oltreleapparenze
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il parere che mi ha dato noia come ho già detto è questo:
Alle volte ho l'impressione che si vada dal terapeuta in maniera impulsiva, come si va dalla mamma quando si cade dalla bicicletta.
e non sono d'accordo perché IO non sono andata in terapia impulsivamente. e prima di andare ho provato (e riprovato) a risolvere i miei problemi da sola. punto.
o ti devo raccontare la mia vita spiegandoti punto per punto in che modo ci ho provato da sola prima di iniziare la terapia?
ho capito che tu ti riferivi all'articolo... bene,l'ho letto!
cosa ti fa pensare che quelle 500 mila persone che si sono rivolte a uno psicologo non abbiano prima cercato dentro di loro l'energia per risolvere i problemi, o non abbiano prima provato a parlare con un amico o un familiare?
Se mai ti andrà di spiegarmelo mi farai un pochino felice (e non sto ironizzando)
Ecco quindi la frase infelice
Provo a spiegare meglio quello che intendo ma comunque il concetto è lo stesso, se non è il terapeuta a fornire la soluzione ai problemi (come immagino) allora questa soluzione deve essere già in noi.
Mi riferisco al problema dello stress da lavoro ovviamente, come da topic, non alla depressione, all'elaborazione di lutti, alle stragi scampate e via discorrendo.
E allora se la soluzione era in noi perchè è venuta fuori solo dopo essere andati in terapia? Non era (in quel caso) possibile che magari non l'avessimo cercata senza effettiva voglia di trovarla?
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No, ma oltreleapparenze fa delle osservazioni giuste.
C'è chi si tiene i suoi problemi senza bisogno di andare dallo psicologo. E sono i più.
Chi convive con i suoi dolori, le paure, le ansie... e si contenta di qualche parola del partner, di un amico..chi sa attraversare il proprio malessere e sa essere anche infelice.
In parte è anche quello che volevo dire, però essenzialmente quelle che volevo dire è che a mio avviso la risposta positiva a determinati problemi è già dentro noi prima di andare dallo psicologo e allora se viene fuori dopo perchè non riusciamo a tirarla fuori noi?
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io non sono un terapeuta.
è come se io avessi un tumore e tu mi chiedessi di dirti come mi curano. io ti direi "faccio la chemioterapia"
e tu mi chiederesti "si ma come cura, la chemioterapia?" ma siccome non sono un oncologo non ti saprei rispondere.
idem per la psicoterapia. dovresti chiedere a uno psicologo. o pensi che sia un lavoro così banale?
Non penso affatto che sia un lavoro banale
Nel tuo esempio però potresti dirmi in cosa consiste la chemioterapia.
Si fa seduti? In piedi? Ti attaccano a dei macchinari? Ti danno delle medicine? Si fa vestiti? Nudi?
Uffa perchè oggi non riesco a spiegarmi?
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senza dilungarmi. io spendo sulle 250 al mese. e conta che guadagno meno di 1000 al mese e col mio compagno divido un mutuo..
mutua? qui sul forum puoi ritrovare esperienze non troppo positive di chi si rivolge a struttute pubbliche. per mille motivi diversi... ma non voglio generalizzare, sono sicura che ci siano strutture che funzionano.
purtroppo nella mia zona no. e lo so perchè conosco bene persone che ci si sono rivolte e hanno trovato tanta incompetenza!!
la terapia mi sta aiutando. sono ancora nel mezzo del percorso, per cui è presto per fare un bilancio definitivo.
e per dire in cosa ho avuto miglioramenti...dovrei dire cose personali che non mi va di dire.
spero capirai...
Certamente ti chiedevo se ti andava di parlare del metodo non del motivo che ti ha spinto ad andare in terapia
Comunque quello che continuo a non capire è come la terapia ti aiuti (non te ma in generale).
Se io vado dal terapueta costui cosa fa? Mi dicevi che non si limita ad ascoltarmi, quindi mi dice quello che dovrei fare? E come?
Se ne hai voglia possiamo fare così:
poniamo che io soffra di attacchi di panico e che pur non costringendomi totalmente a casa questo disturbo influenzi comunque in maniera negativa la mia vita.
Diciamo che il primo l'ho avuto in auto sul raccordo anulare e che da allora io rifugga tutte le situazioni simili: quindi non guido più e evito i posti affollati.
Non riuscendo a trovare soluzione al mio problema vado da un terapeuta.
Allora lui cosa fa?
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il parere che mi ha dato noia come ho già detto è questo:
e non sono d'accordo perché IO non sono andata in terapia impulsivamente. e prima di andare ho provato (e riprovato) a risolvere i miei problemi da sola. punto.
o ti devo raccontare la mia vita spiegandoti punto per punto in che modo ci ho provato da sola prima di iniziare la terapia?
ho capito che tu ti riferivi all'articolo... bene,l'ho letto!
cosa ti fa pensare che quelle 500 mila persone che si sono rivolte a uno psicologo non abbiano prima cercato dentro di loro l'energia per risolvere i problemi, o non abbiano prima provato a parlare con un amico o un familiare?
Se mai ti andrà di spiegarmelo mi farai un pochino felice (e non sto ironizzando)
Se puoi avere un po di pazienza ti rispondo...ti ho di nuovo lasciato per ultima ma solo perchè la risposta sia a questo che al tuo precedente topic è lunga...scusa ma purtroppo oggi sembra che il mio ufficio attiri gente come non mai ...a presto
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Brava oltreleapparenze, vedo che stai rivalutando la tua sensibilità relazionale
No, ti sbagli, tutto ciò lo avevo scritto fin da principio (forse non chiaramente? ) perchè se lo avessi scritto solo dopo allora la mia non si chiamerebbe sensibilità relazionale ma ipocrisia.
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Certo che sei libera di esprimerlo il tuo parere oltreleapparenze; va da se che, dato che siamo in un forum pubblico e che guardacaso in questo forum si parla di psicologia, collegare al fatto che possa essere frequentato da qualcuno di quei 500.000 (e più) esseri inferiori che si sono rivolti ad uno psicoterapeuta perchè non hanno un amico che si fa due chiacchiere senza esprimere giudizi, credo sia nelle tue capacità. Comunque grazie perchè hai fornito un ottimo esempio, con i tuoi giudizi su qualcosa che non conosci, del perchè 'ste persone (me compreso) devono andare a pagare uno psicoterapeuta per sentirsi appoggiate.
Beata te che sei così "fortunata"
Vedi sono tante le cose che non so...e ancora di più quelle che non capisco...ad esempio non comprendo perchè anzichè risentirti e basta riguardo il mio parere sulla psicoterapia (rapportata sempre al famoso articolo e forse converrebbe che io lo scrivessi in grassetto ) tu, che presumo la pensi in maniera diversa da me, non mi abbia spiegato perchè il mio parere è così sbagliato.
Se mai ti andrà di spiegarmelo mi farai un pochino felice (e non sto ironizzando)
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ti assicuro che, visti i costi di una psicoterapia, uno ci va in qualsiasi maniera...tranne che impulsivamente!!!!
da dove esce questo pregiudizio che una persona vada in terapia senza PRIMA aver provato (e riprovato. e riprovato) da solo a risolvere i propri problemi...
io direi l'esatto contrario: avrei dovuto andarci molto prima! per evitare l'incancrenirsi di certe situazioni...
si. e la terapia non consiste in un semplice ascolto senza giudizio...
Scusa se ho risposto solo a Datango, ti avrei risposto ma è entrato un cliente...
Mi sembra che avevo fatto una premessa nel mio primo post...comunque visto che l'avete saltata (perchè credo che l'abbiate saltata ) vorrei specificare dinuovo che parlavo in generale e in riferimento all'articolo postato da Ste, ma del resto è anche comprensibile che se si va in terapia ci si senta chiamati in causa...
Riguardo i costi non ne ho idea, perdona la mia ignoranza ma quindi se io volessi andare tipo dal terapeuta della mutua non potrei? o magari non esiste proprio come figura?
Dunque la terapia ti ha aiutata, ti va di raccontare come?
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Curioso questo tuo intervento Oltreleapparenze , soprattutto dal momento in cui ti chiedi il perchè esistano persone con poca sensibilità relazionale
Una domanda : hai mai fatto psicoterapia?
Ma dire quello che si pensa di una determinata cosa in generale pensi equivalga a mancare di sensibilità relazionale? Se così fosse allora nessuno potrebbe più esprimere il proprio parere...
Diversa a mio avviso sarebbe la situazione se io sapessi che tu vai in terapia e ti dicessi "Datango perchè non provi a trovare prima la causa del tuo malessere da solo?"
Non ho mai fatto psicoterapia per un motivo: non ho mai avvertita la necessità, che probabilmente vorrà dire che sono anche fortunata visti i numeri
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Mobbing e attacchi di panico
Sul "lettino" un milanese su 5
di Agostino Gramigna - Corriere della Sera, 5 settembre 2008
Ha fatto l'esperienza del campo di concentramento. E ha conosciuto Primo Levi. Quando le chiedevano cosa pensasse dell'analisi,
Luciana Nissim, grande psicoanalista, diceva: "Due persone s'incontrano in una stanza. Uno parla, l'altro ascolta. Questa è l'essenza
della vita. Se manca, sono guai". Stando a questo assunto, i guai a Milano non mancano. O si parla poco, o si ascolta pochissimo.
Solo nel 2007 almeno 500 mila persone si sono rivolte ai 10.700 psicoterapeuti della Lombardia (... continua qui).
Sia chiaro, non mi permetterei mai di sminuire l'importanza della psicoterapia, però credo che la soluzione ai nostri mali spesso risieda in noi e che alle volte basterebbe un pochino più di energia nel cercarla perchè essa venga fuori ben volentieri.
Alle volte ho l'impressione che si vada dal terapeuta in maniera impulsiva, come si va dalla mamma quando si cade dalla bicicletta.
Certo male non fa andare in terapia, quello che invece potrebbe far male è la dipendenza dalla terapia.
Poi mi chiedo anche perchè non si provi prima a sfogarsi con un amico, un parente, un collega che magari vive la medesima situazione.
E' davvero tanto difficile trovare qualcuno che semplicemente ascolti senza dar giudizi?
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credo di non aver capito la seconda parte della domanda...cioè?
quando non sa più dare cattivo esempio in che senso?
jok
Ciao,
si ovviamente era una domanda posta in senso ironico.
E' presente come affermazione anche in questa canzone: Bocca di rosa del grande De Andrè
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Mi sento molto offeso Oltre per questa ignoranza nei miei confronti , e dire che avevo pure messo il video di Bud Spencer a cecio 'sta volta .
Facendo il serio, il che è tutto dire con l'avatar che mi sono scelto , come tutte le questioni relazionali bisogna vedere pure quello che mettiamo in ballo noi... cioè il fatto che colludiamo affinche venga messo in atto questa fastidiosa dinamica, lasciando spazio a quei personaggi che lo occupano senza colpo ferire. Quindi per non arrivare al punto in cui facciamo il saluto e cambiamo strada come Bud, potremmo anche creare i presupposti affinche la questione si inattivi dal principio.
Uno strumento utile allo scopo è la possibilità di esprimerci in maniera assertiva generando così nel interlocutore un immagine autorevole che stimoli circospezione nelle modalità comunicative da subito.
Perdono, perdono, perdonooooooooooo
Concordo in pieno, il punto è che mi rimane assai difficile e non so perchè.
Ti dirò di più, in genere alle persone che conosco (ma spesso anche a quelle che non conosco ) piace parlare con me.
E lo dico perchè sono loro a dirmelo, e poi di fatto parlano e parlano e mi restano appiccicate per ore e ti dirò pure che a me non dispiace.
Tra l'altro mi vengono spesso raccontate cose personali, problemi familiari e relazionali, e io di solito non faccio altro che ascoltare e immedesimarmi in chi "si confessa" e proprio per questo credo la gente si trovi a proprio agio con me.
Sia chiaro se la mia opinione è diversa lo faccio presente eccome ma il più delle volte in queste conversazioni proprio non mi viene richiesta un'opinione semplicemente si tratta di storie di vita già vissute.
Poi c'è chi mantiene il rispetto e chi no.
Mi piacerebbe proprio avere un'aria un pochino più autorevole...ma non ci riesco...forse se mi facessi crescere i baffi come il tuo avatar ...ecco vedi un altro punto a mio sfavore credo sia il fatto di scherzare spesso, ma non riesco a trattenermi dal farlo, credo che la butterei sul ridere anche in punto di morte
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Ciao Oltreleapparenze, concordo con la tua lucida analisi della questione.
Io credo che, non avendo capacità di autoanalisi delle prorpie modalità relazionali, "la gente" mediamente non prenda in considerazione un fatto: quello che faccio o che dico potrebbe urtare la sensibilità altrui. Peggio mi sento quando questi atti vengono compiuti nell'idea di interpretare un ideale copione altruistico, che nella realtà corrisponde più all'insaziato bisogno di sentirsi "gigi il fichissimo". Secondo me l'unica possibilità di uscirne vivi è spostarsi...
Ops...avevo letto stamattina il tuo post e poi mi sono dimenticata di rispondere (anzi credevo di averlo fatto )...
E' verissimo, gran parte del fastidio che mi deriva dal ricevere consigli gratuiti è proprio questa mancanza di tatto che riscontro, mentre io invece cerco sempre di non ferire (o far sentire inferiore, o offendere e via discorrendo) l'interlocutore.
Sia chiaro se il parere mi viene richiesto allora dico ciò che penso e vedo ma se nessuno me lo chiede non ne sento proprio il bisogno.
Ciao
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perchè non capivi l'italiano oppure non mi sono espresso bene?....italiano intese il NAPOLETANO!
Non capivo l'espressione consolarsi con Carmelina...
Comunque la parlata napoletana è simpatica, avevo un collega che parlava così e mi divertivo solo a sentirlo
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Aeroporto di CAPODICHINO.....il comandante:benvenuti signori e signore l'arrivo a MALPENSA e previsto tra circa un ora ,vi auguriamo un buon viaggio...il comandante posa il microfono ma sbaglia postazione è lo lascia aperto....si rivolge al pilota....sient nu poco mo vac rint o bagn tiro o scoaquon è pò aropp m cunsol cu carmilina....i passeggeri sentono tutto ,CARMILINA corre subito in cabina ,un vecchietto al blocca è le dice.....ASPIETT ADDA CACà PRIM.....ahahahah perdonatemi il linguaggio volgare che non fa parte del mio stile...spero che sia stata comprensibile.
L'ho dovuta leggere due volte...però ne è valsa la pena
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la gente dà buoni consigli quando non sa essere da buon esempio....
vabè questa mi paiceva come risposta ma non fa moltissimo al tuo caso, qui si parla proprio di consili spassionati e senza richiesta e anche giudicanti, si credo che ti invidi damorire per coem sei quindi ti sta chiedend odisperatamente d iessere un pò più simile a lui/lei!!!! Praticamente un insicuro.....
Non ti dò consigli su come evitare i consigli non richiesti, però ti dico che quando mi trovo nella tua stessa situazione di slito ringrazio e poi faccio quel che mi pare....se non è proprio un cretino, l'interessato capirà che non è stato cagato nemmeno de striscio.....(perdonerai il francesismo )
Ciao Digi
francamente fatico a credere che qualcuno/a mi possa invidiare da morire comunque non si sa mai...magari la tua potrebbe essere una buona spiegazione.
Anche io naturalmente poi faccio come voglio (o posso).
Ecco, tra l'altro...ma questi consiglieri non si chiedono mai se per caso qualcuno agisce come agisce perchè magari non può fare altrimenti?
E, sempre magari, preferisce non dirlo per pudore o semplicemente perchè sono fatti suoi?
Anzi lo sai che faccio? la prossima volta che qualcuno mi consiglia di andare in vacanza durante le ferie gli rispondo: mi spiace ma non posso...sai è che sto mettendo da parte i soldini per il mio trapianto di cuore... Voglio vedere la faccia che fa...magari filmo tutto e mando il video su youtube
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Questo l'hai mai visto?
No non l'avevo mai visto...senza dubbio c'è di che riflettere!
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Bella questa... ma l'espressione "pisciare fuori dalla tazza" la si usa in caso di segmentation fault!
Se non mi ricordo male...
Beh...questo non lo so...diciamo che non mi intendo a quei livelli (di computer eh)...e...invece quand'è che si usa l'espressione pisciarsi sulle scarpe?
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Beh, si... ho controllato sul vocabolario... l'altruismo è il dedicarsi disinteressatamente al bene degli altri... non dice nulla
sul fatto di farlo bene, maldestramente, a proposito, a sproposito, con quali altri e quanto spendere del proprio...
Già
Però, e forse sbaglio, quando mi prende la fregola di voler essere altruista io di solito cerco di immedesimarmi nell'altro.
Se tu starnutisci e io voglio fare un gesto altruista ecco che penso: cosa potrebbe farmi piacere se starnutissi io? ma si! un fazzoletto ecco cosa!
... un consiglio disinteressato a una persona garbata costa poco... adotta una persona garbata anche tu e migliorerai il mondo (pubblicità regresso). :Ogni anno in Italia oltre 150.000 consigli gratuiti vengono abbandonati.
L'80% muore tra le labbra di chi gli ha pronunciati.
Quando non progetti le tue vacanze non dimerticati di lui, il CONSIGLIO GRATUITO. (pubblicità re-cesso )
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ciao olt, hai mai pensato che vogliono sfoggiare e nello stesso tempo farsi sentire superiori?
Ciao Tex
credo che in talune di queste persone ci sia proprio la voglia di mostrare il loro maggior saper vivere, la cosa buffa però è che poi raramente qualcuno chiede consiglio a loro quando ne ha davvero bisogno.
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Beh, un tratto comune del "colpevole" potrebbe essere l'altruismo, e quello della "vittima" potrebbe essere il garbo.
PS: Una variante è "se tu fossi in me saresti fuori di te".
L'altruismo?
Beh...se io volessi veramente essere altruista invece di far pesare a chi non è andato in vacanza il fatto che non ci è andato consigliandogli di andarci ( ) semplicemente non direi nulla, magari quel cristiano è pure contento di non esserci andato oppure non è contento ma sentendosi un alieno sarà ancora più scontento
Il garbo...sì...presumibilmente se io rispondessi con un cazzotto in un occhio a chi mi da dei consigli non richiesti...ecco forse ho trovato una possibile soluzione
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Il perché può essere molto diverso da caso a caso, ma se fossi in te quando qualcuno ti dice "se fossi in te..." gli risponderei "rimani in te!".
Ops... l'ho detto...
Grazie del consiglio (davvero!) ...in effetti la mia prossima domanda sarebbe stata proprio "che cosa fareste/fate voi in casi del genere?"
Si probabilmente i motivi sono diversi a seconda delle persone, però ci deve essere un tratto comune se non nel colpevole almeno nella vittima
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Come controllare lo stress lavorativo
in Mobbing & Bossing: prevenzione e non solo cura
Inserita:
No.
La chiave di lettura è diversa: non capisco come lo stress da lavoro possa essere risolvibile con la psicoterapia.