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Non so se è il caso di farmi aiutare


Sulley

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Ciao a tutti, non so se sto scrivendo nella sezione giusta del forum, ma va beh!
Ho un problema che per me inizia a diventare piuttosto pesante, ultimamente mi chiedo se sia o meno il caso di un aiuto serio e non di una semplice chiacchierata con la solita amica.
La storia è questa (perdonatemi la lunghezza, ma va che alle mie storie i miei amici si appassionano sempre):
Ho avuto una relazione disastrosa finita qualche anno fa. Andavo pazza per lui, pensavo davvero che avremo avuto un futuro insieme e tutte quelle belle cose del "vissero per sempre felici e contenti" finchè non ho scoperto che faceva cose parecchio brutte (no, non mi ha messo le corna, hafatto di peggio e tradito totalmente la mia fiducia). Questa relazione mi ha fatto male per circa 2 anni.
In 2 anni ho prima conosciuto un tale che mi ha messo le mani addosso e un altro che mi ha usata (mi è stato dietro per due mesi per portarmi a letto, appena finito si è messo a dormire e dopo un'ora "ti accompagno in stazione" e mai più sentito), dopo quest'ultima esperienza ho deciso che sarebbe stato meglio starmene un po' da sola e son stata sola per poco più di un anno.

Da qui inizia la parte della mia attuale vita amorosa.
Conosco un ragazzo. Lo credevo impossibile, ma dopo tutto questo tempo ero riuscita a dimenticare il mio ex avevo ricominciato a parlarci civilmente, che sarà mai conoscere un'altra persona...
Insomma, conosco questo ragazzo, non corrisponde assolutamente al mio stereotipo di ragazzo perfetto (soprattutto esteticamente, credo, che poi non è brutto), ma è carino, simpatico e abbiamo anche un bel po di interessi in comune, mi piace parlare con lui, ogni volta che sono nervosa mi basta parlarci 5 minuti e mi tranquillizzo.
Inizio a parlarci, prima poco poi tutti i giorni, vederci tutte le sere finchè dopo pochi mesi iniziamo ad uscire "seriamente".
Lui inizialmente scostante, impaurito da una relazione e io in paranoia perchè "ommioddio siamo al solito, io un'altra delusione non la voglio bastabastabasta" finchè non inizia anche lui ad affezionarsi.

Ero davvero felice di questa cosa, poi, una mattina, dal nulla inizio a pensare "oddio che palle.". Perchè?
Ogni volta che vado da lui (ora siamo distanti) penso "che palle, ho già tutte le mie cose da fare e ora non potrò fare nulla".
Fa cose che mi urtano l'anima, tipo fare rumore mentre mastica, che sono arrivata a prenderlo a calci sotto al tavolo per farlo smettere perchè davvero io non riesco a sentire me stessa che mangio figuriamoci il rumore di altri che anche solo a scriverlo mi viene l'ansia.
Ci sto insieme e penso "che palle".
Ogni volta che mi dice "ti voglio bene" "sei bella" "ti adoro" penso "che palle."
Per due volte si è creata una situazione ORRIBILE dove lui iniziava con "devo dirti una cosa importante, ma non vorrei ti venisse l'ansia..." e ho paura volesse dirmi cose orribili tipo "ti amo" che se ci prova gli tiro un pugno, infatti gli ho risposto "ecco, allora non dire niente".
Spesso è negativo, pensa in negativo e io da qualche anno sto cercando di essere una persona positiva, mi sembra uno di quelli che vedono sempre il bicchiere mezzo vuoto e non mezzo pieno.
Diciamo che ultimamente penso di mollarlo e le motivazioni sono "devo studiare" "è negativo e le persone negative non mi fanno del bene" e "fa rumore quando mangia" (nb: quest'ultima occupa una buona percentuale della decisione).
Che poi in realtà non ho proprio lo smattimento di lasciarlo perchè in fondo non mi va di lasciarlo perchè non voglio però ogni volta che penso "oddio gli voglio bene" con quelle reazioni fisiche tipo un qualcosa nello stomaco, 10 minuti dopo la reazione è sempre "naaa che palle".

Il problema però è che io gli voglio bene, lui è una persona fantastica, è davvero stupendo, uno di quelli che non si incontrano facilmente e tra i miei "che palle" mi rendo conto che poi vado ad abbracciarlo così, a caso, quando deve andare via vorrei che restasse, ma, ad esempio, ora non mi manca. In questo preciso istante sto bene da sola.

Non riesco a capire se mi sto autosabotando o no. Non che io pensi "voglio trovare qualcun altro" perchè di conoscere persone non mi va.
Forse dipende anche dalla pressione sullo studio, pressione che mi faccio da sola perchè in realtà nessuno mi pressa, anzi...
Boh, secondo voi? Che ne dite?

PS: forse questa situazione potrebbe derivare dal fatto che qualche mese fa ho subito un intervento e l'ho presa davvero malemale, vivo con una persona che non sopporto (tanto che spesso piango prima di rientrare a casa sapendo che la vedrò appena varcata la porta), sono diventata paranoica con le malattie e con i germi e, soprattutto, ho iniziato a vivere nell'assurda (mi rendo conto) convinzione che il fallimento nel lavoro, nello studio e nelle mie relazioni sia colpa di una manciata di persone invidiose di me che "me la tirano".

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comprendo la tua idiosincrasia congenita verso la masticazione sonora:anche mia moglie è come te è mi ha educato e galateizzato!quanti anni hai?e il tuo lui?dopo l'operazione come stai?ti sei ripresa completamente?lui ti ha seguito e assistito?studi,lavori,e i genitori?grazie x la fiducia che hai posto in questo sito e benvenuta fra noi!

rufuge

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comprendo la tua idiosincrasia congenita verso la masticazione sonora:anche mia moglie è come te è mi ha educato e galateizzato!quanti anni hai?e il tuo lui?dopo l'operazione come stai?ti sei ripresa completamente?lui ti ha seguito e assistito?studi,lavori,e i genitori?grazie x la fiducia che hai posto in questo sito e benvenuta fra noi!

rufuge

Ho 24 anni, lui 30. Per quanto riguarda l'operazione mi sto riprendendo anche se dovrò continuare a controllarmi per tutta la vita, ma va beh, si farà! Lui è stato fantastico in quel periodo. Studio, avevo trovato un lavoro ma il "capo" mi ha sfruttata perchè era il mio primo lavoro e poi è scomparso senza pagarmi, manco il contratto mi aveva fatto... alla fine e sta cosa mi è dispiaciuta molto perchè già ero molto sottopagata, ma non pagarmi affatto non l'ho trovato bello.

Con i miei genitori ho un ottimo rapporto!

A volte credo sia utile parlare con sconosciuti, ci si riesce ad aprire di più senza la paura di venir giudicati da chi ti circonda :)

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intanto grazie x la fiducia:non temere, è gia da qualche lustro che ho perso il vizio di giudicare pur se anche prima mi permettevo di farlo raramente;se il tuo lui ti è stato vicino nel momento del bisogno e della sofferenza(penso che l'operazione non sia stata una passeggiata!) è da apprezzare e valorizzare al massimo pur non essendo una condizione "sine qua non" per costruirci un futuro insieme. mi dispiace x il lavoro;non mi stupisco affatto che non ti abbia pagato spec. nell'attuale crisi dove vige la legge dello sciacallo:truffa,depreda,ruba e scappa o il più eufemistico mordi e fuggi!conserva e valorizza il rapporto con i tuoi,magari coinvolgendoli in questa discussione insieme al tuo compagno(lavora,studia?)!se vai a leggere il mio profilo ti risulterò un po' meno sconosciuto!

rufuge

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