Salve a tutti sono un ragazzo di 27 anni e mi sono appena iscritto su questo forum dopo giorni di consultazione. Ho deciso di scrivere perchè sto vivendo anch' io un ' esperienza molto simile a quelle qui descritte e ho decisamente bisogno di parlarne con qualcuno.
Partiamo dal principio: da circa 10 mesi ho iniziato un percorso di terapia presso una struttura pubblica per cercare di superare i miei problemi di ansia , attacchi di panico e problemi relazionali con l' altro sesso, ma circa 2 mesi fa la mia terapeuta( una donna sui 50 anni) ha deciso di affidarmi alle cure di una giovane psicologa, dottore di ricerca e specializzanda in psicoterapia, da poco entrata nella struttura, a suo dire più adatta a trattare i miei problemi.
Il problema è che dal primo momento in cui ci ha presentati ho avuto una specie di colpo di fulmine per lei, che fino a circa 10 giorni fa ho tentato in tutti i modi di non assecondare, data la situazione particolare nonchè la sua vistosa veretta di diamanti all' anulare sinistro, almeno fino a quando ho capito che me ne ero innamorato. Da allora le mie giornate sono state assolutamene pervase dal peniero di lei, dallo stato di attesa del giorno di terapia, da sogni e fantasticherie nonchè da stati ansiosi non indifferenti, che in un soggetto che soffre già di ansia e attacchi di panico potete ben comprendere che tipo di squilibrio comportano! Ciò mi ha portato ha fare ricerche su internet e ha scoprire che è un problema quantomai frequente, che gli psicologi online consigliano di condividere con il terapeuta stesso e che addirittura è quasi auspicabile che si presenti per un' evoluzione della terapia stessa. E cosi dopo giorni e notti di tormento, passati a piangere e maledire il destino che ha voluto che la incontrassi in un contesto del genere, ho deciso di vuotare il sacco nella seduta di ieri.
L' ansia era alle stelle tant' è che lei stessa, nel momento in cui sono entrato, ha notato come fossi parecchio scosso... ero un vortice di emozioni che non ho saputo reggere e cosi alla domanda su cosa fosse a determinare tale mio stato, il bisogno di piangere ha avuto la meglio! Ero ora incapace di dire quello che avevo dentro, nonostante l' intento fosse quello.... Stavo male, iperventilavo alla grande( con tutti i sintomi che ne conseguono: termore, formicolio agli arti, perdita di forze, nausea, senso di oppressione, ottundimento..) e perciò ci è voluto un po prima che riuscissi a dire << il problema è che mi sono innamorato di te>>. Le ho detto che mi aveva colpito fin dall' inizio, che se ci fosse stata un' altra al posto suo non sarebbe successa la stessa cosa o che la medesima situazione si sarebbe presentata se avessi avuto la fortuna di averla incontrata in un altro contesto; SU sua domanda le ho anchè confessato di aver fatto ricerche su di lei scoprendo di avere quasi la stessa età( marzo 81 io, dicembre 80 lei).
La sua prima reazione è stato un bel sorriso che per un attimo mi ha riempito il cuore ma che ha poi lasciato lo spazio ad una terribile sensazione di paura e smarrimento per il pensiero di cosa ciò avrebbe determinato. Mi ha cosi detto che si tratta di un rapporto sbilanciato per il fatto che io non conosco nulla di lei e che non posso innamorarmi di una persona che non conosco, che se la sua reazione non era quella di <<invitarmi a prendere una birra le sera>> , come probabilmente mi aspettavo, non era da considerarsi come un rifiuto come mi poteva essere capitato in passato, che avremmo potuto lavorarci sopra ed infine che avremmo cmq deciso insieme sul da farsi dopo un attento periodo di riflessione da parte di entrambi durante il periodo natalizio. Sono andato via a pezzi, forse perchè mi aspettavo una reazione più calorosa, forse perchè non ero( e non lo sono tutt'ora) convinto di aver fatto la cosa giusta e/o forse perchè la paura di aver compromesso il nostro rapporto crescevea vertiginosamente, tanto che il pomeriggio non sono andato neanche a lavorare per l' evidente stato di crisi in cui versavo.
Oggi sto un po meglio ma continuo a non provare interesse per le cose che faccio, a non avere voglia di vedere nessuno, ma soprattutto continuo ad avere paura di perderla e ha nutrire un misto di folle speranza e di rassegnazione. Vorrei sentire almeno la sua voce ma ho deciso di non cercare più contatti per non peggiorare la situazione.... Spero sia lei a chiamarmi ma anche in tale caso non saprei cosa dirle...... Non so che fare... sono disperato..........Non riesco più a sopportare nulla.... Vi prego aiutatemi!!!!