Nora

Ste grazie davvero tanto. So che tante gente soffre di panico ma sentirne parlare con così tanta naturalezza mi fa sentire meglio. In questi giorni sono stata meglio, l'ansia è un pò diminuita ma non è quella a infastidirmi, quella potrei anche accettarla come parte del mio carattere, come dice anche Allevi, piuttosto sono i continui pensieri di morte che mi allarmavano. Questi pensieri si sono sopiti ora ma so che fin tanto che non avrò capito la vera causa di tutto ciò non smetteranno mai di riaffacciarsi. Cercherò di scoprirla visto che non posso fare altro e che non voglio stare come sono già stata. Nel frattempo grazie di cuore a tutti. Le vostre parole mi hanno fatto sentire meno sola. Ciao

Ciao, si ecco le note basse e poi l'apoteosi di quelle alte...l'ansia che piano piano aumenta e diventa paura prima terrore (panico) poi...e di nuovo torna a ridiventare solo ansia... Come ti è venuta in mente...la conoscevi già? Ciao.

Grazie davvero...del resto TU SAI perchè ci sei passata quanto sia importante il dialogo con altre persone. Un bacio anche da parte mia.

Ciao Tex, ti ringrazio per la sicurezza che le tue parole mi danno, certo dovrò superare molti tabu' nel mio caso comunque sarebbe senza dubbio la cosa più giusta da fare. Ciao.

Ciao Bissa73, ieri sera sono andata a letto presto, ero stanca e ho dormito fino alle 2 del mattino. Poi mi sono svegliata, sono rimasta in ascolto del battito del mio cuore, ho percepito solo una leggera agitazione e poi la mia mente ha cominciato a destarsi e sorprendentemente sono riuscita a non cedere...piano piano mi accorgevo che i miei pensieri avevano una logica e non erano più i deliri ai quali mi stavo abituando...solo non sono riuscita a prendere più sonno...però non mi lamento...sono ancora molto confusa e spesso timorosa ma credo sia normale...mi sento ovattata...ma sono calma. Non sono andata in farmacia però sto prendendo degli integratori a base di magnesio e delle tisane alla camomilla. Vado regolarmente a lavoro. Solo sono comsapevole che fin tanto che non troverò e curerò la causa del mio malessere tutto potrà succedermi di nuovo. Tu invece come stai? Hai scoperto la causa del tuo stato d'animo? Ciao e grazie. Nora.

Grazie Ora credo che leggerò solo...sono molto confusa e ho paura di demoralizzare anzichè aiutare con le mie risposte. Ciao.

Grazie anche a te Froggy73, alle sette uscirò dall'ufficio e comincio ad essere un po ansiosa. Non so perchè ma finora queste crisi hanno avuto il loro culmine tra le mura della mia casa e della mia camera in particolare ed è proprio lì che ho paura di tornare. I miei genitori poi non comprendono e io mi sforzo di apparire serena e mi sento ancora peggio. Che strana la paura, la percepisco come una mano fredda che mi accarezza il collo e mi si posa sul petto... Ho vergnogna di dirlo ma stanotte ho dormito abbracciata al mio cuscino...ho stretto così forte che ancora mi fanno male le braccia...se avessi avuto un cactus avrei abbracciato pure lui... In questo momento ho nostalgia di quando ero piccola, qualsiasi cosa accadeva tra le braccia di mia madre trovavo la pace e poi i "grandi" quando vedono un bambino impaurito istintivamente sorridono e quel sorriso infonde calore. Ora sono grande e mi sento infinitamente piccola.

Grazie di cuore Juditta, Stellina80, Lapina, Bissa73. Ora come ora sto meglio, la verità è che mi vergogno delle mie emozioni e preferirei morire piuttosto che farmi vedere in quello stato pietoso, in effetti credo proprio che la mia mente si stia ribellando alla sua proprietaria e tutto sommato non le do neanche torto. Non che mi faccia piacere ragazze sapere che anche a voi è successo qualcosa del genere però almeno mi sento compresa e ve ne sono grata. Proverò a cercare uno psicologo ma temo che sarà difficile riuscire ad esprimermi. Attraverso lo schermo di un computer riesco a mettermi a nudo (metaforicamente parlando ) ma temo che se vi avessi difronte non riuscirei a dirvi più nulla...e temo che uno psicologo non accetterebbe di parlarmi al telefono o al computer. Comunque dovrò cercare di vincere questa mia emozione perchè ho davvero il terrore che possa risuccedermi una cosa del genere e soprattutto perchè voglio capire anzi capirmi. Nel frattempo un abbraccio a tutte voi.

Ciao a tutti, in questo momento sono molto confusa, ho trascorso la settima notte di angoscia e panico e faccio fatica ad esprimermi. E' più o meno una settimana che provo un senso di disagio enorme, il sentore di una catostrofe incombente che puntualmente mi assale dopo aver dormito anche per poche ore. Mi sveglio e immediatamente la mia mente viene bombardata da immagini terrificanti di persone morte (persone a me care ma anche sconosciuti) immediatamente l'angoscia mi prende e comincio a tremare nel letto in preda a convulsioni isteriche in cui non riesco a tenere ferme le braccia e le gambe, di solito durano dieci minuti, poi appena riesco a calmarmi sento il bisogno di piangere tutte le lacrime che ho. Stanotte avevo paura di addormentarmi dopo l'ennesima crisi. Stamattina poi sono riuscita a svegliarmi e ad imporre alla mia mente di non pensare. Ci sono riuscita ma è stato difficle. Ora sono relativamente tranquilla ma ho paura che possa succedere ancora. In quei momenti perdo completamente la lucidità io che di solito invece cerco sempre di essere molto controllata...forse è la legge del contrappasso...forse la mia mente si ribella al mio volere perchè la costringo a non esprimere le emozioni...non lo so...so solo che ora farei qualsiasi cosa (dico qualsiasi) per cercare di capire quello che mi sta succedendo Per fortuna sono sola al lavoro stamattina...la mia espressione è quella di una scampata ad una strage...ho costantemente paura che mi possa venire un attacco del genere magari mentre sono in auto...e la paura della paura è qualcosa si assurdo. Non so con chi parlare...i miei genitori non riescono a capirmi...dicono che ho visto qualche film orror apparte il fatto che non è vero ora mi mette ansia persino leggere il giornale. E continuo a immaginare la morte delle persone a cui voglio bene (una in particolare) e continuo a provare un angoscia senza fine...ho paura della notte che verrà e di quelle che verranno dopo... Qualcosa di simile mi era già successo una diecina di anni fa...ma di entità molto minore...ero stressata in quel perioro...ma ora non capisco davvero...tra l'altro oggi non c'è nemmeno il mio medico curante...potrei chiamarlo ma preferisco evitare...e con l'espressione allarmata che ho se vado in farmacia a chiedere un tranquillante mi mettono la camicia di forza...cerco di riderci su ma proprio non ce la faccio...questa notte volevo andare al pronto soccorso ma avrei dovuto svegliare i miei e non volevo...poi che cosa avrei potuto dire ai dottori? scusate tremo tutta e vedo cadaveri e morte ovunque ma vi assicuro non ho fumato nulla di legalmente proibito...ecco con questo pensiero, mentre mi versavo l'acqua direttamente sulle pantofole nel tentativo di farla stare in un bicchiere, sono riuscita a tornare in me...ma non so se la prossima volta ci riuscirò... Se avete vissuto qualcosa di solo lontanamente simile (ovviamente io mi auguro di no) e se avete qualche consiglio da darmi ve ne sarei infinitamente grata ciao

Chi sono?...è una bella domanda, peccato però che io non riesco a rispondere...ogni riga che scrivo puntalmente la cancello, temo di dare di me la descrizione della persona che vorrei essere anziché di colei che realmente sono...ho di me una visione abbastanza integra, tendo a cercare di mantenere la mia personalità tale e quale in tutte le circostanze...ma non sono sicura che ciò sia positivo...forse sono troppo rigida...

Ciao, credo che il problema principale dei "se" risieda nella contingenza del momento...ovvero se potessi tornare indietro e soprattutto se potessi tornarci con la mentalità di ora...mentalità che però mi deriva proprio dall'aver vissuto le esperienze che ho vissuto allora...insomma non vorrei annoiarvi troppo ...quindi vengo al sodo (come disse l'uovo)... se potessi tornare indietro eviterei di ignorare l'altrui saluto...a parte il fatto che è da maleducati...ma da lì è nato per me un equivoco che è durato sette anni...è una storia lunga...però ragazzi quando vi salutano rispondete sempre...mi raccomando...

Azzurro mare d'agosto...

Ciao, Credo che entrambe le risposte A e C siano negative in quanto presentano una divergenza tra l'intenzione iniziale e l'azione finale. Comunque immedesimandomi nel bambino per me sarebbe molto più negativa la risposta A...il non sentirmi creduta a questa età mi ferirebbe (e mi ferisce ancora ora che ho 28 anni ) pazienza il non giocare...ma almeno la mamma mi crede. A) Non ti credo ma giochi C) Ti credo ma non giochi Ciao

...non mettere il dito... diceva qualcuno Comunque stò sperimentando il consiglio di Tex...le carte si accumulano...ma perlomeno quello che faccio io lo faccio con calma e quindi senza il rischio di commettere errori...già perchè il punto è anche che a forza di dovermi sbrigare per fare tutto rischio di commettere qualche stupidaggine e poi lì la colpa sarebbe ovviamente tutta mia... Ciao

Ciao e grazie delle risposte Allora...comincio con il dire che quella di Tex potrebbe essere una buona idea e anche Digi non ha torto riguardo al fatto che dovrei cercare di fare il possibile ma non l'impossibile. Ne convengo pienamente solo che poi trovandomi a dover gestire tutto io anche le lamentele dei clienti/fornitori/dipendenti e le questue dei rappresentanti/venditori/consulenti le debbo sentire io... Assumere un'altra impiegata sarebbe meraviglioso ma come dicevo loro non prendono in considerazione l'idea...il marito perchè dice che sarebbe troppo costoso e la moglie perchè dovrebbe ammetere che c'è qualcosa che non va... Parlarne apertamente incrinerebbe i rapporti. Tra l'altro ora mi trovo a lavoro...quindi scusate la fretta... Ciao