un po' mi viene da sorridere perchè anche se non lo ricordiamo è la routine sociale che ci permette l'ingresso nella società autonomamente in età prescolare (2-5 anni). faccio una breve spiegazione:
Dall'istante in cui nasciamo iniziamo ad avere un rapporto con i nostri genitori che si fonda su una serie di interazioni che vedono in primo luogo il soddisfacimento dei bisogni primari come mangiare, bere, essere puliti, questi sono i primi schemi interattivi che sono appunto legati da una ciclicità di ordine biologico e sociale, e sono fondamentali per instaurare un primo rapporto tra genitori e figlio.
Questi schemi interattivi si trasformano, in età prescolare appunto, in routine (come per esempio come andare a letto: mi lavo, mi metto il pigiamino,il bacio della mamma e dormire) che aumentano la prevedibilità dei fenomeni, creano un contesto di attese che infondono sicurezza al bambino (Infatti tende a mostrarsi incuriosito o a volte preoccupato se si verificano eventi anomali).
D'altro canto, e su questo punto volevo fermarmi, le routine si trovano all'"incrocio" tra la risoluzione di un problema, i desideri di un bambino e le attese del mondo quindi non servono solo ad imparare regole ma sono il contesto entro il quale avvengono esperienze cognitive, sociali ed emotive (es:"la routine dell'andare a letto risolve il problema che il bambino ha di rimanere solo la notte nella camera da letto perchè crea un contesto rassicurante nel quale viene soddisfatto sia un suo bisogno, il bacio della madre, sia quello dei genitori, lavarsi e mettersi il pigiamino." da Manuale di psicologia dello sviluppo) permettendo così al bambino di acquisire una "TEORIA DELLA MENTE" (il capire il punto di vista dell'altro, detto a pane ed acqua: io penso che tu pensi quindi posso mentire e prevenire il il tuo agire in qualche caso) proprio dalla "prevedibilità" delle azioni.
Quando cresciamo ci lamentiamo, come fai tu e concordo, di quanto queste routine ci impongono di vivere in schemi preconfezionati, ma se fin da piccoli siamo abituati a farlo come possiamo pretendere di non essere influenzati da questo modo di agire??? Chi di noi non si programma giornalmente cosa fare? Chi vive davvero "alla giornata" senza prevedere nemmeno a che ora mangiare più o meno? NESSUNO. il problema sorge nel momento in cui ci accorgiamo di fare sempre la stessa cosa ma quello che mi chiedo.. è davvero così negativa la routine?
Come ho detto prima per il bambino è qualcosa di rassicurante ma in fondo lo è anche per noi. Tornare a casa e trovare la mamma che dopo scuola ti prepara il pranzo ogni giorno, andare a scuola e sapere di ritrovare i tuoi amici lì ogni giorno seduti allo stesso banco, dormire nel proprio letto, sapere di poter tornare entro una certa ora a casa perchè sennò i tuoi si arrabbiano... beh sono routine che ho appena perso perchè mi sono trasferita per l'università e devo ammettere che se prima le odiavo ora mi mancano molto...
fuggire fa bene, ma tornare "a casa" a volte è meglio... se poi nemmeno fuggire ogni tanto fa bene prova a fare attività diverse dalle solite che ne so teatro, cinema, dipingi, comprati uno strumento musicale, leggi, ci sono molti modi per prendere il meglio dalle routine e al contempo fuggire da esse...
un bacio