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leonardo78

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  1. Grazie per il consiglio Ste. E che il Dio del Lavoro (se esiste) me la mandi buona.. Leo
  2. E si, credo che hai ragione, il modello aziendale (perlomeno quello italiano) fa si di favorire l' aggressività ed il partitismo alla meritocrazia, con conseguente impoverimento della qualità della gestione delle risorse e della qualità del lavoro stesso. Sono cose che in parte ti aspetti, ma solo in parte.. Per quanto mi riguarda, sono sempre più convinto che l' unica soluzione sia quella di far presente il tutto alla responsabile e far si che questa situazione sia perlomeno gestita alla luce del sole. Sperando di non rimetterci la pelle, ovviamente..... P.S. Si conosco il protocollo, anche se non ci ho lavorato.. Grazie per la risposta Leo
  3. Ciao, si ci hai preso, sono in quel ramo. Ti ringrazio per la risposta, dalla quale desumo che di queste dinamiche un pò te ne intendi.. Ma non riuscirei mai a ripagare con la stessa moneta un altra persona che tralaltro non sarebbe quella colpevole di questa situazione. Non è un comportamento che mi piace. Non credo significhi essere fessi. La competizione e l' aggressività fanno parte di certi ambienti di lavoro e bisogna essre capaci di gestirli ma buttare fango sulla gente che lavora per pararsi il sedere è un atto forse non troppo raro, ma troppo viscido per i miei gusti.. Quello che mi chiedo è quale sia la tecnica migliore per cercare di capire se è possibile uscire per me da questa situazione prima che sia del tutto ingiustamente compromessa. Ripeto che ad oggi non ci sono appigli tecnici su cui agire perchè sono sicuro delle attività che svolgo. La verità è che se prima avevo dei dubbi dovuti alla mia fase di fisiologica formazione tecnica, adesso ne ho la certezza: la mancanza di sicurezza e di padronanza con cui il mio referente vive giornalmente il suo ruolo lo ha portato a escogitare questo meccanismo di difesa: screditare la risorsa che lavora con lui più a stretto contatto. Sarà dura ma spero che il detto che tutti i nodi vengono al pettine (prima o poi) alla lunga si verifichi e che permetta di scoprire la vera origine delle lacune Leo
  4. Salve a tutti, spero di non interrompere nessuna discussione. Sono un nuovo iscritto e mi farebbe piacere un parere sulla mia situazione lavorativa per aiutarmi a capire le possibili soluzioni. Cercherò di essere il più obiettivo possibile, anche se non è facile quando ci si sente un pò vittime.. Lavoro in una grossa azienda informatica di Milano da circa un anno e mezzo. Rispetto alla mia precedente esperienza ho affrontato tematiche nuove subito ad un certo livello, in progetti grossi e spesso 'incasinati'. Il rapporto con il mio capo-progetto a tal proposito è stato molto buono fino a circa 6 mesi fa, poi qualcosa è cambiato..il progetto principale che avevo (e ho tuttora) aveva difficoltà a concludersi, anche perchè presentava alla nascita grosse lacune che io e lui abbiamo ereditato. Ci siamo coperti le spalle a vicenda. Poi il cliente ha cominciato a fare pressioni e ha aperto, come si suol dire, 'la caccia alle streghe'. Da qui in poi è cambiato tutto. Il mio capo-progetto ha iniziato prima a ignorarmi e poi ad andarmi addosso in tutti i modi possibili, spulciando in qualunque mia attività, alla ricerca del baco o dell' errore. Questo netto cambio di atteggiamento mi ha molto spaesato e non sono stato capace di capire bene quello che stava succedendo. Al contrario, sentendomi in parte responsabile delle difficoltà, anche se sottolineo che per il mio skill in materia ho fatto miracoli, ho continuato a lavorare come un matto, sperando che il mio impegno e serietà potessero essere apprezzati. Nulla da fare. Nei mesi successivi le criticità del progetto sono via via svanite, sono diventato sempre più sicuro del mio ruolo e delle mie attività. Sono certo di essere una buona risorsa e i miei eventuali piccoli errori rientrano assolutamente nella routine quotidiana di un' attività lavorativa vissuta ad alti ritmi e ad alte pressioni. Ma l' atteggiamento del mio responsabile non è cambiato. Anzi va sempre peggiorando in quanto l' ostilità nei miei confronti si è adesso estesa anche agli altri capi progetto che tralatro con me hanno poco a che fare!! Ho la certezza che lui trami e mi screditi alla mie spalle e ciò comporta ad oggi una situazione molto complicata da gestire per me, perchè mi sento sempre più isolato e impotente. Negli ultimi giorni mi chiedo sempre più spesso come poter reagire senza compromettere maggiormente la mia situazione. Se approfittare della prima occasione per 'sbroccare' e urlare in faccia questa situazione insostenibile..ma forse darei quello che si cerca.. Se andare dalla responsabile di area, e farle capire che da mesi sono messo nelle peggiori condizioni per produrre al meglio e con serenità..ma mi sentirei un pò umiliato..e poi ormai i capi-progetto sono un gruppetto a se, si coprono tra di loro, e per proteggersi l' uno con l' altro non esiterebbero a cercare di far fuori una risorsa..non sarei credibile davanti ad un gruppo di 3 persone compatto. Oppure chiedere semplicemente dei chiarimenti, anche se chi si comporta così sa benissimo cosa fa... Mi piacerebbe avere qualche consiglio, perchè non so veramente che pesci prendere. Grazie e scusate se mi sono dilungato Leo
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