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Annina

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  1. Hai centrato in pieno. "Mi sento in obbligo" e finisco per ribollire in silenzio perchè mi sembra di esagerare nelle sensazioni, di essere un'ingrata perchè in fondo loro "hanno accettato" mia figlia. E il continuare ad essere rassegnata e remissiva, perchè profondamente "riconoscente", non ha fatto altro che aumentare certe situazioni. Proverò a fare come mi dici, ad essere più determinata, con gentilezza e tranquillità e spero che accada almeno il maggiore riguardo che auspichi. Grazie davvero per la tua testimonianza. Il fatto che tu abbia compreso così bene la situazione e le sue sottigliezze mi rassicura. Perchè davvero talvolta mi sembrava di vaneggiare: le differenze concrete non ci sono (regali uguali, ec.. ec...) ma le sento, dannazione se le sento. E le sente mia figlia, che ci rimane veramente male, perchè davvero vuole tanto bene a questi nonni. Tra l'altro ha perso il nonno materno pochi mesi fa e la nonna materna vive a 1000 km di distanza, con cui però io non ho un buon rapporto proprio per via del mio percorso di vita "non lineare" (averla avuta "senza marito"). Ciao e un grosso abbraccio Anna P.S. Quanti anni ha tuo figlio?
  2. Non è detto che sia il segnale di qualcosa. Ti riporto la mia esperienza. Io, prima di avere figli, non contemplavo affatto una maternità nella mia vita. Proiettata in carriera, amici ed eventi. Figurati che se andavo in un locale e vedevo che cominciava ad essere frequentato da persone con bambini, evitavo in futuro di andarci. Quando sono rimasta incinta di un rapporto occasionale le mie due migliori amiche si sono precipitate a casa mia con gli indirizzi dei consultori vicini, certissime che avrei scelto di abortire. Ed io mi sono ritrovata a servire te e pasticcini, a comunicare il colore della culla che avrei comprato e che avrei tenuto da sola questa bambina. Adesso ho tre figli. Anche mio marito prima di conoscermi era lontanissimo dall'"universo bambini". Figurati che lasciò la sua fidanzata decennale proprio perchè non se la sentiva di sposarsi e di avere dei figli. Eppure si è innamorato di me quando ero incinta di una figlia non sua. Ha voluto altri figli nostri, ci siamo sposati e ha adottato la mia prima figlia. Ha chiaramente dei limiti come padre, come del resto anch'io li ho come madre, ma ci aiutiamo vicendevolmente a porci delle domande e a darci delle risposte, sempre per il bene dei bambini. E lo ritengo uno splendido padre. Non è detto che la tua "distanza" dai tuoi nipoti sia il segnale di qualcosa. Ti faccio tanti auguri. Anna
  3. Grazie Primula. E' proprio come dici tu. E' una sensazione "di pancia". Purtroppo non è una questione di età, come dice digi79: frequento mio marito da quando ero incinta e i miei suoceri hanno conosciuto mia figlia quand aveva 1 anno. Non sono mai stati con lei così dolci come lo sono con i nipoti biologici. E lei se lo ricorda. Anche mia figlia ha avuto 2, 3, 4 e 5 anni ma non le sono mai stati permessi i capricci che invece sono concessi agli altri due. Lo so che l'amore non si può imporre. Ma se la situazione fosse diversa? Cioè se io e mio marito avessimo insieme adottato un bambino nonostante avessimo anche dei figli biologici, non sarebbe stato giusto e legittimo pretendere dai nonni eguale trattamento per il nostro figlio adottivo? A maggior ragione nel nostro caso in cui la nipote adottiva è anche figlia naturale della nuora e sorella dei nipoti biologici. Praticamente ho paura che le mie paranoie circa la possibilità di parlare ai miei suoceri dipendano proprio dal fatto che la bambina è la mia figlia naturale che loro hanno "accettato" e che non esisterebbero dubbi nell'esigere un eguale trattamento se invece fosse un figlio adottivo per entrambi (per me e per mio marito). Spero di essere riuscita a spiegarmi. Ho tanta paura Primula. Ho una bellissima famiglia, ma l'equilibrio familiare che abbiamo ci è costato tanto. Sapessi quanti dubbi, quante perplessità. Il fatto che mio marito, Uomo splendido, ami la bambina come fosse sua mi rende felice e il mio amore per lui è ancora più cresciuto. Ma rimane la paura che in futuro ci saranno rivalità e disaccordi fra fratelli e che il "diverso trattamento" da parte dei nonni le favoriscano. Io ho con mia sorella ho purtroppo un rapporto brutto e conflittuale che fino ad oggi, entrambe quarantenni e madri, non riusciamo a risolvere. Ecco perchè per i miei figli vorrei tanto che l'avere un fratello fosse un tesoro, fonte di gioia e conforto. Un abbraccio e tanti auguri di cuore per la tua famiglia. Anna
  4. Spero tanto che abbiate la pazienza di leggermi e di darmi un consiglio. Sono una donna di 39 anni. Quando avevo 30 anni rimasi incinta durante un rapporto occasionale. Il partner occasionale mi comunicò che non se la sentiva di accettare quella paternità. Io decisi di tenere la bambina e di riconoscerla da sola. Nel corso della gravidanza ho conosciuto l'uomo meraviglioso che oggi è mio marito. Abbiamo avuto due nostri bambini (che oggi hanno 5 e 3 anni) e mio marito ha adottato la mia prima figlia (che oggi ha 8 anni). Del suo amore e del suo sentirsi padre a tutti gli effetti della mia prima figlia io non ho il minimo dubbio. I miei suoceri sono bravissime persone, anche se, per i miei canoni, forse un po' invadenti. Capisco però che la loro invadenza nasce dal profondo amore che hanno per mio marito (loro unico figlio). Inoltre viviamo a 150 km di distanza, le occasioni per vederci sono circa due volte al mese (trascorriamo lì due interi weekend), so che mio marito li adora e pertanto ho sempre abbozzato ed evitato di mettere paletti anche di fronte ad atteggiamenti che, se fossero stati quotidiani, avrebbero finito sicuramente con l'infastidirmi. Il problema è che, da quando sono nati i nostri figli "biologici", i miei suoceri fanno delle "differenze" fra i nipoti biologici e la mia prima figlia (che, a tutti gli effetti legali, è diventato anch'ella la loro nipote). La questione è molto sottile, nel senso che nei fatti queste differenze non ci sono: ad esempio hanno fatto un sostanzioso rgalo in denaro a tutti e tre i nipoti, in parti rigorosamente uguali; sul calendario sono segnati i compleanni di tutti e tre i miei figli, e così via... Si percepisce però la "differenza" nel tono di voce, negli abbracci e baci (rigorosamente inferiori per la nipote adottiva), nella facilità a perdere la pazienza con la nipote adottiva e nella facilità all'"intervento difensivo" verso i nipoti biologici quando vengono rimproverati da noi genitori. Mio marito sembra minimizzare e ipotizza che potrebbe essere una mia impressione dato che nei fatti (concreti ed economici) i suoi non fanno differenze. Anch'io sarei tentata, "per amor di pace", di abbozzare. Il problema è che queste "differenze" cominciano ad essere sempre più percepite dalla mia prima figlia che ancora non sa che mio marito non è il suo padre biologico e che si è sinceramente attaccata ai nonni, ma finisce spesso per rimanere delusa. Sono sempre più frequenti le frasi del tipo "non è giusto che qui M. e G. (il fratello e la sorella) facciano il principe e le principessa a casa dei nonni". Io non me la sento i liquidare le tristezze di mia figlia come normale gelosia fra sorelle, anche perchè sono certa che queste differenze vengono inconsapevolmente percepite anche dai figli più piccoli che si sentono "favoriti" in casa dei nonni e lì diventano più capricciosi e prepotenti, soprattutto nei confronti della sorella più grande. Negli ultimi tempi questa situazione ha minato la mia imparzialità e nelle ultime occasioni ho finito col rimanere "invischiata" da questo sistema. Mi sono infatti accorta di avere assunto, in casa dei miei suoceri, atteggiamenti più benevoli e permissivi nei confronti della prima figlia e più rigidi e severi nei confronti degli altri due. Cosa dovrei fare? Quando decido di affrontare la questione vengo assalita dai dubbi che forse sono tutte mie fantasie perché nei “fatti” non posso rimproverare nulla ai miei suoceri e rischio di rovinare un rapporto che è fondamentalmente buono. Se scelgo la strada del silenzio mi sento però una pessima madre ogni volta che gli occhi della mia prima figlia si fanno tristi o tutte le volte che mi accorgo di rimproverare “più del dovuto” la mia seconda figlia per le prepotenze fatte alla sorella maggiore quando è a casa dei nonni. Cosa dovrei fare? Grazie a tutti. Anna
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