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oscarmoreno

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messaggi di oscarmoreno

  1. Su altri siti ho letto addirittua che dal punto di vista dell'analista, il transfert è addirittura AUSPICABILE, in quanto dimostra che la terapia sta funzionando bene.....

    Voi che ne pensate? Grazie, ciao!

    Però mi pare di capire che la terapia ha funzionato ancor prima di cominciare... :rolleyes:

    Ma...penso che molto dipenda anche da cio' che si vuole risolvere.

    Non tutti hanno la necessita di ribaltare come una federa la propria vita. Alcuni vogliono semplicemente qualche strattagemmo per gestire le proprie nevrosi.

    Si tratta di stabilire a priori un contratto, che fra l'altro, determini anche uno o piu obiettivi, chiari e plausibili, su cui concordare anche la durata presunta della terapia, e tutti gli accessori.

    Questo serve anche a stabilire una relazione di parita', e non di sudditanza.

    - Non sei No perche' hai un problema. Ti stai semplicemente rivolgendo ad un empirico della mente per una consulenza. Cerchiamo di capire perche' questo problema ti fa sentire No-.

  2. ciao oscarmoreno, benvenuto sul forum :):

    una domanda: non ti pare un po' troppo "didattico" quello che dici ?

    la mia precedente psi ogni tanto me la menava con la storia del bambino/genitore/adulto e devo dire la verità non l'ho mai digerita troppo bene, mi sembrava sempre una cosa un po' troppo da "professore" :Nerd: , troppo elgata a teroria da libri e poco calata nella realtà

    Ci sono molti modi di discutere e analizzare i comportamenti umani. Ognuno si sceglie il suo, secondo i mezzi che ha.

    A me piace l'analisi transazionale perche, contrariamente al tecnicismo in cui sembra strutturata, e molto immediata. A volte volgarizzata all'eccessso.

    Secondo te e' meglio parlare di Es o del bambino che siamo stati?

    Rispetto alla letteratura, se cerchi in giro libri sull'analisi transazionale ce ne sono veramente pochi. Pochissimi. Quindi non e' una disciplina molto teoretica, ma decisamente pratica. Tanto e' vero che e' diventata usuale fra i venditori e i piazzisti.

    posso chiederti che intendi ? :blink:

    generalmente non sono molto interessata al lavoro che le persone fanno, ma visto che ti sei posto in maniera autorevole su questo topic, vorrei capire che cosa fai di preciso.....

    uno psi sul forum fa sempre comodo ^_^ a patto che sia disposto ad aiutarci a capire insieme e non si ponga come un detentore di saggezza.....

    La saggezza...cosa e' la saggezza?

    Ho qualche anno di esperienza e tante cose da raccontare.

    Mi sono posto in modo un po' professionale perche' e' un forum in un sito professionale, per cui mi pareva opportuno entrare subito in argomento.

    Ma se preferisci la poesia...non chiedo di meglio. :):

  3. è stato precedentemente "hackerato" anche lui...

    dico sia riguardo al caso reale che metaforicamente... :wink:

    Si tende sempre a rifare agli altri quello che abbiamo subito...per esempio educhiamo i figli come hanno educato noi...e se qualche dinamica dei nostri genitori non era "completamente a posto" noi tenderemo a trasmetterla ai nostri figli...E.Berne parla del cosiddetto "copione" che ci tramandiamo di generazione in generazione, come una trama di un'opera teatrale già scritta in partenza...fino a quando non riusciremo a "rientrare" in una visione più oggettiva delle cose...a raggiungere una più profonda consapevolezza delle nostre dinamiche psicologiche...

    Sono d'accordo sulla seconda parte di cio che hai scritto.

    Non sono molto d'accordo sulla prima parte.

    Non necessariamente si e' ripetitivi. A volte si e' contrari e a volte si e' liberi.

    E' vero che praticamente tutti abbiamo un copione, ma e' anche vero che ci sono copioni di diverso tipo, che non necessariamente ricalcano quelli genitoriali.

    Non solo, ma anche la gravita del copione e' differente, per cui anche un copione negativo, puo' essere lieve o molto grave.

    Ma mi fa piacere che tu conosca l'analisi transazionale.

  4. Quoto in parte....perchè il metodo passa per la persona che lo applica, una variabile importantissima e per me prioritaria hai fini dei risultati.

    l'esempio verteva proprio su questa variabile che non e' distinguibile dal terapeuta, a mio parere.

    E' il risultato che fa la differenza.

  5. mi sa che è euridice l'unica studentessa.

    e siamo un gruppo disomogeneo per età, professioni, tipo e durata di terapia, tipo di rapporto col terapeuta...

    mi accodo alla domanda di sea.

    curiosa questa cosa...

    sono un consulente filosofico e sanitario.

    Per cui spesso entro in attrito con professioni piu' strutturate. Presumo per via dell'eclettismo e della differenza di orizzonti.

  6. Adulto? Genitore interiore? Sembra che tu le abbia studiato queste cose. Puoi spiegarti meglio? Di chi sono queste teorie?

    Si tratta di analisi transazionale. Una teoria della mente, secondo alcuni.

    Un modo molto immediato e figurato di parlare di inconscio e rapporti umani.

    Il fondatore e' Berne, un freudiano che non aveva voglia di perdere tempo in speculazioni. Molto pragmatico.

    Poi tutto il seguito: Harris, Klain, kaler,Karpman, Schiff, Novellino, Moiso, ecc

    Si divide l'attivita' mentale in tre stati dell'io: Bambino, Genitore, Adulto. che grossomodo si riferiscono all'Es, Super io, Io.

    I pilastri sono questa suddivisione della mente, le transazioni, il copione esistenziale.

    Ogni volta che si scade in speculazioni si tradisce lo spirito dell'analisi transazionale, che e' votata alla risoluzione dei problemi.

  7. non è tanto ciò che dicono ma il fatto che ne esistono tre e a seconda di quella in cui "credi" fai parte di una scuola di pensiero, invece di riunirsi in una ricerca comune e ad ogni teoria corrispondono altre numerose scuole di pensiero :icon_confused:

    cmq eccole

    1) Modello comportamentale-cognitivista: identifica la mente con il cervello, pone l'accento sui dati sperimentali insistendo sulla necessità di procedere con obiettività nell'analisi di ciò che è immediatamente osservabile e ricollega le funzioni mentali superiori ai processi neurobiologici soggiacenti.

    2) Le teorie psicodinamiche mettono in risalto l'emotività nella vita psichica e indagano con metodi introspettivi i processi dinamici con cui si rapportano le diverse istanze, in particolare l'inconscio con la coscienza.

    3)Il modello sistemico relazionale pone l'accento sulle relazioni tra i gruppi di individui e sulle dinamiche e i ruoli che definiscono i costrutti mentali

    Scegli! :icon_rolleyes:

    ora, si può ridurre la mente ad un modello??????

    alla mia mente serve tutto....

    mah, sarà ingorda -_-

    Se voglio parlare del gatto posso scegliere se farlo a parole, se farti un disegno, oppure se farti il verso del gatto, ma posso anche scimiottarlo, oppure illustrati il concetto con una metafora, ma il gatto rimane sempre un gatto.

    Si tratta di cercare il linguaggio piu consono a noi, per darci ragione della ragione.

    Poi saranno i risultati a dere se il metodo e' buono o no.

  8. secodno voi chi sente voci all entrno della parola sono voci di delirio o voci sulla spiritualità?

    uan volta io sentivo voci che credevo che fosse Dio a dirmeli...nel tipo ;di pregare,e poi mi diceva gia il mio futuro che 2 cose si sono avverate...(mah)...

    ora sto pensando a un altra cosa ke la voce mi diceva una volta ..-.che mi sarei sposata e poi mi sarei separata e ke poi sarei eternamente felice...

    e' un anno e mezzo che ci siamo sposati e io vivo diq eusti rikordi..

    devo dire ke le voci nn le sento piu e ora sto bene rispetto una volta..

    puo dio dire queste cose<? o sono solo mie fantasie ke le voci mi riportavano cosi??pero xche 2 cose si sono avverate?

    Nella mente si sedimentano ogni tipo di ricordi.

    perfino i ricordi dei sogni che si fanno.

    Pensa un po' quanta roba c'e' nella testa.

    Le voci che sentivi sono probabilmente riferite a uno dei tuoi genitori, o ad altre persone conosciute da piccina, che ogni tanto riaffiorano alla mente, sopratutto mentre si dorme.

    Il fatto che ci siano delle premonizioni probabilmente e' perchè quelle cose che poi si sono avverate, le avevi già pensate, immaginate, e poi inconsciamente perseguite.

    Vicino alle cosa avverate ce ne sono tantissime che invece non si sono avverate.

    Solo che noi mettiamo attenzione solo a cio' che ci piace o ci interessa.

    Il resto non lo vediamo neppure.

    Ciao.

  9. Sarebbe carino anche circoscrivere il "conscio" e quanto quest'ultimo si avvicini o meno ad una realtà oggettiva.

    Però non so se questa discussione la si vuole restringere all'ambito psicanalitico.

    Le modalità di accesso all'inconscio sono tanto numerose quanto tutte valide ed affascinanti....

    Be...secondo me ciò che e' conscio e' cio' che e' legato alla realtà presente, attuale, immediata, del qui e adesso.

    E' l'attivita' dell'Adulto, che mantiene il filo logico delle pulsioni provenienti dall'inconscio [A.T.]e che da continuità alla personalita'.

    Se e' contaminato dall'inconscio, cioe' dal Bambino o dal Genitore, siamo nel copione, cioe' non siamo liberi e presenti.

    Questo puo' avvenire semplicemente per una caduta di tensione dell'Adulto, per una situazione di stress, oppure per un disturbo nevroco o psicotico.

    Mi piace pensare che anche un bambino piccolissimo ha il senso della realtà immediata, ed e' in continua analisi dei dati.

    Infatti nellAT questa parte adulta [conscia] del bambino piccolissimo viene chiamata Piccolo Professore.

  10. Mah, sembra che parli più dei rapporti affettivi in generale (amore, amicizia,ecc) che di rapporti tra paziente e psicoanalista....credo che in tal caso si giochino troppe dinamiche per poterle semplificare così...almeno parlo di quel che mi riguarda......poi, è vero che ogni psico ha le proprie peculiarità e, pur applicando la stessa teoria, ci mette del proprio...ma questa è la vita: ogni incontro prende forma e senso nel momento stesso in cui si attua...è la bellezza di ogni incontro...no???....

    Certo. Il setting puo' essere anche una quercia nel parco, o l'interno di un auto.

    Le peculiarita' dipendono dalle proprie esperienze e formazione.

    Piu' e'compresso e settaria il tipo di esperienza, meno si tendera' ad avere una visione complessiva.

    Personalmente privilegio la visione filosofica e speculativa a quella tecnica.

    Poi, che premiano o puniscono lo sforzo, sono i risultati.

  11. Cio oscar....scusa ma IL BIMBO NON SCOPRE I SENTIMENTI...il bimbo "ama" per poter sopravvivere....è veramente l'opposto di quel che tu dici...al bambino necessitano le cure, altrimenti morirebbe....perciò non può amare GRATUITAMENTE.

    Il contatto fisico non può essere sempre previsto...dipende dalla terapia.

    D'accordo sulla terza affermazione....ma l'inconscio, spesso, non è così lineare!

    e' vero. In effetti il bambino non li scopre, perche' i suoi sentimentie le sue emozioni sono insiti in lui.

    Ma nel bambino c'è un piccolo Adulto, che in AT si usa chiamare Piccolo Professore, e che comprende subito che cosa e' utile e cosa no per sopravvivere. Da qui la necessità di amare come vuole il genitore, per poter essere riamato [istinto di conservazione] secondo le regole che percepisce, che sono istintiva, e vengono modulata seconso lo stimolo-risposta.

    Ma questo e' il Bambino adattato. Il Bambino libero, che ha la sensazione di essere comunque amato, puo' godere appieno della vita.

    Il contatto fisico...si certo. Nella paicoanalisi classica il contatto fisico non c'e'. Del resto non e' che debba essere sempre necessario. Ma e' un bene che non ci sia mai?

  12. non contesto il discorso. probabilmente anche io mi sono sentita "poco riconosciuta".

    ma, ad esempio, nel mio caso, il problemi sono riconducibili alla figura di mio padre piuttosto che di mia madre.

    tu hai scritto una situazione particolare come se fosse una regola generale.

    ma così non è!

    Come ho suggerito in un altro post:

    Percio' l'inconscio e' evocato ogni volta che una sensazione [odore, rumore, gusto, immagine] o una emozione risvegliano e recuperano queste briciole di memoria sparse e anacronistiche.

    E' come risvegliare il Bambino dormiente che e' dentro di noi, e che e' presente in tutte le sue fasi evolutive, come una Matriosca, dove il bimbo adolescente nasconde il bimbo puberale, che nasconde il bimbo infante, che nasconde il bimbo lattante, che nasconde il bimbo fetale, che nasconde l'embrione e oltre ancora.

    Quando si evoca l'inconscio non si sa dove la nostra attenzione andra' a posarsi.

    probabilmente la tua mancanza di attenzione l'hai percepita nella mancata gestalt affettiva con tuo padre, per cui ad uno stadio molto piu' avanzato. Forse fra la bambina puberale e quella adolescenziale.

    L'ingiunzione potrebbe essere stata:- Non entrare in intimita! la tua sessualita mi spaventa-, che hai percepito in tuo padre.

    Ovviamente e' una ipotesi esemplificativa.

  13. mi piacerebbe tanto provarla. Una volta ho cercato di autoipnotizzarmi seguendo delle indicazioni su un libro o appunti (ora non ricordo). Il primo passo era quello di sentire le gambe pesantissime (sdraiata ovviamente) e poi passare ad altre parti del corpo. Alla fine mi sono addormentata :Raised Eyebrow:

    ma cosa succede esattamente durante un'ipnosi? Io ne so poco.

    Ci sono varie metodiche di rilassamento.

    Non necessariamente confluiscono nell'ipnosi.

    Credo che nell'ipnosi sia possibile dirigere dirigere l'attenzione su un momento dell'inconscio, sencondo le istruzioni date.

    In pratica si deprime la presenza dell'Adulto, e la sua capacita di controllo.

    Ma non sidprime la presenza del Genitore interiore, che rimane vigile, perche parte dell'inconscio.

  14. onestamente mi sembra mooolto semplicistico. può rappresentare UNO dei casi...

    psicologo cognitivo-comportamentale?

    L'ingiunzione :_ Non esistere!-, e' la piu' frequente che si riscontra nella clinica. Ve ne sono molte altre, che pero' sono tutte riconducibili al bisogno di carezze e riconoscimento, cioe' al bisogno sensuale di ogni essere, di esistere e di essere considerati.

    ps Sensuale ed erotico sta per sensibilita' affettiva e calore umano, non necessariamente per contatto sessuale.

    Analisi transazionale

  15. L'inconscio, secondo l'analisi transazionale [berne, Klein, Kaler, ecc] altro non e' che il cervello emotivo, che scaturisce dal cervello rettile.

    Figurativamente percio' e' il bambino somatico che e' in noi, cioe' il bambino che comincia nascere dall'incontro fra due zigoti, e che si porta appresso anche un bagaglio informativo dei genitori biologici. Il famoso inconscio collettivo, o archetipo, di Junghiana memoria.

    Ha una sua sede anatomica e si carica progressivamente di impressioni, sensazioni, percezioni, emozioni, immagini.

    Sara' su questa sequela di informazioni che prendera forma il nostro Adulto, cioe' la parte razionale che e' in noi, e del Genitore, cioe' l'inetriorizzazione di tutte quelle ingiunzioni, inibizioni, spinte e permessi che via via il genitore fisico ci inculchera'.

    Percio' l'inconscio e' evocato ogni volta che una sensazione [odore, rumore, gusto, immagine] o una emozione risvegliano e recuperano queste briciole di memoria sparse e anacronistiche.

    E' come risvegliare il Bambino dormiente che e' dentro di noi, e che e' presente in tutte le sue fasi evolutive, come una Matriosca, dove il bimbo adolescente nasconde il bimbo puberale, che nasconde il bimbo infante, che nasconde il bimbo lattante, che nasconde il bimbo fetale, che nasconde l'embrione e oltre ancora.

    Quando si evoca l'inconscio non si sa dove la nostra attenzione andra' a posarsi. Ecco perche' del mistero.

  16. In effetti era questa strada che, forse al momento inconsapevolmente, stavo seguendo nella mia esperienza transfert (attaccamento, o come vogliamo chiamarlo: tra l'altro, non so neppure se si tratta di concetti assimilabili). L'emozione che provavo per Lui mi faceva stare bene; mi sentivo come tornata al liceo, mi sono ritovata a fare qualcosa per rendermi carina che non facevo più da un po' di tempo, ho ricominciato a comprarmi vestiti e, soprattutto, ho sentito che mi si rimettevano in moto le emozioni. La mattina cominciavo a svegliarmi non più (o non sempre) in preda alla nausea di essere al mondo (che, naturalmente, si traduceva in una nausea "fisica"), ma contavo i giorni che mi separavano dalla seduta. Quando andavo lì e lo vedevo sentivo un'emozione potentissima, una gioia meravigliosa, una sensazione di fremito incredibilmente forte che mi prendeva. Era gioia; era felicità per il riconoscimento di Qualcuno che era il mio Alleato; era la vita che, attravero "l'amore" (e non ci vorrebbero neppure le virgolette) lui era riuscito a suscitare in me. Dopo più di un anno di terapia e SSRI, penso che nel mio miglioramento abbia influito soprattutto quell'Amore, e solo in seconda istanza la chimica. Io ero felice, perchè mi sentivo rimessa al mondo da lui, non so quanto consapevolmente. Ed ero elettrizzata: volevo tenermi strette quelle sensazioni, volevo proteggere il mio amore da tutto ciò che diceva che era una reazione prevedibile e che il mio sentire era frutto di qualche proiezione. Avevo bisogno di sentire che era VERO, che era autentico: dovevo difendere il mio amore, sebbene sapessi che fosse solo il mio e che non avesse speranza di essere ricambiato. Ho cercato di dirlo, ma non so se (come spesso accade) ho interpretato male la sua reazione, vedendovi l'esempio evidente della sua necessità di allontanarmi, dopo che avevo accettato di rendermi vulnerabile, oppure se qualcosa sia andato "storto", ma mi sono trovata con le spalle al muro e un grosso cartello che diceva che, in realtà, stavo chiedendo "altro", che stavo chiedendo "troppo". Come si fa, verosimilmente, ad amare qualcono che non si conosce? (ma io risponderei: quanti di noi hanno provato un fortissimo coinvolgimento senza conoscere chi avevamo davanti?). Risultato? Forse mi sono un po' intestardita a cercare di dimostrare che non fosse vero, perdendo quasi totalmente quella sensazione di gioia di amare che vedevo ormai definitivamente frustrata. Ora non so. Quel sentimento, ormai molto più amaro e poco gioiso, mi accompagna ancora, e quella frustrazione mi segue quando incontro qualcuno, cerco di aprirmi agli altri e sento che quel fremito non lo sento. Così mi rifugio, in maniera sbagliata, nel ricordo di quell'amore e cerco di coccolarlo, sperando che, prima o poi, possa tornare a provarlo per un uomo "possibile" senza sentire che sto "tradendo" Lui.

    Ci sono vari bisogni e varie esigenze che ci spingono a cercare un aiuto, che ora, per una deriva di scientificita', chiamiamo psicologico.

    In realta' e' il bisogno umano di essere amati, capiti, guardati, visti, compresi, osservati, perche' solo cosi riusciamo a godere del fatto di esistere.

    Le persone che meglio cadono nel trasfert erotico sono proprio le persone che piu' hanno sofferti di deficit a amore ed attenzioni iniziali.

    Portano in se l'ingiunzione Genitoriale del:- Non esserci! Non esiste! non occupare spazio! non impedirmi di vivere la mia vita!-.

    Questa ingiunzione viene trasmessa al bambino molto piccolo da una madre che non e' pronta ad accettarlo, perche' il suo Bambino interiore si sente minacciato dalla nuova presenza.

    Questo anche se apparentemente la madre fa tutto il necesssario per accudirlo.

    Ogni volta che qualcuno si interessa veramnte a noi e ci porge la sua attenzione, ci da valore. Quel valore che non abbiamo percepito inizialmente, e da qui parte il desiderio di abbracciarlo e sentirne il calore, come se cercassimo ancora quel seno che forse non abbiamo mai sentito veramente caldo. A volte ci tratteniamo a stento.

    Ma sai che non tutti sono dipsoti a farlo; forse per formazione, per indole o perchè non ritengono possa essere giusto con "quel" paziente.

    Forse perche' il loro Genitore interiore ha paura di questo slancio erotico, e devono tenere a freno il loro Bambino che invece si muove dentro.

    La rigidita' e' imposta dal Genitore, e la razionalizzazione dal suo Adulto, che deve matenere le distanze. La spinta che seguono e':- Sii Forte! - cioe' non sentire i sentimenti, non lasciarti coinvolgere! resisti!.

    Altri non hanno questa spinta, per cui sono piu' slegati e sensibili.

  17. caspita è esattamente quello che è successo a me e Stella,in tutto e per tutto....quanto dura l'effetto?Sembri saperne parecchio,così mi metto il cuore in pace e aspetto....

    Come ho pensato in quei giorni,percepivo il mondo,il tutto,io stesso nuovi diversi fantastici.Peccato dover rinunciare a tanto.Vorrei lasciare libero quel bambino per sempre.Si lo so ....

    il bambino deve crepare,l'adulto ha tante cose importanti e responsabilità da onorare,tipo insegnare al figlio a smettere di avere intuizioni che fanno male.Sono Ot.Ma sono un bambino quindi tutto mi dovrebbe essere concesso...

    Dura da alcune settimane ad un massino di 18 mesi, poi deve necessariamente calare, perche' questa fenomeno non e' altro che l'artificio della Natura per poter raggiungere lo scopo dell'amore erotico e della fecondazione.

    Noi, in fondo, siamo solamente i suoi strumenti, atti a perpetuare la vita, e nel contesto, la specie umana.

    Dopo, o si trasforma in indifferenza oppure in attaccamento, ovvero una sensazione di affetto, protezione, condivisione, che sono i pilartri su cui costruire una famiglia.

    Non si puo' ipotizzare prima quale esito avra' la nostra nuova esperienza magica.

    Come tutte le magie ha una parvenza ma la sostanza poi si rivelera' diversa. Ma perche' non gustarsi, nel frattempo, tutta la bellezza di questo sentimento puro?

    Anche se, ma non e' facile, si dovrebbe sempre terere acceso l'Adulto interiore, l'unico capace di prudenza e di mantenere il contatto con la realta' del qui e adesso.

    Giulietta e Romeo questo contatto non l'hanno mantenuto, ed e' tutto finito in tragedia...

  18. allora l'amore,nel senso del colpo di fulmine è un'intuizione.

    per intuire bisogna abbandonare la conoscenza pura o meglio non le proprie esperienze e conoscenze ma le strade preorganizzate sulle quali percorrere il pensiero.

    Di fatto per intuire ci vuole la capacità di astrarsi,sognare ad occhi aperti,oltre ad una buona dose d'intelligenza.Anche se pre assurdo il meno intelligente,pensa meno ed ha meno paletti quindi può sempre avere l'intuizione geniale quando meno te l'aspetti....

    Credo di si...l'amore improvviso e' una intuizione percettiva, perche il nostro sistema limbico coglie quel massaggio che la corteccia ancora non ha colto, e l'amigdala non squilla pericolo, ma e' silente.

    Il nostro bambino interiore vuole abbracciare questo altro essere, perche' lo riconosce in sintonia, e si vuole unire a lui con la spontaneita disarmante di un bambino.

    Questo rende l'amore improvviso devastante e dirompente, travolgente e incontenibile.

    Il Genitore e l'Adulto vengono esclusi, a volte totalmente, e per un periodo di tempo piu' o meno lungo, si vive solo col Bambino libero, con le sue sensazioni magiche i lo stupore e la meraviglia che sono suoi.

    E' cosi' che si scopre il mondo, come apparisse per la prima volta, e per la prima volta ci accorgiamo di cio' che non avevamo mai visto e sentito, e scopriamo in noi emozioni che non avremma mai pensato di poter provare.

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