura Etabeta sostenere a spada tratta, che la ciliegia era una caco, proprio perché aveva raggiunto un tale livello di frustrazione poiché non si identificava in nessuna delle decisioni del capo, ma forse ancor più per un grande bisogno di autoaffermazione, da arrivare a sostenere tesi che forse in altri momenti lui stesso avrebbe confutato.

    Forse il posto dove lavoro io è un po' sui generis, ma credo che le situazioni oggettivamente assurde non siano poi molte, e che nella stragrande maggioranza dei casi, non vi siano cachi e ciliege, ma una serie infinita di sfumature, sulle quali ci si può accordare serenamente se vi è alla base una forte comunione di intenti e condivisione di metodi.

    Se invece si deve subite il contrario di quanto sopra, ecco quì scatta il fattore esistenziale, e su questo punto, ancora non ho capito come la pensate.

  18. Carina!!!

    Ti dico come la vedo o come l'ho vista accadere.

    In un certo senso è giusto che sia così almeno finché a forza di ingoiare Paperina oppure Etabeta, non entrano in uno stato di frustrazione tale che pur sapendo di dovere dire "ciliegia", di tanto in tanto, gli scappa "pera".

    Io penso che serva qualcuno che "comanda" perché le cose funzionino, chi comanda deve sentire riconosciuto il proprio ruolo e chi "esegue" si deve riconoscere nei principi di chi comanda in modo da non vivere in perenne stato di "stò-per-scoppiare".

    Detto questo, mi sfugge il nesso con l'argomento del topic???

  19. Allora non pensarlo come un aiuto ma come una condivisione di qualcosa di comune vissuto da due anime che neanche si conoscono.

    Quello che sta aiutando me, è la consapevolezza di avere sempre agito in buona fede, con gli occhi svegli e il cuore aperto, e in questo che credo che tu, un po' mi assomigli. Un abbraccio anche a te.

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