luna80

prima di tutto grazie ad entrambe per la risposta. rimanere incinte senza ciclo è molto improbabile. io cmq a quanto pare non ho ovulazione. forse in effetti ci vorrebbe un medico a dirlo...ma magari qualcuno lo sa, un'amenorrea da stress altera i valori ormonali oppure essi rimangono buoni ma viene a mancare un qualche altro pezzo del "meccanismo"?! cmq grazie ancora per le vostre risposte

provo a scrivere qui e sentire un vostro parere...cercherò di essere breve ma vorrei spiegare bene il mio problema. un anno fa ho smesso di prendere la pillola perchè io e mio marito desideriamo avere un figlio, il problema è che da allora non ho mai avuto il ciclo. ho consultato il mio ginecologo ad agosto 2007 (dopo 4 mesi senza ciclo) che mi ha fatto le analisi del sange trovando tutti i valori normali, così mi consigliò di attendere fino a dicembre per vedere se la situazione si sbloccasse da sola (ipotizzando che la pillola presa per 3 anni avesse un pò "sballato" il meccanismo). così ho fatto ma essendo la situazione la stessa sono tornata da lui che mi ha rifatto le analisi e ha di nuovo trovato valori normali. a quel punto mi ha consigliato di sentire il parere di un endocrinologo il quale mi ha sottoposto ad un altro esame trovando anche lui valori ormonali normalissimi. quel che mi chiedo io ora è questo: possibile a vostro parere che una qualche paura (conscia o incoscia) della gravidanza causi amenorrea? parlo di paura conscie e inconscie perchè io la desidero molto una gravidanza ma logicamente ho alcuni timori (cosa mi succederà? sarò una buona mamma?...) ma non mi sembrano così sentiti da addirittura precludermi una gravidanza... cosa sapete dirmi in merito? grazie in anticipo!

anche io divento rossa...ma non so se a chiazze o meno, mi sento solo la faccia diventare calda e ogni tanto mi fanno notare che sono arrossita io non so dare una regola per quando mi succede, non mi sembra che sia questione di insicurezza perchè a volte straparlo per domande dove non c'entra, per esempio ieri mi è successo quando una mia collega mi ha chiesto dove andavo in vacanza quest'estate...

mi capita spesso, quando parlo con una persona a me non troppo vicina (diciamo al di fuori della mia famiglia) di straparlare...di dire frasi che grammaticalmente sono completamente scorrette. mi succede praticamente sempre quando non sono pronta sul discorso o se mi viene detto/chiesto qualcosa che non mi aspetto. inizia a darmi sempre più fastidio questa cosa, mi è successa anche oggi, intanto che parlo mi rendo conto di quel che dico e tutte le volte vorrei sprofondare. già successo anche a voi?

io posso portare la mia esperienza anche se forse perà la mia storia è un pò particolare...ora vi spiego. io ho conosciuto mio marito (ci siamo sposati 1 mese fa :) ) a scuola, siamo stati per 3 anni compagni di classe, amici si ma niente di particolare. finita la scuola ci siamo ritrovati entrambi a casa a cercare lavoro e abbiamo iniziato a trascorrere le nostre giornate chattando, chattavamo sempre più spesso, un pò di tutto. poi io trovato lavoro, non potendo più chattare per tutto il giorno ci siamo resi conto che ci mancavamo molto e allora abbiamo cominciato a scriverci sms, fino a quando abbiamo iniziato a vederci ed uscire sempre più spesso insieme...e per finire non ci siamo più divisi. noi ci conoscevamo già, ma se non avessimo avuto la possibilità di chattare non so se avremmo avuto ancora la possibilità di continuare a vederci e quindi innamorarci. il web ha fatto molto, siamo entrambi molto timidi e quindi la possibilità di avere uno schermo che ci "nascondeva" ci ha decisamente aiutati. quindi, anche se la nostra storia è un pò particolare...per concludere...io ci credo!

no, non mi sembra questa la sensazione... il dolore non è indispensabile...è più che altro vedere la ferita...sapere che c'è :( beh io mi rendo conto che forse non è tanto normale :oops:

ehm...boh...:oops: vista la domanda mi sa che non lo sono... ok, ognuno ha le sue caratteristiche, non siamo tutti uguali ma ogni tanto ci sono dei comportamente comuni...o mi sbaglio?

ma io non faccio niente, cioè non è che mi ferisco apposta. io pensavo ci fossero dei motivi/spiegazioni possibili abbastanza standard del fato che uno provi piacere vedendo una propria ferita...non pensavo che anche in questo caso si dovesse "scavare" :?

ma io....non vi seguo... ostruzionismo? scusatemi ma non ho proprio capito cosa volete sapere....

non faccio niente... però fore non ho bene capito cosa intendevi con la tua domanda :oops:

ciao ego! si ero proprio io! :) stavolta, ero solo curiosa di sapere se magari c'era una semplice spiegazione a questa cosa... "me stessa" mi fa paura, non ci voglio parlare :twisted: scherzi a parte ultimamente sto bene, son tranquilla :)

la ferita mi piace anche se è in zone nascoste che gli altri non vedono, ma io so che c'è...quindi non so se sia quello che tu dici...

no, per me è una cosa molto diversa, non ho questa sensazione. da me non c'entra il sangue, è solo la ferita in se.

vorrei capire una cosa un pò strana , c'è una spiegazione al fatto che mi piace avere delle ferite? non me le causo (o meglio non più...in adolescenza mi capitava di farlo) ma quando mi capita di farmi male (che sia un graffio, una fiacca, un taglio,...) mi piace (non il dolore ma vedere la ferita). :oops: :oops: mi sembra una cosa alquanto stupida e vorrei capire cosa c'è sotto.

ciao farfallina! anche a me succede lo stesso ma non solo con il mio ragazzo! sfogo molto tramite il pianto io. ogni situazione in cui mi sento "attaccata" (anche se io non ho nessuna colpa) mi porta a piangere; purtroppo non sempre posso lasciarmi andare e quando devo trattenermi sto veramente male e mi rodo dentro in una maniera indescrivibile... :?