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Spiaggia

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Contenuti inseriti da Spiaggia

  1. Un po' ne avranno risentito, ma non mi posso far caruco pure dei figli, loro sono grandi e non ho tutta sta confidenza...
  2. Diciamo che "non vede l'ora" non é esatto, di certo ora che ha realizzato un po' di cose non é la mogliettina disperata che non se ne fa una ragione
  3. I figli sono grandi, hanno risentito ma non troppo... Hanno visto pochissime cose e non sanno quasi nulla.
  4. Sono più di 30 anni che avanti così, lui ora ha una malattia che lo porterà alla morte, quindi non credo sia il caso di fare nulla in questo senso... 2 figli comunque
  5. Il marito l'ha sempre tradita, senza imprgnarsi a nasconderlo più di tanto, approcciando altre donne anche davanti a lei, l'ha sempre crticata in tutto: abbigliamento, modi di fare, modi di crescere i figli, ha sempre avuto nei suoi confronti atteggiamenti molto violenti psicologicamente, mai fisicamente. L'ha umiliata, spesso e di proposito. Con tutto il resto del mondo lui é una persona estremamente gentile e generosa, all'eccesso, con la famiglia, dentro casa, un altro uomo. Lei ha perso qualunque tipo di socurezza in sé stessa, se era una ragazzina timida é diventata una donna insicura, introversa, quasi asociale. Si é creata un mondo suo, fatto di piccole cose, ed ha sempre pensato che infondo la colpa dei tanti tradimenti fosse sua, che era inadeguata. In realtà lei é una donna molto intelligente, di spirito ecc ma l'ansia l'ha divorata, per anni ed anni (tanti) ha vissuto "in disparte" senza entrare in empatia con nessuno, uomini o donne. Lui é un uomo pieno di sé, che se decide di fare una cosa la fa, sempre, che non rende conto dei suoi movimenti, azioni ecc a nessuno, che tutti (a parte me ovviamente) adorano perché gentilissimo con tutti. Lei é stata molto innamorata all'inizio, del dopo mi sa solo accontare gli episodi, le cose che succedevano, delle donne che lui ha avuto ecc, ma se le chiedi se lo amava davvero e ancora, perché é rimasta, perché ha subito e sopportato, lei risponde semplicemente "io non lo so...". Grazie per l'aiuto :-)
  6. Salve a tutti, scrivo qui perché mi piacerebbe avere il parere di un esperto o di chi ci sia passato riguardo un argomento sul quale io non so nulla. Ho una cara, carissima, amica più grande di me di diversi anni alla quale sono legata da tanti anni. Mi é stata vicina nei momenti più importanti della mia vita, belli e brutti, ed io a mio modo l'ho fatto sempre con lei, quando ero ragazzina come potevo, negli diventando donna più concretamente. Piano piano il nostro rapporto é diventata una vera amicizia alla pari fra due donne adulte e si é confidata con me. Ho quindi, per non dilungarmi, saputo da lei che il marito (con il quale é sposata da tanto anni) é un manipolatore affettivo, un narcisista di prima categoria; lei mi ha raccontato dela vita che ha sempre fatto con lui, dei suoi atteggiamenti, le abitudini, il rapporto con lei e tante altre cose ed io cercando in internet ho capito si trattasse di un manipolatore; la conferma quando sua figlia (per me una specie di "cugina") mi ha raccontato che parlando del padre al suo psicologo anche lui l'ha definito un manipolatore affettivo. Detto questo arriverò alla domanda: stasera la mia amica si é confidata con me per l'ennesima volta, io sono la sola con cui ne parli e ne abbia mai parlato, il resto del mondo pensa lui sia un marito perfetto, e parlando mi ha detto, testuali parole: "tu sei l'unica che mi abbia mai aiutata davvero, tutte le cose di cui ti ho parlato sono poi riuscita a rielaborarle assieme a te e successivamente da sola, c'é ancora un argomento che credo mi farebbe molto bene affrontare ma mi vergogno troppo e non ce la farò mai, quello che succedeva a letto con lui, ma non ce la faccio, anche se forse immagini...". Ecco, le mie domande sono due, intanto la prima, ovvero: non immagino, cosa sucede a letto con un manipolatore? La seconda: anche io sono piuttosto inibita nel parlare di sesso, ma vorrei aiutarla, lei ha sempre fatto molto per me, e mi sento responsabile "unica custode" del suo segreto e quindi l'unica a poterla aiutare. Come posso affrontare l'argomento? É una donna molto inibita, schiva, timida, di una certa età... ha difficoltà anche ad abbracciare le persone, pensate a parlare di sesso! Grazie per l'aiuto
  7. Ciao a tutti, scrivo in questo forum perchè vivo una storia molto particolare, in cui ci sono aspetti psicologici che forse sarebbero da analizzare bene, in ogni caso... mi piacerebbe avere pareri da persone estranee alla vicenda. Cercherò di essere il più breve possibile, narrando solo i fatti principali, grazie a chi vorrà dirmi la sua :-) Tutto inizia due anni e mezzo fa, abitiamo in 2 città che distano 600 km l'una dall'altra, abbiamo una passione in comune, ci conosciamo di vista da sempre, quella sera per caso ci ritroviamo a cene insieme io lui ed un'amica, e scatta qualcosa di forte, restiamo tutta notte insieme io e lui ma solo a chiacchierare (ci scappa solo un bacio, ma lui mi ferma perchè convive da 8 anni ed ha una bimba di 3). Il giorno dopo ognuno torna a casa sua, io penso che me lo devo dimenticare... ma lui mi chiama, mi chiede di dargli un po' di tempo,Con la sua tipa non va bene da un po' e pensa sia arrivato il momento di sistemare la cosa. Io pensavo mi prendesse in giro, invece dopo 10 gg mi chiama, mi dice che l'ha lasciata, ma che ci vorrà un pochino perchè lei vada via di casa (lei non è italiana). Dopo un mese e mezzo (tempo in cui noi ci vediamo 3 volte) lei parte con la bimba, e torna nel suo paese d'origine, in Svezia. Lui non le dice di me perchè lei sta ridotta uno straccio e per non farla arrabbiare con la paura non gli faccia vedere la bimba alla quale è molto legato, stiamo molto bene assieme molti mesi... in questo periodo, però, lui si accorge di tutte le enormi (vi posso assicurare...enormi!!!) difficoltà che ci sono nel mantenere un rapporto con la figlia (economiche, di tempo, logistiche, lei dimentica l'italiano pur andando lui una volta al mese e lui non sa la sua lingua, ecc) e inizia a venirgli il dubbio di volerci riprovare con lei per la bimba, che nel frattempo lo supplica di tornare insieme. Io subito reagisco male pensando che non gli freghi molto di me (non mi sono mai fidata di un uomo in vita mia, e all'epoca mi fidavo poco anche di lui), poi nel tempo capisco che sta davvero male, che ha dubbi davvero solo per la figlia, e gli do del tempo, continuiamo a vederci, a periodi normalmente, a periodi meno, ma comunque instauriamo un bellissimo rapporto, parliamo moltissimo, ci divertiamo tantissimo, parliamo di tutto e ci fidiamo ciecamente l'uno dell'altra... e ci amiamo. Lui mi ha aiutata tanto ed ha fatto molto per me (io mi sono trasferita anche nella sua città, dimenticavo, dopo un anno che ci vedevamo, dove vivo tuttora e che non lascerei mai perchè adoro indipendentemente da lui), io gli sono stata sempre vicina. Fnalmente, con grandi difficoltà e dopo mille ripensamenti, decide: torna con lei. Decide, contemporaneamente, di troncare con me perchè “non la vuole tradire perchè non ha mai tradito una donna in vita sua e non inizierà ora”. Io sono d'accordo perchè non voglio fare l'amante. Ci lasciamo fra mille lacrime di entrambi e sapendo che da lì a 6 mesi (tempi dettati dal lavoro) tornerà lei in italia, con la bimba e lui mi dice che ci vuole provare davvero a far andare bene le cose fra loro, altrimenti non le avrebbe rivoluzionato di nuovo la vita. Niente... non ci si vede per un mese, e poi ricominciamo a vederci... stiamo sempre benissimo, più di prima perchè siamo “liberi”... liberi nel senso nudi uno di fronte all'altro, consapevoli dei nostri difetti, delle nostre debolezze, nessun altro ci aveva mai visti, forse, così deboli (siamo due orgogliosi e dal carattere forte e determinato), ci arrendiamo al fatto che non siamo perfetti, anzi... due disastri, ci vergogniamo di noi stessi, ci sentiamo in colpa... ma non riusciamo a stare senza. Ci promettiamo in continuazione che quando arriverà le cose cambieranno e non ci vedremo più. Diventiamo una coppia meravigliosa, amanti, amici, insieme siamo tutto e stiamo da dio, sempre. Arriva quel giorno, un mese e mezzo fa, arriva lei... e niente, ancora ci vediamo, ancora ci sentiamo, molto meno ovviamente perchè loro sono sempre insieme. So che fra loro non va bene (non da lui, da amici), che litigano spesso... lui me l'ha solo lasciato capire (e poi è ovvio, vede me e so quanto ci terrebbe a provarci davvero seriamente con lei, potesse esprimere un desiderio sarebbe quello di amarla ancora)... lui si sente molto in colpa a vedermi, ma non abbiamo parlato bene di niente, è venuto fuori il discorso solo una volta ed io gli ho solo detto “non ti chiedo niente di cosa pensi, perchè è troppo presto ancora, sappi che se vuoi rivoluzionare tutto non sei solo, io sono con te, e prima di tutto viene x (la bimba)”. Quello che io credo è che succederà che lei ritornerà nel suo paese, che si rilasceranno e lui starà con me, anche se ci vorrà del tempo perchè si sentirà troppo in colpa a farlo per la bambina, farle fare il terzo trasloco solo perchè lui la voleva con sé pur sapendo non avrebbe potuto funzionare è davvero da stronzi egoisti, e lui lo sa. In tutto questo... noi siamo i soliti di sempre, mai una litigata, ci sentiamo poco ora (tipo 2 volte a settimana) e vediamo una o due... ma lui per me è il mio compagno, lo vedo come il mio uomo che ora ha una cosa da risolvere della sua vita, una cosa in cui posso aiutarlo solo in un modo, ovvero restandone fuori, e ci riesco solo perchè lui in questi anni mi ha riempita di certezze. Io... so di essere l'unica donna per lui (prima di me, solo una di 6 anni...). Ok... pareri ragazzi... :-))) Secondo voi dovrei fare, o dire, qualcosa o solo aspettare? ps: davo per scontato: è l'uomo della mia vita, l'unico che abbia amato veramente, fino in fondo, in tutto quello che è e che mi rende quando sono con lui, l'unico che possa pensare al mio fianco.
  8. Spiaggia

    Amica credo terrorizzata

    No, non credo me la farò sfuggire :) Sto provando a capire, non è facile ma ci sto provando... mi sembra che abbia un mondo tutto suo intoccabile, inavvicinabile e nel quale evidentemente si sente sicura e protetta, ha un compagno da molti anni al quale è morbosamente attaccata e che secondo me è il centro di questo mondo... boh vedremo.
  9. Ciao, grazie per le mille domande, ma quella non sono io... è un'amica :) che in effetti a me pare abbia qualche problema a relazionarsi e poi questa specie di attaccamento morboso al suo compagno... poi ho scoperto di questa sua infanzia/adolescenza e ho pensato che forse poteva essere stata la causa...
  10. Spiaggia

    Amica credo terrorizzata

    Sì ma non è un grande problema... lo sono anche io, in altre cose... :) Mi basta capirla, poi mi va bene com'è. PS: ieri l'ho beccata di buon umore, ma forse anche io ci ho messo del mio, cercando di comportarmi un po' come dici tu Marley...
  11. Non ho capito questa cosa che i traumi vanno evitati... se ci sono stati... che si può fare?? Juditta sì immagino anche io che si possa reagire in maniere diverse, ma essendo proprio a digiuno di psicologia pensavo che magari ci potessere essere qualcosa di "quasi" standardizzato, tipo che so... legame morboso ocn la futura famiglia, oppure al contrario non volerne sentire parlare di avere una famiglia propria, oppure che so... altre cose a livello caratteriale...
  12. Caio a tutti, qualcuno saprebbe dirmi quali potrebbero essere i traumi "permanenti", nel senso che si trascinano in qualche modo nel tempo fino ad arrivare all'età adulta, in una bambina che sia cresciuta con gravi problemi in famiglia del tipo padre quasi totalmente assente ed irrespopnsabile (forse anche violento, non so), madre che dai circa 13 anni della figlia in poi è uscita di testa in seguito ad incidente stradale e quindi completamente inaffidabile ed ovviamente difficile da gestire, più un problema che un sostegno... in tutto questo sorellina di 10 anni più piccola da tirare su da sola. Ci sono dei comportamenti tipici che restano nell'adulto poi? qualche tipo di problema che è comune a tutte le persone che hanno avuto un'infanzia/adolescenza di questo tipo? Grazie :)
  13. Spiaggia

    Amica credo terrorizzata

    Grazie per l'aiuto Marley... a questo punto la difficoltà sta nel capire quando starle addosso è ok e quando non lo è, quando la tirà e fa sentire aiutata su e quando invece la soffoca ed impaurisce... aiutooo :-) Mi rendo conto sarà difficile per me mostrarmi vicina a lei nelle cose che fa e che è (e che dice, che a volte per nulla coincidono!!) senza assumere posizioni giudicanti, o senza criticare anche se in maniera amichevole ed affettuosa... io sono una criticona, non sono per nulla permalosa e quindi sono molto felice quando amici stretti mi fanno critiche e mi fanno notare delle cose, e cerco di essere critica anche io verso me stessa... quindi per me è una cosa normale, ma forse questa cosa la mette in difficoltà, anche se io cercavo di farle capire che sono molto critica anche verso me stessa, più che con lei... però in effetti non può essere per tutti così, e lei ne è l'esempio, non ha senso il mio comportamento, hai ragione. Proverò...
  14. Spiaggia

    Amica credo terrorizzata

    Credo tu abbia ragione, grazie... leggendo quello che scrivi trovo tutto molto sensato :-)) e penso di aver capito una cosa (forse)... forse essendo che io mi sforzo per migliorare lati del mio carattere e atteggiamenti che so che a lei danno fastidio mi aspetto che lei faccia lo stesso, in realtà in effetti (anche se è brutto) non è nulla di dovuto, e non devo aspettarmelo... se lo faccio io lo faccio perchè mi fa piacere e punto, e non mi devo aspettare lo stesso comportamento da lei, perchè non siamo uguali... forse è questo che mi da noia...
  15. Spiaggia

    Amica credo terrorizzata

    Uhm... è quello che sto cercando di fare, ma evidentemente non sono molto brava... io credo lei sia molto insicura... non so quale sia il modo migliore di approcciare una persona così, mi sembra di sbagliare tutto... ogni cosa che faccio mi sembra sbagliata alla fine... uff...
  16. Spiaggia

    Amica credo terrorizzata

    Ciao a tutti, ho un problema con un'amica e non so assolutamente come mi devo comportare per avvicinarmi a lei senza infastidirla... premetto che io, causa avvenimenti del passato per cui ho sofferto parecchio della mancanza di amicizie vere, do molta importanza alle amicizie. Siamo in amicizia da circa un anno e mezzo, poco più. Io tengo molto a lei, è una persona che stimo e alla quale mi sono molto affezionata però caratterialmente siamo molto diverse ed arriviamo spesso allo scontro per banalità, in breve lei è molto permalosa e se la prende e si offende per niente, credo che di base sia insicura e sempre molto stanca; una cosa che ho capito è che quando si sente "attaccata" parte in aggressività e scoppiano le liti... è spesso di cattivo umore e semrpe agitata e di fretta... capita che se ne vada senza nemmeno salutarmi e nemmeno se ne accorge per esempio. Ecco ora vi ho rapidamente descritto i lati del suo carattere che per me sono un problema, ovvio che c'è poi ciò che di lei mi piace e fa sì che io le voglia bene e mi trovi bene con lei... Qualche mese fa io avevo pensato visti i suoi comportamenti verso di me (ad es che mi si rivolge spesso con un modo di fare sgarbato ed è difficile che mi dia "attenzioni" e con attenzioni intendo attenzioni da amica, ad esempio chiedermi come sto anche se fa di fretta, solo perchè c'è un rapporto di amicizia ed è normale questo, oppure dimostrarmi in qualche modo che tiene a me ed il suo affetto) che questo rapporto fosse a senso unico, e se pur con tristezza stavo iniziando a pensare di troncare la cosa, sentendomi presa un po' in giro ed un po' stupida anche a fare l'amica di una che ti tratta sempre con sufficienza... però quando ne ho parlato con la sua unica amica un po' più intima lei mi ha detto che no, che assolutamente lei mi adora, che parla molto bene di me e mi vuole bene ed è contenta che io sia arrivata nella sua vita, che mi stima ecc ecc... questa sua amica mi ha raccontato anche, per convincermi e farmi capire, com'è stata la vita di questa persona: l'infanzia difficile e l'adolescenza tremenda che ha passato (il padre violento ed inesistente, la madre gravemente malata e lei a 10 anni a crescersi una sorella da sola ad es) e poi mi ha riferito di alcuni problemi non così gravi ma di certo piuttosto pesantucci che ha anche adesso (il suo compagno che non sta bene)... Ecco lei a me aveva solo accennato del padre assente e della madre un po' malata ma così, per caso n un discorso e cambiando subito argomento... io non so cosa fare, le voglio bene, molto... però non è nemmeno possibile credo continuare così con una che ti tratta sempre in questo modo, che se cerco di entrare un po' più nel personale quando parliamo, anche se parlo di me e non di lei, cerca di cambiare subito discorso, che si comporta perennemente in maniera gelida ed antipatica... La sua amica dice che è legata a me e per me fa cose che per altri non farebbe mai... ma mi chiedo quanto senso possa avere un rapporto di questo tipo... e soprattutto perchè si comporta così? E' solo ancora paura? Io ho un carattere più espansivo (ci vuol poco) e dico semrpe quello che penso quando parliamo e se siamo in disaccordo su qualcosa non cedo, io penso si senta molto criticata... ma come posso fare? Non trovo giusto nemmeno darle ragione per non farla impanicare!! Io come posso fare con lei? Di lei non mi parla... di me non ne vuole sentire parlare, ho provato ad accennare questo discorso che vi scrivo qui diverse volte, ma tronca sempre velocemente ed in malo modo del tipo "io non vedo problemi" e si rende inavvicinabile se provo a starle semplicemente vicino quando vedo che è in crisi. Perchè è così? Io che devo fare per farle capire che non sono pericolosa e le voglio solo bene?
  17. Spiaggia

    Problemi con amicizia

    Scusate se ritorno solo ora... Mi ha fatto piacere trovare tutte queste risposte in questo forum :) Sì... forse mi devo "buttare" come dice qualcuno di voi, anzi credo sia giusto, senza forse, ma proprio questo era il punto: non riesco :-) Ci proverò, comunque... ci proverò ancora!
  18. Spiaggia

    bulimia.dirlo in famiglia?

    Ciao a tutti i partecipanti a questa discussione, su consiglio di Joker mi sono intrufolata anche io in questo topic... avevo inserito un post sulla bulimia tempo fa, poi non mi ero fatta più "vedere", un po' perchè forse non pronta ad accettare l'idea di essere malata, un po' perchè troppo impegnata in altre cose con la testa... ora ci riprovo... voglio migliorare me stessa, e vorrei farlo iniziando a capire se davvero la mia è bulimia (i sintomi ci sono tutti da anni, tolto il provocarsi il vomito... a volta penso di farlo ma mi obbligo sempre a rinunciare e non l'ho mai fatto) e come posso fare per curarla... Purtroppo ho un' "allergia" agli psicologi avendo visto l'effetto che hanno fatto a persone a me vicine anni fa (una non c'è più, si è suicidata nonostante anni di terapia), un'altra è cambiata totalmente è sotto psicofarmaci da anni ed è completamente apatica, e la terza invece è migliorata dopo la psicoterapia ma non mi è piaciuto il modo in cui è cambiata, ha imparato ha trovarsi un sacco di scusanti e altre cose...senza stare a scendere nel dettaglio... questo era per dire che so che anche io dovrei cercarmi uno psicologo, ma ne ho il terrore e non credo avrò mai il coraggio di farlo. Mi direte... impossibile guarire da soli... forse sì, ma vorrei provarci, non si sa mai. Detto questo Joker... spero a te vada bene, mi sembri una ragazza molto coraggiosa ed in gamba! in bocca al lupo!
  19. Spiaggia

    Problemi con amicizia

    Hai ragione... mi devo mettere all'opera :-))... subito! Per quanto riguarda la bulmia credo, sì... perchè ho tutti i comportamenti tipici da anni tranne l'indurmi il vomito, ci penso a volte ma mi sono data l'assoluto divieto di farlo... cmq ora faccio un salto nel tuo topic... grazie!
  20. Spiaggia

    Problemi con amicizia

    Grazie per la risposta, trovo sia giusto quello che dici... ma purtroppo se riesco a razionalizzare scrivendo su un forum, non riesco a farlo anche nella vita reale... e non riesco a sbloccarmi, almeno non sto riuscendo! Sono arrivata a scrivere qui perchè da sola non sono riuscita... non so... proverò e riproverò ancora... :-)
  21. Spiaggia

    Problemi con amicizia

    Ciao a tutti, negli ultimi mesi mi sono obbligata a fare parecchia autocritica ed a spalancare gli occhi sui miei problemi che prima tendevo a sottovalutare e minimizzare con me stessa. Ho iniziato un piccolo percorso "di recupero" e mi sono giurata che non minimizzerò più nulla di quello che provo e dei disagi che sento... ho pensato che potrei confrontarmi qui, magari qualcuno sa darmi dei consigli, sperando di non annoiarvi!! Per "spalancare gli occhi sui miei problemi" intendo accettare lati del mio carattere e della mia personalità che non mi piacciono o che faccio fatica ad accettare (ad es credo di essere bulimica o qualcosa di molto simile, da piccina ho sofferto per come si rapportavano con me i membri della mia famiglia e per la profonda differenza che c'è fra me e mia mamma, che cmq adoro, negli ultimi anni sono diventata molto insicura e cerco approvazione da parte delle persone che ho intorno... tutte cose di me che mi danno mooolto fastidio)... ho preso questa decisione: non mi importa quanto ci vorrà, non mi importa se sarà difficile o se mi farà stare male... ma voglio caprimi fino in fondo per poter migliorare la mia vita ed il mio umore :) e questo vorrei farlo con il sorriso, e positivamente, semplicemente accettando i miei limiti e difetti, ma cercando di migliorare e ritornare, o diventare, la persona che vorrei essere... che credo sia quello che sono ora, ma con meno insicurezze e "ombre" e dinuovo, o da adesso, un po' più forte e consapevole. Questa era solo una piccola introduzione su di me, che sono un po' un pasticcio :) ... solo perchè voi possiate capire quello di cui adesso vorrei parlarvi, e in cui spero mi possiate aiutare, un pensiero che mi porto dietro da diverso tempo: Mi sono accorta di non essere molto brava nell'instaurare rapporti di amicizia... anzi sono proprio un disastro! Tutto nasce, credo, da una grande delusione subita qualche anno fa, quando (senza entrare nei dettagli e diventare noiosissima) la mia più cara e vicina amica, che vedevo tutti i giorni e della quale mi fidavo molto, mi ha "tradita" con un gesto che denotava enorme mancanza di rispetto e io credo anche di affetto. Da allora, tolta un'altra amica che già avevo prima ma con la quale ora mi vedo e sento meno perchè ha cambiato totalmente vita lei e si è anche trasferita lontano, non ho più instaurato un rapporto sincero e che vada al di la delle 4 chiacchiere con nessuno, sono sempre gentile e comprensiva con le persone che cercano di entrare un po' più in confidenza ma riesco a tenerle sempre abilmente a distanza (non parlo di ragazzi ma di amicizie eh)... ora il punto è che io sento il bisogno di avere vicino degli amici, non dico tanti, perchè non li avevo nemmeno prima, però qualcuno... almeno uno ecco. Sono presenti nella mia vita persone carine, che si comportano bene con me... ma non posso ritenerli "amici"... sono conoscenti, chi più chi meno in confidenza... ma non racconterei mai loro niente di me. Un anno fa ho poi conosciuto una ragazza, della quale mi sono istintivamente subito fidata, una sensazione a pelle, e ultimamente una volta mi è anche capitato di raccontarle di qualche problema che c'era fra me ed il mio ragazzo... insomma cose un po' più "mie"... vorrei instaurare un rapporto di amicizia, è una persona che stimo e che credo carina ed attenta agli altri... a volte fa l'arrogante (non con me) e la sicura di sè, ma non lo è affatto... ed io vorrei riuscire ad instaurarci un rapporto normale. Ma non sono più capace... Per me è stata dura ammetterlo a me stessa, ma ho bisogno di amici, ho bisogno di non sentirmi sola in questo senso, e devo smetterla di avere il terrore che loro mi possano fare del male... ho già respinto troppe persone che erano disposte ad offrirmi qualcosa... per me l'amiciza è sempre stato un sentimento importante (tanto da esserci rimasta così male ed essermi trascinata tutte queste ombre dal tradimento di un'amica mentre quando mi ha tradita un mio ex che amavo moltissimo ci sono stata male, per mesi... ma poi sono arrivati altri ragazzi e non avevo paura di loro solo perchè avevo incontrato uno per il quale avevo sofferto) ed ho pensato di scrivere qui perchè vorrei, davvero questa volta, riuscire ad uscire da questo panico, razionalmente mi rendo conto, abbastanza insensato che negli ultimi anni mi perseguita. Questa ragazza non si è mai aperta più di tanto con me (con nessuno del gruppo) ma se deve comunicare qualcosa chiama me e cerca me... forse di lei non ho paura perchè sento che ormai mi si è affezionata ma essendo anche lei un tipo insicuro e riservato non ha mai cercato di invadere i miei spazi... Ora io ho 2 "preoccupazioni": la prima è che non vorrei assolutamente fare con lei l'errore che ho fatto con troppe altre persone, che hanno tutte pensato o di infastidirmi o che mi fossero antipatiche e non si sono più viste... La seconda è che penso che anche lei sia un po' come me e quindi non vorrei essere io quella invadente, gli altri del nostro ambiente che hanno tentato di avvicinarsi a lei dicono che non è possibile instaurare un rapporto con lei perchè è troppo chiusa, non ti racconta mai niente di lei ecc... Spero di non avervi annoiati e che qualcuno mi sappia in qualche modo consigliare... come faccio?
  22. Ciao a tutti, ho appena compiuto 22 anni e ho deciso di provare a scrivere qui perchè ho deciso di affrontare questa cosa: ho un disturbo alimentare. L'ho ammesso a me stessa da non molto tempo, anche se so di avere questo problema da sempre... fin da quando ero bambina. Ho letto qualcosa circa la bulimia in giro per il web, credo sia questo il mio problema, anche se io non rimetto mai dopo aver mangiato... questo non perchè non mi passi per la testa questa idea, ma perchè non l'ho mai voluto fare, pensando che questo fosse il limite fra la normalità e la malattia... e poi avevo paura che facendolo una volta sarei entrata in un tunnel, lo stesso motivo per cui non ho mai voluto provare a fumare... perchè lo so che se provo una volta poi non smette più... Sono fortunata e non ingrasso molto facilmente; ho qualche chilo di troppo, non molti, sarà tipo sovrappeso di 5 chili rispetto ad un peso ideale, però è tutto concentrato sulla pancia e mi da molto fastidio, così cerco sempre di mettermi a dieta senza riuscirci mai... dopo 1 o 2 giorni mi racconto che in fondo non sono obesa, che vivo bene anche così, e che non c'è motivo che io mi privi di qualcosa che mi piace solo per 5 miseri chili in più... in realtà io vorrei tanto perderli, questi chili, perchè faccio sport e mi piacerebbe essere un po' più magra... e poi perchè sono pochi... basterebbe così poco! e' pensando a queste cose che mi sono accorta di avere un problema: perchè se non riesco a fare una cosa alla quale tengo comunque abbastanza solo perchè devo mangiare, mangiare, mangiare... beh vuol dire che c'è qualcosa che non va, anche perchè in tutte le altre mie cose se decido che devo raggiungere un obiettivo faccio di tutto per riuscirci, anche sacrifici molto maggiori che qualche merendina!!! Questa cosa mi fa incazzare con me stessa... mi pare impossibile non riuscire a controllarmi!! Ho scritto qui perchè spero di trovare qualcuno con il mio stesso problema che sappia darmi una mano, che so... qualche consiglio. Grazie a tutti, ciao!!
  23. Mi sono iscritta da poco e... arrivo ora... Il mio primo amore è arrivato un po' tardi, a 19 anni. Prima avevo paura del sesso (non so perchè... mai stata traumatizzata in questo senso) e non avevo mai provato nemmeno un minimo interessa per un ragazzo, mi domandavo spesso se fosse normale... Poi, un giorno, è arrivato lui... che conoscevo da sempre, ma in modo molto molto superficiale, mi era sempre stato solo simpatico e lo vedevo raramente... però, quel giorno, non so cos'è successo... l'ho incrociato in macchina ed è scattato qualcosa. Subito sono rimasta un po' così... incredula, anche perchè lui aveva 38 anni, io 19... e per una che aveva sempre avuto paura del sesso... insomma era un po' strano. Ho trovato un modo per frequentarlo di più senza farmi accorgere di provare interesse verso di lui, ci siamo conosciuti, mi sono innamorata perdutamente... ed è nata la nostra storia d'amore, che solo oggi, dopo un anno, posso chiamare così perchè non siamo mai stati niente di "ufficiale". In realtà con lui ho vissuto una situazione molto strana... mi sono sentita donna, compagna, amica, amante... Ho vissuto emozioni fortissime, sia in positivo che in negativo, tutte quelle vivibili... sono stata molto male, ma l'ho amato e lo amo molto, incondizionatamente. In questo momento non ci vediamo, siamo in un periodo "basso" dei nostri alti e bassi... non so se ci vedremo ancora o meno e se ci vedremo se saremo amici o altro... ma so che noi, quel noi che non siamo mai riusciti ad etichettare, perchè nato da una situazione assurda e particolare, resterà sempre... Se rivivrò queste stesse emozioni? No, non credo... spero di riuscire in futuro a restare alla larga dalgi amori così incondizionati e di conseguenza da sofferenze così profonde ed annientanti. Così siamo stati (o siamo) solo noi.
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