Vai al contenuto

esdra

Membri
  • Numero di messaggi

    214
  • Registrato dal

  • Ultima visita

Che riguarda esdra

  • Compleanno 13/12/1987

Contact Methods

  • Website URL
    http://
  • ICQ
    0

esdra's Achievements

Newbie

Newbie (1/14)

0

Reputazione comunità

  1. Ste

    Buon compleanno, tigrotta.

  2. ...forse volevo dire anche un'altra cosa...non ho paura di essere giudicata...so che avete una certa immagine di me, ma tanto è tutto virtuale...Avevo pensato di andare via di casa, non giustifico il suicidio ma ci penso in continuazione come se fosse la cosa più razionale, so che il mio dolore non è più grande di quello degli altri, non è questo. Mi sento tutta rovinata, prima avevo amici, avevo una testa e un cuore adesso mi sento violentata dentro non so più voler bene e non so più scherzare anche se mi sforzo e se conosco le risposte. Forse sì è questione di squilibrio di sostanze...non volevo "diventare" come alcune persone della mia famiglia non perché le disprezzi ma perché sentivo l'identità trabballare, ero da sola con quattro persone diverse! Ho iniziato a rispondere ai confronti con arroganza, pensano di avere la verità in tasca, giudicano chiamando i giudizi opinioni, altre cose non so più chi scrive e chi parla al posto mio, è come se fossi morta con mia madre non sopporto compiangermi ma nemmeno non riuscire a controllarmi bene. Comprendevo il dolore altrui ma non ho visto compreso il mio dalle persone a cui voglio bene, non lo pretendevo, ma intanto i rapporti sono rotti, anche se ai miei familiari non riesco a non voler bene. Non ho mai dovuto giudicare nessuno ma ho perso indipendenza ed ho assorbito questi modi di fare, ho perso umanità ma riesco a malapena ad esprimere un sentimento, ogni volta che ci provo sono terrorizzata. Prima non ero così e sono impazzita quello che la gente ti viene a dire è: devi metterti in discussione, sei immatura, sei egocentrica, sei una testa di piombo...So di esserci diventata, non è la consapevolezza che mi manca, ma non volevo succedesse. Non do la colpa agli altri, ma quando si è in uno stato vulnerabile senza volerlo succede, non c'è nessuno da condannare. Ho un blocco incomprensibile appena cerco di discutere, di parlare di scherzare come fate tutti delle questioni che ci pone l'attualità, o solo che ne so, degli europei, della vita, dei problemi degli altri, prima ero quello che riuscite ad essere ancora voi, ero come i miei coetanei. Non so spiegarmi. Scusate lo sfogo...è un ennesimo monologo.
  3. Ciao a tutti!! come state?! è da tanto che non vengo così per rimettermi la testa a posto! Vado da qualche mese dallo psicologo dell'università, ha capito che avevo solo un vespaio negativo in testa e visto che gli sbalzi sono diventati troppo forti mi ha consigliato di prendere psicofarmaci. Ne abbiamo discusso ma io non sono tanto convinta: ci ho messo mesi per riaggiustarmi i pezzi e non vorrei che gli psicofarmaci mi creassero vuoti di memoria o mi rallentasse le capacità intellettive. So che può succedere solo che non ne posso più! Chi di voi prende o ha preso farmaci per la depressione? Sapete dirmi qualcosa sull'omeopatia o sull'agopuntura, se come cure funzionano veramente? Grazie mille! ...per il resto la situazione è la stessa ma non voglio più farmi avvelenare. Non volevo ammazzare nessuno e mi sono rovinata la testa per niente...
  4. Sì certo, ma se sono una normale adolescente che ha vissuto in modo normale e quasi banale la propria adolescenza perché un esperto deve fissarsi su quello che non è? Perché devo convincermene con la conseguenza di sentirmi la testa tranciata a metà come se togliessi a torto parte di me? Juditta io sono andata lì che a forza di esprimermi e non essere ascoltata (dai familiari doppiafaccia!) ho iniziato a esprimere lo stesso dolore con interpretazioni strane. Ho passato la metà delle sedute per far capire alla dottoressa quello che era successo. Manco con un carrarmato riuscivo a spostarla... Ha una buona fama.
  5. Qualcuno per caso sa riassumermi (concretamente!!) la baraonda sulla riforma dei conservatori di musica? Se qualcuno è diretto interessato...che opinione hai a riguardo?
  6. OK TEX, QUESTO E' SICURO! [Ok, l'abbiamo messa sul personale! Le ho fatto capire che ho quasi sempre buttato fuori tristezza e rabbia e solo con pochissime persone (come è normale immagino) avevo un rapporto da svaccarsi dal ridere ogni volta che ci si vedeva. Insomma, può essere anche un capriccio dire "non sento emozioni". (Per il fatto dei tagli, certo quel sentimento lo devo anestetizzare certe volte, anche perché chi mi fa rabbia giustamente dice che fa tempo a morire prima di cambiare) size] Puntata numero due: Voleva migliorarmi la percezione della realtà. Praticamente stanno premendo sul un mio poco senso critico. Cercavo di farle capire che invece era come le stavo dicendo io. Niente. Ho riferito tutte a due persone, e in effetti avevo ragione io. Certe cose e persone non le conosce direttamente, insomma può anche esser una cosa normale, ma non so cosa dirle ad un certo punto. Voi tirate fuori la questione della percezione della realtà? Se si' come l'affrontate? Sempre sul personale...lei si è fatta una idea che non riusciva a togliersi "non puoi stare alla mercé degli altri, devi tirar fuori i tuoi veri bisogni"! Ma ho sempre avuto tre passioni e sogni da quando ero piccola, poi non so se mi sbaglio ma se uno cambia tutti gli anni non capisco come possa dire che ha paura di mettersi in discussione, però ho messo in discussione tutto questo e quante parole mi sono presa...Non dò la colpa agli altri, ma mi sono rovinata tanti rapporti e prima stavo prendendo le cose con molta più serenità...meglio: saggezza!! Un po' di parenti credono alla sua diagnosi al di là dell'evidenza (del mio passato), io mi rompo anche a cercare di spiegare, mi consuma le forze, mi fa disperare, mi sento presa per quella che non sono, non capisco più niente, tanto che la mia identità e il mio passato se ne è volato con la mamma. Si sono rovinati i rapporti e me lo fanno pesare molto, questo mi fa tanto arrabbiare... Quando ho detto a mia zia certe cose che mi ha ripetuto mi fa "be', penso che anche loro possono sbagliare, non glielo potevi dire?" "sì gliel'ho detto" sul personale il mio problema è: non so dove girar la testa per non rovinare i rapporti (a parte che sono già rovinati ed io mi sono macerata la testa, come ha detto qualcuno). Per il resto certo che cambierò e che questa me la metterò via. Ammetto due cose (che ho ammesso con lei): Mi ferì che i miei sentimenti non sono stati visti, mi ha ferito talmente tanto che mi sono detta: no , sono io che sbaglio. Allora mi sono costruita sempre di più un'interpretazione distorta del mio passato che ho riferito quando sono andata da lei perché (ormai ero schizzata, lei non conosce UN MIO SENTIMENTO!) per poi passare metà delle sedute a dirle che non erano vere tante delle cose che ho detto...il fatto è che è quasi impensabile riconoscere che uno ha la capacità di analizzare e di spezzettare nei minimi particolari le cose come so fare io: le ho tirato fuori un romanzo coerente, praticamente! e hai voglia a ripeterle le cose nella visione giusta... La seconda cosa è che l'ho istigata a distruggermi psicologicamente toccando il punto in cui mio padre e i miei fratelli mi stavano facendo del male. La volevo mettere alla prova, la colpa è mia, ma questo non c'entra con il topic...a casa ho fatto così, quando mi dovevo confrontare con i fratelli dicevo cose false e più stupide per sentirmi disprezzata o derisa e dietro mi dicevo "ti odio l'hai fatto ancora!"...volevo risolvere questo "istinto" da lei ma si è mangiata la fiducia e soprattutto non mi crede, come non credi che uno faccia finta di essere peggio di quello che è, anche se ho conosciuto ragazze che facevano così...quasi tutte poi anoressiche e "odiate" o prese per "stupide"] Mi chiedevo se tanti sono atteggiamenti provocatori! Se fanno così insomma, che atteggiamenti utilizzano, se ti mettono come "alla prova", era una curiosità. Ha una buona fama ripeto e all'inizio mi piaceva perché era fastidiosa al punto giusto, mi piaceva quando era brusca di fronte a certi comportamenti miei. Questo ha conquistato la mia fiducia!
  7. Curiosità! Paziente: non sento emozioni psicologo: non devi avere paura delle emozioni negative! qual'è la teoria che porta a dire questa frase? è una presa in giro? è una provocazione? la conseguenza è: perciò non hai vissuto l'adolescenza. Diagnosi che continua anche quando si scontra contro aneddoti che la confutano. (Fissa continua...) Ma lo psicologo è sempre superiore al paziente, ne sa sempre una in più. E se dire non sento emozioni significa "ho bisogno di emozioni forti"? Oppure: "sono sempre apatico"? (insomma c'è da dire anche che i ragazzi di oggi per vari motivi si annoiano molto, allora cercano emozioni forti nelle droghe, nelle discoteche e tutto il resto, non tutti perà un pochino è così) Lo psicologo non mette in discussione la sua diagnosi, neanche di fronte all'evidenza. Per forza devo pensare che è una presa in giro, mi sta provocando...eheheh Forse è solo una provocazione quando... paziente: quella volta rispondevo sempre arrogantemente a mia madre psicologo: (voce da mammina che spiega al bambinetto che il suo peluche non sta soffrendo anche se l'ha dimenticato in montagna) i rapporti sono fatti anche di sentimenti negativi! Fine prima spiegazione. Ma voi avete di queste esperienze con gli psicologi? Non capisco il senso del confronto... (p.s. Ha una buona fama)
  8. ciaoooo!!!

  9. ciao esdra...un bacione grande, grande!

  10. esdra

    richiesta di aiut(ino) seria

    Un passo avanti è quello che fa mio padre lasciandomi in pace. Un passo avanti è quello che faccio io creandomi una indipendenza e lasciando chi mi disprezza. Prima avevo le mie passioni, i miei principi, e tutto tranne un finto altruismo o una finta sensibilità. Anche dopo esser caduta così gli amici che ho non mi hanno abbandonata e si occupano di me e se penso che razza di fortuna è questa non mi permetto nemmeno un secondo di lamentarmi. Anche se sono stata scema, se sono stata una palla, se sono stata confusa, se le ho fatte tutte per perdermi la stima. E' come se fossi in mezzo ad una bilancia nera e ad una bianca. Da un lato ci sono io con i miei 20 anni e le mie idee, come tutti quelli della mia età, dall'altro tutto quello che mi distrugge gratuitamente. I parenti sono fissati che io faccia le cose per essere una falsa opportunista individualista, che vedo solo me stessa (lo dice mio padre imprenditore che ha quattro miliardi e una moglie morta di fronte al cui dolore le ha dato della rompic* ecc. perché LUI SOFFRIVA SOLO LUI E GLI ALTRI SONO SOLO DEGLI EGOISTI ha aspettato che morisse per mettersi in discussione, scusate il veleno...), altri tirano fuori le teorie della vera personalità, del vero sé mentre ritengo che se uno a 20 è se stesso completamente è un genio e che con quante cose puoi scoprire dentro di te forse non ti bastano nemmeno quarant'anni. C'è chi ci arriva prima, chi dopo, c'è chi è più semplice, chi più complesso. Ma no che ora sia una falsa, non abbia formulato una minima domanda sulla vita, e via dicendo. E' un tartassamento distruttivo e potete anche farmi le critiche che volete ma se penso a come sono diventata...non è stato neanche un insegnamento, è stata una cosa completamente vana e gratuita, come un buco...solo adesso riesco ancora a rileggere una poesia nello stesso modo di prima per dire! Non mi interessa se ho vissuto l'adolescenza da adulta, utlizzo quello che ho costruito senza lamentarmi di quello che ho perso, stavo facendo questo, e lo stavo utilizzando senza vanità e senza orgoglio, insieme ad altre persone con cui si sono trovati interessi comuni, come fanno gli esseri umani, come tanti altri miei coetanei, mi vergogno anche di scrivere questa banalità, mi sentivo fortunata per quello che ho avuto dalla vita, per tutto quello che ero riuscita a superare, compresi gli abusi sessuali. Non mi sono mai permessa di lamentarmi per rispetto a chi soffriva più di me, forse sì, questo è stato un difetto, forse ne avevo bisogno...ora mi viene almeno quattro volte al giorno da sfogarmi. Mi fa schifo l'ipocrisia di chi ti distrugge, se ne compiace, e poi fa il santo e l'empatico davanti a te e davanti ai parenti. Mi fa veramente schifo. E spiegarlo è inutile, tanto chi la passa son sempre "quelli" e tu passi dalla parte del torto e ti bollano come "fragile" o "immaturo" o "cattivo", della serie "è troppo facile dare la colpa agli altri". Forse è così... Mi dispiace solo per mio fratello che ha sopportato e sostenuto tutti e quattro...! Scusate il tono e lo sfogo...sicuramente leggeranno anche loro...
  11. esdra

    richiesta di aiut(ino) seria

    Questo è vero...a dir la verità non ci vediamo neanche così spesso, ma quando ci vediamo...abbiamo tutti e quattro i nostri caratterini e non abbiamo sempre l'umore adatto per non irritarci! Io mi vergogno tantissimo per il casino che ho fatto e quanto sono diventata stupida (mi zia dice "ti si è avvitato il cervello") quando potevo benissimo prendere il fagotto e andarmene fuori per un pochino, o almeno non rompere a mio fratello preferito che mi è venuto tanto incontro...ma non sto a piangere sul latte versato. Mi dispiace che le cose in famiglia vadano peggio...
  12. esdra

    richiesta di aiut(ino) seria

    vorrei scrivere sinceramente oggi. da questa esperienza ho imparato a non svalutarmi più: l'hanno fatto tante persone in modo pesante ed ho perso me stessa inutilmente, e so che a voi non importa niente, che non siete qua per giudicare, ma vedo come prima ero una ragazza come le altre, forse un po' più sensibile ma forte, mi accorgo adesso con quanta libertà e apertura mi rapportavo con gli altri e con quanta dolcezza trattavo me stessa, l'interiorità di cui ero capace e che i tiranni che giudicano sono le persone che ho a casa, per quanto abbiano cercato di vedere in me quello che fa parte di loro... Secondo ho imparato che bisogna seguire sempre se stessi, anche a costo di far del male agli altri affettivamente, perché non puoi esser sempre tu quello che cambia e giustificare sempre. Non voglio più rinunciare a me stessa. Ho visto quanto valore ho (avevo), in senso umano, e non voglio rovinarlo. Ho fatto tanta fatica ad accogliermi di nuovo dopo quello che ho fatto e detto negli ultimi mesi, soprattutto a casa: se fossi una persona esterna mi volterei le spalle. Credo che le cose peggiori le ho fatte in questo periodo, credo di non esser mai stata così meschina e dall'altro lato non volerlo essere. E' una cosa completamente stupida! E' come farsi del male: come se volessi qualcosa e fai di tutto per farti un dispetto e rovinarti. Anche se sembro solo una paranoica rompiscatole quello che mi avete scritto sto cercando di metterlo in pratica. Adesso che so che andrò finalmente fuori e mi costruirò una vita mia, con le persone che mi apprezzano e nella dimensione che mi appartiene, sono molto più tranquilla e non sento il peso della diffidenza e del disprezzo che ho sentito a casa, e soprattutto non sento il peso di dover tradire me stessa e diventare chiusa e di pietra per riuscire a non farmi ferire e per riuscire a difendermi dalla confusione. Dallo psicologo ci andrò molto più avanti, devo digerire tutto quello che è successo!...
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.