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BUGIARDO PATOLOGICO


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Buon giorno a tutti.

Sono nuova e poco pratica di forum, spero di aver capito come funziona… in caso contrario abbiate pazienza.

Ho una situazione disperata e non so davvero come uscirne, spero in un consiglio e anche in una buona parola che mi possa confortare.

Penso di aver avuto a che fare con un bugiardo patologico: mi ci sono voluti 4 anni e mezzo per mettere a fuoco il tipo di persona che avevo vicino, 2 anni scarsi di convivenza e tante mortificazioni per capire che con quest’uomo non avrei mai potuto avere una famiglia e un rapporto solido come desideravo.

Vorrei raccontare la mia storia, ma adesso quello che mi preme descrivere è che da più di 3 anni combatto con il precariato, ho già la bellezza di 44 anni suonati e senza il supporto economico del mio ex sono davvero in difficoltà. Ho sempre vissuto del mio stipendio, non ho altre forme di sostentamento e in questi ultimi anni ho alternato periodi di lavoro a periodi di disoccupazione in cui non riuscivo a trovare niente.

Il 30 novembre ci siamo separati, causa sue rivelazioni che mi hanno costretta a prendere questa decisione.

Sono tornata a casa di mia mamma in quanto non mi posso permettere neanche una stanza in affitto, dato che il 31/01 terminerà di nuovo il mio contratto di lavoro. Con mia madre ho un rapporto conflittuale da sempre e l’equilibrio precario che c’era prima della mia uscita da casa si è rotto definitivamente in questi anni di lontananza. Lei è una persona che ha molti problemi di salute e tante ossessioni: vivo praticamente in camera mia, in casa non posso spostare neanche una forchetta, poi l’aver avuto spazi miei e una casa che sentivo come mia, il vedere che tutti i miei amici/conoscenti sono sistemati, e che nessuno più abita con i genitori né tantomeno nella zona di quando eravamo piccoli, mi causa un tormento incredibile. Ho provato a fare quello che potevo per cambiare la mia vita, ma evidentemente sono una fallita come mi ha fatto amorevolmente notare il mio ex compagno. Sono passati anni, ma a parte questa relazione/convivenza la mia vita è sempre uguale. Eppure ci sono persone che hanno molti più problemi di me e sono anche più superficiali ma sono riuscite a sposarsi e ad avere (almeno in apparenza) una vita normale…

I miei amici/amiche sono tutti felicemente accasati, non escono di casa neanche se gli spari, ognuno ha la propria vita e il proprio equilibrio familiare da mantenere, inoltre tutte persone molto legate anche alla famiglia d’origine e diventa quindi difficile frequentarli se sei da sola.

In questi giorni tornando a casa dal lavoro, andando a fare la spesa, mi sono resa conto di quanto mi senta sola… e che probabilmente ci dovrò fare l’abitudine in quanto non avendo sbocchi sociali non avrò la possibilità di conoscere qualcuno. E consideriamo anche il fatto che non ho più 20 anni e tanto tempo davanti!

Eppure l’uomo non è nato per stare solo, vivo una condizione che non mi appartiene e ho il terrore che ormai nulla cambierà.

A casa non ho internet, quindi non posso rispondere in tempo reale. Grazie

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