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juditta

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Contenuti inseriti da juditta

  1. eh si oscar... forse scriviamo troppo... Preparati che ci sono un sacco di colpi di scena!
  2. Questo blog è bellissimo, l'ho scoperto per caso in questi giorni...ogni tanto su internet si scovano delle perle!
  3. Donne in rinascita Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita. No, non è mai finita per una donna. Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole. Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia. Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola. Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare. Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai. E sei tu che lo fai durare. Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita. Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane. Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto. Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa. Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così". E il cielo si abbassa di un altro palmo. Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua. In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata. Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento. Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi, e hai pianto. Dio quanto piangete! Avete una sorgente d'acqua nello stomaco. Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo. E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance? E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore. "Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?" Se lo sono chiesto tutte. E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile. Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi? E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai. Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te. Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa. Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa. Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente. Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa. E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande. Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli. Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo. Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse". Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre. Quando meno te l'aspetti... Testo originale Diego Cugia, alias Jack Folla
  4. Ho letto tutti i vostri messaggi. Che mal di testa .Ammetto che sono concetti ostici per me... Io sono arrivata alla consapevolezza che la mia vita è in ostaggio della paura.Anche lo psicologo ha capito che sono terrorizzata dal cambiamento. E con cambiamento intendo dire in positivo. Non sono in una situazione di benessere che ho paura di perdere. Sono in una condizione di malessere che avrei tutto di guadagnato a cambiare. Eppure la paura mi frena. Preferisco rimanere in una situazione di merda piuttosto che affrontare il cambiamento. I discorsi filosofici hanno poco senso per me. sono astrazioni che non riesco ad applicare a me stessa.
  5. juditta

    tempo e soldi...

    beh però coi soldi un rapporto ce l'hai per forza. Magri un rapporto sano, equilibrato...però non puoi fare finta che non abbiano nessuna importanza nella tua vita. Magari non per la tua persona. Ma in quanto padre, hai due figlie all quali devi garantire un tetto sopra la testa, del cibo, e dei vestiti, e l' istruzione...Tuttq queste cose presuppongono un rapporto con i soldi, che servono a garantirle.
  6. noi donne poi...siamo davvero specialiste nell' autopunirci questo è allucinante...poi ci stupiamo dei delitti passionali, dei suicidi...molte volte se uno non ha la disponibilità economica, problemi o non problemi, si attacca
  7. Però se il mio psi, mi avesse dovuto liquidare dopo qualche seduta inutile, beh sarei a piedi già da un pezzo Insomma non è bello vivere la psicoterapia con questo patema, se ho i tempi più lenti, se non sono abbastanza brava...allora a casa! Io credo che dipenda più dalle tempistiche delle strutture pubbliche.Pochissimi psicologi, tantissime richieste...e questo obbliga a ridurre i tempi... Però se uno ha un problema di difficile soluzione...ha bisogno di più tempo! Comunque domani (se riesci ) parlane con la psicologa...spiegale che hai paura di essere lasciata a piedi un'altra volta!
  8. hai centrato perfettamente il punto: cerco di sapere quali sono le tecniche che usa lo psicoterapeuta per controllare la terapia, per cercare di difendermi. E mi rendo conto che è una xxxxxxx pazzesca. Innanzitutto perché non avendo chissà che conoscenze riguardo alla psicoterapia rischio di fraintendere molte cose. E poi mi rendo conto che sto facendo passi indietro...istintivamente sono conquistata dal mio terapista, (cioè mi ha conquistata ) ! Mi sento molto vicina a lui. Dall''altro lato, tutte queste idee sulle strategie, sul fatto che mi manipoli o meno, sul fatto che io vedo in lui grandi qualità umane e invece no, magari è tutta un'illusione, una strategia...insomma tutte queste seghe mentali mi fanno ritrarre. e mentre sono lì, davanti a lui sotto sotto penso che sono propria una grandissima stupida a farmi ste menate perché lo sento dentro di me che mi posso fidare e lasciare andare. E allora è meglio che smetto di farmi tutti questi viaggi e mi lascio andare e mi lascio guidare da lui. E basta! Grazie ilaria, le cose che scrivi mi rincuorano molto. Insomma se il terapista rispetta i miei tempi, perché non li devo rispettare io. Perché mi devo sentire stupida se non sono ancora pronta a parlare di certe cose? Quando sarà il momento giusto gliene parlerò, magari mi uscirà fuori inaspettatamente, come inaspettatamente ho parlato di altre cose per me delicate da dire. E' da ieri che sono molto agitata, ho dormito di merda tra incubi vari...sai che ora le tue parole mi hanno un po' tranquillizzata (beh insieme al biancospino che ho preso ) Grazie mille!
  9. juditta

    un aiuto

    Ma che razza di ragazze ci sono in giro? Quando mi è capitato di dire no a qualche ragazzo, sono sempre stata rispettosa anche se era bruttissimo.Non mi sognerei mai di trattare così una persona Come direbbe un mio amico: io delle ragazze così non le scoperei neanche col xxxx del mio peggior nemico (scusate la volgarità )
  10. Speriamo che ce lo riescano a insegnare anche a noi a sentire oscar non si direbbe Sembra che tutto quello che fanno è una strategia consolidata nella pratica della psicoterapia, sembra che rimanga poco spazio per la spontaneità. O almeno, così la leggo io, da ignorante insomma mi sa che fraintendo molte cose che leggo qui
  11. Anch'io la vivo così. Quando mi deciderò a parlargli dei miei sentimenti gli chiederò di aiutarmi a gestirli, di spiegarmi come li devo vivere. Gli spiegherò che per me è positivo volergli bene, solo che ho paura, perché questo sentimento mi rende vulnerabile...Che ho paura perché il nostro è un rapporto a tempo determinato, e temo di soffrire tantissimo quando finirà la terapia... un bacione
  12. insomma non c'è scampo, finirò come lullula che dopo 4 anni... anch'io mi sento troppo risucchiata da questi pensieri, mi sembra di trascurare i problemi della mia vita, quelli che dovrei risolvere e di passare invece il tempo a pensare allo psicologo e questi sentimenti.. mah non sono troppo convinta. Qui più di una persona ha confermato che lo psicologo ha detto loro: "non saremo mai amici!" E' che oltre un certo livello per me le seghe mentali si rivelano controproducenti. Invece di spingermi a parlare, mi bloccano sempre di più...Ed è quello che mi sta accadendo ora. Sento il bisogno di vivere la psicoterapia più spontaneamente, di farmi guidare da lui, piuttosto che pretendere spiegazioni... Questo è poco ma sicuro
  13. in questo week end il mio compagno è tornato all'attacco per minare la credibilità del mio psicologo Anche se non lo vuole ammettere io sono sicura che sia geloso di lui, altrimenti certi comportamenti non me li spiego.Sicuramente è evidente che mi sono affezionata moltissimo allo psicologo, e il mio compagno non riesce ad accettarlo...Non lo fa con cattiveria, ne sono consapevole, però cerca in tutti i modi di smontare l'immagine che io ho dello psicologo. Mi fa più male di quanto non si renda conto...Il problema è che non posso spiegargli del transfert e menate varie...Chi se ne intende di psicologia capisce di cosa si tratta. Ma come faccio a dire al mio compagno che mi sono infatuata dello psicologo, ma che è una cosa utile per la terapia,e che passerà?
  14. AGGIORNAMENTI Se qualcuno avesse scommesso su una mia confessione durante l'ultima seduta... Bene ha perso la scommessa! Comunque è stata una seduta positiva, abbiamo parlato di cose per me importanti, gli parlato di una persona a me cara che è morta prematuramente pochi anni fa.Ci sono finita per caso nel discorso...ma poi anche lui ha capito che avevo bisogno di parlarne, e che questo lutto è stato pesante per me... Dopo la seduta ho pensato molto a tutto il discorso dell'innamoramento/attrazione...mi sembra di stare ingigantendo la cosa. Intendo dire: i sentimenti di amore che provo per lui, non sono un ostacolo durante le sedute. Anzi sono sentimenti che me lo fanno sentire più vicino, che mi permettono di aprirmi e parlare di più durante le sedute. D'altra parte ho un disagio sotterraneo per il fatto di non riuscire a parlargli di questo innamoramento, disagio che mi impedisce di lasciarmi andare totalmente. Ma io non sono pronta a parlargliene. Sono convinta al 99% che lui ne sia consapevole, come ha capito tante cose di me, senza che gliele abbia dette esplicitamente. E lui sa perfettamente che se mi facesse una domanda diretta...non riuscirei a nascondere la verità Ma non lo fa, secondo me capisce anche lui che non sono ancora pronta a parlarne e aspetta che io lo sia... Quindi, visto che la situazione è questa, mi sembra inutile tormentarmi...ognuno ha i suoi tempi,e i miei sono sicuramente più lenti Invece le discussioni qui sul forum in un certo senso mi montano...nel senso che accrescono la mia agitazione, forse inutilmente... Anche il fatto di sapere troppo riguardo al transfert, agli utili inganni...in un certo senso mi impedisce di vivere con spontaneità il rapporto con lo psicologo, perché dentro di me temo sia tutto finto e questo mi fa allontanare da lui. Ma anche se fosse vero che è tutto finto...credo che faccia parte del suo lavoro portami a scoprirlo e ad accettarlo, mentre io qui sul forum, ho scoperto delle cose riguardo alla psicoterapia che non sono ancora pronta ad accettare emotivamente. Si capisce almeno un po' quello che intendo? Spero di si! Anche il discorso degli utili inganni, per me è una botta...io voglio stimarlo senza pensare che dietro c'è qualche trucchetto da psicologo. Io non sono pronta ad accettarlo, come paziente. Per chi sta facendo certi studi e percorsi professionali sarà tutto scontato, ma per me, da profana è difficile metabolizzare certi concetti! Con tutto questo discorso non me la sto prendendo con nessuno del forum...che sia chiaro! Volevo solo spiegarvi le mie difficoltà e il mio stato d'animo! Un bacione a tutti!
  15. e no eh -mo' pure da baby sitter ci fanno...
  16. no l' Annibal Lecter del forum è vasca
  17. Sai che anch'io ho la paranoia che il mio psicologo legga il forum e mi riconosca Comunque siccome sono una cacasotto, spero tanto che anche il mio psicologo mi metta in imbarazzo come ha fatto il tuo, e mi tiri fuori la verità che noi idealizziamo i terapeuti è sicuro. Ti porto un esempio. durante una seduta il mio psicologo ha ricevuto più di un sms dalla moglie che gli chiedeva non so cosa (niente di importante...). e lui ha avuto la stessa reazione scocciata che hanno i nostri compagni quando li stressiamo o magari li chiamiamo sul lavoro per chiedergli una stupidata... Questo per dire che durante la seduta lo psicologo si dimostra assolutamente comprensivo e paziente perché è il suo lavoro, è pagato per quello...questo non significa certo che nella vita reale sia un santo, sempre pronto ad ascoltare pazientemente i problemi di tutti. (anzi secondo me nella vita privata è possibile che ne abbiano anche meno di pazienza, visto che lo devono fare tutto il giorno per lavoro ) Riguardo ai raporti un pò spenti col proprio compagno...pensavo di essere l'unica sfigata, e invece scopro di essere in ottima compagnia. Almeno mi consolo più o meno. Un bacio
  18. juditta

    ARTE

    come si intitola questo film?
  19. però alcune persone fanno un scelta precisa: terapeuta uomo o donna. Io in realtà non ho scelto "consapevolmente" però da un certo punto di vista, mi rendo conto di avere bisogno di un confronto con una figura maschile forte. Se poi ci aggiungi che nella mia vita mi sono sempre confidata con amici maschi... Poi non avevo immaginato il problema del transert, e li sono rimasta fregata
  20. ma tu ne hai parlato con lo psicologo ai tempi? E lui non ti ha aiutato in nessun modo? No perché sennò comincio a preoccuparmi seriamente Mi sa che ha fatto bene Giusy a trovarsi una psicologa donna. E anche S. che sta diventanto psicoterapeuta e ne sa più di noi...si è scelta un donna temo di essermi inguaiata....
  21. juditta

    LENTAMENTE MUORE...

    ma quindi è di Martha Medeiros? Per cui pessoa non c'entra nulla... PS ho corretto il mio messaggio...però come faccio a modificare il titolo? Rimarrà a eterna testimonianza della mia ignoranza? Che questo mi sia di lezione: Juditta non scrivere messaggi sul forum con in corpo una birra media e due grappe
  22. juditta

    LENTAMENTE MUORE...

    Ho trovato questo sul sito della repubblica: Da anni passa come una catena di sant'Antonio dalle caselle di posta elettronica ai blog: una ricerca su Google produce quasi cinquantamila risultati per le parole Neruda e "muore lentamente", ma solo pochissimi siti segnalano l'errore: il 10 gennaio 2007, più di un anno fa, Lorenzo Masetti lo scriveva sul suo blog; un altro blog sul sito internet del Pais lo ha scritto l'8 luglio 2007. Poche segnalazioni rispetto ai tantissimi siti che avevano diffuso questa "ode alla vita", come una poesia di Neruda Quindi il mio errore è comprensibile...scusate! Non sono esperta di poesia. In realtà di solito non amo le poesie ma questa m'ha colpito per il messaggio che da
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