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oltreleapparenze

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messaggi di oltreleapparenze

  1. Un mobbizzato o una

    mobbizzata che regge per anni, se non avesse capacità di gestire la sofferenza, non rientrerebbe nella categoria dei mobbizzati, ma al massimo dei

    prevaricati, delle vittime di discriminazioni e ingiustizie sul lavoro (che non si configurano automaticamente come mobbing, pur essendo cose brutte),

    oppure dei suicidi o dei "nomadi del lavoro", e il discorso sulle capacità si potrebbe chiudere qui. Se non hai forti capacità di resistenza e di gestione

    di situazioni relazionali estreme, nel club dei mobbizzati non ci entri nemmeno con le raccomandazioni. Poi uno potrebbe dire, come spesso accade

    "ma perché il mobbizzato presenta tutti quei segni di stress, quelle sindromi ecc ecc, e le altre persone che lavorano nello stesso ambiente invece no?

    L'ambiente ostile è lo stesso per tutti...". Può sembrare una domanda bizzarra ma è molto frequente.

    Ma quell'ambiente qualcuno l'avrà pur creato e non credo che basti un individuo solo.

    Quindi io escluderei almeno costoro.

  2. Ad attaccare o ad attaccarsi a... o entrambe le cose. Credo che non sia del tutto fuori luogo tirare in ballo i meccanismi del "transfert" anche

    quando si parla di relazioni tra persone all'interno degli ambienti di lavoro, anche perché sono relazioni problematiche per definizione... (cioè...

    se non ci fosse il "problema" da risolvere di volta in volta relazionandosi, invece che su un luogo di lavoro ci si ritroverebbe in pizzeria... :D: ).

    Sicuramente.

    Il lavoro, che piaccia o meno, comunque presuppone la soluzione di problematiche già di per se incombenti, figuriamoci se poi a queste si sommano pure quelle relazionali -_-

    Comunque il mobbing non avviene solo nei luoghi di lavoro, per quel che so potrebbe manifestarsi anche ad una tavoltata di amici in pizzeria.

    Certi atteggiamenti mi ricordano la scuola. E guarda caso anche lì l'elemento mobbizzato di solido è quello più valido. :Nerd:

  3. Dipende cosa intendi per "soluzione". Molte guerre si sono risolte, così come molti casi di mobbing.

    Intendo la Soluzione. Cioè il venir meno delle guerre in generale.

    Certo molti casi di mobbing si risolvono, ma il mobbing in generale come fenomeno è qualcosa destinato purtroppo a perdurare, almeno sencondo le mie vedute. -_-

    Beh, non è sempre vero che nel mobbing o nei problemi relazionali in generale le persone vedono in te l'elemento da distruggere...

    Quello che intendevo è se la causa del mio malessere sono palesemente le azioni (o le non azioni) altrui allora analizzare me non porta ad una soluzione.

    E questo sarebbe il caso di mobbing più facile.

    Poi ovviamente ci sono tutte le sfaccettature in cui anche le mie azioni e le mie non azioni aumentano l'effetto mobbing e allora non saprei :D:

  4. Parlando più in generale (quindi non solo di mobbing), un ambiente di lavoro malato tende a sbilanciarsi, a spostare progressivamente il peso

    delle difficoltà su persone che se li vedono arrivare addosso non perché carenti di strumenti per affrontarle, ma al contrario perché più attrezzate

    da questo punto di vista, in un meccanismo perverso che si autoalimenta giocando anzi spesso su carenze relazionali spacciate per capacità di

    adattamento... delle persone meno sofferenti.

    Mentre leggevo mi è venuto in mente lo stalking, quasi un parallelo a mio avviso, solo che in quel caso le persone coinvolte sono solo due.

    Relativamente al mobbing, per quella che è la mia esperienza, di solito, contrariamente a quanto si possa pensare, si tende ad attaccare proprio l'elemento più forte della catena. Più forte inteso come con più forza, bada bene, non con più potere.

  5. Una terapia di gruppo, al massimo...

    No... sempre ammesso che si parli di problemi legati ad un ambiente lavorativo malmostoso - ed è a quello che si riferiscono

    i vari articoli postati in questo topic - credo che la psicoterapia e più in generale qualsiasi forma di terapia individuale non sia

    uno strumento molto adatto. Può essere utile in particolari situazioni, ma temo che possa anche essere controproducente.

    N.B.: Con questo non voglio dire che la psicoterapia sia una sciocchezza e che chi fa psicoterapia è uno sciocco... lungi da me.

    E' solo... come se dicessi che se il problema è che si vive in una camera dove l'aria è irrespirabile o addirittura tossica, allenarsi

    a respirare meglio e a farsi piacere l'aria non è il modo migliore per affrontare la cosa... può essere utile come supporto per

    soluzioni più centrate sul problema ma se diventa LA soluzione son guai...

    Ste non capisco davvero perchè hai sottolineato la tua nota :Talking Ear Off:

    Seriamente, la soluzione al mobbing per me è come la soluzione alla guerra, un miraggio.

    Un individuo sente il bisogno di relazionarsi e allora cerca altri individui.

    Due individui formano una coppia, tre un gruppo, quattro una società, quanti altri bisogna aggiungerne perchè si cominci a litigare? Ammesso che non si sia già cominciato...

    Se poi si è addirittura costretti a condividere uno stesso ambiente e questo ambiente è quello lavorativo allora le dinamiche che portano allo scontro si moltiplicano.

    E allora certo parlare con un terapeuta protrebbe sembrare l'unica soluzione, magari lo è pure, ma se le persone che hai intorno vedono in te l'elemento da distruggere (lavorativamente parlando) credo anche io non serva a molto.

    L'unico motivo per il quale potrebbe essere controproducente a mio avviso è illudersi che sia la soluzione.

  6. scusa oltreleapparenze, ma non posso credere che non sapessi questo........

    a me pare una presa per i fondelli

    No Froggy, non lo era affatto e voi l'avete presa per tale.

    Ovviamente se inserisco la parola psicoterapia su qualsiasi motore di ricerca ottengo una miriade di spiegazione su cosa è appunto una psicoterapia.

    Ma quello che veramente mi chiedevo è cosa è per chi l'affronta.

    Cosa provi quando parli con il tuo psicologo/a?

    Riesci a dire a lui/lei cose che non dici ad altri?

    E via discorrendo, si trattava di descrivere, sia chiaro non il motivo per cui uno va dallo psicologo che sono bene fatti suoi ma ciò che l'andarci procura.

    In cosa il dialogo con uno psicologo è diverso dal dialogo con qualsiasi altra persona? Certo nella competenza di chi ti sta difronte, ma solo in quello?

  7. Come ti scrissi qualche rigo orsono, quello che idealizziamo a poco a che fare con la realtà. Ti scrissi anche che una maleducazione di fondo (questione culturale) che non permette di mettersi in discussione in maniera proficua. :Applause:

    A mio avviso non è così.

    Io ho espresso un mio parere (l'erroneità con la quale a mio avviso si pensa di risolvere il problema dello stress lavorativo rivolgendosi ad uno psicoterapeuta).

    Tu sei di parere contrario.

    Allora cominci a rispondere in maniera piccata, con frasette ironiche, incazzandoti, dicendo che la mia frase ti fa sentire annichilito.

    No caro Datango, non può essere solo la mia frase che ti ha fatto arrabbiare ma tutto quello che tu ci hai letto in più.

    Io non mi aspetto che tu riesca a capire il perchè certe frasi offendano la sensibilità altrui. Daltronde non aspettarti che gli altri poi pongano attenzione a non offendere te, anche questo facilmente realizzabile: LA RELAZIONI CHE PRIVILEGGIAMO RISPECCHIANO IL NOSTRE MODALITA' RELAZIONALI.

    Goditi le tue relazioni e non ti stupire troppo se uno passeggia senza troppo riguardo nel tuo orticello emotivo, io quando lo fanno mi incazzo, tu magari sorriderai (io credo che questa si che è una reazione strana :sex: )

    Ma io non sorrido affatto, semmai sdrammatizzo, e lo faccio soprattutto se si sta parlando in un forum e non con una pistola puntata contro.

    Complimenti comunque per le tue visioni, con un talento del genere hai mai pensato di seguire un corso di psicologia esoterica -_-

    Qui nessuno fa l'annichilito, all'limite l'xxxxxxxxxxx o il demotivato, c'è una differenza sai!! vuoi che ti spieghi anche questa o vai su wikipedia e fai da te (onorando così il tuo messaggio) :D: ??.

    Vedi? non è come dicevo? da chi partono sempre le frecciatine? il tuo comportamento manifesta un risentimento per qualcosa, questo converrai che è palese.

    E allora tu ti sei risentito perchè ho detto che potrebbe esserci impulsività nella decisione di rivolgersi ad uno psicologo?

    Certamente ognuno di noi ha la sua soglia di sopportazione prima di offendersi, mi avvedo della tua e credo che parlare con te mi sarà sempre più difficile, ma certamente dipende da me.

    P.s.: mi chiedevo: se sei così incuriosità dalla terapia ci sarà un perchè?... f3xcylu2gpe2tflmlnqr41mna4.gif

    Certo che c'è un perchè.

    Perchè credi che mi sia iscritta ad forum di piscologia? Solo per annichilire Datando?

    Non ti ha minimamente sfiorato l'idea che io abbia invece un alta considerazione della piscologia e degli psicologi e che mi interessi capire e sapere e che le domande che pongo e le affermazioni che faccio siano il modo per comunicare con altre persone?

    E poi pensi che io non mi rivolgerei ad uno psicologo se pensassi che ciò potrebbe aiutarmi?

    Dal modo in cui hai reagito ho l'impressione che abbia tu più pregiudizi di quelli che credi miei.

  8. No, ci sono anche altre figure a disposizione, magari più addentro ai problemi che si vivono nello specifico ambiente di lavoro

    (sempre ammesso che di quello si sta parlando in questo topic) di quanto possa essere uno psicoterapeuta, e quindi in un certo

    senso più efficaci. Quello garbato di turno, per esempio... :Applause:

    Di quello avevo intenzione di parlare io...

    Quindi Ste, dicevi qualcuno più addentro ai problemi che si vivono nello specifico ambiente di lavoro.

    E credo anche io che sia così.

    Ed è un motivo per cui non comprendo come la psicoterapia possa veramente aiutarci a risolvere il problema.

    Tu lo comprendi e saresti disposto a condividerlo?

  9. bene. ti potrei rispondere: entro in una stanza, vestita, e mi iniettano per endovena un medicinale...

    questo serve a capire come quel medicinale cura il tumore?

    ovviamente no. e tu lo sapevi nel momento in cui mi hai fatto la domanda (o lo sto presupponendo io?)

    se ti interessa sapere come la chemioterapia cura...vuoi sapere come "funziona" quel medicinale, cosa fa, come modifica le cellule.

    se vuoi sapere, ovviamente

    per rispondere alla tua domanda di cui sopra:

    la terapia funziona che io entro in una stanza, mi siedo su una sedia davanti a un tavolo. dall'altra parte del tavolo c'è lo psi, seduto anche lui su una sedia. siamo entrambi vestiti ( :Applause:) parliamo.

    bene, ora sai cos'è la psicoterapia... :sex:

    Ovviamente no.

    Però comincio a capire almeno di cosa si tratta, due persone che parlano.

  10. si infatti una domanda del genere:

    presuppone proprio la volontà di capire...

    a' oltreleapparenze...sarò in terapia si, me questo non significa che sia scema...

    Ti ho chiesto come funziona una seduta di psicoterapia e tu mi hai risposto che sarebbe come spiegarmi come funziona la chemioterapia.

    Io credo comunque che entrambe le cose si possano spiegare.

    E ancora una volta interpreti a maniera tua quello che ho scritto.

    La scema quì sono soltanto io che cerco di parlare con chi non vuole.

    Ciao.

  11. la capacità di mettersi in discussione ci deve essere da entrambe le parti...

    se il dialogo è solo lo scontro tra due posizioni inamovibili, non mi interessa!

    mi interessa ancora di meno se devo essere solo io a mettermi in discussione.

    Aspetta un attimo, ma non ho forse esposto in maniera chiara la mia ignoranza in materia? Non vi ho forse chiesto, dopo i vostri primi due interventi di spiegarmi in cosa consiste la psicoterapia?

    Comprendo che sei tu ad andare dal terapeuta ma sono io a non capire come funziona quindi in discussione lo siamo entrambe, io che chiedo lumi forse più di te.

  12. Per quel che riguarda il malessere, o quella parte di malessere, che ha origine dai problemi sul lavoro (origine non sempre riconosciuta)

    temo che sia il classico cane che si morde la coda, nel senso che molto di quel malessere nasce proprio dall'impossibilità di comunicareapertamente sui luoghi di lavoro e di lavoro in generale. Di conseguenza da un lato non si riesce ad affrontare i problemi che generano

    il malessere e a smussarli un po', se non addirittura a superarli, dall'altro lato c'è l'effetto "chiusura di tutti i boccaporti generalizzata" per

    difesa, che fa sì che si riesca a comunicare ancora meno. Le cose si alimentano tra di loro...

    Quindi si riesce a comunicare solo con un terapeuta?

  13. datango ti ha risposto in maniera egregia per cui io non potrò aggiungere niente di più interessante e completo rispetto a quanto scritto da lui !

    per quello che vivo io, il terapeuta ti aiuta a vedere le cose in una prospettiva diversa, solleva il velo sui tuoi meccanismi di difesa consolidati da anni, ti fa vedere cose che da solo difficilmente riusciresti a vedere

    Ecco, ci vuole tanto a rispondere senza sentirsi annichiliti?

    Grazie della risposta Froggy e soprattutto grazie per non esserti arrabbiata :rolleyes:

    Meccanismi di difesa? Cosa intendi?

  14. guarda che pago già uno per analizzarmi... :Whistle:

    sento puzza di rispecchiamento come direbbe datango (forse..):rolleyes:

    ribadisco...non c'è possibilità di dialogo, non con questi presupposti...

    E dove sarebbe il problema? Io lo facevo gratis :blush:

    Juditta, non ti conosco, ma ti ripeto che mi sembri sulla difensiva con me e continuo a non capire perchè.

    Si parla e le mie idee sono diverse dalle tue ed è proprio questo che alla fine ci consente di stare quì a parlare altrimenti se fossimo tutti daccordo avremmo già finito la conversazione da un pezzo.

  15. Vedi anche io non so tante cose oltreleapparenze, però riconosco che annichilire il prossimo sia una pratica molesta..

    Perdonami, ma la tua reazione a quanto ho scritto mi sembra molto strana.

    Innanzitutto, rileggendo per l'ennesima volta quello che ho scritto, io non vi vedo affatto la volontà di annichilire nessuno.

    Nonostante ciò sto sforzandomi di capire perchè se l'ignorante sono io (come appare ovvio) tu e Juditta, vi siate come debbo dire? sentiti annichiliti.

    Io vedo di più in quello che avete scritto.

    Vedo un aggressività dettata da qualcosa di diverso, più profondo e soprattutto più antico.

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