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Dipendenza affettiva: mi sembra di impazzire


Ospite ViverePerAmore

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Buongiorno a tutti. E' la prima volta che mi ritrovo a scrivere su un forum. Questo mio post ha valenza di uno sfogo, in quanto mi sono ritrovata in situazione più grande di me che pensavo di poter gestire emotivamente e invece mi sta sfuggendo di mano, letteralmente. Non posso parlarne con nessuno e mi sembra di impazzire tenendomi tutto dentro.

Vi chiedo solamente di non giudicarmi ma di darmi dei consigli concreti, se potete, magari raccontandomi le vostre esperienze e il modo in cui ne siete usciti. 

Chiedo scusa in anticipo se mi dilungherò.

Ho 30 anni, fidanzata ufficialmente da circa 7: una storia consolidata, un amore d'altri tempi, innamoratissimi come fosse il primo giorno e abbiamo iniziato a pensare al matrimonio dato che entrambi siamo finalmente sereni dal punto di vista lavorativo. 

Non ho mai tradito in vita mia e non mi sarei mai sognata di fare una cosa del genere. 

E' successa però una cosa che in un mese mi ha stravolto la vita e mi ha destabilizzata totalmente: ho conosciuto un ragazzo, un collega, anche lui fidanzato ma da pochissimo tant'è che non  si definisce neanche tale, con il quale avrei dovuto lavorare un mesetto. Quasi mio coetaneo. Per i primi quindici giorni abbiamo avuto un normale rapporto lavorativo, poi non so cosa sia scattato, sia in me che in lui. Avevamo piacere anche solo a stare seduti vicini e a collaborare, cercavamo entrambi un'occasione per stare da soli, ma solamente per parlare e per scherzare, senza malizia. Una sintonia e un'empatia che non ho mai vissuto prima.

Qualche giorno fa lui si è aperto totalmente con me, raccontandomi cose della sua vita passata che non ha mai raccontato a nessuno. E alla fine, quando stavamo per salutarci definitivamente mi ha chiesto se mi fosse mai capitato di pensare di aver incontrato la persona giusta nel momento sbagliato, riferendosi a me, e che io sarei stata la ragazza perfetta per lui, se solo non fossi stata fidanzata. 

Ho provato una sensazione indescrivibile dentro di me, che non provavo da almeno 7 anni. Una sensazione simile alle farfalle nello stomaco. "Ma non posso, non mi può succedere, amo il mio fidanzato" continuavo a ripetermi. 

Il giorno dopo abbiamo dovuto rivederci per risolvere un problema di lavoro. Dopodiché siamo andati a prendere un caffé e siamo rimasti in macchina a parlare e ad abbracciarci forte. Mi ha detto che non gli è mai capitato di provare sensazioni così forti, che mi avrebbe presa e portata via se solo avesse potuto... Tutte cose bellissime, che mi hanno fatto sognare. Ho imparato ad apprezzare il suo modo di fare, che mi piace da morire, il suo modo di parlarmi, il suo modo di affrontare la vita, con leggerezza e serenità. Ad un certo punto mi ha detto di scendere dall'auto perché aveva una forte tentazione di baciarmi e che, per rispetto mio e della mia storia, non avrebbe potuto farlo. Invece alla fine è successo. Io mi sono rifiutata di scendere, avrei voluto che quel momento non finisse mai. Nessuno dei due ha mai tradito e avevamo entrambi paura di come sarebbero cambiate le nostre vite dopo. Non siamo riusciti a trattenerci e così ci siamo ritrovati a baciarci per circa un'ora, in macchina. 

Non ci siamo mai pentiti di quello che abbiamo fatto, l'abbiamo voluto fortemente e lo rifarei altre mille volte.

Abbiamo iniziato a messaggiarci e abbiamo anche organizzato un incontro (che non c'è mai stato), per stare qualche ora insieme. Il mio fidanzato la sera prima ha letto qualche messaggio, ma nulla di compromettente, e si è insospettito. Così è saltato tutto. 

Il mio collega mi ha detto che è il caso di chiudere e che non dobbiamo sentirci più e che per il mio bene devo dimenticarlo. 

Io so che razionalmente è la cosa più giusta da fare. Mettere un punto. Sto bene con il mio fidanzato. So che non avrei mai dovuto legarmi così tanto ad un'altra persona. So che lo amo da morire.

Tutto quello che mi è successo, però, è così irrazionale. Non faccio altro che pensare a lui, alle cose che ci siamo detti, al fatto che questo ragazzo poteva realmente essere l'uomo della mia vita, se l'avessi incontrato nel tempo giusto. "Se la persona che pensiamo sia giusta la incontriamo nel momento sbagliato, vuol dire che quella persona è sbagliata" continuo a ripetermi e sto cercando di convincermene. Lo penso continuamente e mi manca tantissimo. Ho un impulso irrefrenabile di scrivergli ma so che non posso. Non stavo così male per un ragazzo da quando ero adolescente. Ho un vuoto allo stomaco e non me lo so spiegare. Cos'è? Innamoramento? Infatuazione? Vorrei una risposta che sto cercando di trovare. Mi sento praticamente dipendente sia emotivamente che affettivamente da lui. Mi sembra di impazzire. Lui in questo momento vuole tenermi lontana, dice che lo fa per me e per lui. Con una freddezza e una razionalità tale che mi fa stare ancora più male.

Da un lato amo da morire il mio fidanzato, dall'altro sono totalmente presa da questa nuova situazione. Come si fa a dimenticare una persona che ti ha fatto perdere la testa? Non sto parlando di attrazione fisica, ma mentale, che è molto peggio! Vi prego di aiutarmi e di darmi dei consigli, sto malissimo.

 

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