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Giovanni

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  1. Ho visto più di una volta il film con Checco Zalone "Cado dalle nubi" e francamente, al di là delle terribili risate che mi ha procurato, non sono riuscito a capire se i problemi che nel film vengono sollevati (dagli omosessuali alla cultura, dalla politica alla identità regionale) sono studiati accuratamente (e Checco è un genio nel trattarli così come li tratterebbe chiunque di noi, in modo assolutamente "politicamente scorretto") oppure sono lì per caso e io ho voluto vederli ed interpretarli in un certo modo. Voi che ne pensate? Oltre alla comicità (davvero incvredibile) c'è dell'altro oppure no? Ciao a tutti. Giovanni
  2. Ciao a tutti. un suggerimento per un ascolto importante... il nuovo disco di NEIL YOUNG ascoltabile gratuitamente in rete http://www.neilyoung.com/ Bello, decisamente bello..... :p
  3. Ciao Sonia, mi piace questo forum. La musica è una parte importante della vita di tutti e, nonostante siano "solo canzonette", ci aiuta ad affrontare la realtà quotidiana e le sue avventure, positive o negative. Io, quando sono in difficoltà o sono giù, mi immergo letteralmente nel country americano, anzia nella sua rivisitazione fatta agli inizi degli anni 60 dai mitici Still, Crosby, Nash and Young e nella splendida musica "nera" dell'intramontabile Joe Cocker, in particolare l'indimenticabile "with a little help from my friends" e le altre canzoni di quel periodo. Certo, forse per qualcuno starò citando nomi incomprensibili e sconosciuti ma la mia età mi porta questi ricordi. Mi chiudo in macchina, mentre sono in viaggio, e mando "a palla" le canzoni che amo e questo mi coinvolge, mi emoziona e mi distende fino a portarmi ad una assoluta tranquillità. Ovviamente tralascio i pericoli di una guida in queste condizioni (isolamento totale dal resto del mondo e dai suoi rumori) ma evito di farlo in città, lascio fluire la mia libertà di ascolto quando sono in autostrada. Anche la musica di oggi mi attira (non la dance) ma serve solo a trascorrere qualche minuto in tranquillità. Non mi emoziona e non mi travolge e non mi dona pace. A margine, quando sono "in rivolta" con il mondo e no accetto questa società che ci propone solo ed esclusivamente competitività ed accumulo di denaro, senza tener conto delle individualità e dei bisogni di tutti, mi posiziono e mando "a palla" gli Intillimani ed il mitico Jimmy H. Insomma, anche oltre gli anta il mio cuore continua ad essere ribelle....
  4. Penso che internet abbia consentito a molti di ampliare le loro conoscenze e che quindi sia certamente un "valore" dei nostri giorni. In relazione allo specifico della psicologia, poi, penso che abbia fatto e possa fare molto. Sia a livello di informazioni e di notizie che a livello di intervento nei confronti delle persone. Mi è capitato di leggere cosa accade negli Stati Uniti attraverso internet e come la ricerca in questo campo sia enorme. L'utilizzo della psicologia on line non è limitato, come da noi, alle consulenze (più o meno personali) ma anche agli interventi psicoterapeutici veri e propri. Gli studi parlano di "setting terapeutico" specifico, di modalità di interazione particolari (via chat o webcam) che creano un diverso modo di rapportarsi e di interagire fra professionista e paziente. Ecco, mi piacerebbe che anche qui se ne parlasse. Non per "copiare" quello che si fa altrove ma semplicemente per capire. Può esistere l'e-psychology? E l'e-therapy? Parliamone insieme...... :shock:
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