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Paura


barrylindon

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Ho appena rifiutato una proposta lavorativa molto buona. Per la paura. Paura di fare troppo fatica, paura che non ne valga la pena, paura che non il lavoro mi piaccia, paura che l'ambiente lavorativo non mi piaccia, paura di trasferirmi, paura di non trovarmi bene, paura di peggiorare la mia situazione anzichè migliorarla.

In questo momento l'unica cosa che vorrei è morire. subito,adesso. Sono anni che aspetto il concretizzarsi di opportunità per cambiare, per uscire dalla mediocrità in cui sono ora, e poi rifiuto per paura. Mi disprezzo al punto tale che vorrei togliermi la vita.

Non so che fare, sono disperato.

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Ciao,

sai anche io in questo periodo sto cercando un nuovo lavoro e anche a me batte il cuore ogni volta che qualcuno mi chiama...non per la felicità...principalmente per il timore di lasciare le mie certezze...per andare in contro a delle incertezze...e non parliamo poi dell'idea di trasferirmi...solo a pensarci mi agito...

Ti ho raccontato questo di me per farti riflettere sul fatto che non sei l'unico ad avere paura del cambiamento...e come noi tante altre persone...questo ovviamente non vuol dire che il problema non esista...solo a mio avviso è umano...e quindi è ingiusto da parte tua disprezzare la tua persona per questo.

Oltretutto non pensare minimamente a toglierti la vita!...piuttosto cerchiamo (nel senso che ci sto provando anche io) di capire da cosa derivano le nostre paure...ascoltiamole...e analizziamole una per una...

1.paura che non ne valga la pena

2paura che non il lavoro mi piaccia

3paura che l'ambiente lavorativo non mi piaccia

4 paura di trasferirmi

5paura di non trovarmi bene

6paura di peggiorare la mia situazione anzichè migliorarla

Per ognuna di questa paura prova a dare una tua spiegazione...

Un abbraccio :wink:

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io pure sono cosi'.. rifiuto lavori su lavori.. poi mi chiudo in me e mi dico che sono un xxxxxxxx e l'unica cosa che vorrei è sparire.. una volta pero' sono stato costretto a lavorare, fino ad un'ora prima di timbrare il cartellino le ho pensate tutte per scappare, per dire che stravo male ecc.. poi ho dovuto farlo per forza e alla fine della giornata mi sono sentito stanco e soddisfatto di me stesso... prova magari una volta ad obbligarti ad accettare, forse funziona

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1.paura che non ne valga la pena

2paura che non il lavoro mi piaccia

3paura che l'ambiente lavorativo non mi piaccia

4 paura di trasferirmi

5paura di non trovarmi bene

6paura di peggiorare la mia situazione anzichè migliorarla

Per ognuna di questa paura prova a dare una tua spiegazione...

Un abbraccio :wink:

Ciao, grazie per la risposta.

La radice del problema sta nel fatto che il mio lavoro non mi appassiona. Mi sono guardato intorno parecchio per vedere se esisteva un lavoro, nel mio ambito, che mi potesse appassionare, entusiasmare, ma non l'ho trovato. Quindi per me il lavoro rappresenta solo un male necessario per guadagnarsi da vivere.

Dunque qualunque difficoltà mi trovi ad affrontare a causa del lavoro, si ingigantisce. Perchè devo fare più fatica, trasferirmi e/o farmi parecchi km di macchina al giorno, eccetera, per qualcosa che in ogni caso non mi entusiasmerà mai? Ma d'altra parte un lavoro "poco faticoso" (come il mio attuale) vuol dire anche "poco retribuito". Quindi l'unica molla che mi spingerebbe sono i soldi. Il fatto è che quando mi trovo davanti a tutti i dubbi e le paure che ti ho elencato prima, questa spinta non è sufficiente. Ho paura di trovarmi a fare un lavoro che mi stressa e mi impegna molto di più di quello che faccio ora per poche centinaia di euro in più in busta paga. Per quello che dicevo sopra, infatti, la gratificazione del lavoro rimarebbe la stessa, ovvero nessuna.

Mi rendo sempre più conto della fortuna che hanno quelli che sono appassionati del proprio lavoro.

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Ciao, grazie per la risposta.

La radice del problema sta nel fatto che il mio lavoro non mi appassiona. Mi sono guardato intorno parecchio per vedere se esisteva un lavoro, nel mio ambito, che mi potesse appassionare, entusiasmare, ma non l'ho trovato. Quindi per me il lavoro rappresenta solo un male necessario per guadagnarsi da vivere.

Dunque qualunque difficoltà mi trovi ad affrontare a causa del lavoro, si ingigantisce. Perchè devo fare più fatica, trasferirmi e/o farmi parecchi km di macchina al giorno, eccetera, per qualcosa che in ogni caso non mi entusiasmerà mai? Ma d'altra parte un lavoro "poco faticoso" (come il mio attuale) vuol dire anche "poco retribuito". Quindi l'unica molla che mi spingerebbe sono i soldi. Il fatto è che quando mi trovo davanti a tutti i dubbi e le paure che ti ho elencato prima, questa spinta non è sufficiente. Ho paura di trovarmi a fare un lavoro che mi stressa e mi impegna molto di più di quello che faccio ora per poche centinaia di euro in più in busta paga. Per quello che dicevo sopra, infatti, la gratificazione del lavoro rimarebbe la stessa, ovvero nessuna.

Mi rendo sempre più conto della fortuna che hanno quelli che sono appassionati del proprio lavoro.

Come ti capisco...e sarebbe anche assurdo dirti cose del tipo rimettiti a studiare...o cerca una specializzazione diversa...io lo so per esperienza certe strade se non le prendi al momento giusto poi non le prendi più...quindi non ti resta altro che cercare una motivazione in più in quello che fai...anche se probabilmente è difficile...però senza dubbio un ambiente di lavoro positivo aiuta...magari alla fine potresti essere contento di lavorare insieme a persone con le quali ti trovi bene...credo sia importante anche trovarti dei ritagli di tempo libero che ti stimolino...alla fine se non chiedi soldi ti fanno fare tutto...altro per ora non mi viene in mente...comunque su con la vita e fammi sapere come va...ciao :wink:

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  • 3 weeks later...

Buongiorno ragazzi :im Not Worthy:

Ecco un consiglio da chi queste cose le ha già vissute e sperimentate, da chi ha perso occasioni lavorative d'oro a causa della paura, da chi si è sempre sentito diverso, sbagliato, inutile; da chi si è posto mille perchè, mille domande, cercando le risposte più assurde e cercando di adattarle alla sete di sapere da dove venissero tutte queste paure..

Faccio una piccola premessa: soffro di attacchi di panico e disturbi d'ansia da quando avevo 19 anni (ora ne ho 33), all'inizio della psicoterapia mi hanno diagnosticato la depressione e mi hanno curato per quella.. Dopo vari cambi di cure-psicologi sono arrivati ai famosi DAP (disturbi da attacchi di panico), nel frattempo io ho avuto tutti i comportamenti tipici delle persone che hanno paura di tutto.. Mi sono isolata, ho evitato le situazioni ansiogene, ho smesso di guidare (il primo attacco si è verificato mentre guidavo), e tante altre cosine simpatiche che non sto ad elencare perchè non basterebbe una giornata :im Not Worthy:

Ora sono in cura da uno psichiatra a Milano, sto assumendo venlafaxina e sto facendo terapia comportamentale da circa un anno. Volete sapere come vanno le cose? Beh, in modo splendido!!!!

Tengo a precisare che sono sempre stata contro i farmaci, per cui, onde possibile, cercavo di evitarne l'assunzione. Purtroppo nel mio caso si erano sviluppati comportamenti ossessivo-compulsivi abbastanza gravi per cui i farmaci sono stati necessari.

E a dirla tutta, sono qui per questo: per evitare che i comportamenti delle persone che soffrono dei miei stessi sintomi si aggravino a tal punto! (e quindi torniamo al consiglio)

Non fatevi tutte quelle domande! Non ponetevi mille perchè ai vostri sintomi e alle vostre paure! Non ci pensate assolutamente (e pare facile dirlo quando si è usciti da tutta questa merda, ma vi assicuro che è l'unica soluzione a tutti i problemi!!)

La cosa che mi ha aiutata di più è stata un libro.. Trattava di casi clinici con disturbi simili ai miei e c'erano tutte le spiegazioni dei vari casi, commentate da psicologi e psichiatri, le terapie comportamentali consigliate, ma soprattutto c'erano le persone guarite!! Volete sapere cosa mi ha fatto riflettere sul mio stato più di tutto? (vi avviso, fa malissimo sentirsi dire la verità sulla paura, ma è assolutamente necessario e reale!) La spiegazione è più semplice di quanto si immagini: tutte le nostre paure, tutto questo stare male, il sentirsi inutili al mondo, sbagliati, da cancellare.. in realtà NON ESISTONO! :im Not Worthy:

Ce li siamo creati noi, per i motivi più svariati, ma non servono assolutamente a nulla se non a farci stare male e serve ancor meno cercare una causa a tutto ciò: le cause possono essere mille, gravi o meno, ma non serve assolutamente conoscerle! E che dire poi di tutti i comportamenti che attuiamo per evitare la paura, per non provare più ribrezzo per noi stessi, per evitare di far stare male le persone che abbiamo intorno e che amiamo e soprattutto per cercare di stare bene? Sono tutti comportamenti che aumentano le nostre ansie e le nostre paure!

D'ora in avanti provate a fare così: devo cambiare lavoro? E sia! Non chiedetevi il "perchè", il "come sarà", il "ce la farò"..

Cambiatelo e basta! Già mi immagino a cosa state pensando <eh, facile a dirsi, ma io non ce la faccio ad affrontare un nuovo lavoro, è una cosa grandissima, so come reagirò, so di non potercela fare, meglio rinunciare..>

E l'errore sta proprio qui.. Un'ultima riflessione: quante persone al mondo cambiano il posto di lavoro? (o affrontano altri problemi, in questo caso il disagio più grande era dato dal lavoro..) Pensate che non abbiano le vostre paure? Sbagliate di grosso! Tutti hanno le paure, le domande, le ansie che abbiamo anche noi! La differenza principale sta nel fatto che noi le ascoltiamo e ci diamo peso, gli altri no!!

Se proprio dobbiamo pensare (visto che non riusciamo a smettere di farlo) pensiamo a questo!!

Perchè autolimitarci?

So di non esser stata chiarissima, mi servirebbe molto più tempo che al momento non ho, ma se ne volete parlare io ci sono sempre!

Un abbraccio

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  • 2 weeks later...
Buongiorno ragazzi :icon_confused:

Ecco un consiglio da chi queste cose le ha già vissute e sperimentate, da chi ha perso occasioni lavorative d'oro a causa della paura, da chi si è sempre sentito diverso, sbagliato, inutile; da chi si è posto mille perchè, mille domande, cercando le risposte più assurde e cercando di adattarle alla sete di sapere da dove venissero tutte queste paure..

Faccio una piccola premessa: soffro di attacchi di panico e disturbi d'ansia da quando avevo 19 anni (ora ne ho 33), all'inizio della psicoterapia mi hanno diagnosticato la depressione e mi hanno curato per quella.. Dopo vari cambi di cure-psicologi sono arrivati ai famosi DAP (disturbi da attacchi di panico), nel frattempo io ho avuto tutti i comportamenti tipici delle persone che hanno paura di tutto.. Mi sono isolata, ho evitato le situazioni ansiogene, ho smesso di guidare (il primo attacco si è verificato mentre guidavo), e tante altre cosine simpatiche che non sto ad elencare perchè non basterebbe una giornata :girl_devil:

Ora sono in cura da uno psichiatra a Milano, sto assumendo venlafaxina e sto facendo terapia comportamentale da circa un anno. Volete sapere come vanno le cose? Beh, in modo splendido!!!!

Tengo a precisare che sono sempre stata contro i farmaci, per cui, onde possibile, cercavo di evitarne l'assunzione. Purtroppo nel mio caso si erano sviluppati comportamenti ossessivo-compulsivi abbastanza gravi per cui i farmaci sono stati necessari.

E a dirla tutta, sono qui per questo: per evitare che i comportamenti delle persone che soffrono dei miei stessi sintomi si aggravino a tal punto! (e quindi torniamo al consiglio)

Non fatevi tutte quelle domande! Non ponetevi mille perchè ai vostri sintomi e alle vostre paure! Non ci pensate assolutamente (e pare facile dirlo quando si è usciti da tutta questa merda, ma vi assicuro che è l'unica soluzione a tutti i problemi!!)

La cosa che mi ha aiutata di più è stata un libro.. Trattava di casi clinici con disturbi simili ai miei e c'erano tutte le spiegazioni dei vari casi, commentate da psicologi e psichiatri, le terapie comportamentali consigliate, ma soprattutto c'erano le persone guarite!! Volete sapere cosa mi ha fatto riflettere sul mio stato più di tutto? (vi avviso, fa malissimo sentirsi dire la verità sulla paura, ma è assolutamente necessario e reale!) La spiegazione è più semplice di quanto si immagini: tutte le nostre paure, tutto questo stare male, il sentirsi inutili al mondo, sbagliati, da cancellare.. in realtà NON ESISTONO! :italian_flag:

Ce li siamo creati noi, per i motivi più svariati, ma non servono assolutamente a nulla se non a farci stare male e serve ancor meno cercare una causa a tutto ciò: le cause possono essere mille, gravi o meno, ma non serve assolutamente conoscerle! E che dire poi di tutti i comportamenti che attuiamo per evitare la paura, per non provare più ribrezzo per noi stessi, per evitare di far stare male le persone che abbiamo intorno e che amiamo e soprattutto per cercare di stare bene? Sono tutti comportamenti che aumentano le nostre ansie e le nostre paure!

D'ora in avanti provate a fare così: devo cambiare lavoro? E sia! Non chiedetevi il "perchè", il "come sarà", il "ce la farò"..

Cambiatelo e basta! Già mi immagino a cosa state pensando <eh, facile a dirsi, ma io non ce la faccio ad affrontare un nuovo lavoro, è una cosa grandissima, so come reagirò, so di non potercela fare, meglio rinunciare..>

E l'errore sta proprio qui.. Un'ultima riflessione: quante persone al mondo cambiano il posto di lavoro? (o affrontano altri problemi, in questo caso il disagio più grande era dato dal lavoro..) Pensate che non abbiano le vostre paure? Sbagliate di grosso! Tutti hanno le paure, le domande, le ansie che abbiamo anche noi! La differenza principale sta nel fatto che noi le ascoltiamo e ci diamo peso, gli altri no!!

Se proprio dobbiamo pensare (visto che non riusciamo a smettere di farlo) pensiamo a questo!!

Perchè autolimitarci?

So di non esser stata chiarissima, mi servirebbe molto più tempo che al momento non ho, ma se ne volete parlare io ci sono sempre!

Un abbraccio

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