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oltreleapparenze

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  1. Ma quell'ambiente qualcuno l'avrà pur creato e non credo che basti un individuo solo. Quindi io escluderei almeno costoro.
  2. Sicuramente. Il lavoro, che piaccia o meno, comunque presuppone la soluzione di problematiche già di per se incombenti, figuriamoci se poi a queste si sommano pure quelle relazionali Comunque il mobbing non avviene solo nei luoghi di lavoro, per quel che so potrebbe manifestarsi anche ad una tavoltata di amici in pizzeria. Certi atteggiamenti mi ricordano la scuola. E guarda caso anche lì l'elemento mobbizzato di solido è quello più valido.
  3. Intendo la Soluzione. Cioè il venir meno delle guerre in generale. Certo molti casi di mobbing si risolvono, ma il mobbing in generale come fenomeno è qualcosa destinato purtroppo a perdurare, almeno sencondo le mie vedute. Quello che intendevo è se la causa del mio malessere sono palesemente le azioni (o le non azioni) altrui allora analizzare me non porta ad una soluzione. E questo sarebbe il caso di mobbing più facile. Poi ovviamente ci sono tutte le sfaccettature in cui anche le mie azioni e le mie non azioni aumentano l'effetto mobbing e allora non saprei
  4. Davvero? Ma...sai, non ho molta esperienza delle cabine dei camion...
  5. Mentre leggevo mi è venuto in mente lo stalking, quasi un parallelo a mio avviso, solo che in quel caso le persone coinvolte sono solo due. Relativamente al mobbing, per quella che è la mia esperienza, di solito, contrariamente a quanto si possa pensare, si tende ad attaccare proprio l'elemento più forte della catena. Più forte inteso come con più forza, bada bene, non con più potere.
  6. Ste non capisco davvero perchè hai sottolineato la tua nota Seriamente, la soluzione al mobbing per me è come la soluzione alla guerra, un miraggio. Un individuo sente il bisogno di relazionarsi e allora cerca altri individui. Due individui formano una coppia, tre un gruppo, quattro una società, quanti altri bisogna aggiungerne perchè si cominci a litigare? Ammesso che non si sia già cominciato... Se poi si è addirittura costretti a condividere uno stesso ambiente e questo ambiente è quello lavorativo allora le dinamiche che portano allo scontro si moltiplicano. E allora certo parlare con un terapeuta protrebbe sembrare l'unica soluzione, magari lo è pure, ma se le persone che hai intorno vedono in te l'elemento da distruggere (lavorativamente parlando) credo anche io non serva a molto. L'unico motivo per il quale potrebbe essere controproducente a mio avviso è illudersi che sia la soluzione.
  7. No Froggy, non lo era affatto e voi l'avete presa per tale. Ovviamente se inserisco la parola psicoterapia su qualsiasi motore di ricerca ottengo una miriade di spiegazione su cosa è appunto una psicoterapia. Ma quello che veramente mi chiedevo è cosa è per chi l'affronta. Cosa provi quando parli con il tuo psicologo/a? Riesci a dire a lui/lei cose che non dici ad altri? E via discorrendo, si trattava di descrivere, sia chiaro non il motivo per cui uno va dallo psicologo che sono bene fatti suoi ma ciò che l'andarci procura. In cosa il dialogo con uno psicologo è diverso dal dialogo con qualsiasi altra persona? Certo nella competenza di chi ti sta difronte, ma solo in quello?
  8. Quasi Il premio era un calendario. Il calendario di Frate Indovino con i suoi preziosi consigli sulla semina e le faccende di casa
  9. A mio avviso non è così. Io ho espresso un mio parere (l'erroneità con la quale a mio avviso si pensa di risolvere il problema dello stress lavorativo rivolgendosi ad uno psicoterapeuta). Tu sei di parere contrario. Allora cominci a rispondere in maniera piccata, con frasette ironiche, incazzandoti, dicendo che la mia frase ti fa sentire annichilito. No caro Datango, non può essere solo la mia frase che ti ha fatto arrabbiare ma tutto quello che tu ci hai letto in più. Ma io non sorrido affatto, semmai sdrammatizzo, e lo faccio soprattutto se si sta parlando in un forum e non con una pistola puntata contro. Vedi? non è come dicevo? da chi partono sempre le frecciatine? il tuo comportamento manifesta un risentimento per qualcosa, questo converrai che è palese. E allora tu ti sei risentito perchè ho detto che potrebbe esserci impulsività nella decisione di rivolgersi ad uno psicologo? Certamente ognuno di noi ha la sua soglia di sopportazione prima di offendersi, mi avvedo della tua e credo che parlare con te mi sarà sempre più difficile, ma certamente dipende da me. Certo che c'è un perchè. Perchè credi che mi sia iscritta ad forum di piscologia? Solo per annichilire Datando? Non ti ha minimamente sfiorato l'idea che io abbia invece un alta considerazione della piscologia e degli psicologi e che mi interessi capire e sapere e che le domande che pongo e le affermazioni che faccio siano il modo per comunicare con altre persone? E poi pensi che io non mi rivolgerei ad uno psicologo se pensassi che ciò potrebbe aiutarmi? Dal modo in cui hai reagito ho l'impressione che abbia tu più pregiudizi di quelli che credi miei.
  10. Di quello avevo intenzione di parlare io... Quindi Ste, dicevi qualcuno più addentro ai problemi che si vivono nello specifico ambiente di lavoro. E credo anche io che sia così. Ed è un motivo per cui non comprendo come la psicoterapia possa veramente aiutarci a risolvere il problema. Tu lo comprendi e saresti disposto a condividerlo?
  11. Ovviamente no. Però comincio a capire almeno di cosa si tratta, due persone che parlano.
  12. Ora che ci penso avrei potuto intitolare il topic: "perchè la gente da buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio?" Comunque mi spiace deluderti ma non c'era nessun CD in premio
  13. Ti ho chiesto come funziona una seduta di psicoterapia e tu mi hai risposto che sarebbe come spiegarmi come funziona la chemioterapia. Io credo comunque che entrambe le cose si possano spiegare. E ancora una volta interpreti a maniera tua quello che ho scritto. La scema quì sono soltanto io che cerco di parlare con chi non vuole. Ciao.
  14. Aspetta un attimo, ma non ho forse esposto in maniera chiara la mia ignoranza in materia? Non vi ho forse chiesto, dopo i vostri primi due interventi di spiegarmi in cosa consiste la psicoterapia? Comprendo che sei tu ad andare dal terapeuta ma sono io a non capire come funziona quindi in discussione lo siamo entrambe, io che chiedo lumi forse più di te.
  15. Ecco, ci vuole tanto a rispondere senza sentirsi annichiliti? Grazie della risposta Froggy e soprattutto grazie per non esserti arrabbiata Meccanismi di difesa? Cosa intendi?
  16. Ste, accidenti a te A forza di conciliare le risposte con il lavoro che comunque sto facendo mi sta rivenendo lo stress
  17. E dove sarebbe il problema? Io lo facevo gratis Juditta, non ti conosco, ma ti ripeto che mi sembri sulla difensiva con me e continuo a non capire perchè. Si parla e le mie idee sono diverse dalle tue ed è proprio questo che alla fine ci consente di stare quì a parlare altrimenti se fossimo tutti daccordo avremmo già finito la conversazione da un pezzo.
  18. Infatti. Se continuate a fare gli annichiliti (come direbbe datango) non c'è possibilità di dialogo.
  19. Di nuovo è diversa la tua chiave di lettura. Non conosco la depressione ma conosco lo stress da lavoro.
  20. Continua da sopra... Avete reagito come se vi si fosse mossa un'accusa. Perchè?
  21. Perdonami, ma la tua reazione a quanto ho scritto mi sembra molto strana. Innanzitutto, rileggendo per l'ennesima volta quello che ho scritto, io non vi vedo affatto la volontà di annichilire nessuno. Nonostante ciò sto sforzandomi di capire perchè se l'ignorante sono io (come appare ovvio) tu e Juditta, vi siate come debbo dire? sentiti annichiliti. Io vedo di più in quello che avete scritto. Vedo un aggressività dettata da qualcosa di diverso, più profondo e soprattutto più antico.
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