Ciao Luna, io sono valeriano e ho 24 anni, e anche io sono affetto da disturbo schizo-affettivo, quindi trattandosi di psicosi anche questa molto simile alla schizofrenia, ti posso dire che la psicoterapia cognitivo-comportamentale, è quella più adatta, magari anche se ci si fa interpretare i sogni, direi che si va con una marcia in più. Il processo di ristrutturazione della personalità psicotica, è più semplice di quanto si possa immaginare, purchè si abbia il desiderio di stare meglio, o addirittura guarire. Meglio mantenere salda la conoscenza con la psicoterapeuta attuale, poichè sicuramente un certo tipo di transfert si è già consolidato, e cambiare psicologa potrebbe essere molto dannoso, poichè innescherebbe l'ideazione paranoidea e compagnia bella. Una persona con cui parlare in questi casi, come sei tu per lui, può essere di aiuto, poichè si trasmette una certa forza alla vita, alla sua vita. Lui sicuramente apprezza in cuor suo tutto ciò che fai per lui, però non ti offendere se anche tu fai parte ogni tanto dei suoi deliri... Come ben saprai, è un suo limite. Ti do una dritta, dato che sono in terapia da 5 anni, e ho acquisito una certa conoscenza sulla psicosi. Il lavoro è da incentrarsi sul rapporto con la madre del paziente, e dal complesso edipico non risolto. Questo mi raccomando, devi saperlo solo tu, perchè una sua rivisitazione del rapporto con sua madre, potrebbe innescargli qualche sintomo. Capire in fin dei conti perchè la madre del paziente viene recepita ostilmente, dal paziente stesso. Limitati a punzecchiarlo di tanto in tanto su questo tema, e a fargli capire che i trattamenti riservati per lui da sua madre hanno sempre un fondo di benevolenza. Il lavoro è tutto qui. Quando qualcosa non fa parte della nostra conoscenza, ci sembra paurosa ed insormontabile, poi col tempo si impara a fronteggiare, e a prendere un respiro di sollievo. Dalla psicosi si può anche guarire, ma solo se il paziente trova la motivazione per farlo. Un saluto da Valeriano.