Vai al contenuto

oscarmoreno

Membri
  • Numero di messaggi

    55
  • Registrato dal

  • Ultima visita

messaggi di oscarmoreno

  1. davanti ad uno scaffale di libri.

    Mi sono trovata davanti a temi quali i fiori di Bach, il corpo specchio, i 7 punti chakra, i rimedi naturali, curare un bambino senza medicine e quant'altro.

    Ho pensato che la nuova generazione di uomini e donne tendono sempre più all'informazione, all'autocura e si sostituiscono spesso agli specialisti come se non avessero più fiducia nella medicina tradizionale e si affacciassero sempre più a quella non tradizionale.

    I tempi cambiano e il saper leggere e scrivere, unitamente alla diponibilita di informazioni, fanno si che si tenda di piu' all'autocultura. Merito anche del riverbero di certe notizie scandalistiche sulla sanita'.

    Forse la cosa migliore e' essere prundenti e valutare con cura ogni nuova informazione, senza preclusioni, ma anche senza una aspettativa miracolistica infantile.

  2. caro aioblu' esistono diversi metodi validi a seconda delle scule principali a cui fanno riferimento .

    ci sono persone che preferiscono la gestalt altri che preferiscono una psicoanalisi freudiana altri scelgono jung ....altri la transazionale ..

    dipende da quello che le proprie resistenze gli impongono di seguire.

    ad esempio io preferisco la parola perchè ho molta resistenza a mettere in gioco il corpo .. non mi faccio toccare e non mi va di stare seduto al centro di una stanza osservato nei miei gesti e nella mia postura.. scappo .

    preferisco l' ombra del lettino ..

    se vuoi fare lo psicologo mi sa che dovrai trovare una soluzione....

  3. l' omeopata è anche colui che ti guarda nell' insieme.

    la medicina specialistica ha il difetto di aggiustare i pezzi senza guardare all' insieme.

    L'omeopata ti cura con la visita, e poi per farti contento, ti da una boccetta di acqua bidisillata, dicendoti che li dentro sta l'elisir che ti guarira'.

    E tu ci credi, e madari stai anche meglio.

    Basta che non sia una malattia seria.

  4. amico, il tuo commento e' ambivalente ed intepretarlo in tutti i due casi

    per me nn e' un'offesa e nemmeno un complimento.

    io sono sempre stata una persona pragmatica ed uso la logica per i miei problemi

    quotidiani ma cio' nn vuol dire approfondire se sono in dubbio.

    anche un vero filosofo, e' e sara' in cerca di nuovi pensieri

    e nn si sente mai appagato......cmq........

    anche un falco diventa un'aquila fra tordi....dove t'intravedi?

    un falco pellegrino, e come tale, sempre di passaggio....

    e sulle sue ali scorre il vento del mito e del mistero

    perche' il suo pensiero non e' completamente bianco o nero

    ma colorato di tante tinte tenui forti o combinate

    che confondon preda e predator e le altre creature interessate

  5. Bel topic ormai sepolto...

    l'intuito...

    l'intuito è comprendere senza ragionamento ne coscio ne incoscio, è manifestare pienamente se stessi, ecco perchè non accade quasi mai....

    poi si dovrebbe aver bene chiaro cosa si intende per intuito....

    Dal mio punto di vista l'intuito e' semplicemente la visione "sensibile" della realta'. Cioe' l'intuito e' un pre-conoscenza che deriva dai nostri sensi, ma che non e' ancora stata filtrata dall'attenzione.

    Dopo che e' stata filtrata dall'attenzione diventa percezione cosciente, e non e' piu' una intuizione.

    E' presente in tutte le forme di vita e in quelle elementali e' tutto, nel senso che sopperisce ai sensi che invece ha l'uomo [e gli esseri piu' strutturati]

    Sotto questo aspetto l'intuito e' una facolta' che maturiamo fin dal concepimento e che sara' la nostra prima fonte di conoscenza.

    Poi, crescendo e sviluppando e raffinando i sensi, l'intuito perdera' la sua' importanza, fino a venir sepolto dalle sovrastrutture della conoscienza neocorticale.

    Gia', perche l'intuito e' conoscienza emotiva, cioe' appannaggio delle strutture arcaiche del cervello.

    Per questo le femmine in genere sono piu' intuitive dei maschi, ma limitano il loro intuito ai rapporti umani, sopratutto coi figli.

    I soggetti piu' sensibili mantengono un buon intuito anche in eta' adulta.

    Sono quei soggetti in cui il Bambino interiore e' ancora attento e vigile, e probabilmente contamina l'Adulto.

    In questo senso i soggetti piu' intuitivi sono anche quei soggetti che mantengono una forte creativita' e apertura mentale.

    Spesso sono artisti, strateghi, commercianti di successo, innovatori, scienziati eterodossi e un po' schizzati.

    L'intuito e' la capacita' di vedere l'erba dalla parte delle radici e sentirla crescere.

  6. Non sono "scienze" nessuna delle due! La filosofia rappresenta il tentativo di rispondere a domande universali sulla esistenza dell'uomo e sul suo rapporto col mondo, la filosofia teoretica ha a che fare con la conoscenza, la filosofia etica col comportamento dell'uomo in generale, di tutti gli uomini. La psicologia è una disciplina che studia la psiche, il suo modo di funzionare, un po' un analogo teorico delle neuroscienze (che invece è una scienza), la psicologia si occupa delle risposte comportamentali in seguito a certi stimoli e di quanto queste risposte possano essere sogettive e riferite ad un solo uomo (se volete per esempio risposte a traumi, etc); si può dire che la psicoanalisi e/o la psicoterapia abbiano l'obiettivo di correggere risposte disfunzionali basandosi sulle teorie e gli studi di psicologia, rispetto alle terapie della parola poi, la psichiatria si basa in misura maggiore sulle neuroscienze. E Freud e Jung erano neurologi, medici a tutti gli effetti.

    Una buona risposta.

    Un po riduttiva sulla filosofia.

    La base della filosofia sta nel ragionamento, non sui fini che si prefigge.

    Quelli dipendono dagli interessi di ognuno.

  7. Secondo me psicologia e filosofia hanno un rapporto di parentela di secondo grado.

    La psicologia è più vicina ad una scienza medica.

    Mentre la filosofia è più vicina ad una forma d'arte.

    E' solo un mio giudizio ma la filosofia è solo un modo per perdere tempo a parlare di cose per cui, in fin dei conti, tutti noi abbiamo un nostro personale parere. Quindi, secondo me, in filosofia è tutto vero e tutto falso, tutto giusto e tutto sbagliato.

    La psicologia è una scienza applicata alla mente umana, chi la studia impara a capire il significato di certi comportamenti umani. Naturalmente non è una scienza esatta ma è molto utile per dare una spinta alla soluzione di problemi. Ma la svolta finale deve partire cmq da dentro ognuno di noi.

    Ciao!

    discorso fumoso e inconcludente.

    La filosofia e' rigore procedurale e analisi del pensiero logico e analogico.

    La psicologia, nata dalla filosofia e dalla medicina, e' una scienza la' dove cerca l'oggettivita' dei suoi principi.

    Diventa arte quando e' applicata al cervello umano.

  8. credo che la psicologia si ponga come scienza, basandosi quindi sullo studio..

    credo che invece la filosofia si limiti a sentire ed osservare ponendosi li per chi la vuole.

    acqua acqua.....la filosofia non e' questa o quella corrente, ma un modo adulto di affrontare gli argomenti, cioe' con oggettivita, razionalita', apertura mentale e costruttivita'.

    Non aspera alla verita' ma alla correttezza del ragionamento. In questo senza la filosofia e' la scinza del dubbio.

    La psicologia sperimentale e' una scienza imperfetta. Le psicoterapie arti. La psicoanalisi una dottrina.

  9. in effetti la filosofia apre anche nuovi modi di vivere oltre che di pensare.

    e fa si che certe condizioni umane diventino " normali " .

    cioè si accetti un modo nuovo di essere .

    faccio l' esempio di Nietzsche .

    in effetti la psicologia su cosa determina i confini del patologico .. se non sui sistemi di valori filosofici .

    e quanti meccanismi patologici hanno origine in un sistema di valori di riferimento sempre filosofici.

    dopodichè mi getto a mare anche io .

    non e' una cattiva idea...

    Nietzsche era un sifilitico al terzo stadio, con un narcisismo infinito e completamente avulso dalla realta'.

    Pero' va di moda....

  10. Ma a mio avviso le cose possono viaggiare insieme nel senso che :la psicologia credo che riguarda tutto ciò che è inerente alla pische,alla mente, all'anima,al corpo...bisognerebbe però fare una distinzione;psicologia= studiare le patologie cercare una soluzione,dare delle indicazioni,"ASCOLTARE"...filosofia=filosofare,parlare,teorizzare,supporre,ma io credo che sulla filosofia ci sarebbe da parlare tanto perchè ognuno da una definizione propria ergo FILOSOFARE...poi ci sono le correnti filosofiche(anche nella psi,io ad esempio nella psi preferisco Carl Rogers)...dovremmo fare un percorso a ritroso...Anassimene,Anassimandro,Talete...giusto per avere un approccio una forma di aprispista...poi dovremmo salire verso i presocratici...andando poi al Papà Socrate...Platone,Aristotele...ecco loro credo a mio avviso sono i pionieri della filosofia...mi fermo perchè questo è solo la parte introduttiva per capire i personaggi,poi si dovrebbe iniziare a capire il perchè della filosofia,la sua funzione ,la sua validità,il suo approccio,come usarla(mi riferisco anche alla psi) come trarre beneficio,usarla a mò di abito per far si che ti possa benificiare sia a te sia agli altri...poi concludo :si anche per cercare di fare meno errori come spesso mi capita di farli io.L'ultimo?...è quello di rispondere in questo topic....coso ho fatto:filosofia?...psicologia?...se si mette un 1/4 di audacia,un 1/4 di pazienza ,un 1/4 di eloquenza,un 1/4 di intelligenza forse si sta sulla strada buona per...gettarsi a mare.

    in effetti confondi la filosofia con la storia della filosofia e non distingui fra filosofia e psicologia. M alameno sei umile.

  11. si in effetti Freud , Jung erano filosofi non sbaglio...

    si potrebbe quasi dire che la psicologia e filosofia applicata, o per lo meno che subisce studi più o meno scientifici...?!

    Freud era un neurologo e idem per Jung, anche se si definiva paichiatra.

    Comunque la sia analisi psicologica e' piu' una filosofia che non una psicoterapia. Anzi, una meta-filosofia.

  12. Scusate se mi intrometto, anche perchè questo messaggio non è indirizzato a me, ma mi chiedo perchè, oscar, ti stia ponendo in questa posizione che direi quasi provocatoria. Forse vuole essere maieutica? Ma se fosse così, perchè pensi di essere investito del compito di esplorare qualcosa (ammesso che qualcosa possa essere scovato così) di noi di cui nessuna ha liberamente deciso di condividere con gli altri?

    Forse perche' mi annoio e vorrei trovare nuovi compagni di gioco?

    Forse perche' da piccolo ero una giovane marmotta?

    Chi lo puo' dire. :icon_mrgreen:

    ciao

  13. io di sicuro non sento di avere un transfert negativo verso oscar...dovrei avere un coinvolgimento di qualche tipo verso di lui. che non ho.

    Io sono dura son ferma e non tremo

    son coraggiosa e nessuno io temo

    sono orgogliosa son vigile e desta

    quello che ho dentro di me gia' mi basta

    sfido la notte senza timore

    so controllare furia e furore

    che' duro e forte sento il mio cuore

    e so' resistere ad ogni dolore

    combatto col corpo e con la mia mente

    dentro di me ogni dubbio e' assente

    son temeraria fredda guardinga

    e non c'e' soglia o freno che tenga

    ma qualche volta sento un languore

    qualcosa che sale vien su dal mio cuore

    come un soffio di lieve calore

    chissa'...che sia questo il sospiro d'amore?

  14. oscarmoreno scusa, ma che vai trovando su questo forum ? :huh:

    no perchè prorio non capisco e ti posso assicurare che non sono polemica

    .......

    allora fammi capire per favore !

    io non ho certezza assolute. io ho miei pensieri che qui condivido con altre persone.

    ........

    detto questo torno a chiederti: tu che vai trovando in questo forum ?

    ........

    il motivo per cui io vado dallo psi non è sicuramente quello di capire il funzionamento della psicoterapia e non è certo chiedendolo in questo modo che puoi aspettarti una risposta vera, per cui, ancora una volta, che vai trovando ?

    Ci sono vari mezzi per accedere all'indole della persona.

    C'e' il compiacimento complimentoso, che lusinga la Bambina e la cattura, oppure la formale freddezza professionale, che interessa L'Adulta in cerca di concretezza, oppure l'atteggiamento remissivo e implorante che smuove l'emozione della Genitrice.

    Per trovare la chiave giusta si prova, si prova, si prova...

    Non e' difficile cogliere l'anima, e' difficile entrare in comunicazione con essa. Sopratutto con chi non vuole essere violata.

    Cosa cerco? Cerco l'uomo, o la donna. Ma e' gia' stato detto da qualcuno.

    Anche questo e' transfert. Un transfert negativo, in questo momento, che tira fuori la parte peggiore di noi, la parte del bambino ribelle. Quello che vuole avere la meglio, che vuole sopraffare.

    Chi vuole cogliere i moti del cuore deve cogliere prima di tutto i propri, e lo puo fare solo esprimendosi.

    A parole, a gesti, scrivendo, qui o altrove.

    Ogni nostro atto parla di noi, anche un sospiro.

    Se voglio sapere chi sono io, basta che rilegga quello che ho scritto.

    Se vuoi sapere chi sei tu, basta che tu rilegga quello che scrivi quando sei avvolta dall'emozione, sia essa rabbia, tristezza, paura o felicita'.

    Non quando ci si gingilla nei passatempi, ma quando vengono toccate le nostre emozioni. Quando ci si sente in gioco. Quando ci si sente minacciati. O quando ci si sente accolti.

    Per conoscere i sentimenti, le pulsioni, i moti dello spirito li si deve manifestare, e per manifestarli ci vuole un motivo, un movente, e questo movente viene da fuori, come il vento che sposta le onde del mare e provoca tempesta.

    Li emerge quello che siamo realmente. Nella bufera dei sentimenti.

    Non so cosa cerco. Se lo sapessi non ci sarebbe piu' motivo per cercarlo. Tu lo sai?

  15. non posso che quotare zazà !! 00020149.gif

    il nocciolo della psicoterapia , a mio parere, non è comunicare al paziente quali sono i suoi problemi e da dove hanno origine, ma far si che il paziente capisca questi aspetti fondamentali

    solo ed esclusivamente se il paziente ci arriva da solo allora potrà poi affrontare le sue problematiche

    ma hai idea di quante cose di me la mia psi aveva capito chiaramente ben prima che io gliene parlassi ? pure il transfert le era assolutamente chiaro credo sin dall'inizio, ma per me il transfert è stato utile solo ed esclusivamente nel momento in cui io ho accettato i miei sentimenti nei suoi confronti e glieli ho espicitati

    è questa la differenza tra uno psi che ha studiato e imparato la pappardella a memoria e uno psi che sa lavorare !

    E' vero. Mi sembra un giudizio inappuntabile.

    ...e visto che hai tutte queste certezze...

    Perche' vai dallo psicologo?

    O forse e' lei che viene da te?

  16. condivido anche alcune cose dette da oscarmoreno ma è come se in fondo le trovassi banali, cioè scontate, e soprattutto lui rischia di essere indelicato ………………….

    ho provato fastidio del modo che ha utilizzato oscarmoreno per dire la sua opinione.

    ...non so...non si sente la persona....l'individuo, oltretutto perchè non ha risposto alla domanda se ha fatto analisi o no?

    c'è qualcosa di terribilmente impersonale, estraneo, nel suo modo di parlare, almeno per me!

    o.moreno mi sembra uno ossessionato dall'analisi transazionale tout court, fateci caso, non vorrei sbagliare ma mi sembra che non ci sia un suo post dove non ne parla, sembra la sua lente per guardare il mondo. Forse sarò stata condizionata anche dall'averlo letto sull'altro forum....

    una serie di svalutazioni.

    Un modo come un altro per ferire in modo felino, con nonchalance .

    Berne le definirebbe reazioni di copione.

  17. Sì, infatti.

    Mi ha dato fastidio perchè mi pareva"etichettasse" gli interlocutori.

    Cosa che per esempio ,ho fatto spesso. Mi viene a mente il tentativo di etichettare il mio psi, ora come ora.

    Lei che tipo di psi è, a quale razza "entomologica" appartiene, ecc, ecc. roba di un annetto e mezzo fa...

    Penso che fossi io sul vetrino, ma così, lo dico io, eh? Non se n'è mai parlato. Interessante..

    Comunque anche tu mi hai dato fastidio. Boh? Ora ci penso..

    In effetti una psiegazione c'e'.

    Me l'ha fornita la persona con cui ho fatto un training tempo fa.

    La mia poca fiducia negli altri fa si che io debba cercare di comprendere tutto cio' che mi attornia, in quanto posso contare solo su me stesso [ovviamente questa e una sensazione di copione, e percio' parassita].

    Ne consegue che e' un bisogno istintivo quello di analizzare la situazione, e chi vi fa parte, ingigantita dal fatto che provengo dall'ambiente filosofico, e percio speculativo, ma che il mio narcisismo mi costinge a condividere, alla ricerca di conferme, cioe' carezze psicologiche.

    Ma non c'e' nulla di aggressivo in tutto cio'.

    Il mio desiderio piu' intimo e' vivere in concordia con ogni essere di questa terra. Anche i piu' antipatici. Basta dirsi come non farsi del male.

  18. direi proprio di si!!!

    l'abbiamo asfaltato come neanche gli psicologi di opsonline sono riusciti a fare... :Just Kidding:

    ...e presumo che la cosa ti dia una grande sensazione di potenza...

    E forse la stessa cosa che avviene col tuo terapista? e che avveniva nella tua mente con tuo padre?

    Sono domande che mi pongo, e che ho l'ardire di esplicitare, suscitando la tua prevedibile iraconda ira funesta.

    Ma "l'altro", per alcune persone, serve proprio per sfogare il demonio represso che ci corrode. Berne lo chiamerebbe "il bambino ribelle". E l'emozione demoniaca e' la rabbia. Una emozione elementare che pervade ogni aspetto della personalita'.

    La bibbia ne parla come di "un leone ruggente".

  19. secondo me è meglio parlare utilizzando le parole che si hanno dentro senza andare a scomodare freud, jung o altri teorici

    qui ci sono persone che stanno affrontando una psicoterapia e stanno vivendo i prima persona il transfert e tutte le difficoltà ad esso collegate

    personalmente non ho bisogno che ci sia qualcuno che arrivi qui e mi dia una interpretazione unica e univoca del transfert che io e altre persone stiamo provando sulla nostra pelle (una roba del genere forse potrei accettarla dalla mia psi che mi conosce bene, ma non credo che lei si spingerebbe al punto da darmi un'interpretazione assoluta del mio transfert, è un lavoro che si fa insieme e che non può e non deve scendere dall'alto !)

    qui è un luogo di scambio, cerchiamo di capire cosa succede, di elaborarlo

    probabilmente l'errore (se di errore si può parlare) è stato il fatto che tu non sia riuscito a cogliere (forse perchè non hai letto il topic, ma ti sei fermato al titolo e a pochi interventi) un fatto fondamentale: qui non ci sono esperti , ma pazienti che sono vittime di transfert

    preferisco non andare per frasi fatte, concetti precostituiti e interpretazioni assolute.... :):

    Questo mi pare un tono poco autorevole, ma decisamente autoritario.

    Ora mi dovresti dire se questo e' semplicemente il tuo punto di vista, che equivale al mio, oppure se gia' hai una tua visione [magari suggerita] e il potere di metterla in atto.

    Al che mi regolero' di conseguanza.

  20. credo che per ricostruire il palazzo prima si debba abbattere quello che c'è e questa demolozione richiede fatica e anche dolore

    voglio dire che prima di star meglio devi star peggio, entrare in contatto con il tuo dolore, conoscerlo e capirlo solo così è possibile superarlo

    la relazione terapeutica è una lente di ingrandimento e diventa in qualche modo una rappresentazione di tutto il resto nel momento in cui ci ripropone sempre i soliti e consolidati schemi che mettiamo in atto

    in alcuni casi (non sempre, è ovvio), se risolvi la relazione terapeutica risolvi anche un bel po' di casini personali

    Mi pare di capire che hai le idee chiare su cosa serva per entrare in contatto col Bambino.

    Per cio' che riguarda Euridice, e casi analoghi, l'AT parla di una posizione esistenziale che esclude l'altro [io sono No, ma anche tu sei No], e questo rende sterile il rapporto col terapista. come lo era coi genitori [e forse lo e' ancora].

    La posizione peggiore per un confronto, perche' il gioco preferito, in questi casi, e':- Perche' non provi a.....? Si, hai ragione, ma....-.

    Una bella gatta da pelare... :rolleyes:

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.