claus

Anche a me è venuta la pelle d'oca Comunque ho letto su internet che il vaticano ha fatto una reunione insieme ai capi di altre sete religiose americane per "capire" quando si può considerare una persona come morta, e parlano di proibire la definizione di morte cerebrale, così anche se non c'è più attività rimarrai collegato ad una macchina sin che la morte non averrà in modo "naturale" perchè uno scenziato ha detto che anche loro hanno il dubbio, e come l'anima non si trova nel cervello.....diventerebbe un'omicidio . Ciò significa addio ai trapianti. Scusate il termine ma è bestiale!

non sono mica stata Io a tirare in ballo la cucina oppure il neonato! Comunque sono fatti da.... e provengono da..... prima l'uovo o la gallina????? l'uno e legato all'altro.... per me e tutto biochimica!

Un neonato aggisce a seconda di istinti genetici (pianto x fame), un bambino, ad esempio di un'anno può aggire già per un esperienza visuta anche se non in modo uguale. Anche se non abbiamo vissuto un tipo di esperienza (futuro), la soluzione la cerchi a seconda dell'esperienza più simile che hai provato

il cucinare per stasera, per esempio, dipende anche dal fabbisogno (si scrive così?) del propio corpo che invia informazioni al cervello che a sua volta cerca nel bagaglio mnemonico e decidi così il menu.... che a sua volta va a cercare nella memoria di ciò che hai in dispensa!

ok, ma se decidi cosa cucinare stasera sei andata a cercare nel bagaglio mnemonico che stabilisce un nuovo contatto biochimico creando così un pensiero che diventerà un fatto

E sono daccordo, è biochimica poi diventata fisica, cioè azione

ma nonostante tutto..... di cosa son fatti i pensieri?!!! è una bellissima domanda!

Scusate se mi intrometto, ma il tempo esiste tant'è che si studia in fisica, il tempo esiste con o senza di noi, solo che se non ci siamo noi a percepirlo .... è difficile dire se esiste o no... ma quella è una discussione filosofica, ma il fatto fisico c'è: esiste il tempo come dimensione. I pensieri... reazioni biochimiche del cervello? Non lo sò, forse è semplicista, ma una reazione biochimica legata a un'altra crea una nuova reazione cioè un nuovo pensiero, cosa succede dopo? un susseguirsi di reazioni divenute atti fisici, energia sprigionata, cioè materia, realtà.

Ho ordinato il libro di SOS TATA sperando di trovare qualche soluzione pratica. Ho pensato persino alla tabella con i sucessi e sbagli, ma forse è ancora presto. Dopo queste scenate, normalmente cerco di fare un insight per cercare di capire e vedere un pò "dall'esterno" gli sbagli che ho fatto. Certe volte me ne rendo conto che sbaglio perche invece di calmarla la provoco. Ma quando la partenza è completamente irrazionale non sò come gestirla. Per la nanna non abbiamo problemi perche è abituata a dormire da sola nella sua stanza; cerchiamo dei compromessi ma non sempre possiamo dargliela vinta; un pò di elasaticità va bene, ma le regole ci vogliono con lei. Non sò, a volte mi consolo quando sento il racconto di altri genitori; sono sempre allerta perchè non sò mai come reagirà davanti a certe situazioni, non reagisco sino a che non vedo la sua reazione agli stimoli, però è certo che a volte le scenate sono talmente toste , del tipo un pianto in piena via, con tutti i vicini affacciati e la minaccia di qualche petegola di chiamare i carabinieri per maltratamenti!. Io quel giorno l'ho pressa in braccio e ho aspetatto a che si svuotasse, (per fortuna se no ero già in manette). Lo sò che la normalità è una cosa alquanto soggettiva, ma sarà nei limiti o davvero è meglio che cerchi un' aiuto psicologico...( se continuo così ci vorrà ma per me!)

oggi mi son fatta coraggio e ho "cronometrato" il tutto..... ebbe inizio alle 11: 45 e finì 12: 20. Non sò ne anche come è partito il capriccio, supongo o spero che visto la gionata nuvolosa, il cambio d'orario ecc., la bimba abbia deciso di partire col capriccio. Fatto sta che la cosa si è ingrandita talmente tanto sino al punto di darsi delle botte in faccia, ero seduta davanti a lei senza parlare, cercando di non far trasparire la mia ansia, e come lei non ha visto nessuna reazione specifica, iniziò a calmarsi, sempre strillando ma senza darsi colpi. Quando l'ho vista più "tranquilla" mi sono allontanata per darle il tempo di riprendersi, dopo un po' mi ha chiamato e ha iniziato a pranzare. Ha cercato a modo suo di chiedere scusa, dolcemente ma senza coccole le ho spiegato che non lo deve fare perche si fà male da sola. Adesso è seduta bella tranquilla che mangia e gioca come se niente fosse accaduto. Questo tipo di reazioni si presentano ogni tre mesi, sembra ciclica, e l'intensità è così. Questo tipo di sfogo mi spaventa tantissimo; in sè in famiglia siamo persone tranquille, non discutiamo e tantomeno litighiamo davanti a lei, in sè l'ambiente non è carico di tensione. Non sò come mai lei abbia questo tipo di bisogno di sfogo, perche è proprio un suo bisogno di sfogare la tensione. Con il tempo ho imparato che più mi faccio presente durante la scena e più aumenta la sua rabbia, cerco di lasciarla sfogare stando attenta a che non si faccia male e aspetto.

ogni tre mesi i capricci sono più di tre per giornata e di una intensità da tsunami! dura più o meno un mese (o sino al mio completo esaurimento) e l'intensità è alquanto violenta. Lo sò che quasi tutte ci lamentiamo dei nostri pulcini, ma a volte 'sta bimba riesce a spaventarmi. Anche perchè non ho una guida materna e non sò dove andare a sbattere la testa certe volte. Cerchiamo di reagire con calma e pazienza ma non sempre funziona

Ho un problema. Mia figlia ha due anni e quattro mesi e da più di un'anno mi sfida costantemente. Ogni tre mesi circa incommincia a fare capricci, mi sfida e non ci sono nè urla, minacce o pacche che servano. A volte, quando cade e si fà male, non vuole che la abbracci o consoli e cerca sempre i suioi due puppazzi. Negli ultimi tempi non insisto su questo e le dico che se vuole coccole della mamma che venga a dirmelo. dopo un pò mi cerca. Adesso si impunta sul mangiare. Inizia a mangiare da sola e poi si ferma e non c'è verso di farla mangiare da sola. Se la imbocco Io, mangia. Mio marito parla di problemi comportamentali, Io non ci credo. Secondo me prova ad affermare la pripia personalità, ma il fatto è che non sò come comportarmi. La lascio fare da sola, prova a vestirsi ecc, ma difficilmente acceta aiuto. Da poco ha iniziato a socializzare con altri bambini, ma a volte s'isola e continua a giocare da sola. E se mio marito avesse ragione?