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oltreleapparenze

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messaggi di oltreleapparenze

  1. :D: Se intendi "danno psicofisico" ci vorrebbe un medico a rispondere, qui... però da un altro punto di vista, non "da medico" ma diciamo...

    "da bar", o "da macchinetta del caffè" (trattandosi di lavoro...) direi di si, che può essere dannoso. In fin dei conti l'emozione è come una molla che

    spinge ad agire per superare una situazione che crea disagio. Come l'allarme... uno può spegnere l'incendio che poi l'allarme smette di suonare, o

    può spegnere direttamente l'allarme che poi magari l'incendio si spegne da sè o lo spegne qualcun altro... ma se spegnere gli allarmi diventa "regola",

    la vedo dura che qualcuno spenga l'incendio... (speriamo che piova!).

    Verissimo :Whistle:

  2. Ma leggi quest'altro pezzo qui... sempre dal primo capitolo...

    L'uomo che vuole offendere, o che teme, ogni momento, d'essere offeso, cerca naturalmente alleati e compagni. Quindi era, in que'

    tempi, portata al massimo punto la tendenza degl'individui a tenersi collegati in classi, a formarne delle nuove, e a procurare ognuno

    la maggior potenza di quella a cui apparteneva. Il clero vegliava a sostenere e ad estendere le sue immunità, la nobiltà i suoi

    privilegi, il militare le sue esenzioni. I mercanti, gli artigiani erano arrolati in maestranze e in confraternite, i giurisperiti

    formavano una lega, i medici stessi una corporazione. Ognuna di queste piccole oligarchie aveva una sua forza speciale e propria; in

    ognuna l'individuo trovava il vantaggio d'impiegar per sé, a proporzione della sua autorità e della sua destrezza, le forze riunite di

    molti. I più onesti si valevan di questo vantaggio a difesa soltanto; gli astuti e i facinorosi ne approfittavano, per condurre a

    termine ribalderie, alle quali i loro mezzi personali non sarebber bastati, e per assicurarsene l'impunità. Le forze però di queste

    varie leghe eran molto disuguali; e, nelle campagne principalmente, il nobile dovizioso e violento, con intorno uno stuolo di bravi,

    e una popolazione di contadini avvezzi, per tradizione famigliare, e interessati o forzati a riguardarsi quasi come sudditi e soldati

    del padrone, esercitava un potere, a cui difficilmente nessun'altra frazione di lega avrebbe ivi potuto resistere.

    :D:

    La democrazia c'era già a quei tempi? :Whistle:

  3. Ciao Marilena e grazie della risposta :Pig:

    Per quanto riguarda me invece, sono ragioniera e attualmente impiegata in un uno studio commerciale.

    Premetto che non ho scelto io il corso dei miei studi ma alla fin fine avendo trovato subito lavoro ed essendo arrivata ora a potermi mantenere da sola non mi lamento troppo.

    Infatti per me l'indipendenza economica è fondamentale visto il mio carattere orgoglioso.

    Comunque il lavoro non è poi così male come lo immaginavo durante le scuole superiori :Whistle: ...e alla fine non è nemmeno monotono, ogni azienda è una storia a se e riuscire a ricomporre un bilancio con le misere carte che ti portano i clienti può essere considerato come una sfida vera e propria :D:

    Però non è quello che volevo fare e anche ora, pure con le sicurezze che il mio lavoro mi da, sarei pronta a fare le valige.

    Il mio sogno è sempre stato l'investigazione.

    Naturalmente non ha niente a che vedere con quello che si vede in tv, c'è di che rompersi le scatole a stare in macchina ad aspettare che accada qualcosa e poi questo qualcosa non è quasi mai nulla di così eclatante, ma il bello non sta lì, il bello per me è l'adrenalina della caccia, l'attesa, l'eccitazione nel momento in cui tu sai (perchè l'hai scoperto con le armi dell'intelligenza) quello che gli altri non sanno e per cui eri stato chiamato in causa.

    Non ho mai svolto "professionalmente" questo lavoro, però vista la mia passione ho effettuato qualche indagine casalinga per me stessa o per amici e la gioia che ho provato nell'arrivare ad ottenere un risultato non l'ho mai provata in nessun altro momento della mia vita lavorativa. :Cowboy:

    Ancora adesso non ho idea da dove mi sia venuta questa passione, in famiglia nessuno nemmeno lontanamente ha fatto qualcosa del genere o ne è stato attratto.

    Comunque per il momento continuo a fare la partita doppia...ma la speranza sarà l'ultima a morire.

    Ciao :;):

  4. non so veramente che fare.......mi trovo ad una eta' in cui ormai tutto è perduto, affettivamente non ho piu' nessuna possibilita' (gia' non ne avevo prima grazie a madre natura), in compenso non avendo mai dovuto affrontare ne matrimoni ne divorzi, le finanze stanno ottimamenta (almeno quello),

    A questo punto stavo pensando di trasferirmi ad ilheus (brasile), citta' piccolissima, incontaminata dal turismo, sole tutto l'anno.

    Quando sono li non ho bisogno ne di psicofarmaci, ne di psicologi....gente che manco conosci ti invitano alle loro feste, sulla spiaggia puoi stare a parlare per ore anche con persone che hanno 20 anni meno di te, nei bar puoi sederti con gente mai vista prima a iniziare a parlare....la tristezza sparisce ed hai sempre voglia di uscire, sapendo che troverai qualcuno che ti dara' sempre retta....per inciso un appartementino lo si compra con 40/50000 euro.....

    Ciao,

    Intendi che sei indeciso se partire o no?...visto lo stato d'animo che traspare dal tuo topic io ti consiglierei di partire ma solo per una vacanza, per prendere delle decisioni durature sarebbe meglio che ti risollevassi un pochino il morale :innocent:

  5. A chi, messosi a sostener le sue ragioni contro un potente, rimaneva col capo rotto, don Abbondio sapeva trovar sempre

    qualche torto; cosa non difficile, perché la ragione e il torto non si dividon mai con un taglio così netto, che ogni parte abbia

    soltanto dell'una o dell'altro. Sopra tutto poi, declamava contro que' suoi confratelli che, a loro rischio, prendevan le parti

    d'un debole oppresso, contro un soverchiatore potente. Questo chiamava un comprarsi gl'impicci a contanti, un voler

    raddirizzar le gambe ai cani; diceva anche severamente, ch'era un mischiarsi nelle cose profane, a danno della dignità del

    sacro ministero. E contro questi predicava, sempre però a quattr'occhi, o in un piccolissimo crocchio, con tanto più di veemenza,

    quanto più essi eran conosciuti per alieni dal risentirsi, in cosa che li toccasse personalmente. Aveva poi una sua sentenza

    prediletta, con la quale sigillava sempre i discorsi su queste materie: che a un galantuomo, il qual badi a sé, e stia ne' suoi

    panni, non accadon mai brutti incontri.

    Un romanzo molto attuale! :innocent:

    La stessa cosa che dice sempre mio padre :;):

    ...e che naturalmente io non condivido

  6. visto che la mansione non ha comportato aumenti di stipendio ed è stata assegnata verbalmente....altrettanto verbalmente tale mansione puo' essere rifiutata...ma....rifiuto di che?...un rifiuto si affronta a fronte di qualcosa che si riceve...io mi comporterei da impiegato quale la mia qualifica implica...il primo errore pero' l'ha commesso il tuo amico.....sul lavoro dire sempre si è SEMPRE controproducente, si creano dei precedenti che non si cancellano piu'.....se non rifacendosi una verginita' da altra parte..imparando dagli errori del passato ovviamente...auguri per l'amico

    Ciao Billy,

    in verità Y non è che aveva espressamente accettato questa mansione, diciamo che, come spesso accade nel mondo del lavoro, se oggi fai una cosa in più anche non dovuta domani sei diventato te l'addetto al settore :innocent:

    Grazie per gli auguri :;):

  7. Per me Ruslana Kurshunova era una bellissima ragazza e per me tale rimane...di lei forse l'unico ricordo che rimmarrà in questo mondo è quello della sua bellezza e del suo suicidio perchè non si può mettere una foto per ricordarne la bellezza ?...comunque non avevo aperto un forum per esaltare la sua bellezza ma più che altro per cercare di discutere su cosa può spingere una ragazza bellissima ammirata in tutto il mondo con soldi e successo a suicidarsi...secondo me si può aprire un dibattito molto interessante...perchè credo che solo l'amore può dare la felicità...credo che lei abbia sofferto molto l'astinenza d'amore che è stato anche il male che ha ucciso Jim Morrison...anche se questa ragazza non si drogava e non beveva...l'unico suo rifugio è stata la poesia e i suoi amici

    Ciao,

    hai posto una domanda interessante e probabilmente hai trovato anche una risposta altrettanto interessante :;):

    In effetti la mia domanda retorica sorge proprio per questo: una ragazza bella (e ricca) non dovrebbe desiderare di morire mentre magari invece una brutta (e povera) potrebbe anche desiderarlo?

  8. Come Dumbo? :D:

    Si almeno riesco a stare a galla. :D:

    Ieri come immaginavo ho rivisto Y e parlando del più e del meno non è stato difficile che lui mi raccontasse gli ultimi sviluppi della storia:

    In sintesi ora la situazione è questa:

    Qualche giorno dopo il mio ultimo post è stata indetta una riunione a tre in un bar ( :;): ) , Direttor, Y e Lavativo.

    Nella "riunione" è stato detto da Direttor quanto sia bello per lui trovarsi a capo di persone coscenziose come Y e L e quanto l'azienda sia riconoscente a loro della serietà che mettono nello svolgere il proprio lavoro.

    E' stato ribadito che la società ha necessità di uno spirito di fratellanza per andare avanti (saranno massoni? :blush: ) e bla bla di seguito...

    Y non sapendo che dire ha preferito tacere e Lavativo nel frattempo ha fatto fuori tutte le noccioline che è riuscito a trovare.

    Dal punto di vista pratico tutto è tornato come prima (cioè prima che Direttor si arrabbiasse con Y).

    Mi sembra di capire (se c'è qualcosa che si può capire) che Direttor stia facendo leva sui sentimenti dei suoi dipendenti e, per esperienza, quando un capo si riduce così è messo male... :Idea:

  9. molto intrigante..

    Già e credo anche che alla maggior parte degli uomini non dispiacerebbe affatto ^_^

    In realtà mi incuriosisce vedere il mio uomo lasciarsi andare con un altra senza essere coinvolta dall'emozione del rapporto sessuale e per questo poter vederlo veramente, infine sarei cuoriosa di scoprire se con le si comporta come con me...comunque per il momento resta una fantasia anche per mancanza di materia prima (sia lui che lei)...

  10. Io credo che provare emozioni sia un fatto spontaneo, l'emozione ti prende senza che ci stai a pensare, non puoi misurarla..non so dirti se mi comporterei diversamente se mi lasciassi andare, è difficile che lo faccia, forse no o non sempre.....ma non corro il rischio!

    Ti capisco, anche io tendevo sempre a cercare di controllare le mie emozioni fin quando un giorno non sono riuscita più a farlo e mi sono lasciata andare ad un enorme scoppio d'ira in cui ho detto cose che non credevo nemmeno di riuscire a dire alla persona che avevo davanti.

    Lì per lì ho creduto che sarei morta d'infarto :D: poi però ho provato una sensazione di immenso piacere...credo che ogni cosa vada fatta a suo tempo, forse capiterà anche a te (mi auguro con un emozione più positiva dell'ira però :;): )

  11. anni fa ho letto una cosa di Pirandello in cui faceva l'esempio di un uomo malato a cui due amici del malato stesso (ma fra loro sconosciuti) fanno visita.

    Pirandello diceva che il malato potrebbe provare una sensazione di disagio, quasi di fastidio e sente il bisogno di allontanare uno dei due perchè pensa che fra di loro no nsi capirebbero.

    Poi spiega che invece non è quello il reale timore ma è il fatto che il malato presenta ai due amici due parti diverse di sè.

    con un amico si comporta in un modo , con l'altro si comporta diversamente.

    quando i due amici si trovano insieme il malato non riesce a far coesistere le due personalità e quindi nasce il disagio e la voglia di allontanare uno dei due.

    l'ho spiegato malissimo ma sono ancora d'accordo con questa teoria.

    cioè secondo me proviamo disagio quando pensiamo di non essere adatti alla situazione o alle persone che ci circondano (anche se riconosciamo che non dipende da noi).

    No invece sei stata chiarissima :;):

    Pirandello l'ho sempre letto con piacere e nei suoi racconti spesso parla di queste personalità multiple, tipo Uno nessuno e centomila.

    Lui spesso si chiede come appariamo agli altri e giunge alla conlcusione (azzeccatissima) che ognuno ci vede diversi da come ci vede qualcunaltro...resta il dilemma di come siamo realmente :D: ...

    E' altresì vero che spesso ci comportiamo diversamente asseconda di chi abbiamo accanto, a me perlomeno succede e me ne accorgo salvo poi il non riuscire a fare diversamente.

    Diciamo che non lo faccio apposta e che la differenza spesso è sottile, ad esempio tendo ad essere più giocarellona con persone altrettanto burlone e più seriosa con persone intransigenti, forse è una sorta di adattamento al mondo esterno...

    Ciao :D:

  12. E' una sensazione che mi accompagna quasi senza soluzione di continuità...perchè? Per quanto mi riguarda credo che, come dice la stessa definizione, il tutto dipenda dall'incapacità di essere spontanei...il lasciarsi andare non so cosa sia, anche le emozioni, in quanto non controllabili per definizione, mi sono quasi estranee...come se fossi arrivata alla conclusione inconsapevole per cui una mia eventuale spontaneità mi precludesse il rapporto con gli altri...per la serie: se mi lascio andare farò solo danni e gli altri si allontanerebbero, alla fine è un problema di autostima e, come dice left, si tratta di un senso di inadeguatezza generalizzato....molto generalizzato... :D:

    Mi colpisce quello che hai scritto sulle emozioni.

    Intendi che se ti lasciassi andare ti comporteresti diversamente?

    Ciao :;):

  13. forse perchè ci si sente inadeguati ?. .

    a me capita spessissimo . di provare un senso di disagio .

    anche con persone che conosco bene..

    Inadeguatezza quindi, di fronte a certe situazioni e a certe persone?

    Si ora che ci penso potrebbe essere così.

    Anche a me capita con persone che conosco bene, anzi forse mi capita di più con certe persone proprio perchè le conosco...

    Grazie ^_^

  14. Ciao a tutti,

    Sul vocabolario il termine "disagio" è così definito:

    disàgio: disàgio

    (pl. -àgi), s. m.

    sentita mancanza di quelle comodità necessarie a una esistenza riposata e tranquilla (us. spesso nel pl.)

    imbarazzo, dovuto a situazione psicologica che frena la spontaneità del comportamento

    ant. mancanza di ciò che è necessario.

    secondo voi perchè in determinate situazioni e con determinate persone ci si sente a disagio? intendo ovviamente un disagio psicologico, quella sensazione ben descritta nelle parole che ho evidenziato.

    A me ogni tanto capita e ogni volta cerco di capirne la ragione ma non ne vengo quasi mai a capo :rolleyes: ...

    Ciao :bash:

  15. Avete Tabù Sessuali? :;):

    Quali sono?

    Siete riusciti a superarli?

    Se ci siete riusciti come avete fatto?

    Senza essere scurrili e volgari proviamo a raccontarci per poterli superare?

    Ne ho diversi ma l'unico che per il momento mi sento di raccontare è questo: :rolleyes:

    Assistere di nascosto mentre il mio partner fa sesso con un altra donna.

    Premetto che non sono gelosa e proprio per questo credo la cosa mi piacerebbe, non ho mai avuto il coraggio di confessarlo al mio compagno quando ancora ci frequentavamo un pò per vegogna e un pò per senso pratico (se voglio assistere di nascosto non glielo posso confessare :bash: )...

    Ciao :p:

  16. Interessante...

    Allora io scrivo quasi sempre in stampatello, con penne blu o nere, su fogli bianchi.

    Lascio abbastanza spazio tra le parole e la scrittura risulta lineare e minuta.

    La firma invece la debbo fare per forza in corsivo e mi viene assai bruttina...piccola e il nome non si legge bene mentre di solito si legge meglio il congome.

    Allora chi si diverte a psicanalizzarmi? :rolleyes:

  17. Non è solo un gioco di parole. Capita in molte coppie che uno dei due voglia psicanalizzare il partner, cercando di scavare in ogni suo atto e parola. Di solito questo dà un fastidio pazzesco all' "analizzato". Ne sapete qualcosa, per esperienza personale? :rolleyes:

    Eccome.

    Di quel poveraccio del mio excompagno ho psicanalizzato persino il suo modo di fumare. Però non gli andavo certo a riferire a quali conclusioni sono giunta, solo credo mi venga spontaneo e non solo con il partner ma anche con gli amici i colleghi di lavoro... i forumisti... :bash:

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