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Joho

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  1. Joho

    modificare la realtà

    Eh, maluccio. Troppa solitudine, ma non per mancanza di amici (per quello mi importa relativamente) quanto per quella sessuale e affettiva. Quella mi manca troppo. Alla mia famiglia sto parecchio antipatico e ormai posso rimediare poco quindi non mi supporta granché. Mentre un partner è quasi diventato un sogno, non riesco a trovare una persona compatibile anche abbassando di molto i miei standard... La speranza è l’ultima a morire...
  2. Joho

    Ho bisogno di aiuto

    Devi farti aiutare, da sola non puoi farcela. Cerca gli psicologi gratuiti. In che senso ti fai prendere dal panico quando cerchi di ragionare?
  3. Joho

    modificare la realtà

    Ciao pber, è una leggera tendenza alla sindrome di truman, ma lungi da te esserne coinvolto sia chiaro, ne sei consapevole. Sai quando succede? Quando si cerca di Definire troppo ciò che ti sta intorno. Tu ritieni che tale sito non debba parlare di tale argomento (definizione forzata senza fondamento) quindi ti sembra straordinario, strano che ne parli, e inizi a fare congetture che sia tutto rivolto a Te. E’ effettivamente un lavoro di sottofondo perché il proprio essere ha Bisogno, fuori dalla ragione discorsiva, di riconoscimento e importanza. Il modo per farlo smettere e non degenerare è trovare l’importanza nel posto giusto, altrimenti la psiche attiva questi sistemi di compensazione “disperati”. Chiudo con il dirti che succede a tutti in un modo o nell’altro, tranquillo. Saluti pber :)
  4. Ciao stella di mare, non vorrei inquietarti ma più che narcisismo quello che hai descritto mi sembra il profilo psicologico di uno psicopatico o di un sociopatico: prova a informarti. Stai alla larga da questa persona, è pericolosa anche da ex... Saluti.
  5. Joho

    Ho bisogno di aiuto

    Ciao Kyara, di solito quando c’è un’esasperata paura delle malattie e della morte è perché ci si sente in grave perdita, ciò che si vuole fare è negato da qualcosa e la paura di perdere la possibilità di realizzare i propri desideri aumenta. Raffreddori, strani sintomi diventano tutti allarmi di una grave minaccia alla nostra vita. Anch’io sto passando un momento nero con le tue stesse caratteristiche ho 22 anni, e quello che ti consiglio è fermarti e riflettere su cosa vuoi fare veramente, molto spesso il fattore determinante del problema è il nostro atteggiamento. Devi rivedere la tua prospettiva sul mondo, te stessa e chiederti se vedi le cose nel modo giusto oppure no. Un periodo del genere potrebbe significare niente altro che un approccio sbagliato che finalmente si rivela; se è così devi impegnarti a mettere tutto in discussione! Possiamo parlare se vuoi. Saluti :)
  6. Joho

    Rapporto a distanza

    Ciao Fantasy Il tuo ragazzo sta sicuramente passando un momento difficile, i problemi famigliari sono sempre ostici da affrontare e frasi del genere si dicono spesso. Ma da qui a compierle ci passa molto, non dovresti preoccuparti eccessivamente. Quello che puoi fare invece è rassicurarlo, stargli vicino e non farlo mai sentire solo con i suoi problemi. Ha 17 anni e il prossimo ne avrà 18, sarà maggiorenne e molto più libero di adesso, potrà decidere della sua situazione e tu dovrai aiutarlo. Tua madre dice di no a cosa? Saluti :)
  7. Joho

    Le cose non miglioreranno mai

    Ciao ho 22 anni e ti capisco molto bene Rita, anch'io sto vivendo un momento nero come il tuo. Con tutte le differenze alla fine è la stessa situazione: stress, profonda tristezza e solitudine che pare non aver fine. Ti ritrovi solo al mondo in una stanza senza vedere via di uscita e le persone su cui potresti fare affidamento anziché aiutarti ti vengono addirittura contro. Sono situazioni difficili in cui il dolore non può essere messo in discussione nessuno può dirti cosa stai passando, e sbagliare è facilissimo: tentativi di suicidio, droga, litigi con persone vicine... Io penso che arrivati a un certo punto ci si debba fermare e riflettere, mettere in discussione tutto quello che siamo perché molto spesso il fattore determinante del problema è proprio il nostro atteggiamento(!). Mettere bene in chiaro cosa vogliamo veramente, senza più auto-inganni e giri di parole. L'importante è sempre dare il massimo, il che significa puntare a non avere sensi di colpa, è tutto su questo che si gioca: se sei a posto con la coscienza se sei nella sicurezza di aver fatto tutto il possibile le cose difficilmente andranno male. Sei giovane, cerca di sfruttare tutte le tue energie. Non risparmiarti in nulla! Ciao Rita :)
  8. Ciao UnderSans, ho 22 anni e anch’io sono in un momento nero come il tuo. Spero non sia troppo tardi per risponderti, mi sembri una persona tendente alla riflessione e invece di descriverti la solita situazione vorrei porti questo dubbio che mi ronza in testa da qualche giorno. Ci hanno sempre detto che la vita è Bella, che dev’essere vissuta tutta d’un fiato e se non ci riesci hai sbagliato qualcosa. Subito dopo ti dicono che lo sbaglio, in sé, in fin dei conti è inevitabile, se non per una persona per un certo gruppo sì. Sempre ci sarà una categoria che rimarrà schiacciata da qualcosa o qualcuno e se guardi bene pochi problemi hanno una relativa cura. Io penso che poniamo questa premessa (la vita è bella) come base della nostra vita e decliniamo tutto in base ad essa, anche perché è fisiologico pensarlo(!), quindi, tutto bene e tutto coerente con se stesso. Ma in passato era molto diverso. Ai tempi del medioevo la vita non era “da vivere” ma tutta una preparazione per il suo destino finale: paradiso, purgatorio, inferno. Che non ci siano luoghi spirituali del genere è fuori discussione ma se ci si riflette questi concetti possono descrivere, in realtà, molto bene certe dimensioni mentali in cui possiamo ritrovarci IN vita e nonostante la confusione del passato si avvertiva spesso gli uomini: SI PUO’ FINIRE ALL’INFERNO, cerca di fare quello che devi fare! La vita è battaglia per risorse limitate ed è ovvio che chi se le prende è felice, chi no crepa di dolore. La conclusione è che l’inferno, quello vero, non solo esiste ma non ha Niente da invidiare all’immagine che ce ne facciamo se lo portiamo oltre la vita... La vita non è bella ma è tripartita in queste tre zone, e per alcuni è inevitabile finire in una di queste. Ci si scandalizza che le cose possano andare male: è perché ignoriamo cos’è veramente l’esistenza. Se collettivamente si prendesse atto di questo le cose andrebbero MOLTO meglio per tutti, non solo per quelli in difficoltà. Io lo sento l’inferno, lo sento troppo. Ogni giorno mi sembra di toccare il limite ma il giorno dopo scopro che si può andare ancora più a fondo... Abituato a pensare quanto la vita è bella mi sorprendo quanto possa fare m...a ogni giorno di più. Non so cosa dirti in realtà, io sono disperato, sento dolore e basta. La società moderna ha rimescolato tutto: idee, materia, uomo, universo, qualcosa in bene, qualcosa troppo male! Ciao UnderSans. Chi è questa donna divina?
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