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aioblu

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  1. Sono felice per te! Ok! Visto che sono Trop-secret , cercherò di non immaginarli. Un abbraccio anche a te ( ehi, che forza che hai! ). Buon proseguimento... e a presto! Gianni
  2. Ehi! Buongiorno anche a te ...ti trovo in una forma veramente smagliante. ( tutto bene... o le cose vanno così male, da dover tornare qui?) ( scherzo ... :D :D :D ) Bentornata! ma dicci come sei stata, che hai fatto di curioso: vogliamo sapere tutto!!! Gianni P.s.: è appena ora intervenuto il "mio garante interno della privacy", mi suggerisce che, anzichè dirci tutto, potremmo accontentarci anche che ci dici semplicemente "qualcosa": la più importante ( se puoi )
  3. aioblu

    responsabilità

    Ma quando vuoi veramente, è costretta a gettare la spugna...Ti sembra poco? A me no, affatto...
  4. aioblu

    responsabilità

    Lo butti fuori, vuol dire dentro di te c'è, però. Cioè mi sembra di vedere la capacità di affrontare e risolvere un problema, indipendentemente da lei: come hai fatto, insisto, quando sei rimasta dalla tua sorella acquisita. Pensa che se le mie prime figlie avessero mai manifestato , ma nemmeno così tenacemente, anche blandamente mi sarei accontentato, lo stesso desiderio che tu hai manifestato di voler restare del tempo con Nicole, avrei ora un grosso motivo di gioia. Il fatto invece è che per adesso hanno qualche problema a rapportarsi alla mia ultima nata. Buona notte. Il sogno che farò questa notte : le mie figlie che ti imitano, chiedendomi insistentemente di restare, qui da me, con la piccola.
  5. aioblu

    responsabilità

    Come fai a pensare che io volessi offenderti? Dico invece che ti ho vista molto "consapevole" "sicura di quello che stavi facendo in quel momento" quando hai deciso di restare da Nicole. Se accanto a questa decisione consapevole, sicura , c'è anche una certa confusione in te, io ti dico di non averne paura, perchè come sei stata in grado di dare una risposta positiva al tuo desiderio di restare da Nicole, così sono convinto che sarai in grado, quando lo deciderai, di dare una risposta positiva anche alla tua confusione. E chi è senza confusione, scagli la prima pietra. Come vedi, non posso essere io ad offenderti, perchè qualche confusione ce l'ho pure io. Per esempio la tua risposta mi ha confuso un pò. Vabbeh, mi sto riprendendo... Ma... mi viene un dubbio... forse ti riferivi alla tenerezza? Il fatto è che vedere una persona confusa mi stimola un istintivo senso paterno di protezione. In quel momento, ti ho trovata indifesa, ti ho sentita un pò triste, contrariamente a quando poco prima avevi manifestato una notevole forza nell'opporti a tua madre. Avrei dovuto chiarire meglio cosa mi suscitava tenerezza. Mi hai dato l'occasione di farlo. Scusami se non l'ho fatto prima.
  6. aioblu

    responsabilità

    Tu tieniti la confusione e lo sballamento, fino a quando non vorrai dare una risposta anche ad essi. Nel frattempo non trascurerei assolutamente che una risposta "chiara" Chiara tela sei data: come dici? ti dovevano tirare a pedate e più chiara di come te la sei data la risposta, mia cara Chiara, nessuno potrebbe mai. Mi viene sempre voglia di abbracciarti, non mi dire niente, ma mi fai troppa tenerezza
  7. aioblu

    responsabilità

    Se mi dici da quale altro lato si potrebbe vedere la questione potremo forse aggiungere qualcosa.
  8. aioblu

    responsabilità

    X Chiara. Mi fai venire in mente il mio conterraneo Marzullo: ti sei fatta una domanda, e ti sei data la risposta. :!: Chi poteva saperlo meglio di te?
  9. aioblu

    responsabilità

    La parola responsabilità è nata secondo me quando qualcuno ( per un suo tornaconto, per un suo modo di vedere le cose ) si aspettava che un altro si comportasse in un certo modo; vista la refrattarietà di quest'ultimo, quel qualcuno, facendo sforzi "sovrumani" o "disumani" (dipende…) , ha inventato l'etica, la morale, le regole : così si poteva far giudicare l'altro in base a criteri, che se non rispettati, inducevano tutti a tacciare il malcapitato di mancanza di "responsabilità" Il sistema che è stato così inventato, che ha avuto come noto un largo successo tra gli umani, non mi dispiace affatto: a patto però di considerare sempre a quali valori si riferisce una data posizione etica. Mi spiego meglio. Per un certo sceicco, e per la filosofia che ha inventato "ad hoc" - (filosofia che non a niente a che fare con l'Islam ) - è assolutamente da irresponsabile se uno non si prodiga attivamente per la distruzione dell'occidente!!! Riguardo al senso di colpa credo che sia manipolativo di se stessi: o l'ho fatta una cosa o non l'ho fatta, inutile rodersi col fine di non utilizzare meglio il tempo, chiedendosi per es. " che significato ha per me questa azione? Quali significati può avere per chi attraverso questa azione è in relazione con me? In tal senso concordo con Turbo quando dice "come non è giusto giudicare gli altri, così non è giusto giudicare se stessi", che è il giusto prolungamento dello stesso concetto espresso dall' Inventore di una certa religione, probabilmente quando Lui si è reso conto che i suoi discepoli cominciavano a soffrire di esagerati… sensi di colpa. Questo non toglie che lo stesso Autore non abbia pure detto: chi è senza peccato …, ma il peccato principale era "non vedere Dio" cioè non vedere la verità ( non solo fuori, ma soprattutto dentro di sé…) Se poi vogliamo restringere il campo ad un senso di responsabilità verso se stessi, ritengo che questa possa bene essere rappresentata dal concetto di "autenticità" Cioè si è responsabili verso se stessi quando ci si comporta ed esprime in maniera autentica, cioè per quello che realmente siamo. Essere autentici però presuppone la coscienza di sé (la consapevolezza), e la libertà dalle proprie dinamiche patologiche ; dinamiche che abbiamo tutti, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. Il risultato di ciò sarebbe la capacità di scegliere realmente, senza i condizionamenti delle nostre distorsioni interne. Solo in tal modo si è in grado di assumersi in prima persona il peso delle proprie scelte, quando sappiamo cosa stiamo facendo realmente. Insomma, saremo tutti d’accordo, non è facile essere responsabili. E fino a quando non raggiungeremo la piena consapevolezza di noi stessi e delle nostre azioni, meglio tollerarsi un po’ a vicenda, essere moderati nei giudizi, e continuare la ricerca di noi stessi, concordando, in questo caso, di usare nel frattempo lo "spirito pratico" suggerito da Nello Un'ultima nota: non credo che la consapevolezza ci porti mai verso scelte nefaste per gli altri, in quanto tendenzialmente andiamo verso la vita. Senza voler scomodare Freud, difatti, credo che il concetto di "thanatos" sia riconducibile a quello di "inconsapevole". Scusate qualche parola in più, ma l'argomento merita… Gianni. Ps.: ( x Nello) personalmente, io qui sto bene sia quando siamo "seri" che quando siamo "spiritosi", tra l'altro, non riesco bene a distinguere le due cose, nel senso che si può essere "spiritosi" anche quando si fanno discorsi "seri" e viceversa essere "seri" quando si fa una battuta "spiritosa" che serve ad es. ad esprimere la nostra rabbia a qualcuno.
  10. aioblu

    responsabilità

    "alcune persone sono responsabili in ogni azione ed altre non lo sono?"Potresti chiarirmi cosa intendi dire? :?: Vorrei sapere cosa intendi tu per "responsabilità"
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