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zazà

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messaggi di zazà

  1. beh...magari bastasse il pensiero...

    oh, che ti devo dire...il rapporto che culmina nell'orgasmo per me è più soddisfacente"

    altrimenti rimango "frustrata", un po' come quando faccio sogni erotici che non culminano nell'orgasmo.

    mi sveglio tesa, nervosa. l'orgasmo oltre a essere "piacevole", per me è anche un rilascio di tutta la tensione erotica (ma anche di tutta la tensione in generale)

    a voi non capita mai di masturbarvi quando siete nervosi? solo per sciogliere la tensione?

    ma perchè separare il momento dell'orgasmo, dal fare l'amore? è un tutt'uno...

    (a parte il discorso della masturbazione, ma abbiamo già detto che sono sensazioni diverse...)

    Quoto tutto.

    Per quanto riguarda nervosismo e masturbazione, ora non mi succede quasi più (ma non so perchè non credo sia proprio un bene) ma una volta lo facevo spesso mentre studiavo!

    Piuttosto mi capitano masturbazioni nevrotiche contrapposte a quelle sane, che io quindi distinguo in 'secche' e 'bagnate'.

    Le prime sono contraddistinte da fantasie bruttine, direi decisamente autolesionistiche, per cui arrivo pure ma la patata resta secca.

    Le altre si nutrono di fantasie d'amore piacevoli e alla fine lasciano tracce abbondanti :muttley:

  2. Come diceva qualcuno il rischio all'inizio quando lui non sa come muoversi è di molta fatica e poco gusto,questo sta anche all'esperienza ed alla sensibilità di un uomo nel capire le esigenze della donna.Purtroppo storicamente a parte rare eccezioni la donna ha tante di quelle remore e pudori e tabù all'inizio che sembra di stare dall'antiquario nel reparto Cristalli di Boemia....o sbaglio?

    Verissimo :rflmao:

    Io non ero proprio un cristallo ma insomma.....

    Ed è anche vero che in gioventù mi sono capitati ragazzi di buona volontà ma molto poco istruiti per cui ho dovuto spiegargli tutto io!

  3. Ciao Ant, ciò che dici è vero, ma è altrettanto vero quello che dicono gli altri, cioè che la maggior eleganza sta nella naturalezza.

    Personalmente non credo che la grazia sia categoricamente innata perchè si può migliorare se stessi, ma deve essere una ricerca interiore, fatta soprattutto di autenticità.

    Il travestimento, la recitazione, sono utili, soprattutto in certi lavori e soprattutto se ci si deve relazionare con persone che badano molto alle apparenze.

    Faccio alcuni esempi per spiegare cosa intendo nei vari casi:

    1 - conosco un mastro muratore che dirige un'impresa di costruzioni. Non parla bene l'italiano, è di paese. Ma veste ordinato e dai modi cortesi e garbati percepisci che è una persona veramente per bene e affidabile. Infatti è uno dei rarissimi casi d'impresa di costruzioni che non ti combina casini e per questo è ricercatissimo e pieno di lavoro.

    2 - Ci sono tante ragazze che vestono bene e parlano in perfetto 'televisese', cioè un'italiano imparato dalla televisione. Poi parli col ragazzo e ti trovi davanti un napoletano verace. Da quello che ho detto prima intuisci che non è un problema di linguaggio: spesso queste persone si rivelano delle vere zantraglie, cioè volgari, fasulle e pure infami.

    3 - C'è poi quello che cerca di darsi un tono emulando certi atteggiamenti chic ma se viene scoperto nella sua vera essenza viene ancor di più isolato e sbeffeggiato da coloro nel cui ambiente ha cercato di entrare. Una volta, quando si faceva maggior distinzione fra classi sociali, tipi del genere venivano definiti "parvenu", tipo il borghese che cercava di atteggiarsi a nobile.

    4 - C'è anche quello che si veste bene, ostenta atteggiamenti forbiti, forse pure affettati ma si muove in un ambiente in cui contano solo i soldi e l'interesse e quindi si trova bene perchè i valori di riferimento sono appunto altri.

    Tornando a quello che dicevi tu, sono d'accordo con te. Ma penso sia importante che gli atteggiamenti siano fortemente interiorizzati altrimenti si rischia di vanificare l'effetto.

    Ti faccio un ultimo esempio: se sono abituata a mangiare a bocca aperta, facendo tanto rumore e ruttando in continuazione (comunque, detto per inciso, il rutto fa bene alla salute :wink:) e questo presuppone una sguaiatezza di tutta la mia persona, quando mi ritrovo ad una cena elegante posso fingere ma stai sicuro che prima o poi mi scappa qualche atteggiamento abitudinario non proprio consono alla situazione.

    Insomma, penso che bisogna essere eleganti soprattutto per se stessi e poi per gli altri.

    Non ti conosco bene ma da quel po' che ho letto di tuo penso che tu puoi permetterti certi miglioramenti "visivi" perchè sei intelligente, quindi c'è una sostanza alla base. Penso che fai bene a dare certe indicazioni ai tuoi ragazzi-allievi ma, ripeto, l'importante, secondo me, è che ci sia una certa sostanza dietro.

    Infine, non è molto pertinente ma vorrei dirlo comunque, conosco varie persone molto eleganti d'aspetto e nei modi, culturalmente raffinati ma umanamente dei grandissimi bastardi e allora ti chiedi: ma cos'è veramente l'eleganza? per me, quella di animo! :;):

  4. quanta importanza per qualche sussulto, qualche fremito, qualche sospiro...

    per raggiungere l'orgasmo basta un dito, anzi, basta il pensiero a volte.. ma volete mettere il piacere del rapporto anche senza orgasmo? che importa se lo si raggiunge o meno, cosa cambia e soprattutto perchè simularlo? lo scambio è nel fare l'amore, non nell'orgasmo.

    Ammesso che abbia capito bene le tue parole, non definirei l'orgasmo come "qualche sussulto, fremito, sospiro", lo trovo riduttivo.

    L'orgasmo è un grande piacere e non esclude lo scambio, anzi è un'ulteriore esperienza che si condivide.

    Forse i toni che stiamo usando possono sembrare troppo asettici, quasi 'chirurgici' e impersonali.

    Ma non credo sia cosi e poi ci andava di parlare prettamente di orgasmo, fare l'amore è sicuramente qualcosa di più ampio e andrebbe trattato a parte.

    Mirtilla, leggo che sei licantropofila...lo sai che io ogni tanto ululo? si si, faccio proprio ahuuu ahuuuu (in casa ovviamente e solo da sola o davanti a pochi intimi), è bellissimo! :Batting Eyelashes:

  5. P.S.: rispetto allo scazzo, cara zazà, so che all'inizio è un pò strano da leggere, ma con i ltempo invece si impara che il forum è identico alla vita vera (non so se ne hai già frequentati altri), si incontrano tutti i tipi di persone e ci si incontra e scontra di continuo, l'importante è non sentirsi mai coinvolti in modo personale, dire la propria e tirare avanti...poi se dall'altra parte ci sono persone intelligenti, dopo lo scazzo reciproco magari in un altro post si scherzerà e si riderà....non è per ipocrisia ma è proprio così....ovviamente poi ci possono essere el simaptie e le antipatie e ognuno si fa un'opinione dell'altro...però insomma l'idea di essere sempre perfetti e gentili non è realistica, quindi....

    Al prossimo scazzo buttati nella mischia, magari dopo ti senti anhe meglio!!!! :LOL: aahhaha

    Resto in OT, tanto ormai questo 3d è tutto un guazzabuglio :icon_mrgreen: e ne approfitto per risponderti:

    Non è che non accetto lo scazzo, anzi. Ma penso pure che bisogna darsi una regolata, penso davvero ad un lettore nuovo che arriva qui, cerca delle informazioni e si ritrova in una zuffa a tratti isterica, quindi fondamentalmente improduttiva e soprattutto troppo prolungata.

    Utile per chi scrive ma decisamente a rischio chat (come Mio ha detto altrove, eppure mi sembra ci caschi pure lui)

    Usiamo pure toni forti, ma cercando di restare in argomento.

    Per questo avevo proposto un'area a parte dove menarsi; secondo me è importante non perdere il fine principale del leggere e scrivere in un forum, che per me è la comunicazione ad ampio raggio.

    Sono portata a pensare che il 3d Uomini for dummies resterà utile per pochi di noi che vi hanno partecipato.

    La sua lunghezza, ma soprattutto la sua dispersività lo rende inutilizzabile per quanti verranno dopo assetati di sapere, attratti da un titolo intrigante ma oltre il quale avranno difficoltà a procedere. E cosi noi ci siamo preclusi la possibilità di nuovi interventi in cambio di uno sfogo. A questo punto si tratta di capire per ognuno di noi da che parte pende la bilancia.

    ciao ciao :;):

  6. Dopo aver letto gli interventi di Juditta e Arco, continuo a dire, almeno per quanto mi riguarda, che il fattore mentale è primario.

    Non ho avuto moltissimi uomini, diciamo che 6 di questi sono stati significativi, e ho trovato molta disponibilità da parte loro.

    Disponibilità che significa amore, dedizione, pazienza, attenzione, fantasia, romanticismo, passionalità, ecc. Quindi non posso dire di essere stata sfortunata o non aiutata.

    Purtroppo se non ci sei con la testa e con il corpo, se hai appunto dei blocchi energetici, l'altro può aiutarti relativamente!

    Penso che bisogna prima lavorare su se stessi e poi, ovviamente, avere un compagno attento alle cose di cui parla Arco.

    Proprio lui usa la metafora del canto, bene, ti posso dire che tempo fa provai a prendere delle lezioni di canto, vere.

    Questa esperienza mi fece prendere atto di come concentravo la tensione emotiva anche nel collo e nella mascella, prima non ci avevo mai fatto caso.

    Anche in quel caso, puoi pure avere un bravo maestro, ma se non riesci a smontare certe rigidezze è inutile illudersi, prima devi sistemare il tuo strumento, poi qualcuno t'insegna ad usarlo.

    Arco dice che ci vuole tempo per l'orgasmo vaginale ma per chi non riesce in quel modo, la stimolazione vaginale può addirittura diventare fastidiosa se troppo prolungata, l'ho provato in prima persona e mi è stato pure riferito da qualcuno.

    Nel mio post precedente ho dimenticato di dire che a me piace molto la penetrazione dopo l'orgasmo, sembra quasi una specie di massaggio di completamento. è ovvio che sarebbe il coronamento dei nostri sogni raggiungere la serie A ma è bene non metterci troppo il pensiero.

    A Napoli si dice " o cazz nun vuò pensieri ", idem dovrebbe essere per la fica, per cui va bene mettere a fuoco per quanto possibile la propria sessualità ma poi non bisogna soffermarcisi troppo, soprattutto mettendosi a paragone con situazioni presunte migliori.

    Non dico che bisogna essere rinunciatari o accontentarsi nel senso negativo del termine ma nemmeno applicarsi troppo anche perchè le difficoltà sessuali sono parte di un tutto.

    Magari sistemare i propri problemi esistenziali incomiciando da qualche altra parte ci porterà ad un rilassamento e disinvoltura che poi ci ritroveremo anche nel sesso.

  7. Come prima cosa vorrei fare una rapida descrizione fisica dell'orgasmo femminile, il mio ovviamente.

    Potrebbe sembrare inutile ma ricordo che una volta il mio analista mi fece l'obiezione che molte donne credono di avere l'orgasmo ma in realtà non sanno veramente di cosa si tratta, quindi...

    Breve descrizione "tecnica" dell'orgasmo di zazà:

    Piacere che aumenta d'intensità con un andamento a ondate, per cui, più che di un piacere continuo parlerei di fitte di godimento (in corrispondenza del passaggio della lingua o del dito sul clitoride. ahò, più preciso di cosi!) che raggiungono un picco di soddisfazione ed esaurimento del piacere, oltre il quale la stimolazione del clitoride diventa insopportabile, fastidiosa e spesso addirittura dolorosa.

    .......dopo questa descrizione disse: ok, mi hai convinto.

    Ero al corrente dell'eiaculazione femminile grazie al sito di Jacopo Fo; personalmente non ne so nulla anche perchè non me ne importa molto, infatti mi viene da dire: eiaculazione o no l'importante è che si goda!

    Ho cominciato presto a masturbarmi, più o meno verso i 5 anni. Mi ricordo che mi strofinavo sul cuscino e avevo già capito che era qualcosa da nascondere, ma non ricordo molto di più. Dopo qualche anno ho cominciato ad usare le mani e qualche volta il manico di una spazzola che di per sè non mi provocava chissà che piacere vaginale ma velocizzava il raggiungimento dell'orgasmo.

    A un certo punto levai di mezzo la spazzola per via di certi condizionamenti pseudoreligiosi, provai pure a smettere di toccarmi, ma, grazie a Dio, non ci riuscì e mi condannai all'eterno peccato (quindamente e tralaltramente smisi pure di confessarmi).

    Non ho mai provato l'orgasmo vaginale ma solo quello clitorideo e, raramente, lo stesso tipo di orgasmo localizzato all'ingresso della vagina. Cioè mi dava fastidio la stimolazione diretta del clitoride e la stimolazione dell'ingresso della vagina mi faceva provare un'orgasmo identico a quello clitorideo, solo un po' più in basso.

    L'orgasmo vaginale l'ho sognato, di notte dormendo. Era identico a quello clitorideo ma interno, quindi, stesso nel sogno mi dicevo: ah....e quest'è?!

    Quando arrivo a volte urlo (ma non tipo film porno, qualcosa di più autentico e non troppo esagerato) a volte no, dipende da quanto sono rilassata. Infatti preferisco quando le corde vocali e il diaframma partecipano al piacere lì sotto.

    Anche a me, come digi, la parte psicologica la fa da padrone, probabilmente è quella incapacità di abbandonarsi a cui fa riferimento Letfield e in me spesso prende la forma di fantasie sgradevoli oppure che nulla c'entrano con il rapporto sessuale, fantasie che si presentano spontanee alla mente e mi rompono le scatole, sigh.

    Quando accade questo, tecniche, concentrazione e posizioni particolari aiutano ad aggirare gli ostacoli psicologici ma indubbiamente rompono un po' l'atmosfera.

    L'intimità conta moltissimo: il primo incontro con uomo è sempre stato deludente e non dipendeva dalle sue capacità. In ogni relazione che ho avuto, ho cominciato a rodare dopo mesi, anche per questo non sono mai stata troppo dietro a storie fugaci perchè tanto sapevo che non ci guadagnavo niente (e me ne dispiace).

    C'è poi da dire che non tutti gli orgasmi sono uguali. Mi può capitare di essere stimolata e sentire poco durante, ma poi l'orgasmo arriva comunque ed intenso.

    Altre volte, se sto tesa, arrivo ad un orgasmo poco soddisfacente. Questa situazione mi ricorda alla lontana quella descritta da Letfield (che già mi era stata descritta da qualche uomo), cioè un'analogia tra l'eiaculazione maschile senza piacere e un picco di stimolazione che ti dà pochissimo piacere ma comunque non puoi continuare perchè altrimenti ti fa male.

    Non ne parliamo poi quando capita che mi blocco: da un lato mi accanisco perchè non mi va di rimanere appesa, dall'altro la situazione diventa un cane che si morde la coda perchè sai che ci vorrà un certo (lungo) tempo e allora ti senti sbagliata, ti fissi e allora ci vuole più tempo ancora....e poverino il mio amore...insomma un disastro.

    Altre volte godo intensamente dall'inizio fino alla fine, e in questi casi arrivo pure molto più velocemente.

    Riguardo gli orgasmi multipli, mi capita con la masturbazione e qualche volta nei rapporti ma devo dire che se ho un orgasmo come Dio comanda non mi frega niente di quelli multipli, perchè dopo sto una pace, soddisfatta e non desidero altro.

    Ho finto una sola volta, per vedere l'effetto che fa! .....no, in realtà era che non mi andava ma non volevo complicare la situazione...non sto a spiegare qui tanto non è importante.

    Lui ci cascò, io pensai: non lo rifaccio neanche morta.

    Non mi faccio il problema più di tanto della mancanza dell'orgasmo vaginale, piuttosto vorrei godere senza andare troppo per le lunghe, vorrei essere sempre abbastanza rilassata.

    Anche perchè ho avuto un periodo molto felice sotto questo punto di vista e cioè quando cominciai l'analisi.

    L'inizio della terapia fu per me letteralmente esplosivo, uno sconvolgimento totale che mi rimescolò completamente. Un terremoto continuo, faticoso da sopportare perchè pieno di sbalzi d'umore, attacchi di ansia, ecc. insomma un macello.

    Però, però....l'unica cosa positiva era che probabilmente il mio enorme super-io 'dormiva' e sul profilo sessuale tutto era estremamente più facile, venivo alla velocità della luce, tipo uomo medio, senza tanti convenevoli e una volta mi sono avvicinata all'orgasmo vaginale perchè sentivo la vagina molto più reattiva, che letteralmente stringeva più del solito il pisello e l'uomo che stava con me avvertiva questa differenza.

    Purtroppo quando mi capitò quest'episodio stavo sperimentando una cura di psicofarmaci che, come effetti collaterali, inibivano la risposta sessuale, avevo difficoltà anche a masturbarmi e proprio per questo ho smesso di prenderli.

    Se penso che forse mi sono fregata l'unico orgasmo vaginale della mia vita per dei farmaci di m..... azz quanto m'incazz!

    Tra le tante dicerie ho sentito pure quella della vibrazione della pancia durante l'orgasmo, me lo accennò un'amica lesbica, ma che è? Mi pare che Lowen parlava di vibrazione di tutto il corpo, che dire? beati loro!

  8. ciao zazà, ma tu ti vuoi mettere davvero nei guai!!!! :icon_razz:

    secondo me ti sei divertita! a me il sarcasmo di arco diverte molto...

    No, tutto tranne che divertita, anche perchè mi sembrava che ve le stavate dando di santa ragione e non riesco a ridere sugli scazzi altrui. Poi, gironzolando per il forum e pescando in vari 3d, mi sto rendendo conto che, tutto sommato, c'è molta amicizia fra di voi nonostante le ampie divergenze di opinioni. Quindi ora vedo le mazzate che vi siete dati con occhio molto diverso.

    Oggi ho chiesto ad un caro amico riguardo la faccenda In Topic. In base alla sua esperienza, mi ha confermato che molti uomini aderiscono alla teoria del primo e secondo pensiero, anche lui si è ritrovato, magari quando era più giovane. Ha trovato convincente l'idea di arco che tutto ciò ha una base istintuale ma ha aggiunto che spesso è molto labile il confine tra il dato di natura e il condizionamento culturale, cioè non sempre è facile distinguere e quindi non abbiamo raggiunto grandi conclusioni.

    Ciò che resta, secondo me, come consiglio pratico è di evitare certi racconti, come più volte abbiamo detto qui e altrove.

    Sempre in tema 'Uomini for dummies' vorrei aggiungere un'altro consiglio pratico:

    Mai frusciarsi, atteggiarsi, col proprio uomo che qualcuno ci corteggia. Io in passato l'ho fatto nell'ingenuo tentativo di richiedere maggiore attenzione (tentativo abbastanza contorto, devo riconoscerlo) e, cosi facendo, ho solo peggiorato le cose. Idem è accaduto a qualche mia amica. E a voi?

  9. ragazzi, all'anima e chi v'è m.... :Skull:

    voi sfiancate la gente che vi legge, maronna miaaaaaaa! :sweat:

    Vi rendete conto che in dieci giorni avete prodotto 29 pagine?!!!

    Vi giuro, m'avete acciso! :wacko:

    E non ditemi che potevo risparmiarmi di leggervi perchè ci tenevo a sentire diverse opinioni sull'argomento e per questo giravo pagina ogni volta sperando in nuovi interventi.

    Ci vogliono ore e ore per leggere quattro opinioni e mezzo sull'argomento, perdincibaccocacchiarola!

    Aveva cominciato cosi bene, in maniera molto attinente e soprattutto tranquillo lastellaelarcobaleno.....

    Ma non c'è un moderatore? o forse lasciano fare per studiare i comportamenti nei forum? per esempio, per vedere quanto siamo capaci di autogestirci?

    Per quanto mi riguarda, non mi sono nuovi certi sentimenti a cui fa riferimento il fidanzato di Juditta, cioè una certa possessività maschile applicata anche nel futuro.

    E ho trovato molto interessante l'intervento di arco perchè penso che in noi esseri umani, pieni di simboli e sovrastrutture, sia interessante riscoprire il dato di natura (che altri qui vedono come un condizionamento, lo so e non lo escludo, ma io sto esprimendo la mia visione delle cose, tra l'altro ancora in divenire perchè propendo per la visione di Juditta, Arco e simili ma non ci metterei la mano sul fuoco).

    Mi ripropongo di investigare presso i miei amici le loro opinioni riguardo l'argomento principale del topic e poi di riportare qui perchè questa ricerca m'interessa.

    Per quanto riguarda il grande OT che corre, neanche trasversale, in questo topic, dico la mia, molto politically scorrect: io sto con Juditta e chi la segue, anche se penso che sarebbe stato meglio non rispondere alle "provocazioni" o equivoci o...chiamateli come vi pare e non applicarsi per tante pagine consecutive.

    Perchè ho avuto l'impressione che il primo ad andarsene per la tangente sia stato Letfield, incominciando ad esprimere giudizi non richiesti e solo molti post dopo ha giusto accennato a cosa prova lui in prima persona. Mio aveva cominciato bene ma poi ha deciso di seguire Letfield andando anche lui palesemente in OT.

    Perchè non credo che Juditta abbia chiesto: siete d'accordo con me o no? penso abbia chiesto di raccontare le proprie esperienze personali per CONFRONTARSI.

    Poi sono partiti gli equivoci a bizzeffe e amen.

    Alla fine si conosce di più sui temperamenti e le idealità dei vari utenti che non sull'argomento in questione, ma è comunque interessante, per questo mi ci butto anch'io nella mischia.E mi sto pure chiedendo perchè mi sono stremata in una lettura estenuante: masochismo? caparbietà? .....?

    Ma non si potrebbe aprire una sezione "scazzi e cacacazzi" e ci si prende a mazzate'e'cecate li? :boxing::girl_devil::starwars::chair::bash:

    Così sfoghiamo un po' di benedetta aggressività li e poi andiamo a ragionare in tutto il resto del forum.

    A un certo punto il discorso si è spostato sulle differenze o meno tra uomo e donna nel vivere il sesso, praticamente un argomento gigantesco.

    Avrei anch'io da aggiungere qualche spunto sull'argomento ma mi trattengo perchè credo andrebbe disperso in questo topic magmatico.

    x digi e judi: posso partecipare alla vostra conversazione sull'orgasmo femminile? dove volete voi, l'importante è che si faccia.

    Se proprio non si riesce a fare pace non si può aprire un topic dove, sin dall'inizio, si chiedono esplicitamente solo escusivamente interventi femminili?

    Perchè a me interessa soprattutto l'orgasmo femminile raccontato dalle dirette interessate e se si creano di nuovo casini automaticamente si escludono interventi di nuove persone, soprattutto quelle sane, che mai perderebbero (come me che sana non sono :rofl3: ) ore e ore per rintracciare in un mare di botta e risposta l'argomento principale del topic.

    Poi magari si apre pure un topic di confronto tra uomini e donne, che ve ne pare?

  10. dove meglio ti piace.....però credo che lì lo potranno leggere i diretti interessati e anche tutti i prossimi utenti "innamorati" e magari potrebbe essere d'aiuto.....(perchè ho la sensazione che ci sia il lieto fine..), che ne dici?

    grazie per il contributo...

    ok, allora scrivero nel mega topic, più o meno prossimamente......

  11. ciao zazà, ti ho letto un pò in giro e devo dire che mi piace quello che scrivi...

    ma dici che sei passata per il "transfert" , hai fatto terapia? Racconta racconta, che anche io sono una delle utenti del topic di "pazzi" e forse non lo sai ma lì ci chiediamo tutti dove andremo a parare!!!!! :wacko: Tu ne sai qualcosa???? :Whistle:

    comunque benvenuta!!!! :):

    Grazie per i complimenti digi :rolleyes:

    Chiamalo transfert...ero innamorata stracotta!!!

    Ma che faccio, lo racconto qui o li?

  12. PERBACCO concordi con me...uè uè uè...azz ma allora bisogna approfondire sta cosa...scherzo, una cosa non mi è piaciuta una tua frase...rileggo nei momenti di scoramento...ma scherzi o fai sul serio? Ripeto sono a tua completa disposizione per qualsiasi parola di incoraggiamento su questo sfondi una porta aperto,pardòn un PORTONE! Alla prossima signora/ina?

    mah :icon_rolleyes: , in effetti ripensandoci su forse volevo dire che può essere utile mantenere un atteggiamento simile (cioè dare spazio a ciò che inferno non è) quando ci si sente abbattuti, stanchi.

    Ma pensavo che in fondo capitano a tutti momenti del genere.

    Infatti, quando mi capita di stare giù, vado a bussare alla porta di mia sorella o di qualche caro/a amico/a, oppure ascolto della musica che mi rigenera, dando appunto spazio a ciò che inferno non è. Con mio marito a volte cerco di evitare perchè lo ritengo più fragile di me sotto alcuni aspetti, spesso si abbatte appresso a me e finisce che lo devo pure risollevare! Ho usato una frase poetica per dire cose semplici in fondo.

    grazie per la tua grande disponibilità :abbr:

  13. Ciao tesoro,interessante l'incipit complimenti sulla barca psiconline.Detto questo,sai una cosa che un giorno chi ti da aiuto,o fa qualcosa per te dopo te lo rinfaccia con gli interessi

    grazie per i complimenti :muttley:

    Chi rinfaccia è uno xxxxx (tout court, alla faccia della comprensione analitica :Tounge: ), quindi il problema è suo, non tuo. Ciò non toglie che purtroppo ce ne siano parecchi in giro e quando te li ritrovi tra i familiari peggio ancora.

    Però, leggendo anche i tuoi successivi post, capisco qualcosa in più del tuo discorso che inizialmente anche a me era parso uno sfogo.

    Stretto stretto concordo fondamentalmente con te e penso che viviamo in un mondo di squali e quindi è necessario sviluppare e costruirsi una discreta corazza.

    Concludo con la fine di un libro di Italo Calvino, Le città invisibili, che rileggo nei momenti si scoramento per farmi forza:

    L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

  14. Benvenuta zazà...potresti lasciare ogni tanto dei saluti in alcuni profili... :;):

    detto, fatto. Mica mi ero accorta che si potevano fare cose del genere, abbi pietà di me che sono agli albori dell'utilizzo dei forum :redface:

    grazie a tutti per i calorosi saluti :icon_biggrin:

  15. Mi viene in mente il frammento di un racconto:

    ...Mi disse: la vita è come avere una palla tra le mani, tu pensi di giocarci e farla andare dove vuoi ma poi, quando la lanci, lei se ne va da qualche altra parte. E alla fine sei tu a correrle dietro.

    Diciamo che ci proviamo ad esserne padroni ma...

    E poi perchè non bisogna accettare l'aiuto di nessuno, perchè non ringraziare nessuno?

    Non viviamo forse in un mondo fatto di relazioni, in cui si da e si riceve: aiuto, ringraziamenti, calci nel sedere, ecc., di tutto un po'?

    ....forse non ho capito bene... :unknw:

  16. Anch'io ho una madre come la tua, sigh :icon_confused: .

    Da come la descrivi sembra il classico tipo di mamma "SO TUTTO IO" afflitta da sindrome della chioccia, per cui senza pulcini perde la sua ragione di esistere.

    Credo nasca da qui la necessità di denigrare i figli, per non dare quella fiducia necessaria a staccarsi e crescere.

    Ci ho messo una vita per liberarmene e ancora rompe, ti assicuro, nonostante io non viva più con lei.

    Non può farlo allo stesso modo di prima ma ci prova in tutti i modi e qualche volta ci riesce per vie traverse.

    Concordo con molte cose che già ti hanno detto ma vorrei avvisarti di un possibile atteggiamento da parte sua: è vero che ci sono casi come quello di Lapina, tutto sommato positivi, ma è anche vero che potrebbe succedere il contrario, e cioè che tua madre potrebbe cercare di metterti i bastoni fra le ruote nel momento in cui ti allontani e pure dopo magari esclusivamente con ricatti psicologici, contrastandoti in maniera più o meno subdola.

    Ti consiglio di essere pronta ad una situazione del genere, anche se non te la auguro per niente.

  17. La storia dei sigilli, ammesso che l'abbia capita, mi ha fatto venire in mente la canzone di Battiato 'Come un sigillo':

    Ponimi come un sigillo sul tuo cuore

    così resterò impresso in te per sempre.

    E tu passavi appena le sottili dita sul prepuzio

    poi sfioravi il glande e i sensi celebravano il loro splendore

    ed era bello starti ad osservare.

    Confermavi il mondo della coesistenza materiale (questa ultima frase veramente non l'ho capita ma, vabbè, battiato è così :blink::rofl3: )

    Ponimi come un sigillo sul tuo cuore

    come un sigillo sulle tue braccia.

    e questo mi fa pensare come, molto spesso, un eccessivo investimento simbolico rovini tanti rapporti.

    A me sembrate, tu e la tua compagna, afflitti da un eccesso di idealismo, e forse pure di moralismo, che poi è suo cugino. E questo genera anche un impazzimento autolesionista: francamente trovo folle pretendere di parlare insieme dei dettagli del "tradimento", cosi come è stata folle lei a raccontartelo (ma questo è già stato detto) e tu a cercare di scoprirla (eppure ti capisco benissimo perchè anch'io sono caduta in un atteggiamento simile).

    Personalmente penso che il piacere, fisico, nel fare un pompino, consista nel piacere della suzione, quel piacere primordiale che abbiamo sperimentato appena nati, punto.

    Il valore simbolico che sta dietro dipende dall'immaginario di ognuno (per chi lo fa e per chi lo riceve), ma se addirittura ci hanno fatto pure una scena di un film, è probabile che nell'immaginario maschile risulti davvero indigeribile e comunque, per il tipo di cultura in cui viviamo, è un fatto che l'uomo sia meno attrezzato della donna a reggere le corna. Infatti credo che tu saresti impazzito comunque, pure se la sua bella avesse praticato altre posizioni.

    Secondo me potrete passare una vita intera a riempirvi di corna reciprocamente per poi puntualmente raccontarvele o 'sgamarvele' ma senza risolvere nulla perchè, probabilmente, il problema è a monte della relazione, ossia nel vostro (ognuno per conto proprio) modo di relazionarvi all'idealizzazione del sesso che avete, ma direi anche del rapporto sentimentale.

    Perchè non è vero che amarsi significa dirsi tutto e vivere in una 'esclusività di sentimenti' (tanto per citare di nuovo Battiato)

    Guarda, nanonelbosco, che chi ti scrive è passata in una situazione simile alla tua, nel tuo stesso ruolo.

    Ad ogni modo, la penso come Woody Allen che ha detto (più o meno perchè cito a memoria):

    l'infedeltà è una questione destinata a restare senza soluzione

    Ti brucia che ti ha fatto le corna? vada pure che la ricambi in pari moneta, può darsi che funzioni da calmante, ma se glielo racconti finirete solo in un vortice di sevizie psicologiche. Io penso che ognuno deve risolversi le proprie debolezze DA SOLO, senza farne carico all'altro (ma anche questa è una mezza utopia! ha, quanto mi contraddico! :rflmao: )

    E se invece la lasci, poniti il problema per una prossima relazione perchè rischi di caderci di nuovo.

    Questa, ovviamente ma ci tengo a precisarlo, è solo la mia opinione.

    un piccolo OT: juditta, digi e stellaearcobaleno, mi siete proprio simpatici :wink:

  18. salve :icon_biggrin: sono nuova :78: !

    sono approdata su questo forum un po' per caso e mi sono appassionata al topic sull'innamoramento per il proprio analista - lungo da morire, mai vista roba del genere! ...lo leggo a piccole dosi come un libro.

    Ci sono passata anch'io circa dieci anni fa e trovo sia molto bello condividere le emozioni di una situazione cosi particolare.

    detto questo, vado a leggere e, magari, a scrivere qualcosa sperando di dare dei contributi interessanti al forum, fosse solo con delle giuste domande.

    ciao ciao :8P:

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