Gioggy 0 Share Inserito: 11 giugno 2013 Buonasera a tutti. Vorrei condividere con voi la mia situazione sentimentale, chiedervi cosa ne pensate, e anche aiuto. Sono una ragazza di 20 anni, e da circa sette mesi sto con un ragazzo di 28. Ci amiamo moltissimo, siamo legatissimi, ma da quando la nostra storia è iniziata posso contare sulla punta delle dita i momenti di serenità che ho vissuto con lui. Il mio ragazzo ha iniziato ad avere e ha ancora, sfortunatamente proprio nei primi tempi che ci siamo conosciuti, dei piccoli problemi di salute, ma nulla di grave, che tra mille e più visite ed esami purtroppo ancora non è riuscito a risolvere, e questo fatto lo rende sempre più irritabile, nonchè fa emergere la sua natura nervosa, insofferente e anche egoista: abbiamo passato interi weekend a casa sua (come facciamo abitualmente) con lui che si incupisce, si butta sul letto e non parla più, e da quel momento esistono solo più lui e il suo star male, in preda a mille pensieri e preoccupazioni perchè non sa ancora bene di cosa si tratta, ed io li vicino a consolarlo, a parlargli, a rassicurarlo per ore e ore e ore (che, inoltre, parole di conforto o meno, non gli va mai bene niente e si arrabbia ad ogni cosa gli si dica), senza che lui accenni mai una volta a reagire alla tristezza del momento e pensare che magari così facendo si rovinava in maniera assurda il weekend lui e lo rovinava anche a me. Certe volte, si limitava solo a dire 'mi dispiace, scusa, ma non ce la faccio a non stare così, anche se ci sei tu'; per non parlare di quando, quasi sempre prima di ogni visita che deve fare, mi salta fuori con la frase 'mal che vada mi dicono che devo crepare', e non per scherzo come almeno vorrei credere. Insieme alla salute, il fatto che ha un rapporto un po' incrinato con i suoi genitori: li conosco appena, ma non mi sembrano affatto persone menefreghiste nei suoi confronti, anzi, la madre che lavora come infermiera gli è stata molto vicina in questo momento e l'ha sempre aiutato anche nel contattare dottori o sbrigare pratiche per i suoi esami e roba simile; ma lui per tutti questi mesi ha sempre sostenuto che loro non si curassero della sua salute, non gli importasse di come stava ecc...tanto che arrivava a non rispondere più alle loro telefonate; per questo suo comportamento addirittura loro, preoccupati, sono arrivati al punto di chiedere il mio aiuto a sua insaputa, e quando lo è venuto a sapere da me si è infuriato e abbiamo litigato di brutto. Queste due cose sono, in primis, la causa del suo essere perennemente arrabbiato col mondo intero, e del suo conseguente scaricare la rabbia ogni sacrosanto giorno sulle persone senza riserve: me compresa, anzi, me soprattutto. Insomma, così facendo lui con me i suoi problemi non li condivide semplicemente: me li carica addosso, me li fa pesare, e non si sforza minimamente di metterli da parte o limitarne la presenza nei discorsi almeno nel tempo che siamo insieme, come invece cerco di fare io con i miei di problemi. Infine, se già prima tendevamo ad uscire poco, pochissimo con i nostri amici, ultimamente sta assumendo un atteggiamento da pensionato, ovvero i nostri sabati sera, e non solo, sono all'insegna di: cena, divano, forse un po' di tv e a letto piuttosto presto. Da 20enne quale sono, ho voglia di uscire e divertirmi, insieme a lui ovviamente, e di questa situazione ne patisco. Con la scusa che è stanco per il lavoro, ci ritroviamo a starcene sempre a casa. Io da parte mia non voglio mai forzarlo, e di conseguenza anche se avrei voglia di uscire, sto zitta e tendo ad adeguarmi alle sue volontà, tanto che probabilmente proprio per questo, lui non mi chiede nemmeno più cosa vorrei fare. Questo suo comportamento, sospetto sia portato in parte dalla sua gelosia nei miei confronti. Gelosia che definirei patologica, in merito alla quale vorrei citarne le caratteristiche che, ahimè, ritrovo nei suoi comportamenti: -paura irrazionale dell’abbandono e tristezza per la possibile perdita;-sospettosità per ogni comportamento relazionale del partner verso personedell’altro sesso;-controllo di ogni comportamento dell’ “altro”;-invidia ed aggressività verso i possibili rivali;-aggressività persecutoria verso il partner;-sensazione d’ inadeguatezza e scarsa autostima di noi stessi. Di recente, infatti, abbiamo avuto una discussione, l'ennesima, perchè un pomeriggio voleva uscire con me ma avevo già preso un impegno con mia sorella, ed è arrivato a dirmi 'cos è, devi uscire col tuo fidanzato segreto che non puoi venire con me?'; insinuazioni di questo tipo rivolte a me che, in questi sette mesi, per ogni minima assurda cosa, ce ne sono state a gogo. Ciò che mi fa stare più male è che io, al contrario della sfiducia che lui manifesta nei miei confronti, gli sto sempre vicina, e cerco di vederlo il più possibile a volte anche contro il volere e le critiche dei miei genitori: e lui lo sa benissimo, ne è consapevole. Per tutte queste ragioni, io mi ritrovo a dovermi adeguare ai suoi perenni cambi d'umore, risposte brute, sfoghi di rabbia, percè come dice lui 'eh, io sono fatto così'. Sto davvero perdendo la pazienza e mi rendo conto che i punti d'incontro tra di noi, nel parlare e nel pensare, vengono a mancare sempre più, che a lui le attenzioni e il tempo che gli dedico sembrano non bastare mai, e io vivo sempre peggio le mie giornate: sta diventando un vivere nell'ansia e nella tristezza costantemente. Forse io ho sbagliato in tutti questi mesi: nonostante gli sia stata vicino e l'abbia più volte spronato a reagire con più determinazione a questi problemi, l'ho comunque assecondato troppo, consolato troppo, compatito troppo, e lui in qualche modo si è adagiato alla cosa, visto il suo compatirsi conitnuamente. Come posso fare per rimediare? Dovrei mostrarmi più decisa e meno compassionevole? Dovrei 'stargli meno dietro'? Io lo amo, ma voglio fargli capire che deve cominciare a mettere da parte i suoi capricci continui perchè sono ridicoli da parte di un uomo di 28 anni e rischiano di mandare a rotoli il nostro rapporto. Inoltre non voglio arrivare a distruggermi o annullarmi per lui. Grazie mille davvero a chi risponderà. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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