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letizia24

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messaggi di letizia24

  1. Anch'io soffro d'insonnia, e sono giunta alla conclusione che non si deve insistere nel volere addormentarsi a tutti i costi perche' cosi' aumenta l'ansia e l'inquietudine. Io mi alzo e vado a leggere, o risolvere la settimana enigmistica, o qualsiasi cosa che mi rilassi.

    In questo momento che scrivo sono le 2 di notte, e scrivendo cerco di ritrovare il sonno. So pure che ci sono forum per "quelli della notte" che si scrivono nelle ore insonni per rilassarsi .

  2. L'attuale psicologo all'inizio della terapia ci ha fatto compilare un test, in cui chiedeva quali cose ci distrurbava uno dell'altro e cosa ci mancasse nel rapporto, in questo test io ho scritto che mi macavano le attenzioni, le coccole, ecc.

    [Occhiverdi]

    La tua risposta al test dello psicologo e' ingannevole per quanto riguarda la serieta' della situazione, e forse e' per cio' che ha creduto di risolverla con mazzi di fiori.

  3. , ..... beh la mia psicologa mi disse che lui nel momento che io reagivo diventavo sua madre che lo sgridava e lui si ritirava come un bambino cattivo. Non so se sono riuscita a spegarmi non ho ben capito nemmeno questo passaggio, il fatto sta' che ogni volta dopo l'esplosione lui diventava un agnellino, diventava amorevole per qualche giorno.

    sono d'accordo con la psicologa, ed anche il suo comportamento gentile degli ultimi tempi lo conferma : il suo psicologo adottando posizione autoritaria ha preso il posto della madre esigendo pero' diverso comportamento. Tuo marito e' una persona debole ed immatura, e se tu riusciresti ad adottare una posizione dominante e forte, forse qualcosa potrebbe cambiare. Ma qui chiedo se ne sei capace e se sei pronta a farlo. Con cio'non intendo esplosioni ed intimidamenti ma fermezza nei tuoi propositi.

  4. Sono d'accordo con Turbociclo per gli istinti infantili, ed aggiungerei la mia impressione che si tratta di persona che cerca dipendenza. La descrizione che fai di sua madre e dei suoi rapporti familiari potrebbe aiutarci a comprendere la mancanza di maturita' ed insicurezza.

    Potrebbe pure darsi che un transfert con lo psicologo lo incoraggi all'attuale comportamento. Ma non credo che si possa far conto su una stabilita' nel futuro, se condizionato dalle persone che lo influenzano.

  5. Cara Occhiverdi, io non me la sento di incoraggiarti al perdono.

    Avendo una certa esperienza in materia, credo che difficilmente una persona come quella da te descritta possa cambiare.

    E per cio' che riguarda i bambini un ambiente dove c'e' violenza e manca l'accordo e' piu' nocivo del distacco.

    Ma comprendo pure che tu abbia timore delle sue reazioni se decidi di lasciarlo. Ed in questo caso avresti bisogno di aiuto e sostegno. Quale e' la posizione dei tuoi genitori?

  6. su di una rivista di psico mi è capitato di leggere:

    ognuno ha un immagine di se su due livelli

    1 uno visivo

    2 l'altro sensoriale

    il primo si basa sullo sguardo,l'altro si nutre di sensazioni , sensazioni nel senso che quando mi guardo la mia visione dipende fortemente dal mio vissuto emozionale, da come mi hanno amato eccccccccccccc

    inoltre ho letto lo scritto di una fotografa:

    una bella immagine( foto) puo' farci riconciliare con noi stessi.Non solo a livello esteriore ma anche nel nostro intimo

    Secondo me:

    L'immagine visiva e' fortemente influenzata da quella che tu nomini "immagine sensoriale" e riguarda il rapporto che abbiamo con noi stessi. Questo rapporto e' probabilmente collegato con esperienze passate, ma pure a fattori genetici.

    Conosciamo persone che giudichiamo belle fisicamente mentre loro stesse sono incapaci di riconoscerlo, e viceversa persone non estetiche che manifestano sicurezza delle proprie doti.

    La self-image proiettata all'esterno puo' avere grande valore nella nostra vita sociale.

  7. Beh!, quindi il forum da quello che scrivi ha due caratteristiche positive a discapito della relazione reale, da come eri partita nel discorso sembrava il contrario :lazy: .

    Io credo che una discussione nel mondo reale, si differenzi dalla virtuale perchè si avvale del contradditorio fisico e della simultaneità. Due aspetti che per essere gestiti hanno bisogno di un attenzione e capacità non proprio scontate. Nel virtuale possiamo prenderci tutto il tempo che vogliamo per scegliere il copione da interpretare, possiamo quindi dare, se vogliamo, più spazio all'elaborazione dell'emozione.

    Io dico che è una palestra proprio per questo motivo, riuscire a prendere le giuste distanze dalle emozioni, permette di osservarle in maniera tale da non essere agiti da esse. Scrivendo sul forum abbiamo inoltre anche la possibilità di una rivalutazione a posteriori, come se scrivessimo un diario emotivo personale. ^_^

    Il mio dubbio riguardo alla "buona palestra per affinare modalita' comunicative" si riferisce ad una modalita' inesistente nel virtuale : il "give and take" e supporto reciproco e responsabilita' che sono caratteristiche in relazioni normali.

    Per tutto il resto sono d'accordo con te. Ed e' proprio questo che cerco e trovo nei vari forum.

  8. Si si, salvo poi il riconoscere che proiettando sugli altri robba che appartiene a noi, sia la nostra ma sopratutto l'altrui situazione non è che migliori, anzi...dd33wo2rgzhplzd5v3q3rhkkf8.gif

    Però abbiamo sempre la possibilità di imparare a riconoscere le nostre sensazioni acquisendo tante informazioni utili, poi per affinare le modalità comunicative il forum è una buona palestra. :LOL:

    Non sono sicura che il forum sia una buona palestra per affinare le modalita' comunicative.

    Nel virtuale siamo liberi dagli obblighi che caratteriscono i rapporti fra le persone e la comunicazione si limita ad uno stretto spazio della nostra vita sociale.

    D'altra parte la comunicazione virtuale e' forse l'unica che ci permette di parlare di cose nostre intime ed imparare su noi stessi e sugli altri, ottenendo risposte sincere, non censurate.

  9. Mi sono sentito talvolta accolto e talvolta rifiutato, credo dipenda dal modo in cui risuona la mia modalità comunicativa. Va da se che quello che si sente caldo prima o poi diventerà freddo e viceversa. :LOL:

    buona cosa quando si riesce a cercare in se stessi le cause di certe sensazioni, ma purtroppo non sempre ci riusciamo e proiettiamo su altri.

  10. scusa ma questa frase andrebbe spiegata un po' meglio. no, perché conosco un oncologo e quello che mi ha raccontato va in una direzione un po' diversa....

    trattandosi di un articolo alquanto lungo ogni spiegazione si puo' trovare nell'articolo stesso ed e' per cio' che ho proposto di mandarlo agli interessati. L'autore che e' uno dei filosofi piu' importanti dell'era moderna si basa su esperimento scientifico, sicche' mi affiderei ai risultati riportati.

  11. L'esperimento di Novick viene a contestare le teorie epicuristiche secondo le quali noi tendiamo ad una vita di soli piaceri, e che sia questa vita a renderci felici.

    Nel suo esperimento Novick non si limita ai piaceri quotidiani, ma comprende la mancanza di pena e dolore, e propone questa domanda:

    Se ci fosse data la possibilita' di funzionare come una macchina che ci procura solo piaceri risparmiandoci i dolori, saremmo noi interessati ad usarla come alternativa alla nostra vita reale?

    I risultati sono sorprendenti : la maggioranza preferisce la vita reale e non e' interessata all'uso della macchina.

    L'esperimento comprende i malati terminali che in gran parte accettano i dolori rifiutando i palliativi, risultato questo che ci dovrebbe far valutare sulla complessita' dell'eutanasia.

    E secondo Nozick l'edonismo non e' valido in nessun caso e si basa su un'illusione.

    Se qualcuno e' interessato a leggere l'articolo [in inglese], lo posso mandare.

  12. Abbiamo bisogno di controllare uno spazio personale per sentirci sicuri.

    Fisicamente il territorio personale ci serve per evitare un contatto troppo stretto con l'ambiente, che potrebbe influire sull'unicita' della nostra identita'. Il bisogno di un territorio piu' o meno stabile si puo' osservare negli istituti totali [vedi E. Goffman] [ospedali, carceri, ecc.], dove la persona difende come puo' il suo pezzetto di spazio.

    Il controllo del territorio comprende molti lati della nostra vita, come: la mobilita' nello spazio, il territorio sociale, il possesso nei suoi aspetti diversi.

    Il bisogno di espandere il territorio si puo' osservare nei singoli e nei gruppi e popoli.

    Il controllo di un territorio ci puo' essere di peso, ma e' pure uno degli elementi che rinforzano la nostra identita' e ci danno sicurezza.

    Si potrebbe pure vedere il territorio e la capacita' di controllarlo, in funzione della nostra eta', come una parabola che arrivata al vertice in media eta' discende in vecchiaia.

  13. benvenuta nel forum (anch'io sono relativamente nuovo, soprattutto a post) e devo dire che anc'io (nonostante la mia relativa giovane età) mi sono iscritto qualche settimana indietro x motivi simili: sono da qualche anno a questa parte interessato alle relazioni umani, psicologia, sentimenti e mi piacerebbe percorrere anche maggiori studi in questa direzione.

    Grazie x la risposta nell'altro thread e ancora benvenuta :)

    Grazie Giovanni e buona fortuna nei tuoi propositi.

  14. Che significato hanno le raccolte che molti di noi fanno? E se ci possono rivelare qualcosa su noi stessi?

    Anzitutto penserei alla tendenza a raccogliere che potrebbe significare un desiderio di possesso.

    Ma specificamente perche' l'uno raccoglie armi e l'altro bambole? Sarebbe troppo facile di dire che il primo e' tipo aggressivo ed il secondo e' tipo materno.

    E' un po' come per i nicks dai quali trapelano desideri ed ambizioni. A quanto pare ci sono tantissimi segni nel nostro comportamento che possono rivelare tratti della nostra personalita', a volte ignoti a noi stessi.

  15. Caro Marco, tu sei in un'eta' nella quale si e' tuttora dipendenti dai genitori da molti punti di vista. Per liberarti da questa dipendenza che descrivi nociva, dovresti secondo me fare ogni sforzo per raggiungere l'indipendenza economica, ed il migliore mezzo e' concentrandoti nelle tue mete future. Vedi se sei capace di allontanare i tuoi pensieri da una frustrante realta' vivendo il pensiero dei tuoi programmi futuri e facendo gli sforzi necessari per metterli in pratica, nel campo degli studi, e frequentando le persone che ti possono dare appoggio. Tex ricorda la possibilita' dei nonni che potrebbero eventualmente essere un'opzione.

    E se "l'irreparabile vuole essere riparato" [da te stesso] un pezzo di strada l'hai gia' fatto.

  16. Caro Ramos, ti sei preso un compito abbastanza difficile, ma da cio' che leggo nei tuoi 2 post mi fai l'impressione di persona seria e generosa per cio' che riguarda la tua compagna ed il suo bambino.

    Non credo che una mamma debba rinunciare alla propria felicita' per quello che pensa essere il bene del bambino, e secondo me non lo e'. I bambini hanno soprattutto bisogno di una madre felice e d'armonia in famiglia. Se mancano queste condizioni la coabitazione dei genitori complica le cose . I bambini sono intuitivi e non si lasciano ingannare dalle apparenze.

    E dormire nello stesso letto col bambino non e' desiderabile in alcun caso.

    E' importante che la tua compagna arrivi ad una decisione, accettandola pienamente senza sentirsi colpevole. Non c'e' cosa piu' distruttiva dei sentimenti di colpa.

    Auguri Ramos!

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