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oscar

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messaggi di oscar

  1. Quando ci si avvicina alla psicologia è oramai troppo tardi. Aver vissuto una vita in cui il nostro alfabeto emozionale non è stato mai delineato, rende arida la nostra aiula sentimentale, un terapeuta potrà innaffiare la nostra crosta, ma l'acqua penetrerà realmente solo nello strato superficiale.

    L'esperienza della terapia è però necessaria per dissipare la confusione e scorgere che le emozioni possono avere una definizione, mettendo così a tacere le nostre paure dell'ignoto. Abbiamo così la possibilità di donare ai nostri figli la facoltà di riconoscere che oltre allo sviluppo fisico e intellettuale esiste anche uno sviluppo emozionale, la possibilità di far scorrere l'acqua dalla superficie sino alle più profonde cavità umane.

    Il grado di superficialità della penetrazione dipende da persona a persona. Ci sono esempi tardivi ma anche quelli tempestivi. Sta poi a noi fare le esperienze di cui si dibatte in terapia e (forse) imparare. A qualcuno capita a qualcun'altro no. Ciò è dovuto sia a fattori genetici e che appresi. C'è chi vorrebbe ma non ce la fa, chi na ha paura, chi non vuole, e mille altre possibilità. Non è un caso che non tutte le terapie hanno buoni esiti anche per i migliori specialisti, ci sono pure quelli totalmente impermeabili sebbene essi stessi credano il contrario.

    In questo ci vedo dei parallelismi con la poesia, dove solo un animo predisposto a comprenderla è capace di apprezzarne il valore.

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