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(ciao)

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  1. Io penso che il disagio possa dipendere anche dal fatto che iniziamo ad uscire fuori dal personaggio solito che siamo stati.

    Anche a me è successo di star male non appena uscivo fuori dal ruolo di quella che non reagisce mai, come se facessi violenza ad una parte di me stessa.

    Però è come se fossi in una fase di passaggio perché se non reagisco sto male comunque e forse piano piano le cose stanno cambiando.

    Certe volte m'incavolo con gran paicere di farlo!

    si puo' essere zaza......... e che mi viene proprio da dispiacermi per la persona che mi ha fatto sucitato questa reazione, naturalmente non con tutte, diciamo con quelle che in fondo sono buone ma stanno prendendo la piega della massa per adattarsi e non va..........

  2. dolore non ne sento, ma ultimamente ho notato la presenza di questo fischio, anche se raramente. lo noto almeno 1 volta al mese, non so se sia normale questa frequenza.

    be allora non preoccuparti , ora che magari te l'ho detto ci farai piu' caso comunque anche a chi ha un acufene e lo sente sempre viene detto di non preoccuparsi eccessivamente perche' non aumenta magari di mettersi qualche rumore di sottofondo per coprirlo, non so un cd che riproduca le onde dell'oceano.........magari a te viene in seguito all'esposizione a suoni ad alto volume che sarebbe bene evitare anche in chi non soffre di acufene................comunque se non hai dolori, il tuo problema puo' dipendere anche dall'ansia(non so magari anche iperacusia senza dolori), ricordo che in un periodo in cui sono stato male psicologicamente ogni voce mi faceva sussultare, poi mi dava pure fastidio la luce, proprio a livello che sentivo di impazzire..........quindi magari se ne parli con uno psichiatra ti ordina qualche cura per ristabilirti, pero' tieniti a contatto con lui quando prendi i farmaci cosi li prendi ( se ne hai bisogno ) solo per il tempo necessario...................consulta pure un otorino bravo, non tutti si aggiornano su certe patologie, comunque se riesci a stare calmo, senza stressarti anche se la patologia è legata all'udito dovresti trovare giovamento..........

  3. Sminuire non sarebbe sufficiente. :icon_confused: Lo sto contestando, perchè non riesco a sostenere che ci siano persone di serie b o di serie c che nella vostra catalogazione non "possano". Per me è più giusto sostenere e prospettare una mentalità per cui non vengano istituiti dei concetti che tendano a formare delle sacche di diversità omogenee in cui alcune caratteristiche della propria umanità vengano sostituite da esigenze meccaniche trattate dal servizio sanitario nazionale e praticato come un lavoro. Tanto vi dovevo, avete le vostre ragioni i vostri buoni propositi di selezione, teneteveli!

    effettivamente non mi ero proprio espresso a favore di questo servizio.........stavo solo constatando la realta' di fatto di chi non puo' avere una vita sessuale associata a una relazione, so che ci sono delle eccezioni ma sono appunto eccezioni.....e quindi non so non credi che sia pure una discriminazione, puoi godere solo se hai determinati requisiti...........

  4. Salve a tutti sono un nuovo iscritto.

    Ho un problema che oramai mi affligge da anni, credo, se non ricordo male, da almeno 10 anni.

    Mi danno fastidio i rumori. Qualsiasi rumore. se ripetitivo, mi fa impazzire! Per esempio il ticchettio di un orologio, il ripetersi del passaggio di macchine su una buca o tombino, il russare di qualcuno, il masticare rumorosamente, ma quello che mi ha spinto a scrivervi e che ultimamente mi fa soffrire molto, è l'abbaiare dei cani. quel rumore ritmico e penetrante mi fa letteralmente impazzire. Inizio ad innervosirmi, sudorazione, battito cardiaco accelerato, perdo concetrazione, non riesco a veder un film, a leggere un libro e se qualcuno mi parla e come non sentissi nessuno, la mia concentrazione è catturata da quel rumore ripetitivo.

    Inizialmente è iniziato con il russare di mio fratello in camera, poi con il passaggio delle macchine, e poi via via si sono aggiunti rumori.

    Quello dei cani è da anni che mi assilla, ma adesso è diventato davvero qualcosa che mi fa impazzire. divento talmente nervoso che mi faccio paura perchè divento violento, ed ho paura di questo. Non faccio male a nessuno, ma mi viene voglia di lanciare sedie, calci a cose e molto altro.

    Facendo una ricerca su internet ho letto che ci sono diversi casi e che non è un problema da psicologia. chi mi può aiutare grazie mille.

    senti per caso anche dolore all'orecchio o vicino all'orecchio quando senti questi rumori, specie quelli piu' acuti? senti un fischio che ti da fastidio quando è tutto silenzio..?...........si potrebbe trattare di iperacusia o acufene, ti conviene consultare un bravo otorino, di solito ti fanno fare anche una visita da uno psicologo o psichiatra per imparare a gestire questo problema

  5. ma sopratutto il fatto che un ragazzo esprima il proprio dolore e le proprie difficoltà NON significa che si stia piangendo addosso!!! è questa la trappola: non poter parlare, non potersi sfogare... perchè poi ti dicono vche "ti piangi addosso"

    e invece no.. a volte le persone hanno semplicemente bisogno di buttare fuori il proprio dolore, di parlarne ed essere ascoltate da qualcuno che non le giudica. già solo questo da sollievo.

    ed è questo che molti cercano e trovano in uno psicologo, nelle fasi iniziali, perchè poi la psicoterapia è una cosa molto più complessa di "sfogarsi ed essere ascoltati". però all'inizio è un' esperienza molto liberatoria, perchè uno è abituato a non poterlo fare mai, pena essere additato come quello che si piange addosso.

    e questo lo trovo un grosso limite nei rapporti umani: quando e perchè siamo diventati così incapaci di ascoltare il dolore altrui? sarebbe un discorso complesso che ora non sono in grado di fare, ma la mia convinzione è che la nostra società attuale sia dolore-fobica. il messaggio è che devi essere felice, sempre attivo, sempre sulla cresta dell'onda...

    ci fate caso che quando parlano di qualche star che ha avuto un lutto, quasi sempre rimarcano quanto sia stata brava a reagire subito? a farsi vedere subito in giro serena e attiva?

    ma perchèèèèè? il lutto è una fase naturale e necessaria... ma nella nostra società non c'è più spazio per il dolore.

    pure il lutto va "curato". avevo letto qualcosa una volta sul discorso "felicità", che ora è un valore assoluto, ma nel passato no, le persone non pensavano di dover essere felici per forza, e questo aiutava a vivere con maggiore serenità i momenti non felici ( se qualcuno ha in mente qualche libro in cui si parla di questo tema me lo segnala? grazie)
    pure a te come a digi suggerisco six fit under, l'episodio pilota tratta direttamente questo argomento del lutto

    idem il dolore e lo smarrimento di un ragazzo, io non lo so consigliare, è molto giovane potrebbe essere solo una fase di passaggio come invece l'anticamera di futuri problemi psicologici pesanti, e io purtroppo ne conosco di situazioni simili che si sono evolute molto male. per questo io consiglierei lui di parlare con uno psicologo, è più facile intervenire su un ragazzo giovane, magari se risolve ora le sue questioni potrà dare un indirizzo positivo alla sua vita.

    però sono sicura che una persona sofferente, si senta ancora più sola perchè non si rispecchia in quelle immagini da telefilm, di ragazzoni spensierati...finisce per colpevolizzarsi anche per il proprio dolore... e magari non sa che dietro a tanti ragazzi che fingono spensieratezza c'è la stessa sua angoscia, solo che loro hanno imparato a fingere, per adeguarsi a ciò che si aspetta la società.

  6. ma sopratutto il fatto che un ragazzo esprima il proprio dolore e le proprie difficoltà NON significa che si stia piangendo addosso!!! è questa la trappola: non poter parlare, non potersi sfogare... perchè poi ti dicono vche "ti piangi addosso"

    e invece no.. a volte le persone hanno semplicemente bisogno di buttare fuori il proprio dolore, di parlarne ed essere ascoltate da qualcuno che non le giudica. già solo questo da sollievo.

    ed è questo che molti cercano e trovano in uno psicologo, nelle fasi iniziali, perchè poi la psicoterapia è una cosa molto più complessa di "sfogarsi ed essere ascoltati". però all'inizio è un' esperienza molto liberatoria, perchè uno è abituato a non poterlo fare mai, pena essere additato come quello che si piange addosso.

    puo' succedere che poi uno scoppia tutto di un colpo come una bomba a furia di tenere dentro

    e questo lo trovo un grosso limite nei rapporti umani: quando e perchè siamo diventati così incapaci di ascoltare il dolore altrui? sarebbe un discorso complesso che ora non sono in grado di fare, ma la mia convinzione è che la nostra società attuale sia dolore-fobica. il messaggio è che devi essere felice, sempre attivo, sempre sulla cresta dell'onda...

    ci fate caso che quando parlano di qualche star che ha avuto un lutto, quasi sempre rimarcano quanto sia stata brava a reagire subito? a farsi vedere subito in giro serena e attiva?

    ma perchèèèèè? il lutto è una fase naturale e necessaria... ma nella nostra società non c'è più spazio per il dolore.

    pure il lutto va "curato". avevo letto qualcosa una volta sul discorso "felicità", che ora è un valore assoluto, ma nel passato no, le persone non pensavano di dover essere felici per forza, e questo aiutava a vivere con maggiore serenità i momenti non felici ( se qualcuno ha in mente qualche libro in cui si parla di questo tema me lo segnala? grazie)

    idem il dolore e lo smarrimento di un ragazzo, io non lo so consigliare, è molto giovane potrebbe essere solo una fase di passaggio come invece l'anticamera di futuri problemi psicologici pesanti, e io purtroppo ne conosco di situazioni simili che si sono evolute molto male. per questo io consiglierei lui di parlare con uno psicologo, è più facile intervenire su un ragazzo giovane, magari se risolve ora le sue questioni potrà dare un indirizzo positivo alla sua vita.

    però sono sicura che una persona sofferente, si senta ancora più sola perchè non si rispecchia in quelle immagini da telefilm, di ragazzoni spensierati...finisce per colpevolizzarsi anche per il proprio dolore... e magari non sa che dietro a tanti ragazzi che fingono spensieratezza c'è la stessa sua angoscia, solo che loro hanno imparato a fingere, per adeguarsi a ciò che si aspetta la società.

  7. juditta sono d'accordissimo su questo argomento, si potrebbe parlarne in un post apposito, credo sia importante un confronto in questo senso....

    Ha iragione il punto è proprio quello dell'additare chi si sfoga come uno che si piange addosso...capita spesso a tutti noi, spesso riceviamo certi tipi di commenti e altre volte siamo noi a non sopportare il dolore altrui, spesso sono forme di difesa ma credo molto più spesso dipenda proprio come dici tu da un certo modo in cui

    si è impostata la società....mi pare d iaver letto qualcosa in proposito ma non ricordo dove, devo vedere, riguardo ai lutti per esempio si faceva il confronto con il passato in cui c'erano delle usanze che per quanto "antiche" avevano il loro senso ,servivano a metabolizzare la morte di un parente! Come ad esempio portare gli abiti neri, o mangiare insieme ai parenti più lontani nelle prime settimana dalla morte del parente (dalle mei parti si chiama "cunsulu" che appunto serviva a consolare). Ora può sembrare un discorso macabro e diverso da quello in tema ma serve a rimarcare questa differenza fra un passato in cui il dolore veniva vissuto fino in fondo....e il presente in cui tutti dobbiamo risultare sempre vincenti, felici e al top!!! questo non lascia spazio ai sentimenti, agli sfoghi e all'essere se stessi!
    digi, scusate se esco fuori topic, sull'argomento scaricati l'episodio pilota di six fit under, tratta l'argomento piu' o meno come lo hai descritto tu, se riesci a vederlo poi dimmi

    Se l'utente è venuto qui a chiedere aiuto non è detto che fuori da qui si pianga addosso....però se non può fare nemmeno in un forum nella sezione "chi mi aiuta dove può farlo? Quale messaggio gli si dà dicendogli "non ti piamgere addosso"? Che per lui non c è spazio da nessuna parte e che quello che prova non è "normale"!!! quando invece così non è!!!

  8. miei cari, rimango basita dai vostri interventi riguardo ciò che ho detto. i giudizi...quali giudizi. mi fa rabbia che un ragazzo di 18 anni si pianga addosso.

    se abbiamo deciso di rimanere ben nascosti e ben protetti dietro ad uno pseudomino con le bacchettine in mano a consigliare, protestare, giudicare, questo è. ognuno dice ciò che ritiene giusto. ti pregherei ciao di non intervenire nei miei confornti in questa maniera. se volevi rendere pan per focaccia lo hai fatto nel modo più stupido.

    L.

    sai io ci ho passato da quella situazione e anche dai tipi che si facevano gli esperti, forse non è il tuo caso ma diciamo che in questa occasione mi sono rifatto..........consideralo come un insegnamento , così quando una tua sorella, una tua amica, un tuo figlio verra' da te ti porrai in modo diverso, sai rende piu' una chiacchierata (quando non sai di preciso cosa suggerirgli) in auto, portarlo con te a prendere un gelato, distralrlo con la musica che fargli la ramanzina facendolo sentire ancora di piu' in colpa...in fondo non ha fatto nulla e se si trova in un contesto malato che accentua ancora di piu' la sua angoscia non è colpa sua.

  9. non hai detto cosa stai facendo per uscire da questa situazione. perchè se non stai facendo nulla, vuol dire che ti vai bene così. cacchio, hai diciotto anni e non c'entra la bruttezza, non c'entra sei non sei alto e biondo, c'entra solo una cosa (anzi due): le p a l l e. tirale fuori e smettila di piangerti addosso.

    L.

    ecco questo attegiamento mi da fastidio.......credi che a un ragazzo piaccia starsene in quella condizione, in giro ci sono degli stronzi che se non sei carico ti distruggono e non è facile , a una certa eta' trovare la forza, queste tanto osannate palle per reagire......... quindi se ci si sente particolarmente deboli meglio evitare certi tipi e situazioni, coltivare se stessi e quando ci si sente forti sferrare l'attaco...............lorella questo modo di porsi alimenta solo voglia di autodistruggersi oppure non so se senti del tipo che si arma di fucile e fa fuori tutti in una scuola ( se non avesse delle conseguenze anche lui farebbe bene)....................

    e che cavolo uno non puo' esprimere un disagio che subito si piange addosso in questa societa' di superficialotti, stupidotti, qualunquisti ...................necron lanciamogli una bomba metaforica ed evita pure le tipe come Lorella non fanno altro che alimentare la tua mancanza di stima, è tutta gente che o non ci ha passato da determinate situazioni oppure si è dimenticata, o ancora ci sta affogando e si fa pure il maestro...............ok mi raccomando sempre sensibile ma ancheincavolato e non cedere al nemico neanche quando nei momenti di debolezza ti arriva li con il sorrisetto...............ora ascoltati pure la musica che ho sul profilo e non la condividere con gli stronzi

  10. Ciao sono un ragazzo di 18 anni,nonostante cominci a essere grandicello,non ho vissuto niente della mia vita,quella che leggerete e il classico distastro,di aspetto fisico sono brutto,cerco di migliorarmi ma non cambia piu' di tanto,di carattere mi reputo pressoche' anonimo e piuttosto strano,non riesco ad avvicinare nessuno a me.Sono inoltre estremamente fragile e debole tant'e che vengo preso in giro da molti e non ho la forza di reagire anche perche' subentra la paura,questo secondo me e' il punto fondamentale da cui parte tutto,ovvero si allontanano da me,e le ragazze manco a parlarne,sempre per questo discorso non riesco ad avvicinarne manco una,ho pochissimi amici,quasi nessuno.ho una sensazione di essere circondato da queste persone (e sono molte),neanche a dirlo a scuola sono scarso negli sport sono scarso,praticamente una nullita',d'altronde leggendo questo profilo chi si avvicina a me,nessuno.A volte cerco di valorizzarmi,ma si tratta quasi sempre di falsa autostima,e mi riscopro una merda.Forse mi rimarrebbe un unica soluzione :(.

    necron tutte le cose che dici potrebbero essere solo tue impressioni.........lascia stare gli stronzetti della scuola, cerca solo per quanto puoi di farti rispettare e non dargliela vinta completando l'opera di distruzione che essei hanno iniziato su di te.....continua a coltivare dentro te stesso cose positive che ti fanno bene, che ne so appassionati a dei gruppi musicali, ce ne sono non sai quanti per persone sensibili come te ( spesso travisati da 4 cretini), ci sono romanzi, film, tutte cose che ti faranno crescere interiormente, che ti trasmetteranno valori, sentimenti che ora non stai vivendo, che faranno interessante la tua faccia.....''faccia'' deriva da faccio e anche cio' che coltivi dentro di te contribuisce a renderla espressiva..........coltivati perche' un giorno potrai incontrare delle persone sensibili e ce ne sono , godendoti quello che avresti dovuto goderti ora...ti assicuro che quelle 4 galline alle quali i polli maschi dei tuoi compagni portano da mangiare, se hanno una certa sensibilita' si pentiranno oppure faranno un brutta fine................e poi non sai che goduria quando dopo tanti anni , finito il liceo li ritrovi a cercarsi su face-bock perche' il loro comportamento li ha isolati e non possono nemmeno piangersi addosso visto che in passato sono stati dei testa di cavolo........magari ti vengono a cercare e tu li mandi affanculo o non rispondi affatto..........allora non ti lasciare andare altrimenti il tasso di teste di cavolo nella societa' aumenta...........se passi da qui vai sul topic libere associazioni e lasciane una :-) :icon_rolleyes:

  11. vuoi sapere qual'è soluzione?

    chiudersi in se stessi..

    ma siccome in queste condizioni una cosa del genere deprime ancora di più

    esiste un sotterfuglio: riempirsi la vita di cose da fare:

    palestra, tiro a segno, lezioni di sub, ballo, arti marziali, yoga....

    esistono molte palestre in cui è possibile fare decine di cose tutti i giorni a tutte le ore.

    in bocca al lupo!

    sono d'accordo ma non del tutto, non ho letto nulla prima di questo topic, comunque prima di lancarsi in un' azione frenetica bisogna trovare un tantino di equilibrio da soli e poi non stressarsi facendo mille cose, alcune ti riempiono ancora piu' di vuoto....ci sono delle cose che possono essere costruttive per noi ed altre no......secondo me bisogna prima ristabilrsi, dandosi un po' di disciplina e poi scegliere le cose che ci fanno piacere, figurati se uno e' depresso e magari nervoso se ne va in una palestra di super pombati che beneficio ne puo' trarre, a questo punto è meglio farsi un giro in un parco leggendosi un libro, farsi una corsa e se si comincia a stare meglio chiamare una persona amica per mangiarsi una pizza insieme

  12. Il debole viene schiacciato, questo è un aspetto sommamente tragico, ho visto la natura umana, mi fa sempre grande tristezza, scusate.

    Ho visto sbeffeggiare il debole, farne una vittima, e non ho provato rabbia, ma tristezza.

    Sempre stata una mia debolezza, la bambina poetica si riaffaccia.

    eppure, è un guardarsi allo specchio.

    comunque il debole è spesso sensibile e quando taglia taglia profondo................ a parte questo un bel film da vedere sull'emarginazione , sul prevaricare i deboli è ''la ballata di stroszec''

  13. perchè? ti sei difesa dalle ingerenze di un arrogante, mi sembra un comportamento adulto...

    sai judi io fino ad una certa ero il tipo che incassava tutto e dentro poi ci stavo male., cercavo di capire ma perche' questo si comporta cosi'?.........ora invece rispondo quando cercano di fare i furbi o mi offendono, pero' subito dopo , specie quando li vedi arrossire di timore, mi prende una sorta di senso di colpa...comunque credo che sia piu' giusto fare cosi per non diventare oggetto di derisione........

  14. innanzitutto questa risposta semplicemente non ha significato. non vuol dire nulla.

    vuoi essere ironica? arguta? un po' di impegno please, non bastano le faccine di ordinanza.

    la tua ottusità non sta nel non pensarla come noi, sta nel non prendere nemmeno in considerazione ciò di cui stiamo parlando. le tue affermazioni sono tutte tese a sminuire ciò che stiamo affermando io e ciao.

    che sarebbe e più chiaro di così non so come scriverlo:

    ci sono persone che non hanno la possibilità di accedere a una vita sessuale "normale" e gratuita, per vari generi di disagio. io e ciao abbiamo parlato di quello psicologico.

    questi sono solo alcuni dei fruitori della prostituzione. anche se non è detto che la prostituzione sua LA soluzione. (nemmeno io ho un'opinione "definitiva su questo punto)

    resta il fatto che la privazione della sessualità porta una sofferenza psicologica e che i bisogni sessuali sono dei bisogno dell'essere umano con una loro dignità che va riconosciata.

    ho anche accennato a casi che conosco personalmente, persone con un disagio che si sono rivolte a prostitute, ma si tratta di storie di sofferenza... perchè qualsiasi uomo vorrebbe essere in grado di abbordare una donna e di riuscire a fare sesso con lei senza dover pagare per questo.

    questo è ciò che penso io.

    ora ripercorriamo i tuoi interventi (solo alcuni ), per me offensivi.

    nell'ultimo messaggio hai esplicitato il perchè di quella domanda ripetuta allusivamente: non hai nemmeno provato ad ascoltare ciò che ti stavamo dicendo. evidentemente io e ciao stiamo parlando di qualcosa che non esiste (persone che non possono avere una vita sessuale normale), quindi ci hai dato dei bugiardi (ci stiamo inventando qualcosa solo per darti contro?) e hai cercato di sminuire la credibilità delle nostre affermazioni.

    e sopratutto, come ti ho già detto, non ci ascolti, neghi una realtà solo perchè... boh, non ci credi? mal si combina con la tua tesi? gli istinti sessuali sono sporchi e sconvenienti e chi non riesce a soddisfarli non ha diritto di parlare di "sofferenza" per la propria condizione?

    le mie sono ipotesi...

    ti invito molto caldamente a evitare di mettere in dubbio la veridicità della mia risposta successiva, cioè che io conosco persone con disagio psicologico che hanno perso la verginità con prostitute.

    siccome ciò che ho affermato risponde a verità, se hai intenzione di mettere in discussione il fatto che io dica la verità sappi che il dialogo tra di noi si interromperà definitivamente.

    sono d'accoro e io avevo parlato di un disagio psicologico che puo' essere causato anche da aspetti fisici.........

    non mi incavolo con ransie, solo che dovrebbe guardare piu0 obbiettivamente la realta' senza girarci intorno perchè ci sono persone sensibili e intelligenti che sanno perche' fanno determinate cose e anche se alla società possono apparire come dei falliti, dei libidinosi eccc dentro di loro sentono il peso di questo giuzio, soffrono a prescindere dal giudizio, sentono il senso di inadeguatezza ma spero che si rendano conto che non è colpa loro e che se possono strappare anche una sola sensazione per distrarsi dalla sofferenza o per provare cio' che agli altri è concesso in modo piu' romantico ( anche se ho i miei dubbi), piu' ''normale'' , dicevo lo facciano fregandosene dei tanti bla bla bla

  15. e io sarei offensiva? :rolleyes: da come la mettete voi quello non è un valore, è una dittatura!

    che cosa sarebbe una dittatura, ho piu' omeno capito cosa intendi ma se lo espliciti meglio ti rispondo di conseguenza

  16. quindi, un elephant man. :shok:

    ma dai, se si accoppiassero solo fra "belli" ci saremmo già estinti da un pezzo. :rolleyes:

    dai non scherzare ransie, il film è bello ma detto così e' offensivo..... la bellezza è solo uno dei valori ....poi ci sono casi e casi, e non pensare che a quelli meno belli non piacciano i belli, certo questi ultimi privi di anima diventano ancora piu' brutti....perche' la faccia la fa anche l'anima............pero' sappiamo di casi estremi e io non ci riderei molto, certe volte per capire certe situazioni e non farci stupida ironia bisogna passarci, prova a chiederlo a chi era bello e si è sfigurato il viso in seguito a un incidente., o alle donne che in seguito a un operazione al seno tentano il suicidio.......forse puo' capirlo chi per tanti anni si è sentito avere una aspetto non gradevole anche se non era vero e non ci scherza su questa cosa

  17. secondo me bisognerebbe cercare di capire se e perchè non ha la possibilità e visto che sono fatta di carne anch' io, :rolleyes: suggerirei il diritto, non il privilegio... qualcosa che nella migliore delle ipotesi può risolversi pagando. :Rolling Eyes: Vi sembra una posizione arrogante? Pazienza.

    uno che non piace fisicamente a nessuno

  18. certo che lo so di chi sto parlando. conosco più di un ragazzo, con gravi difficoltà psicologiche (non disabillità) che ha perso la verginità con prostitute.

    e sono storie di sofferenza e disagio, che tu non capirai mai dall'alto dell'arroganza e della presunzione con la quale ti poni quando si cerca di parlarti di questo aspetto.

    (ps. ovviamente questo è uno degli aspetti della prostituzione, una delle motivazioni che portano uomini dalle prostitute, ce ne sono altri meno drammatici...)

    e mi agiungo pure io mantetendomi pero' amichevole on ransie dicendo che qualcuno si indignana se non interpreto bene un articolo di quotidiano che pure ha la sua importanza ma che non nasconde certe tragedie

  19. le mie ultime considerazioni delle 22.30

    Ho aperto questo topic tempo fa per vedere cosa ne avreste pensato a riguardo. Per quanto ne so, i sondaggi rilevano che una certa maggioranza, soprattutto tra le donne, sarebbe favorevole alla riapertura delle c.d. case di tolleranza e onestamente se ci fosse un referendum non mi stupirebbe affatto se le riaprissero domani. Tolta me, in un campione forumistico molto modesto ma a suo modo rappresentativo, non c' è stato nessuno che si sia schierato apertamente contro la prostituzione, maschile e femminile, ovviamente. Addirittura sono riemersi concetti balordi che speravo superati quali ad esempio le necessità biologiche maschili… Quindi, di nuovo la donna messa al servizio delle altrui necessità e relegata a mezzo, il fine della donna, il mezzo. E’ sconcertante.

    Io, fessa, pensavo che la chiusura a suo tempo resa possibile dalla legge Merlin, fosse sintomo di emancipazione, di lotta contro una condizione della donna assolutamente iniqua e allo sfruttamento, un forte segnale (per l’ epoca) di mutamento e di rivalsa, quello che da lì in poi sarebbe stato un primo passo verso una presa di coscienza collettiva, una nuova consapevolezza, un segnale di maturità. Macchè…

    Poi, è un argomento che preso da solo non è affrontabile, il tema lascia spazio ad innumerevoli considerazioni convergenti, non si può partire dal fatto che sia giusto aprire i bordelli o giustificare la prostituzione per anticonformismo, perché, prima di tutto è un vezzo privo di argomenti, secondo poi semmai, a giudicare dai tempi, è proprio il contrario.

    Notte a tutti.

    premetto che ho letto velocemente , neanche a me piace fare sesso a pagamento......ma non è che si tratti sempre di sfruttare una donna, non sai quanti uomini sono spennati da prostitute o da da donne ''oneste'' in realta' anch'esse prostitute.................sono d'accordo il corpo non è una merce e il sesso è un emozione, in India c'erano le prostitute sacre e in quel contesto non si trattava di sfruttare, ma loro erano delle sacerdotesse che si prendevano cura degi uomini, in Grecia poi c'è stata anche una prostituzione nei templi , sia femminile sia maschile..........ok dai forse se da noi fosse la religione a instituire questa funzione,......va be che in certi constesti la castita' religiosa crea dei danni ancora piu' irreparabili.............sono d'accordo con l'emancipazione femminile, pero' detto sinceramente quelle troppo accanite mi stanno sulle balle, sono la versione femminile dei maschilisti.

  20. aspe'... forse ho capito, non sapete bene neanche voi di chi stiate parlando. :rolleyes: Perfetto, mi sposto onde evitare che mi arrivino gli schizzi. -_-

    ransie lo so che il sesso non è perfettamente catalogabile tra i bisogni naturali primari, ma facciamo ipotesi che lo sia, allora se tu hai fame devi mangiare se no piano piano finisci per morire o causarti dei danni alla salute............ora se c'è una persona che ha voglia di fare sesso ma non puo' instaurare una relazione normale, secondo te come deve fare per soddisfare questo suo bisogno? come ti dicevo neanche a me piace l' idea che un disagio ( di chi non puo' fare sesso) che si riversi su chi è costretto a vendere sesso.....................pero' vedi i discorsi morali, tutti i rimandi simbolici di chi parla con la pancia piena o di chi non ha fame ,non è che io li digerisca molto...............poi ransie non facciamo come sugli altri topic, dove (si crede) che solo pochi eletti possano prendere parte al discorso................ora non ti dico che sia giusto o non giusto legalizzare le case chiuse, in fondo la società nella sua cattiveria ha un certo grado di tolleranza, e mi rendo conto che spesso la prostituzione viene sfruttata da chi non ne avrebbe relamente bisogno, da chi la usa solo come una semplice valvola di sfogo.......................ora non so tu , dico tu per dire anche altri che si pongono come te se hai trovato la pace dei sensi, se hai avuto , hai potuto avere una vita sessuale, hai potuto scegliere ,lo dovrebbe poter fare anche a chi dalla natura non è stato concesso questo privileggio , facendo in modo che non si senta oltre che condannato da un meschino destino naturale anche da un giudizio morale bacchettone, cattolico della peggiore specie, ipocrita, meschino ed egoista all'ennesima potenza che pretende dall'alto della sua insensibilità, o nel suo sforzo di insensibilità di privare ad un individuo un modo, un tentantativo di lenire la sua angoscia...................altrimenti proponigli qualcosa di alternativo senza i surrogati ideologici, religiosi, filosofici morali a questi stai sicura che preferisce un cono gelato.

  21. ma vi spiace così tanto rispondere? non capisco a chi alludete, veramente.

    a nessuno te l' ho spiegato ransie al di la della morale e del giusto e sbagliato..................per te per la società la religione

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